Poesie e Poeti

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ugo.p
00domenica 7 agosto 2005 03:27
In angolo dedicato all'arte di suscitare emozioni con la parola scritta, non puo' non esserci uno spazio dedicato a coloro che trasformano la vita in parole e le parole in vita. I Poeti.
In quest'angolo ricordiamoli assieme a quelli scritti che attraverso le pagine di un libro ed ora i caratteri di una videoscrittura arrivano, a dispetto del tempo che passa, inalterate al nostro cuore intatte ed inesorabili oggi come ieri.
ugo.p
00domenica 7 agosto 2005 03:31
Jacques Prevert
Mi sembra giusto cominciare subito con personaggio affascinante e profondo come le sue poesie.

Jacques Prevert


Nasce a Neuilly-sur-Seine nel 1900 ed è uno dei poeti francesi più popolari del XX secolo. Giovanissimo conosce André Breton, Raymond Queneau e i surrealisti ed entra a far parte di questo gruppo, interessato dall'arte populista. Nel 1928 si discosta da questi e frequenta il Groupe Octobre, una compagnia teatrale di sinistra.

La sua fama è però dovuta alla produzione poetica, dove Prévert dà libero corso all'immaginazione insolita in uno stile vicino alla lingua parlata e alla vita quotidiana. I suoi temi preferiti sono l'amore, la libertà, il sogno e la fantasia, la compassione, l'umorismo, la satira contro i potenti, l'avversità per l'oppressione sociale.

Tra le sue raccolte di versi di maggiore successo, Parole (1945), La pioggia e il bel tempo (1955), Alberi (1976); in Italia sono state pubblicate, oltre a queste, varie antologie come Le foglie morte (dal titolo di una sua celebre poesia), Poesie d'amore e Poesie.

Muore a Parigi nel 1977.

ugo.p
00domenica 7 agosto 2005 03:34
di lui adoro questa:


Per fare il ritratto di un uccello
( dedicata a Elsa Enriquez)

Anzitutto dipingere una gabbia
con la porticina aperta
dipingere quindi
qualcosa di grazioso
qualcosa di semplice
qualcosa di bello
qualcosa di utile per l'uccello
appoggiare poi il quadro ad un albero
in un giardino
in un bosco
o in una foresta
nascondersi dietro l'albero
silenziosi
immobili..
A volte l'uccello arriva presto
ma puo'anche impiegare degli anni
prima di decidersi
Non scoraggiarsi
attendere
attendere se e' il caso per anni
la rapidita' o la lentezza dell'arrivo
non ha nessun rapporto
con la riuscita del quadro
Quando l'uccello arriva
se arriva
osservare il piu'profondo silenzio
aspettare che l'uccello entri nella gabbia
e quando e' entrato
chiudere dolcemente la porta col pennello
poi cancellare una dopo l'altra tutte le sbarre
avendo cura di non toccare nessuna piuma dell'uccello
Fare quindi il ritratto dell'albero
scegliendo il ramo piu' bello
per l'uccello
dipingere anche il verde fogliame e la frescura del vento
il pulviscolo del sole
e il fruscio delle bestie dell'erba nella calura estiva
e poi aspettare che l'uccello si decida a cantare
Se l'uccello non canta
e' cattivo segno
segno che il quadro e' sbagliato
ma se canta e' buon segno
segno che voi potete firmare
Allora strappate con tanta dolcezza
una piuma all'uccello
e il vostro nome scrivete in un angolo del quadro


[Modificato da ugo.p 07/08/2005 3.35]

ugo.p
00domenica 7 agosto 2005 03:49
anche il viso di lui era notevolmente espressivo e a suo modo poetico, non trovate?

[Modificato da ugo.p 07/08/2005 3.50]

galapas
00giovedì 11 agosto 2005 18:31
Si' ugo, anche se sembra Jean Gabin.
galapas
00venerdì 12 agosto 2005 16:14
Dolci le udite melodie ( John Keats )
Beh c'e' una poesia che mi ha sempre evocato immagini dolcissime. immagini dolcissime ricordi lontanti di altre genti.
non saprei come spiegare...forse la nostalgia di un passato non mio, come un ricordo chenon mi appartiene ma e' dentro di me.
questo e' per me:

Dolci le udite melodie ( John Keats )

Dolci le udite melodie, più dolci
le non udite; dunque voi, soavi
flauti, all'orecchio no, più care all'anima
sonate melodie prive di suono.
Bel ragazzo, cessare tu non puoi
sotto gli alberi il canto, né quegli alberi
essere nudi; audace amante, mai
tu puoi baciare benché quasi a mèta;
pur non ti dolga, ella non può sfiorire
benché tu gioia non ne colga, sempre
tu l'amerai ed ella sarà bella.


vorrei essere un poeta per poter far provare agli altri quello che provo io leggendo queste parole e soprattutto l'ultima frase.... "sempre tu l'amerai ed ella sara' bella"[SM=g27998]


Stand by me
00venerdì 12 agosto 2005 19:49
Bellissime parole, bellissime le emozioni che risvegliano.
Non conosco questo poeta, ma la poesia e' veramente bella.
galapas
00venerdì 12 agosto 2005 20:10
Keats. Poeta inglese della fine del '700- inizi '800 morto di tubercolosi a soli 26 anni, ma che ha lasciato pagine indimenticabili di grande spessore lirico.
ugo.p
00mercoledì 17 agosto 2005 06:02
A volte capita che una poesia ti scelga.
A volte capita cioe' che un libro si trovi dove non dovrebbe essere, e quel libro, quando lo prendi in mano, si apra su una poesia.
Una poesia che dice:

Chi muore (Ode alla vita) di Pablo Neruda

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia, chi non rischia
e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce
il nero su bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,

chi non rischia la certezza per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica,

chi non trova la grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare.
Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce .

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivi
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza portera'
al raggiungimento di una splendida felicita'



a volte capita che certe parole ti entrino in testa e te la sequestrino...Oggi e' successo
galapas
00mercoledì 17 agosto 2005 14:49
Re:

Scritto da: ugo.p 17/08/2005 6.02
A volte capita che una poesia ti scelga.
A volte capita cioe' che un libro si trovi dove non dovrebbe essere, e quel libro, quando lo prendi in mano, si apra su una poesia. ....


a volte capita che certe parole ti entrino in testa e te la sequestrino...Oggi e' successo


a volte capita che chi ha un animo sensibile come il tuo si lasci sequestrare la mente dalle poesie.
sono quelle le volte che si evita la morte a piccole dosi...Grazie Marco.
luganoaddio
00mercoledì 17 agosto 2005 16:10
Re:

Scritto da: ugo.p 17/08/2005 6.02
A volte capita che una poesia ti scelga.
A volte capita cioe' che un libro si trovi dove non dovrebbe essere, e quel libro, quando lo prendi in mano, si apra su una poesia.
Una poesia che dice:

Chi muore (Ode alla vita) di Pablo Neruda

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia, chi non rischia
e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce
il nero su bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,

chi non rischia la certezza per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica,

chi non trova la grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare.
Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce .

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivi
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza portera'
al raggiungimento di una splendida felicita'



a volte capita che certe parole ti entrino in testa e te la sequestrino...Oggi e' successo



[SM=x875413] [SM=x875413] [SM=x875413] a Neruda ed uno[SM=x875413] a ugo.p
Jetro mano di ferro
00mercoledì 17 agosto 2005 17:37
[SM=x875413] [SM=x875413] [SM=x875413]
Stand by me
00domenica 21 agosto 2005 16:05
scusatemi se mi limito a dire che e' bellissima[SM=x875413] [SM=x875413] [SM=x875413]
galapas
00domenica 21 agosto 2005 16:27
E' vero stand e' bellissima percio' non occorre dire altro.
Occorre invece, anzi e' doveroso, spendere qualche parola sull'autore.
Una breve nota biografica:

Pablo Neruda

Pseudonimo di Ricardo Neftalí Reyes Basoalto nato a Parral in Cile nel 1904, sicuramente una delle voci più significative del XX secolo. Cominciò a scrivere poesie fin dall'adolescenza. La sua prima raccolta è del 1923 e s'intitola Crepuscolario. Nel 1924 vengono pubblicate le Venti poesie d'amore e una canzone disperata, con le quali Neruda viene riconosciuto come il più famoso giovane poeta dell'America latina. Del 1933 è la raccolta Residenza sulla terra, dove vengono raffigurate immagini disperate di un mondo distrutto dal progresso.

Trascorre un periodo in Spagna all'epoca della guerra civile, dopodich·ritorna in Cile; si iscrive al Partito comunista e viene eletto senatore. Nel 1948, a seguito di un processo politico intentatogli dal presidente del Consiglio Gonzales Videla, è costretto all'esilio. In questi anni difficili scrive Canto generale (1950), dove celebra la storia e la natura dell'America. Vive in Italia tra il 1951 e il 1952, e qui compone I versi del capitano e Le uve e il vento. Nel 1952 torna in Cile e scrive le Odi elementari. Sostiene l'elezione di Salvador Allende e ottiene la carica di ambasciatore del Cile in Francia. Torna in patria nel 1972, dopo aver ricevuto, nel 1971, il premio Nobel per la letteratura e il premio Lenin per la pace, muore a Santiago nel 1973 pochi giorni dopo il colpo di stato di Pinochet, che segna la fine del governo Allende e l'instaurazione della dittatura.




galapas
00domenica 21 agosto 2005 16:30
trovato anche una sua immagine

Stand by me
00domenica 21 agosto 2005 16:55
Pero', un po' c'assomiglia a Noiret del Postino
galapas
00lunedì 22 agosto 2005 21:36
In questa discussione non puo' non esserci Federico Garcia Lorca.
di lui:

Notte dell'amore insonne

Notte alta, noi due e la luna piena;
io che piangevo, mentre tu ridevi.
Un dio era il tuo scherno; i miei lamenti
attimi e colombe incatenate.

Notte bassa, noi due. Cristallo e pena,
piangevi tu in profonde lontananze.
La mia angoscia era un gruppo di agonie
sopra il tuo cuore debole di sabbia.

L'alba ci ricongiunse sopra il letto,
le bocche su quel gelido fluire
di un sangue che dilaga senza fine.

Penetrò il sole la veranda chiusa
e il corallo della vita aprì i suoi rami
sopra il mio cuore nel sudario avvolto.

luganoaddio
00lunedì 22 agosto 2005 21:53
[SM=x875413] [SM=x875413] [SM=x875413]

[Modificato da luganoaddio 22/08/2005 21.53]

Jetro mano di ferro
00lunedì 22 agosto 2005 23:20
complimenti per la scelta galapas[SM=x875413] [SM=x875413] [SM=x875413]
Stand by me
00lunedì 5 settembre 2005 18:46
mi cimento anch'io con la poesia....non mia chiaramente.

Canzone

Che giorno siamo noi
Noi siamo tutti i giorni
Amica mia
Noi siamo tutta la vita
Amore mio
Noi ci amiamo e noi viviamo
Noi viviamo e noi ci amiamo
E noi non sappiamo che cosa è la vita
E noi non sappiamo che cosa è il giorno
E noi non sappiamo che cosa è l'amore
( J. Prevert)


Bella , semplice, vera,....poesia[SM=x875394]

Lamuena
00venerdì 3 febbraio 2006 14:18
William Blake
Approfitto di un breve momento di distrazione di mia sorella per mettere anch'io un post...
La poesia è di William Blake, letta non ricordo quando ma tanto tempo fa, quando ancora non conoscevo questo poeta-pittore-incisore ecc ecc.. personaggio davvero particolare, che nella sua stranezza mi ha comunque sempre affascinato (non crediate comunque che la penso come lui... [SM=x875432] ). Non è la stessa cosa che leggerla nella lingua originale (come tutte le poesie, d'altronde, la traduzione non rende mai quanto l'originale!!), ma da quanto ho capito ci si accontenta ugualmente! [SM=x875413]
Eccovi la poesia dunque:

Piccola farfalla

Piccola farfalla,
i tuoi giochi d'estate
la mia disattenta mano
ha cancellato.
Non sono io una farfalla come te?
Né sei tu un uomo come me?
Giacché io danzo e bevo e canto,
finché una cieca mano
cancellerà il mio volare.

William Blake da "Canti dell'esperienza" (1795) [SM=x875436]

Ciao a tutti!
Lamu [SM=x875424]

P.S. Mi piace moltissimo questa discussione!!
grognard
00venerdì 3 febbraio 2006 16:31
bella , moooooooolto bella. mi ricorda un'altra grande poesia di un poeta contemporaneo


Il papank e la mamank
vanno in giro a dire sono stank
d'averci un figlio Punk
che senz'altro una rotella gli mank
( Mingardi)


quando l'arte arriva al quore

[Modificato da grognard 03/02/2006 16.31]

Lamuena
00venerdì 3 febbraio 2006 21:33
Ok...
Non dei più ammirar, se bene stimo,
lo tuo salir, se non come d’un rivo
se d’alto monte scende giuso ad imo.
Maraviglia sarebbe in te se, privo
d’impedimento, giù ti fossi assiso,
com’a terra quïete in foco vivo.

Era giusto per risollevare senza tanta fatica (così come Dante poteva sperimentare nel Paradiso) il livello di questa discussione... [SM=x875436]

CIAO!!!!
Lamu [SM=x875424]
[SM=x875449]

[Modificato da Lamuena 03/02/2006 21.39]

Tr@inspotting
00sabato 4 febbraio 2006 01:16
Re: Ok...

Scritto da: Lamuena 03/02/2006 21.33
Non dei più ammirar, se bene stimo,
lo tuo salir, se non come d’un rivo
se d’alto monte scende giuso ad imo.
Maraviglia sarebbe in te se, privo
d’impedimento, giù ti fossi assiso,
com’a terra quïete in foco vivo.

Era giusto per risollevare senza tanta fatica (così come Dante poteva sperimentare nel Paradiso) il livello di questa discussione... [SM=x875436]

CIAO!!!!
Lamu [SM=x875424]
[SM=x875449]

[Modificato da Lamuena 03/02/2006 21.39]




azz....qui c'è della cultura ...altrokè [SM=x875413]
Tr@inspotting
00sabato 4 febbraio 2006 01:26
ank'io dò il mio piccolo contributo...

Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono grande, contengo moltitudini
W.W.
weallneedlove
00sabato 4 febbraio 2006 16:04

Scritto da: Tr@inspotting 04/02/2006 1.26
ank'io dò il mio piccolo contributo...

Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono grande, contengo moltitudini
W.W.


walt whitman, bellissime le sue poesie quella che amo di +

Questa
fra l'altro ascoltate le parole di whitman di ringraziamento all'Italia e all'opera una volta tanto non mi vergogno di essere italiano [SM=x875427]
Giggirriva
00sabato 4 febbraio 2006 16:08
[SM=x875413] [SM=x875413] [SM=x875413]
interessante collegamento poesia-opera, sarebbe da approfondire.....Ugo.p tu che le organizzi le opere.......prego [SM=x875434]
bluezlee
00lunedì 6 febbraio 2006 17:17
Re:
Grognard, se non ci fossi bisognerebbe inventarti!!!
Dunque, vorrei dare il mio contributo a questo bellissimo topic con una piccolissima poesia di un uomo greco che poeta non fu,ma che durante la sua terribile prigionia sotto la dittatura trovò la forza di scrivere questi indimenticabili versi pieni di speranza:

Non piangere per me,
sappi che muoio.
Ma guarda quel fiore:
ti dico annaffialo.

Alekos Panagulis



Scritto da: grognard 03/02/2006 16.31
bella , moooooooolto bella. mi ricorda un'altra grande poesia di un poeta contemporaneo


Il papank e la mamank
vanno in giro a dire sono stank
d'averci un figlio Punk
che senz'altro una rotella gli mank
( Mingardi)

[Modificato da bluezlee 06/02/2006 17.18]

[Modificato da bluezlee 06/02/2006 17.19]

[Modificato da bluezlee 06/02/2006 17.20]

Giggirriva
00lunedì 6 febbraio 2006 17:34
Versi bellissimi...spero solo che non li avesse dedicati alla Fallaci [SM=x875441]
bluezlee
00lunedì 6 febbraio 2006 17:59
Invece penso proprio che li avesse dedicati a lei. So che quello che sto per dire forse incontrerà il disaccordo di qualcuno di voi, ma non posso fare a meno di parlare bene di Oriana Fallaci, una scrittrice e giornalista che ha saputo esprimere le verità e le contraddizioni della nostra epoca in maniera istintiva e personale. La reputo un mito perchè ha sempre combattuto per quello in cui credeva, mettendo in pericolo la sua stessa vita e sfiorando per ben due volte la morte. Ha tutta la mia stima perchè non ha mai avuto paura di dire quello che pensava, anche a costo di diventare impopolare o di essere incompresa, come è successo negli ultimi tempi. Si può non essere d'accordo con lei, ma non si può negare che sia davvero una grande, e come tutti i grandi, purtroppo, in via di estinzione.
Oriana, se mai un giorno entrerai in questo forum e leggerai questo post, voglio dirti mille volte grazie per avermi mostrato il tuo coraggio e la tua sete di verità.
Lee
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