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Poesie e Poeti

Ultimo Aggiornamento: 24/06/2011 11:24
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07/08/2005 03:27
 
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In angolo dedicato all'arte di suscitare emozioni con la parola scritta, non puo' non esserci uno spazio dedicato a coloro che trasformano la vita in parole e le parole in vita. I Poeti.
In quest'angolo ricordiamoli assieme a quelli scritti che attraverso le pagine di un libro ed ora i caratteri di una videoscrittura arrivano, a dispetto del tempo che passa, inalterate al nostro cuore intatte ed inesorabili oggi come ieri.

 
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07/08/2005 03:31
 
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Jacques Prevert
Mi sembra giusto cominciare subito con personaggio affascinante e profondo come le sue poesie.

Jacques Prevert


Nasce a Neuilly-sur-Seine nel 1900 ed è uno dei poeti francesi più popolari del XX secolo. Giovanissimo conosce André Breton, Raymond Queneau e i surrealisti ed entra a far parte di questo gruppo, interessato dall'arte populista. Nel 1928 si discosta da questi e frequenta il Groupe Octobre, una compagnia teatrale di sinistra.

La sua fama è però dovuta alla produzione poetica, dove Prévert dà libero corso all'immaginazione insolita in uno stile vicino alla lingua parlata e alla vita quotidiana. I suoi temi preferiti sono l'amore, la libertà, il sogno e la fantasia, la compassione, l'umorismo, la satira contro i potenti, l'avversità per l'oppressione sociale.

Tra le sue raccolte di versi di maggiore successo, Parole (1945), La pioggia e il bel tempo (1955), Alberi (1976); in Italia sono state pubblicate, oltre a queste, varie antologie come Le foglie morte (dal titolo di una sua celebre poesia), Poesie d'amore e Poesie.

Muore a Parigi nel 1977.


 
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07/08/2005 03:34
 
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di lui adoro questa:


Per fare il ritratto di un uccello
( dedicata a Elsa Enriquez)

Anzitutto dipingere una gabbia
con la porticina aperta
dipingere quindi
qualcosa di grazioso
qualcosa di semplice
qualcosa di bello
qualcosa di utile per l'uccello
appoggiare poi il quadro ad un albero
in un giardino
in un bosco
o in una foresta
nascondersi dietro l'albero
silenziosi
immobili..
A volte l'uccello arriva presto
ma puo'anche impiegare degli anni
prima di decidersi
Non scoraggiarsi
attendere
attendere se e' il caso per anni
la rapidita' o la lentezza dell'arrivo
non ha nessun rapporto
con la riuscita del quadro
Quando l'uccello arriva
se arriva
osservare il piu'profondo silenzio
aspettare che l'uccello entri nella gabbia
e quando e' entrato
chiudere dolcemente la porta col pennello
poi cancellare una dopo l'altra tutte le sbarre
avendo cura di non toccare nessuna piuma dell'uccello
Fare quindi il ritratto dell'albero
scegliendo il ramo piu' bello
per l'uccello
dipingere anche il verde fogliame e la frescura del vento
il pulviscolo del sole
e il fruscio delle bestie dell'erba nella calura estiva
e poi aspettare che l'uccello si decida a cantare
Se l'uccello non canta
e' cattivo segno
segno che il quadro e' sbagliato
ma se canta e' buon segno
segno che voi potete firmare
Allora strappate con tanta dolcezza
una piuma all'uccello
e il vostro nome scrivete in un angolo del quadro


[Modificato da ugo.p 07/08/2005 3.35]


 
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07/08/2005 03:49
 
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anche il viso di lui era notevolmente espressivo e a suo modo poetico, non trovate?

[Modificato da ugo.p 07/08/2005 3.50]


 
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11/08/2005 18:31
 
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Si' ugo, anche se sembra Jean Gabin.

 
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Dolci le udite melodie ( John Keats )
Beh c'e' una poesia che mi ha sempre evocato immagini dolcissime. immagini dolcissime ricordi lontanti di altre genti.
non saprei come spiegare...forse la nostalgia di un passato non mio, come un ricordo chenon mi appartiene ma e' dentro di me.
questo e' per me:

Dolci le udite melodie ( John Keats )

Dolci le udite melodie, più dolci
le non udite; dunque voi, soavi
flauti, all'orecchio no, più care all'anima
sonate melodie prive di suono.
Bel ragazzo, cessare tu non puoi
sotto gli alberi il canto, né quegli alberi
essere nudi; audace amante, mai
tu puoi baciare benché quasi a mèta;
pur non ti dolga, ella non può sfiorire
benché tu gioia non ne colga, sempre
tu l'amerai ed ella sarà bella.


vorrei essere un poeta per poter far provare agli altri quello che provo io leggendo queste parole e soprattutto l'ultima frase.... "sempre tu l'amerai ed ella sara' bella"[SM=g27998]



 
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12/08/2005 19:49
 
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Bellissime parole, bellissime le emozioni che risvegliano.
Non conosco questo poeta, ma la poesia e' veramente bella.

 
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Keats. Poeta inglese della fine del '700- inizi '800 morto di tubercolosi a soli 26 anni, ma che ha lasciato pagine indimenticabili di grande spessore lirico.

 
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17/08/2005 06:02
 
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A volte capita che una poesia ti scelga.
A volte capita cioe' che un libro si trovi dove non dovrebbe essere, e quel libro, quando lo prendi in mano, si apra su una poesia.
Una poesia che dice:

Chi muore (Ode alla vita) di Pablo Neruda

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia, chi non rischia
e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce
il nero su bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,

chi non rischia la certezza per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica,

chi non trova la grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare.
Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce .

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivi
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza portera'
al raggiungimento di una splendida felicita'



a volte capita che certe parole ti entrino in testa e te la sequestrino...Oggi e' successo

 
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Re:

Scritto da: ugo.p 17/08/2005 6.02
A volte capita che una poesia ti scelga.
A volte capita cioe' che un libro si trovi dove non dovrebbe essere, e quel libro, quando lo prendi in mano, si apra su una poesia. ....


a volte capita che certe parole ti entrino in testa e te la sequestrino...Oggi e' successo


a volte capita che chi ha un animo sensibile come il tuo si lasci sequestrare la mente dalle poesie.
sono quelle le volte che si evita la morte a piccole dosi...Grazie Marco.

 
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Re:

Scritto da: ugo.p 17/08/2005 6.02
A volte capita che una poesia ti scelga.
A volte capita cioe' che un libro si trovi dove non dovrebbe essere, e quel libro, quando lo prendi in mano, si apra su una poesia.
Una poesia che dice:

Chi muore (Ode alla vita) di Pablo Neruda

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia, chi non rischia
e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce
il nero su bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,

chi non rischia la certezza per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica,

chi non trova la grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare.
Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce .

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivi
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza portera'
al raggiungimento di una splendida felicita'



a volte capita che certe parole ti entrino in testa e te la sequestrino...Oggi e' successo



[SM=x875413] [SM=x875413] [SM=x875413] a Neruda ed uno[SM=x875413] a ugo.p

 
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[SM=x875413] [SM=x875413] [SM=x875413]

 
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scusatemi se mi limito a dire che e' bellissima[SM=x875413] [SM=x875413] [SM=x875413]

 
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21/08/2005 16:27
 
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E' vero stand e' bellissima percio' non occorre dire altro.
Occorre invece, anzi e' doveroso, spendere qualche parola sull'autore.
Una breve nota biografica:

Pablo Neruda

Pseudonimo di Ricardo Neftalí Reyes Basoalto nato a Parral in Cile nel 1904, sicuramente una delle voci più significative del XX secolo. Cominciò a scrivere poesie fin dall'adolescenza. La sua prima raccolta è del 1923 e s'intitola Crepuscolario. Nel 1924 vengono pubblicate le Venti poesie d'amore e una canzone disperata, con le quali Neruda viene riconosciuto come il più famoso giovane poeta dell'America latina. Del 1933 è la raccolta Residenza sulla terra, dove vengono raffigurate immagini disperate di un mondo distrutto dal progresso.

Trascorre un periodo in Spagna all'epoca della guerra civile, dopodich·ritorna in Cile; si iscrive al Partito comunista e viene eletto senatore. Nel 1948, a seguito di un processo politico intentatogli dal presidente del Consiglio Gonzales Videla, è costretto all'esilio. In questi anni difficili scrive Canto generale (1950), dove celebra la storia e la natura dell'America. Vive in Italia tra il 1951 e il 1952, e qui compone I versi del capitano e Le uve e il vento. Nel 1952 torna in Cile e scrive le Odi elementari. Sostiene l'elezione di Salvador Allende e ottiene la carica di ambasciatore del Cile in Francia. Torna in patria nel 1972, dopo aver ricevuto, nel 1971, il premio Nobel per la letteratura e il premio Lenin per la pace, muore a Santiago nel 1973 pochi giorni dopo il colpo di stato di Pinochet, che segna la fine del governo Allende e l'instaurazione della dittatura.





 
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21/08/2005 16:30
 
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trovato anche una sua immagine


 
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Pero', un po' c'assomiglia a Noiret del Postino

 
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In questa discussione non puo' non esserci Federico Garcia Lorca.
di lui:

Notte dell'amore insonne

Notte alta, noi due e la luna piena;
io che piangevo, mentre tu ridevi.
Un dio era il tuo scherno; i miei lamenti
attimi e colombe incatenate.

Notte bassa, noi due. Cristallo e pena,
piangevi tu in profonde lontananze.
La mia angoscia era un gruppo di agonie
sopra il tuo cuore debole di sabbia.

L'alba ci ricongiunse sopra il letto,
le bocche su quel gelido fluire
di un sangue che dilaga senza fine.

Penetrò il sole la veranda chiusa
e il corallo della vita aprì i suoi rami
sopra il mio cuore nel sudario avvolto.


 
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22/08/2005 21:53
 
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[SM=x875413] [SM=x875413] [SM=x875413]

[Modificato da luganoaddio 22/08/2005 21.53]


 
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complimenti per la scelta galapas[SM=x875413] [SM=x875413] [SM=x875413]

 
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05/09/2005 18:46
 
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mi cimento anch'io con la poesia....non mia chiaramente.

Canzone

Che giorno siamo noi
Noi siamo tutti i giorni
Amica mia
Noi siamo tutta la vita
Amore mio
Noi ci amiamo e noi viviamo
Noi viviamo e noi ci amiamo
E noi non sappiamo che cosa è la vita
E noi non sappiamo che cosa è il giorno
E noi non sappiamo che cosa è l'amore
( J. Prevert)


Bella , semplice, vera,....poesia[SM=x875394]


 
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