16/09/2007 18:25 |
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Genova, Monsignor Bagnasco: "Poche le richieste per la Messa in latino"
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CITTA’ DEL VATICANO - “Sappiamo che non ci sono grandi presenze che richiedono, come dice il testo del Motu Proprio, questo tipo di celebrazione, che resta comunque nella sua forma straordinaria la traduzione dell'unico rito romano, come dice il Santo Padre nella lettera di accompagnamento, con una duplice forma: una ordinaria, che e' la messa che conosciamo tutti i giorni e le domeniche, e una forma straordinaria che riprende la messa di San Pio V rivisitata da Giovanni XXIII nel 1962”.
Queste le parole di Monsignor Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, a margine dell'inaugurazione di una nuova casa famiglia a Genova per l'accoglienza dei disabili, in merito all'entrata in vigore del 'Motu Proprio' di Papa Benedetto XVI con la possibilita' per i sacerdoti, di ordinare la messa in italiano o in latino, secondo il rito romano antico.
'Nella nostra diocesi non mi pare che ci siano fino ad ora particolari richieste in tal senso - ha aggiunto Bagnasco - ma se ci saranno in futuro si rispondera' tranquillamente in base al dettato del Motu Proprio, senza alcuna preoccupazione, anzi, con l'intenzione di poter offrire a tutti, come vuole in Papa, la forma piu' adeguata alla propria preghiera senza nessuna divisione o contrapposizione'.
A Genova sono ormai diversi anni che viene celebrata la Santa Messa secondo il rito di San Pio V e fino ad oggi i fedeli presenti a queste celebrazioni sono stati in media una cinquantina, con maggior affluenza nelle solennita'.
- Petrus -
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