È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
I FORUM CHE CONSIGLIAMO
LA SAVANA | AGORA' | La Vita E' Bella | PSICOLOGY | CIACIARARE IN VENETO | UTOPIA UN PUNTO D'INCONTRO | FORUM
Esponi la tua Bandiera della Pace on line!


Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Le scale di valori

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2006 13:52
17/07/2006 10:01
 
Email
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 5.799
Post: 258
Registrato il: 18/04/2005
Registrato il: 08/07/2006
Sesso: Femminile
Utente Junior

tratto da www.mybestlife.com



Tutti dovremmo averne, e seguirle. Se una cosa è più importante di un’altra che lo sia! Non è assolutamente così banale e ovvio come sembra a prima vista.
Provate a verificare se per voi è sempre vero. Tutti dovremmo avere delle scale di valori perché aiutano a vivere meglio, a patto che ce le siamo costruite noi. Il che vuol dire che il primo passo sta nel prendere coscienza di quelle che abbiamo, cercando poi di capire se siamo realmente d’accordo con esse. Se necessario, possiamo anche modificarle o rivoluzionarle, l’importante è credere nelle scale che seguiamo.
Non serve convincerci di quelle che ci sono, meglio costruirne piuttosto di nuove in cui crediamo veramente: solo se veramente nostre, perché da noi create, o rielaborate, o metabolizzate e riconfermate se preesistenti, potremo seguirle veramente, e questo ci darà moltissimo.

Le scale di valori, sono ciò che riteniamo più importante e ciò che, per noi, ha meno valore. Per un altro possono essere completamente diverse e spesso da questa diversità nascono incomprensioni che portano molti danni e spiacevolezze.

Capire che siamo diversi uno dall’altro, un gruppo dall’altro, un popolo dall’altro, imparare a rispettarci reciprocamente, aiuta sicuramente a vivere meglio.



17/07/2006 16:12
 
Email
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 5.810
Post: 269
Registrato il: 18/04/2005
Registrato il: 08/07/2006
Sesso: Femminile
Utente Junior
Il valore della famiglia
il valore dell'amicizia
il valore della solidarietà
.... della sensibilità
... della pace
...della correttezza

cito le parole di un maestro spirituale indiano Sathya Sai Baba

«C'è una sola razza: la razza dell'umanità.
C'è una sola religione: la religione dell'Amore.
C'è un solo linguaggio: il linguaggio del cuore.
C'è un solo Dio: Egli è onnipresente.»


(Sathya Sai Baba)



Esistono questi valori? Sono presenti in noi o non ve ne è piu'traccia? A volte me la pongo questa domanda perchè davanti a certe affermazioni o a certe scene rimango esterefatta!


18/07/2006 14:00
 
Email
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.817
Post: 281
Registrato il: 27/04/2006
Registrato il: 10/07/2006
Sesso: Maschile
Utente Junior
Le ragioni del cuore
Riflettere in prospettiva spirituale significa riflettere innanzitutto con il cuore.
Ovviamente la ragione ha pur sempre un suo ruolo, ma non è l'artefice, bensì lo strumento. Esistono, allora, le ragioni del cuore che ben lungi da qualsivoglia sentimentalismo qualunquista diventano, nei limiti del possibile, conoscenza diretta.

Un cuore che non è in pace con se stesso proietterà il proprio eterno conflitto interiore nel mondo esterno, sugli altri. Pretenderà di dirimere ogni contingenza intervenendo secondo gli schemi aprioristici di principi, valori, dottrine morali, presupposti ideali, ecc.

Così facendo il problema sembrerebbe risolto, una formula e via. Ma al di là di qualunque ipocrita menzognera finzione è fondamentale stabilire quali siano i giusti valori. Non quelli astratti, scontati o funzionali, ma i più importanti, irrinunciabili, preliminari. E' una situazione bizzarra. Ci si comporta come se l'umano, prima ancora di farne esperienza ne fosse già edotto. Esperire l'amore, la compassione, è tutt'altro che proclamarli.

Fintantoché insisteremo nell'anteporre il carro ai buoi, ovvero i valori ausiliari alla consapevolezza, resteremo succubi, bloccati. Esistono delle priorità indifferibili. Quando agisco in sintonia con me stesso senza basarmi su alcun condizionamento pregresso, prevalgono la concretezza, la spontaneità dell'immediatezza, che sono libertà e intelligenza.

La maggior parte di noi crede che la controparte dell'amore sia l'odio. Invece è la consapevolezza. L'effettiva polarità è quella tra amore e consapevolezza.

L'amore, i sentimenti ci sospingono verso il mondo esterno. Ma l'amore ideale, compiuto, è impossibile da realizzare. Lo inseguiamo. Stiamo quasi per coglierlo e ci sfugge. La delusione è inevitabile. Subentra la consapevolezza della realtà. Saremo rigettati a noi stessi. La consapevolezza dirige il flusso della nostra attenzione verso l'interiorità. Sembra proprio che il fiume dell'essere proceda tra le rive di amore e consapevolezza.

Suppongo, pertanto, che i primi veri valori siano: l'amore, che anche nelle sue più genuine e autentiche espressioni d'insostituibile dedizione e purezza ci orienta inevitabilmente verso realizzazioni estrinseche; la consapevolezza, ovvero il movimento che nella presa d'atto empirica di "ciò che è", della propria realtà complessiva, riconduce immancabilmente alla luce, verso se stessi; seguono creatività, tolleranza; i valori più tradizionali, quali la famiglia, ecc.

Eh si, ancora una volta parrebbe tutto eccellente, se non che rispunta il solito tentennamento. Non abbiamo fiducia in noi stessi? Avvertiamo l'imprescindibile esigenza d'ispirarci a specifici modelli ideali? Bene, abbiamo bisogno di punti di riferimento sicuri, di certezze. Ben vengano, quindi, principi, valori. Ma che i primi, essenziali, siano per lo meno i più autentici, i giusti preludi: l'amore, la consapevolezza. E la loro incomparabile e ineffabile sintesi, la compassione.

[Modificato da sissy66 03/08/2006 22.07]

18/07/2006 14:04
 
Email
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 1.818
Post: 282
Registrato il: 27/04/2006
Registrato il: 10/07/2006
Sesso: Maschile
Utente Junior
Clandestino


Lo definiscono clandestino. Si, perchè forse non riesce a nascondere la sua sete, la fame. E se fosse pervenuto sotto mentite spoglie? Se invece di un misero derelitto non fosse piuttosto quel Dio così tanto osannato in tutti questi splendidi e nitidi templi?

Se fosse? Ma egli, quel desolato miserabile spiantato è già quel Dio. Lo abbiamo dimenticato! Sicché allontanandolo, ricacciandolo indietro come belva famelica sorpresa a rubare poche briciole disperate di compassionevole soccorso, abbiamo allontanato un Buddha, il Cristo, Dio stesso.

Ciò che chiamiamo interventi per il benessere e la pace, contro la fame, sono solo finzioni. Tranne che in pochi rari e ammirevoli casi non si tratta d'interventi strutturali, cooperazioni organiche, ma di minuscoli infimi oboli elargiti per tacitare qualche coscienza, rassicurare la propria autostima, espandere talune influenze religiose settarie e avvantaggiarsi di ricchezze territoriali, risorse.

Cosa rimane? L'amorevolezza, che non è un merito, ma un sorriso, una mano tesa per aiutare a risolvere e non una prece melliflua, una ipocrita simulata finzione. E infine nessun merito, alcun beneficio, proprio nulla, non ci sarà nessuno a serbarne il ricordo, a ricompensarci. Tranne, ovviamente, noi stessi.
01/09/2006 13:26
 
Email
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 3.089
Post: 1.553
Registrato il: 27/04/2006
Registrato il: 10/07/2006
Sesso: Maschile
Utente Veteran
I valori...


...oggi...
la sottrazione di valori che lascia dietro sè il...vuoto.
Vuoto,assenza,incompiutezza della vita ... mutilazione umana...che rende l'io sempre più scisso e frantumato...
01/09/2006 13:38
 
Email
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 3.090
Post: 1.554
Registrato il: 27/04/2006
Registrato il: 10/07/2006
Sesso: Maschile
Utente Veteran
Le scale di valori


...non credo che esistano molte scale di valori...
ne esiste una sola,quella morale; le altre ...estetiche ,politiche e di altro ordine rientrano in quella morale...
L'uomo morale non deve fare del male...
semplice,...ma quanto difficile ad essere semplici!
01/09/2006 13:52
 
Email
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 3.091
Post: 1.555
Registrato il: 27/04/2006
Registrato il: 10/07/2006
Sesso: Maschile
Utente Veteran

...chi avverta che è un'epoca in cui si perde qualcosa,non può evitare di contrarre un disagio...
che deve implicare il suo superamento,la reintegrazione...
vivere nella decadenza senza appartenerle...staccandosene nei comportamenti...
separatezza,solitudine,distinzione...
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:58. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com