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L’Ermetismo poetico…

Ultimo Aggiornamento: 21/08/2007 17:22
21/08/2007 17:22
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L’Ermetismo poetico…
Corrente della poesia italiana della prima metà del novecento e oltre.

-Ermes, è tutto l'opposto di Apollo, egli è il nume del sonno, dei sogni, degli inganni e delle debolezze dell'uomo. Se Apollo acceca con la sua luce, Ermes illumina la notte. «Cos’è questo canto, che arte è questa che ispira passioni irresistibili?».

Ermes (dalle molte arti, dalla mente sottile, predone, ladro, ispiratore di sogni), nasce, dalla ninfa Maia amante di Zeus, in una caverna profonda, per evitare l’ira degli dei.
Bimbo precoce lascia la cuna il giorno stesso della sua nascita. Incontra una tartaruga e all'inizio ci gioca, poi l'uccide e col guscio crea la lira, componendo la prima canzone per i suoi genitori che fanno l’amore.
Ha fame, voglia di carne e, da predone con il favore della notte ruba cinquanta mucche per ingannare il fratellastro Apollo, le fa camminare all’indietro e con delle foglie crea dei sandali per nascondere le orme…
Inventa i fiammiferi, inventa la cottura e il sacrificio religioso arrostendo due giovenche offrendole in sacrificio agli dei, ai quali le ha sottratte. Con attenzione taglia dodici parti uguali, in onore degli undici dei dell’Olimpo e, per sé. Dopo torna alla sua culla frignando e giocando da bambino. Maia, lo sgrida per il furto, Ermes dichiara l’intenzione di diventare il Principe dei ladri, di mantenere sia lei che se stesso in modo adeguato al loro ceto.
Apollo, va dal fratello Ermes per la restituzione delle vacche, ma il fratello nega il furto, affermando d’essere da poco in vita, giurando sulla testa di Zeus di non avere mai visto una mucca in vita sua. Apollo afferra il bambino per portarlo dal padre Zeus, affinché giudichi. A quel punto le viscere di Ermes rumoreggiare vigorosamente, Apollo disgustato lo lascia cadere davanti al trono di Zeus, Ermes, continua a mentire anche se nessuno gli crede, ma salvandosi nel provocare ilarità a Zeus, che esige da Ermes di non mentire mai più, senza l’obbligo di dire tutta la verità. Zeus rimanda poi i suoi due figli a recuperare le mucche. Apollo si rende conto dell’astuzia di Ermes, tenta di annullargliela, ma Ermes si mette a suonare lo strumento inventato la lira, incantando Apollo, il quale scambia la sua mandria con la lira…
Apollo, si assume il potere della musica, Ermes delle mandrie e dei pastori, anche dei ladri e, del baratto e delle negoziazioni del furto e dell’inganno…
I due fratelli divennero ottimi amici, ed Ermes promise di non rubare mai più nulla che appartenne ad Apollo; ricevendo in dono dal fratello la sua bacchetta magica, il caduceo (la verga che adoperava il dio Mercurio/Ermes, -messaggero degli dei- con due serpenti attorcigliati simbolo di pace ed insegna del messaggero, oggi, insegna dei farmacisti), perché è giusto che il dominio dell’illusione e della magia vada ad Ermes…
Sintesi dell’inno Omerico ad Ermes -

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Poesia Ermetica – principale matrice italiana del Novecento. Termine coniato dai critici per rilevare i testi immuni da ogni peso discorsivo volti all’espressione d’alcune folgorazioni del sentire, ed essenziale al dettato; la cui produzione essendo diversa nei temi ed ispirazioni sono riunite nel segno dell’oscurità, della leggibilità arcana.
Nasce nel segno di Ermes, messaggero degli dei, figura ambigua, sfuggente, ingannatrice, seducente, mai eroica, divinità più d’ogni altra amica dei mortali con molti nomi e svariate forme: dio dei viaggiatori, pastori, mercanti, della persuasione, della menzogna, dell'inganno, dei giocatori, degli imbroglioni, dei ladri, delle illusioni, della medicina sciamanica, in definitiva un briccone, anche se è l’araldo degli dei…
Da un padre sfuggente nasce la poesia oscura e arcana, l’ermetismo, una colonia che va sempre più infoltendosi, dal fatto che la Poesia, sintesi della Filosofia, che nella prassi è Politica Democratica di Luce, sia sempre più offuscata dal politichese dal demagogo dal gattopardista di turno che dice e non fa, sfuggendo alle regole del popolo… Ovvio che la buona poesia è sempre più in caduta, non serve allo pseudo politico che non vuole chiarezza, solo le tenebre per navigare a suo piacere… Così la cultura dell’ermetismo serve: a chi verga per sfogarsi i problemi interiori, creandosi l’alibi per non ripulirsi, ma rimanere negli inferi creativi sentendosi padrone di se stesso egoisticamente regalando nulla al lettore salvo confusione (gioco di potere).
Il potere dei soldi, delle poltrone… se potesse chiuderebbe ermeticamente l’ovile per tosare meglio…

Il Poeta marylory
Lorenzo Pontiggia
Villa Calliope Editore
il Poeta
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