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PROPOSTA (dal blog-26 febbraio)

Ultimo Aggiornamento: 19/06/2007 18:49
13/03/2007 12:57
 
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elena
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Ricevo da Mario, momentaneamente "non disponibile", e pubblico (magari gli facciamo la sorpresa di trovare un dibattito ben avviato sulla strada indicata...)
Auguri Mario, ti aspettiamo presto!!! Che la forza sia con te...

ANCORA UNA VOLTA IN MEZZO AL GUADO

Rieccoci ancora una volta in mezzo al guado, senza certezze e sicurezze (se mai le avessimo cullate) di poter continuare ad avere dei referenti politici e governativi, con un minimo di “cultura di sinistra” e credibili da vari punti di vista.

Abbiamo assistito ad un continuo titubare dei governanti “di questa sinistra” sui grandi temi dei diritti civili, della immigrazione, di una politica che sapesse riappropriarsi del ruolo guida di indirizzo e controllo della Politica sulla economia e per il welfare o per la sovranità nazionale capace di difendere i Diritti Fondamentali della Persona Umana contro ambizioni di negazione e pratiche di tortura, come fossero spaventati, e di più terrorizzati non solo delle controffensive vaticane, dei tassisti o dei professionisti dell’evasione fiscale, dei cittadini timorosi di ogni diversità, ma anche dai grandi interessi dei potentati economico finanziari (in cui certi suoi esponenti sono stati trovati collusi alla medesima cultura di profitto senza regole) e dallo strapotere minaccioso del Governo Statunitense, negazionista delle minimali e fondamentali conquiste della Democrazia, nata nel suo stesso Paese.

Per poi trovarci a veder battuto questo Governo, e con lui cadere ogni speranza di resistere alla delicatissima situazione di governabilità determinata da una legge elettorale che i suoi stessi estensori avevano definito “una porcata”, per una “incredibile rigidità” su temi di politica estera ed internazionale che sarebbe ignobile non riconoscere avevano invece cominciato ad assumere (in un,per me, inaspettato intervento del Ministro D’Alema) i toni sperati dalla base di sinistra di una discontinuità dal servilismo berlusconiano e dal massimilismo della destra verso le attese del dominus statunitense (che e’ altra cosa dal Popolo e dalla Civiltà statunitense)

E questa volta – vedrete - si andrà alle elezioni subito, o saremo costretti in nome di una governabilità caricata del ricatto di questa sciocca ed inaudita caduta ad ingoiare, nei prossimi due o tre anni di tormento, rospi ben peggiori di quelli per i quali abbiamo issato il vessillo del “non possumus”. E comunque ad assistere a grandi e sotterranee manovre per ricostruire quel “grande centro” che potrà, vorrà e saprà fare a meno dei residui della cultura comunista, in nome di un apparente e contestuale distacco dalle destre trionfalistiche, integraliste e massimaliste (come dice Follini “parlare con Bertinotti non è meno pesante che parlare con Calderoli” Grazie infinite della considerazione, signor prossimo Ministro).

Si vorrà punire questa “inaffidabile sinistra, incapace a garantire stabilità di Governo” esponendola al ludibrio degli elettori, ma si ricostruirà forse una alternativa a Berlusconi molto più solida e tuttavia priva dell’anima sociale e solidale che solo una cultura comunista poteva installare in Governi animati dalla affabulazione del neoliberismo selvaggio. E noi, la base, dovremo ricominciare tutto daccapo, un’altra volta, tornando a cucire dal basso, se avremo capacità e consapevolezza del compito e dell’obiettivo, la tenue tela della politica solidale ed antiliberista di una cultura di sinistra che ha saputo fare i conti, molto più e molto prima dei suoi rappresentanti istituzionali, con un passato di deludenti mistificazioni di un pensiero comunista autentico e che si sta battendo (deve continuare a battersi) perché la sua nobiltà non muoia per le colpe dei suoi piccoli e grandi Stalin. Ne abbiamo o no il diritto ed il dovere?

E’ stato forse dichiarato morto il Vangelo per le colpe storiche della Chiesa? Per i Papi simoniaci e nepotisti, per quelli lussuriosi ed incestuosi, per il terrore dei roghi e delle torture, per lo sterminio dei popoli indigeni, per la colpevolizzazione della donna e la insignificanza in cui vennero relegati i bambini? E’ forse stato dichiarato morto il Vangelo per i preti pedofili e pornografi, per quelli iscritti nelle più torbide congregazioni massoniche o simili, per i Marcinkus e per i traffici illeciti dello IOR per garantire riciclaggio di denaro sporco e costituzione di fondi neri finalizzati alla corruzione politica (collegati ad efferati delitti), per le connivenze con la mafia fino ad ospitare in una cattedrale il feretro di uno dei capi piu’ sanguinari della criminalità organizzata?

E’ forse morto il Vangelo per i funerali negati a Welby ma celebrati con grande enfasi e retorica per i grandi suicidi di Stato? Forse sono stati negati a Giovanni Paolo II per aver chiesto anche lui di “interrompere l’accanimento terapeutico”, con quella frase che nel suo caso e’ stata celebrata come ansia di riunirsi al Padre celeste “Lasciatemi andare!”?

Perché dovrebbe morire la nostra idea di comunismo, allora, per le colpe di chi pretese di impersonarne con violenza ed unilateralismo le attese e le speranze? E dovremmo farlo proprio oggi quando i signori delle guerre e del mondo globalizzato dell’economia selvaggia e del primato esclusivo del profitto sulla dignità umana stanno affamando milioni di Persone Umane, stanno costringendo migliaia di bambini a diventare killer sanguinari, stanno defraudando di diritti e di futuro la più larga parte dell’umanità. NO, è nostro dovere rivendicare, qui ed ora, la insostituibilità di quei principi di civiltà nati nella rivoluzione francese, confermati dalla rivoluzione americana e rinsaldati dalla rivoluzione sovietica. Principi superiori a qualsiasi distorsione storica e banalizzazione interessata dei loro antagonisti feroci ed avidi di insaziabile ed insindacabile potere.

Ma per fare questo non basta essere animati da quei principi, se poi non sappiamo declinare i compiti ed i ruoli che competono a ciascuno: alla base quello di rivendicarli costantemente, denunciandone i ritardi, ai rappresentanti quello non solo di essere dei megafoni acefali dei desiderata della base ma di divenire anche gli artefici dei percorsi e degli strumenti politici perché quegli obiettivi siano perseguiti con la costanza e la progressività che sempre sono necessari alla crescita della civiltà.

Perché il “nuovo” Governo, per costruzione artificiosa o per esito elettorale, si farà, vedrete. Se non da subito lo si costruirà con costanza ed abnegazione, forse proprio utilizzando i “sensi di colpa di una sinistra puerile ed insipida”, fino a divenire coautrice della sua marginalizzazione. Da Casini fino a D’Alema, si farà, come ieri dal PLI fino al PSI. Gli applausi di certi settori del Parlamento alle pur sofferte dichiarazioni di D’Alema la dicono lunga su quello che si va costruendo. Anche per colpa e responsabilità di nostri rappresentanti istituzionali.

Il paradiso di una umanità solidale, non più conflittuale secondo logiche sanguinarie ma solo secondo regole di convivenza e di dialogo, cari compagni, dovremmo ormai saperlo o averlo imparato, non ci verrà più regalato gratuitamente da nessuno, in specie da qualche signore e demiurgo della storia. Sarà solo il frutto di ciò avremo saputo costruire, ed ancor prima seminare, con la fatica quotidiana dell’impegno e della militanza e pagando il prezzo di questa necessaria fatica. E soprattutto con quella lucidità che faccia tornare la Politica alla dignità del suo ruolo e compito, quello di portare a sintesi la analisi che solo dalla base può venire, per intercettare possibili obiettivi, individuare percorsi condivisi e praticabili di avvicinamento progressivo, inventare gli strumenti attraverso cui rendere l’utopia sempre più come un traguardo perseguibile.

Dovremmo provare allora, io credo, a valutare se non sia necessario ripartire da quell’intervista del 1981, di quel grande leader comunista che fu Enrico Berlinguer, sulla questione morale. Sapendo coniugare su di essa la analisi delle collusioni funzionali al sistema di sudditanza atlantica, delle complicità con il sistema di corruzione e di criminalità organizzata, della negazione di vera Democrazia e del riconoscimento dei Diritti Fondamentali, delle garanzie e delle tutele che caratterizzano la vera Democrazia.

Perché, invece di lasciare che si costruiscano nuovi “pensatoi” (come fabbriche di programmi molto simili a batterie di allevamenti del pollame) dove si elaborano gli improbabili programmi di impossibili convivenze tra anime incompatibili della cultura politica, non proviamo a scriverlo dal basso un nuovo programma politico della nuova sinistra, orgogliosamente comunista e consapevolmente antitetica al “socialismo reale” di sovietica o cinese memoria, ma al tempo stesso ostinatamente antifascista e portatrice di una nuova ansia di solidarietà internazionale incompatibile con lo sposalizio infausto con le attese egemoni del dominus statunitense e con le teorie di un liberismo selvaggio renitente ad ogni assoggettamento alle politiche sociali in nome del puro e solo profitto?

Proviamo, compagni. Proviamo a darci delle scadenze. Che so, una settimana per la individuazione dei punti fondamentali di un simile programma, poi una suddivisione in gruppi che si scambino in rete analisi, diagnosi e propongano terapie per ciascuno dei punti emersi, un mese per sottoporre a tutti i risultati organici e sistematici di questi studi di settore, un mese di tempo per un vero dibattito in rete (e non per le esternazioni apocalittiche o narcisistiche di qualcuno) e per la stesura di un progetto condiviso sul quale convocare i candidati a nuove future, più o meno prossime, tornate elettorali ovvero esprimerne di nostri, di candidati al Parlamento, se lo riterremo necessario ed utile.

Ma e’ necessario, compagne/i, che noi abbiamo un’idea condivisa di partenza sui diversi compiti e ruoli della base, cioè di ciascuno di noi nel suo ambiente di vita e di lavoro, e dei rappresentanti politico-istituzionali che avremo saputo esprimere.

E ritengo necessario, per questo, aprire una parentesi sulla mia esperienza di “militare”, cioè di Ufficiale formato in una Accademia, perché sia a tutti chiaro come a volte il potere sia in grado di condizionare anche i compagni più in buona fede per renderli inconsapevolmente funzionali ai propri interessi ed obiettivi, come potrebbe essere accaduto anche al nostro compagno Turigliatto, convinto che portare e rappresentare i valori della base possa significare anche rompere senza aver valutato conseguenze, alternative e prospettive politiche.

Ebbene in quei momenti di “formazione” ci veniva insegnato con assoluta trasparenza cosa significhi essere “gli specialisti”, coloro che sono chiamati ad intervenire efficacemente e risolutivamente di fronte all’insorgenza di virus sociali inusitati e pericolosi per la stabilità.

Uno “specialista” è certamente colui che può e sa intervenire “chirurgicamente” su una nuova e sconosciuta “infezione”; ma il vero specialista è colui che sa trasformare il virus, isolandolo e studiandolo con assoluta scientificità, in vaccino manipolandolo a sua insaputa. Per questo studia approfonditamente ogni insorgenza sconosciuta fino a riconoscerne il virus e capirne i meccanismi di riproduzione, e poi per manipolarlo a sua insaputa perché si trasformi in “vaccino”. Cioè quando quel “virus manipolato e ridotto in vaccino” sarà re-inoculato nel corpo sociale, dopo l’isolamento ed il trattamento, egli si agiterà convinto di generare la sua stessa moltiplicazione (e rivendicandola come sua insopprimibile natura), ma così facendo svilupperà esso stesso gli anticorpi necessari e sufficienti ad ucciderlo.

Badate, amici ed amiche, compagni e compagne, spesso ho trovato compagni insofferenti a valutare che questa prospettiva e queste tecniche potessero essere state utilizzate nei loro personali confronti o con appartenenti al proprio ambito sociale e politico, ma la scientificità del metodo medico (da Plinio in avanti) è stata assunta in tutta la sua complessità solo dalla destra e dalla logica del potere, mentre a sinistra ce ne siamo rimasti a discutere delle sole possibili “infiltrazioni” e mai delle “manipolazioni” che avremmo potuto subire e dei processi inconsapevoli cui saremmo stati necessariamente esposti. “L’infiltrazione” infatti è’ tutt’un’altra cosa dalla “manipolazione”, in politica come in medicina, dove la branca della chirurgia è tutt’un’altra cosa dalla branca della biologia e della ricerca che accompagna quest’ultima. Entrambe si sviluppano attraverso il progresso di metodologie e di tecnologie come di strumentazione e di dottrina, entrambe si fondano sulla sempre più minuziosa conoscenza della fisiologia e dell’anatomia del corpo, ma l’una è invasiva ed in qualche misura sempre violenta, l’altra è astuta e spesso subdola, perché studia processi di aggressione del male che a volte possono trasformarsi in armi di attacco, come gli strumenti della guerra batteriologica.

E’ con questa consapevolezza che il nostro studio dovrebbe saper porre con limpidezza anche le modalità con cui un rappresentante istituzionale dovrebbe saper interpretare le attese della base. Infatti, tornando al caso della malattia di un familiare, è evidente che le attese dei parenti siano quelle di un pieno e pronto ristabilimento in salute, ma è altrettanto evidente che il “medico” dovrà sapersi accontentare di progressi, per quanto lenti, di un processo che guardi alla salubrità come punto di approdo e non come aspirazione di immediatezza. Saremmo forse così sciocchi da chiedere l’interruzione delle cure solo perché a nostro giudizio i progressi sarebbero troppo lenti, e senza avere nessuna alternativa in mano che quella di affidarci a qualche sciamano o “maghetto” televisivo?

Vedete, la presa di coscienza di nuovi diritti, come quello alla salute o alla dignità del malato, sono stati fondamentali per la mutazione della medicina tradizionale da baronia insindacabile e potere devastante sulla persona in modalità di servizio alla sanità e di rispetto del paziente, ma nessuno potrà pretendere di sostituirsi al medico in sala operatoria o quale terapeuta medico per il solo fatto di aver contribuito a questa nuova cultura della medicina. Dovrà, se vorrà sostituire quanti egli ritiene siano dei “baroni”, aver acquisito tutte le competenze specifiche per operare con una cultura diversa ed in un’ottica diversa e nuova della professionalità medica, ma le competenze di base dovranno essere state assolutamente acquisite. A pena di dover diversamente abbandonare il campo alla prima appendicite, per aver distribuito budella in tutta la sala operatoria senza sapere come rimediare. Con buona pace di tutte le intenzioni buoniste di saper esercitare una “medicina dolce e rispettosa della persona umana”.

Perciò al Parlamento dovrà entrare e dovremo mandare certamente gente che abbia una storia che ne certifichi la condivisione delle nostre aspettative., ma che abbia anche studiato ed abbia voglia di perfezionarsi nella specifica professione della Politica, che non è l’arte del compromesso, ma l’arte del possibile in vista dell’auspicabile.

Beh, io penso che nessuno di noi lascerebbe che a costruire la sua casa provvedessero in assoluta indipendenza geometri o muratori. Chiunque abbia avuto la ventura e la fortuna di poter scegliere la propria casa sa di aver imparato e dovuto imparare molte competenze per le quali si riteneva assolutamente inidoneo: da muratore ad idraulico, da elettricista ad imbianchino. E soprattutto di aver preteso che i “professionisti” realizzassero un modello di casa il più vicino possibile al “sogno” che ciascuno di noi aveva pensato. Abbiamo poi cercato gli strumenti finanziari per realizzare il sogno, abbiamo accettato di ridimensionarlo quando abbiamo capito che non potevamo “ottenere tutto e subito”, abbiamo accettato di sottometterci ai sacrifici che il “possibile ed il praticabile” rendevano comunque necessari.

E chi di noi, avendo un familiare ammalato in casa, non è divenuto un “piccolo esperto” di terapie, effetti collaterali di medicinali, “esperto infermiere” del degente, consulente ed interlocutore del luminare di medicina al quale nessuno pensava di potersi sostituire, ma dal quale pretendere rispetto e pari dignità nella diversità di ruolo e competenze ci appariva cosa del tutto legittima e scontata?

In certi casi l’ordinarietà della vita passa normalmente in secondo piano, le ferie e le vacanze divengono un piccolo rimpianto ma al quale si rinuncia con serenità per la consapevolezza del “dovere” di dover stare “al pezzo”. Che si tratti del progetto casa o della salute del familiare. E’ vero o no?

Perché non farlo allora, molto umilmente, ma con la stessa determinazione per la Politica, per la nostra casa comune, che è il Paese Italia, e per il nostro futuro comune la cui natura, violenta e frantumata o pacifica e solidale, dipende solo da noi e da quanto avremo saputo seminare perché possa avere speranza di crescita?

Fatemi sapere quel che ne pensate. Domani è un altro giorno, ma dipende da noi se partecipare o meno alla costruzione del volto con cui questo futuro ci si presenterà.

Mario
13/03/2007 13:13
 
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nunzio
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Credo, per come stanno le cose oggi, che le idee di una sinistra antagonista e rappresentante le esigenze della base, non siano vicine alla "morte", bensì al loro rafforzamento.
Più difficile credo che sia mettere in pratica, idee concrete che partano dalla base senza l'appoggio dei partiti della sinistra "di sinistra", partendo dal "basso", in quanto vedo smembrata, dispersa la stessa base.
Comunque l'idea che hai avuto Mauro, di indignato slancio, è buona, ma come metterla in pratica?
Ciao.
4:27 PM, febbraio 26, 2007
13/03/2007 13:14
 
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skakkina
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"E’ stato forse dichiarato morto il Vangelo per le colpe storiche della Chiesa?"
queste sono le frasi che ti colpiscono per la loro evidenza elementare. Un credo non si sconfessa perché qualcuno l'ha tradito. Ci sono ottime ideologie tradite da uomini, e pessime ideologie che gli uomini non avrebbero potuto far divenatre buone....sappiamo chi sono i buoni e chi i cattivi, no? E allora diciamolo forte!
Mario, sono d'accordo: facciamo sentire la voce della base, è nostro diritto! Sulla realizzazione sono un po' perplessa, ma io mi perdo sempre in un bicchier d'acqua. I contenuti in testa ce li avrei pure, seppur un po' vaghi...forse perché davvero mai nessuno mi ha chiesto direttamente "cosa vorresti". Ora che me l'avete chiesto, se davvero vogliamo aprire un dialogo serio, li metterò per iscritto.

Forza Mario!!

p.s. per il "maurocentrico" Nunzio: credo si tratti di Mario... [SM=g27985]
6:13 PM, febbraio 26, 2007
13/03/2007 13:16
 
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calinde
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Il dramma è che questa sinistra è in crisi per la sua grande difficoltà a governare. Insistere a galleggiare, annaspando, è il modo migliore per affogare. Cavarsela dicendo che è tutta colpa di Rossi e Turigliatto è cercarsi delle scusanti, oltre che numericamente sbagliato. Secondo me, non possono essere considerati responsabili della bocciatura della mozione (il quorum si sarebbe alzato da 160 a 162 e anche con il loro voto,la maggioranza sarebbe andata sotto).I senatori hanno anche diritto di votare NO. Vi pare? Questa crisi, per non anticipare esiti peggiori, dovrebbe essere una lezione per la nostra sinistra. Dovrebbe indurla a un serio esame di coscienza ( v.RIFONDAZIONE ). Dovrebbe farle capire che la massa di sostegno che l’ha portata al governo si è allentata, che i delusi e gli astensionisti sono aumentati. Ammettiamolo, la gestione del programma dell’Unione è stata deludente e scoraggiante. La grande manifestazione di Vicenza è stata espressione di critica costruttiva. Il messaggio che è passato è stato chiaro:- Prodi, fai una cosa di sinistra!-. Invece sembra proprio che l’emittente e il destinatario non abbiano comunicato.Il messaggio non è arrivato a Romano Prodi che riuscirà a tenere insieme la sua maggioranza con i dodici comandamenti «irrinunciabili». Riuscirà a mantenere il controllo di Palazzo Chigi (salvo nuove imboscate) ma non a ridare fiducia e responsabilità partecipativa al popolo che adesso è depresso ed esasperato. Sarà magari un nuovo inizio ma non una buona ripartenza.
Possiamo stare tranquilli, il governo è stato eletto dagli elettori per durare 5 anni perchè chiunque, arrivato lì, possa maturare il giusto vitalizio...
6:47 PM, febbraio 26, 2007
13/03/2007 13:17
 
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laura
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Ho scritto a Mario che ho bisogno di tempo per riflettere, per fare ricerche e per studiare prima di fare proposte politiche o passare alla fase operativa.
Ho necessità di capire prima di tutto per me stessa, guardandomi dentro se dopo una esperienza di dolore dopo l'altra io non sia nella condizione di rischio di essere come il virus trasformato in vaccino a sua insaputa, reintrodotto nella società, dopo l'isolamento e il trattamento, il quale invece che moltiplicarsi, sta crando le condizioni per la sua fine, nel prossimo o lontano futuro non è molto importante.
Io non ho capito che Mario da tempo voleva confrontarsi su questa questione e mettermi in guardia da derive pericolose.
Ho iniziato ad arroccarmi in me stessa,
ma il suo scritto ultimo mi ha messo di fronte al fatto che quel rischio di derive pericolose c'era veramente per me. Il campanello d'allarme è proprio cosa gli ho detto e scritto.
Siamo donne e uomini, non robot e il dolore a volte può provocarci stanchezza, appannamento e allora occorre prima individuare le cause del nostro malessere, capire quali cure fare per tornare in perfetta forma e poi una volta che saremo in grado, bisognerà credo ricominciare dal proprio territorio a fare esperienze che ci maturino e ci rendano capaci di fare proposte politiche sensate. Ora in questo ho grossi limiti, visto il momento che sto attraversando. Non so se ci possiamo aspettare, se esigenze e progetti miei si possano sposare con i vostri. Intanto vi invio un abbraccio e seguirò il vostro dibattito. Laura
8:22 PM, febbraio 26, 2007
13/03/2007 13:18
 
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laura
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P.s.Quello che gli ho detto e scritto a Mario, prima di questo suo ultimo intervento. Laura
8:44 PM, febbraio 26, 2007
13/03/2007 13:19
 
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laura
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"Virus" in quel linguaggio a quanto ho capito dall'intervento di Mario e da quello che mi ha sempre detto è quando siamo in grado di combattere efficacemente il potere, "vaccino" nello stesso linguaggio è quando il potere fa in modo, modificandoti a tua insaputa, da un lato che la tua azione lo stabilizzi sulla sua poltrona, invece che combatterlo efficacemente e farlo cadere, dall'altro fa in modo che tu con azioni sempre più insensate e non ragionate,non lucide e non frutto di serenità di testa e interiore, o ti screditi da solo politicamente oppure che tu ti perda per sempre,rientrando nel sistema di potere stesso. E' questo anche che devo capire se ho assimilato bene, averlo fatto o imparare a farlo vorrebbe dire essere sulla buona strada per combattere efficacemente il potere e ridurre i rischi di derive pericolose sempre da parte mia. Laura
9:21 PM, febbraio 26, 2007
13/03/2007 13:20
 
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elena
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Laura, mi dispiace sinceramente del brutto momento che stai passando. Non ti conosco abbastanza per dirti se il discorso-vaccino funziona anche nel tuo caso (e tantomeno so cosa nulla del tuo rapporto epistolare con Mario). Prenditi tutto il tempo che vuoi, capisciti e rimettiti in sesto. Se hai bisogno di sfogarti, scrivimi e ti risponderò nei limiti delle mie possibilità (non faccio l'analista e ho, ovviamente, anche altri impegni personali...). Se anche "non ti aspettiamo" e partiamo, ci ritroverai comunque lungo la strada.
Nunzio: ciao! Bello risentirti... [SM=g27985] Potremmo magari cominciare dal "decalogo" (numero a caso) del perfetto eligendo - quello che deve e quello che non deve essere, dopodiché...
Nilde: "questa sinistra" secondo me non ha nessuna difficoltà a governare... semplicemente perché io non ci vedo quasi nulla, di sinistra... d'altra parte, dire che Prodi è di sinistra rischia di essere un falso storico. Il dramma è che questo governo finora ha dato ben pochi (oggi sono buona) segni di diversità dal precedente, ecco! Quanto ai due "reietti" di sinistra, hai ragione: non si può dar la colpa a loro di qualcosa di intrinseco alla risicata maggioranza nel senato. Ce ne sono stati anche altri che han votato contro... ma l'impressione mia è che sia stato tutto un bel giochetto architettato ad arte per mettere la sinistra pericolosa, quella che voleva i DICO e che è andata a Vicenza, in condizione di non nuocere. Infatti... il pacioso Prodi oggi comanda incontrastato e chi lo critica verrà bannato ed additato al pubblico ludibrio (bella, eh?). Intanto noi, mandatari per caso (in quanto elettori, quando se ne ricordano), ce ne dovremmo stare buoni e tranquilli mentre ci rubano pure le pensioni - ma le loro non le toccano...
No no ragazzi, nonostante ci siano in giro tanti fermenti che purtroppo finora, a quanto mi consta, stanno finendo in bolle di sapone, bisogna che ci diamo una mossa noi.
Almeno proviamoci, no?
Propongo che al primo posto nella lista di sbarramento ci sia "niente specchietti per le allodole". A me che un chiunque porti voti non interessa, se non può dimostrare di essere pulito PRIMA...
E al secondo (ma si può invertire) che i candidati devono firmare una dichiarazione in cui dicono che, se gli elettori si riterranno traditi dal loro operato e non rappresentati, se ne vanno subito a casa, senza pensione e senza benefit raggiunti!, e lasciano il posto al candidato successivo.
E poi?
10:30 PM, febbraio 26, 2007
13/03/2007 13:22
 
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equo
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Maledizione! E non fatemi tornare la voglia d'impegno! Sono vecchio, stanco e molto indaffarato a...curare i singoli alberi, per occuparmi ancora della foresta! Comunque... Comincio con il dire che ho l'impressione che stiamo tentando di cambiare un sistema usando i mezzi messi a disposizione dal sistema stesso. Non funziona, ragazzi. Il problema, io credo, non è tanto di farsi dare garanzie preventive dai "nostri" candidati, quanto quello di poter esercitare un effettivo controllo sul loro operato DOPO la loro elezione. Stendere un programma a partire dalla base è, ovviamente, cosa buona e giusta e ritengo che non sia troppo arduo neppure trovare persone disposte a mettersi in gioco per portarlo avanti con coerenza. Il fatto è che,a sostegno di tale programma, occorrerebbe una struttura organizzativa pensata in modo nuovo ed originale, che consenta un rapporto dialettico costante tra la base ed i suoi rappresentanti e la maggior partecipazione possibile. Da tempo immemorabile le strutture di partito (di tutti i partiti) funzionano in un senso solo: per "convincere" la base militante e, poi, quella elettorale, a condividere le scelte che vengono fatte nei comitati centrali, nei gruppi parlamentari o, peggio, nelle cene conviviali da inciucio.
Se questo meccanismo non viene spezzato (non con una manifestazione o con un girotondo, ma con una organizzazione) per quanto accurate e diligenti possano essere le nostre proposte ci ritroveremo ad interpretare il trito ruolo di "mosche cocchiere"!
Pertanto vi invito (con tutta la modestia che il caso richiede) a riflettere non solo sul problema del programma, ma anche su quello della forma organizzativa che dovrebbe fornirgli le gambe. Seguirò anch'io con interesse lo sviluppo della discussione e, se me lo permettete, interverrò talora, quando riterrò d'avere qualcosa di produttivo da dire.
11:13 PM, febbraio 26, 2007
13/03/2007 13:23
 
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laura
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A Elena.
ti ringrazio per l'affetto prima di tutto.
Sai credo che uno deve stare solo davanti a stesso per capire se può diventare "vaccino" o meno, gli altri possono fare poco se non ci se ne rende conto da soli. Per i problemi interiori gli amici sono importanti, ma in alcuni casi è giusto rivolgersi all'analista o qualcuno che abbia le competenze per aiutarti a risolvere i tuoi problemi.
Per quanto riguarda il rapporto epistolare tra Mario e me è stato proprio ultimamente da parte sua un voler mettermi in guardia da certi rischi, mi c'è voluto un po' di tempo per capirlo ma era importante farlo perchè poi nell'impegno comune ci potrebbero essere dei problemi nel medio lungo periodo. Ora credo e ne sono contenta tutto questo si sta rivelando un ulteriore occasione di maturazione da parte mia. Un abbraccio grande e a ritrovarci lungo la strada.... Laura
7:30 AM, febbraio 27, 2007
13/03/2007 13:24
 
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socioweb
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Ti ho inviato un contributo che puoi leggere se clicchi. Ciao!
12:02 PM, febbraio 27, 2007
13/03/2007 13:26
 
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elena
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Laura: credo che Equo condividerebbe: est modus in rebus... stare soli per capirsi va bene, ma non bisogna esagerare. A volte servono anche gli specchi... Ti abbraccio.
Equo: accidenti, voli sempre basso tu, eh? Lo sai che... "è difficile librarsi con le aquile/se vivi in mezzo ai tacchini"? [SM=g27985]
Comunque... di fantasia io ne ho poca, l'unica cosa che mi viene in mente è di creare un blog "di organizzazione" che indichi innanzitutto gli impegni che gli eligendi si sono presi, e poi tutti gli elettori scrivono quando hanno qualcosa da farsi chiarire, chiedere, suggerire etc... Lo so, è poco, ma tra i doveri degli eletti ci sarà di rispondere personalmente... mi rendo conto (stando alla vita frenetica di qualche deputato che conosco e di cui mi fido) che lo dovrebbero fare di notte... ma che diamine, non possiamo certo mandargli dietro una pattuglia di fedelissimi (all'organizzazione, non a loro) ogni volta che mettono piede in Parlamento! E tante cellule a livello di quartiere/paese con riunioni cadenzate di confronto e "correzione del tiro"... eh?
Però... qui c'è un sacco di gente che legge e non parla. Male, molto male. Che nessuno si azzardi poi a dire che non è d'accordo perché non si è espresso! [SM=g27985]))
12:12 PM, febbraio 27, 2007
13/03/2007 13:28
 
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nunzio
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Suggerisco un sito web e non un blog per questo genere di cose. Dove all'interno ci sia lo spazio per un forum, tanto per attivarci e comunicare.
Quindi home page con notizie, possibilità di collegarsi sugli approfondimenti, ecc.
Per i costi vediamo di autofinanziarci, ne siamo una decina credo, o quasi.
Quindi numero di c/c alla mano e quadro di spesa per sapere i costi da affrontare.
Secondo me conviene.
Ciao.
1:25 PM, febbraio 27, 2007
13/03/2007 13:29
 
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laura
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A Elena. Ti ho risposto per email. Ricambio l'abbraccio. Laura
1:47 PM, febbraio 27, 2007
13/03/2007 13:31
 
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elena
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Ok Nunzio, va bene quello che dici... d'altronde lo sai, per me tra blog e sito non c'è alcuna differenza... è come pretendere di spiegare Hegel ad un bimbo di tre mesi... [SM=g27985]
hai qualche esperto con cui prendere contatto - informaticamente parlando? Il naturopata, mio fido compagno, è a letto con l'influenza e dubito mi risponderebbe in modi comprensibili... quanto a me, decisamente non è il mio campo!
5:05 PM, febbraio 27, 2007
13/03/2007 13:32
 
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equo
[Non Registrato]


PS: il prode Prodi ha lasciato intendere nel suo discorso al Senato che la riforma elettorale ristabilirà le "preferenze". Cominciate a candidarvi :-))
5:08 PM, febbraio 27, 2007
13/03/2007 13:34
 
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elena
[Non Registrato]


Eccomi! Ho sempre adorato Roma... e poi, viaggiare nel traffico a bordo della mia auto blu, sbeffeggiando i lavoratori che si bloccano al mio passaggio... che GODURIA!
Parlo così (a parte il fatto che non sto a Roma) solo perché in realtà i lavoratori li invidio profondamente... e se vi mettete nei miei panni di molto precaria, magari un sorrisetto vi scappa!
Scherzo. Ma con me andate tranquilli: l'auto blu (be' insomma... azzurrina) ce l'ho già!
Solo che... dovremo mettere all'ordine del giorno il ricollocamento degli autisti che resteranno disoccupati... [SM=g27985]
Dai, forza, al lavoro!!!
5:29 PM, febbraio 27, 2007
13/03/2007 13:36
 
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skakkina
[Non Registrato]


Sono contenta di essere in ottima compagnia ad ignorare quale sia la differenza fra forum e blog...meno male che hai fatto "outing", Ele, sennò non l'avrei mai confessato! [SM=g27985]
Comunque mi fido di Nunzio!
Un saluto a tutti e in particolare al naturopata influenzato!
5:43 PM, febbraio 27, 2007
13/03/2007 13:37
 
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mauro
[Non Registrato]


Ricambio gli auguri ska, anche se con molta fatica (per via della debilitazione.. volevo essere spiritoso ma solo a scrivere queste quattro righe mi costa una fatica, sì, da Ercole!).
Equo, non è che fai uno stage full-immersion per naturopati da buttare?
mauro
6:29 PM, febbraio 27, 2007
13/03/2007 13:39
 
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nunzio
[Non Registrato]


Ciao, sono appena tornato dal lavoro.
Sono contento dell'entusiasmo mostrato innanzitutto a questa Proposta, poi per la possibilità di creare un sito. Ho qualcuno che potrebbe aiutarci, ma meglio non coinvolgerlo in un progetto "sinistro" (sinistro?? Che pauuuraaa!).
Vedrò in questi giorni chi altri potrà aiutarci.
Ciao.
7:48 PM, febbraio 27, 2007
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