Il libro è questo: Giulio Giorello, "Di nessuna Chiesa", Raffaello Cortina Editore
si tratta di breve, ma interessante saggio sulla libertà, la tolleranza e l'inaccettabilità di qualsiasi assolutismo o dogmatismo: insomma sarebbe ben consigliato per tutti coloro convinti di saper distinguere in termini assoluti il Bene e il Male, per coloro che si credono così immensamente saggi da poter non solo decidere cosa è giusto per se stessi - operazione spesso tutt'altro che facile - ma anche cosa sia il Giusto per un intero popolo, per una Nazione, o, perchè no? per il mondo intero.
Il riferimento ad anziani signori vestiti di bianco che parlano da finestre in Piazza S.Pietro, così come quello a meno anzini signori messi a presiedere le principali assemblee elettive italiane, è tutt'altro che casuale.
Tanto per chiarire la posizione del Giorello, cito un paio di passi:
"C.Geertz ha paragonato la società aperta e libera a un bazar leantino più che a un club esclusivo di gentlemen britannici. In un bazar si possono trovare un mucchio di cose - dagli spiriti alcolici a quelli divini. Nessuno è costretto ad acquistare alcunchè: per esempio gli astemi per convinzione morale o religiosa non sono tenuti a consumare del Whiskey, ma nemmeno devono sentirsi in obbligo di proibire l'esposizione di quella merce."
"In contesti come la fecondazione assistita, lo studio dell'embrione umano, le diagnosi preimpianto, etc, l'alternativa è tra un intervento responsabile ed un irresponsabile inchinarsi al caso. Cosa altro è infatti, il ricorso a un fiat della vita umana il quale, per sua stessa natura, precluderebbe ogni possibilità di indagine o di cura? perchè demandare a una qualche forma di stato etico o teocratico il diritto/dovere di rappresentare e vincolare scelte così strettamente personali? Perchè presupporre che i singoli cittadini vivano sempre in una condizione di 'minorità' che impedirebbe loro di assumersi le proprie responsabilità?"
e per coloro già pronti a tacciare questo libro, il suo autore e il sottoscritto "recensore" di essere degli schifosi comunisti, un breve passo del terzo presidente degli USA, T.Jefferson, come riportato da Giorello:
"'I legittimi poteri di governo si estendono solo a quegli atti che recano offesa agli altri. Ma non ci reca offesa che il nostro vicino sostenga che ci sono venti Dei o che non ce ne è nessuno"
questo è quanto, e buona lettura a che ci si butta