Nato a Venezia il 23 marzo 1939, attore italiano. Vero nome Mario Girotti
impatico, sorridente e scatenato. Impossibile non collegarlo all'amico e collega Bud Spencer, compagno di tante pellicole di successo: spaghetti western, avventure ed inevitabili happy end.
Nato da madre tedesca, trascorre l'infanzia in Sassonia a Dresda, dove sopravvive ai tremendi bombardamenti della II Guerra Mondiale. Intraprendente, dall'intelligenza viva e dai molti interessi, fin da giovane Mario viene notato per puro caso, durante un incontro di nuoto, dal regista italiano Dino Risi. Lo scrittura subito e Mario debutta nel cinema in Vacanze con il gangster, 1951.
Da questo momento comincia a recitare per mantenersi agli studi. Ma dopo tre anni di lettere classiche all'Università di Roma, decide di dedicarsi completamente al cinema. È il 1963: Luchino Visconti lo vuole nel film cult Il Gattopardo.
Per lui, che presto sceglie in una lista di quaranta nomi cinematografici quello di Terence Hill, comincia una carriera che non subisce soste.
Nel 1967, mentre gira Dio perdona...io no s'innamora e sposa una ragazza americana, Lori Hill. Secondo alcuni, la scelta del nome d'arte deriva proprio dal suo amore per i classici, Terenzio, e dal cognome della moglie.
L'intramontabile successo dell'attore, che da trent'anni vive nel Massachussets e fa anche il produttore, è soprattutto legato ad alcuni titoli: ... E poi lo chiamarono il Magnifico, Lo chiamavano Trinità 1971 ed il seguito Continuavano a chiamarlo Trinità, Altrimenti ci arrabbiamo sempre con Bud Spencer, 1973, così come il naturalistico Io sto con gli ippopotami, 1979, Chi trova un amico trova un tesoro (1981) ed il simpatico Don Camillo (1983).
Nelle sue pellicole, restano famose le lunghe e divertenti scazzottate, dove la comicità si sostituisce alla violenza ed i cattivi, eccezionali stunt-man, hanno sempre la peggio. Con Bud Spencer gira ben diciannove film.
Dopo parecchi anni d'assenza dalle scene italiane, torna alla grande nel gennaio 2000, nei panni di un sacerdote investigatore, nella serie Rai intitolata Don Matteo.