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Si ricomincia ..........ecco Calciopoli 2

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2009 09:53
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07/05/2007 19:52
 
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Se fosse un film dell’orrore potrebbe intitolarsi “La Cosa”. Oppure “La Presenza”. Un’entità sinistra e insinuante che nessuno vede ma che tutti avvertono: terribile e avvolgente, angosciante e incombente. Un incubo strisciante di cui nessuno vuole parlare ma da cui è impossibile liberarsi. Un incubo che abita i pensieri di tutti ma che nessuno è in grado di tradurre in parole: perché “La Cosa” fa troppa paura, e quel che conta è negarla. Rimuoverla. Tenerla il più possibile lontana da sé fino a quando non ti pianta le unghie nella schiena, malvagia e subdola, e ti paralizza. Ti annienta. Se fosse un film dell’orrore potrebbe intitolarsi “La Cosa”.
Invece, la cosa cui alludiamo altro non è che un fatto di cronaca – semplice nella sua spiacevolezza – con tanto d’etichetta già confezionata in bella vista: “Calciopoli 2”. E cioè la seconda tranche dell’inchiesta dei giudici napoletani Narducci e Beatrice che ha messo in luce come Moggi, direttore generale della Juventus, abbia continuato a intrattenere rapporti a dir poco illeciti, su utenze segrete da lui stesso procurate, attivate e alimentate, con arbitri, dirigenti del Palazzo e personaggi di varia umanità del sottobosco del pallone. Contatti che sono stati portati avanti non solo nella stagione, già indagata, 2004-2005 (il campionato che è costato alla Juve la retrocessione in B e 2 scudetti), ma anche in quella successiva, la 2005-2006.
Ebbene: nonostante ciò sia noto a tutti, al punto che Saverio Borrelli, capo dell’Ufficio Inchieste, in data 5 maggio 2007 ha dichiarato: “Calciopoli non è ancora finita. Le indagini continuano, specie dopo i risultati della procura di Napoli che ha fatto riferimento all’annata calcistica 2005-2006” (confronta tutti i giornali di oggi, domenica 6 maggio); nonostante l’evidenza, dicevamo, il mondo dell’informazione sta dando vita alla più gigantesca operazione di negazione – e di rimozione anticipata - che si ricordi a memoria d’uomo. In pratica: c’è un terribile scandalo esploso sotto gli occhi di tutti e tutti fanno finta di niente. E parlano di mercato, di Buffon che resta o che va via, di Frings e Almiron, della Juve che potrebbe anche – chissà – vincere subito lo scudetto. Tutti fanno finta di niente e le domande che sorgono spontanee sono: perché? A che pro? E fino a quando? Ricapitolando. Per le vergognose intercettazioni venute alla luce in “Calciopoli 1” (maggio 2006), telefonate che riguardavano il campionato 2004-2005, la Juventus è stata mandata in B e si è vista togliere 2 scudetti; Moggi e Giraudo, i suoi due massimi dirigenti, sono stati squalificati per 5 anni con proposta di radiazione; e sanzioni più o meno pesanti sono state inflitte, sotto forma di punti di penalizzazione, anche a Milan, Fiorentina, Reggina e Lazio. Oggi, a distanza di un anno, è esplosa “Calciopoli 2”. E si viene a sapere che i giudici napoletani, proseguendo nelle loro indagini, hanno scoperto fatti ancor più compromettenti. Per esempio: Moggi aveva creato, nel 2004-2005, una rete di comunicazione segreta, con colloqui non intercettabili, con i personaggi del sottobosco della Cupola, grazie a utenze anonime svizzere date in uso a designatori, arbitri e compagnia cantante. Dopodichè, temendo di essere scoperto (gli spifferi su indagini aperte da più Procure l’avevano puntualmente raggiunto), nel 2005-2006 aveva sostituito le sim-card anonime svizzere con sim-card ancor più anonime del Liechtenstein; e aveva continuato bel bello ad orchestrare le sue trame infette sul regolare svolgimento del campionato, almeno fino all’esplosione dello scandalo (maggio 2006).
Che cosa comporta tutto ciò? Dal punto di vista della giustizia sportiva – come dice Borrelli – una conseguenza semplice ed automatica. E cioè: verrà aperta una nuova inchiesta sul filone mai indagato del campionato 2005-2006; verranno fatti interrogatori, saranno celebrati processi, verranno sanzionati – se i giudici lo riterranno – tesserati e club responsabili di questi nuovi atti illeciti.
E insomma, né più né meno di quanto successe l’estate scorsa, potremmo trovarci di fronte a classifiche stravolte e a club retrocessi d’ufficio nelle serie inferiori o penalizzati. Domanda: quali sono, allo stato attuale delle indagini portate avanti dalla Procura di Napoli, i club che rischiano di più? Risposta: la Juventus e il Messina (per chi non lo sapesse: il braccio armato di Moggi, in questa storiaccia di “contatti underground” con arbitri e designatori, è un certo Fabiani, direttore sportivo del Messina, amico per la pelle del benemerito ex arbitro De Santis fin dai tempi in cui i due compagni di merende facevano gli agenti di custodia – sic – a Roma. Quando si dice i casi della vita...).
Ma torniamo a bomba. Che cosa rischiano, Juventus e Messina, in questa “Calciopoli 2”? Anche se l’argomento è tabù, anzi, Tabù con la T maiuscola (c’è chi dice che il calcio italiano, e i giornali, e le tivù, non siano in grado di sopportare un secondo anno di serie A senza la Juventus), è chiaro a tutti che se la Juve, un anno fa, venne mandata in B e penalizzata di 30 punti (poi diventati 17, infine 9) per quel che venne definito un “illecito strutturale” orchestrato da Moggi e Giraudo sull’intera stagione calcistica, si ritrova ora al punto di partenza; e cioè, se verrà provata la rete di comunicazione segreta che legava Moggi ad arbitri e dirigenti (arbitrali e del Palazzo), la Juventus rischia di essere retrocessa all’ultimo posto del campionato appena disputato, che stavolta è quello di serie B, e iscritta al campionato immediatamente inferiore, quello di C1. Dove potrebbe trovare la compagnia del Messina, che in serie B c’è già finita di suo, quest’anno, sul campo.
Naturalmente, può darsi tutto. Anche che i giudici sportivi, al termine dei processi, dicano che non c’era niente di male in quel che faceva Moggi, lasciando quindi la Juve prima classificata in B e promossa di diritto in serie A. La sola cosa certa è che qualcuno, presto, dovrà prendere atto del problema, anche a livello di comunicazione; maneggiare la patata bollente; affrontare il Tabù. E dare alla gente risposte convincenti. Perché sarà anche vero che il calcio italiano non può permettersi di fare a meno della Juventus in serie A (?): ma è importante che il rimedio non sia peggiore del male.
Perché dire: “La Juventus ha già pagato abbastanza! Facciamo un bell’atto di indulgenza e mettiamoci una pietra sopra”, sarà anche un pensiero gentile, ma potrebbe essere pericoloso.
Tanto per fare un esempio: con che faccia si potrebbe punire, in futuro, un Genoa che tenta in modo goffo di accomodare una partita (come successe per Genoa-Venezia 3-2) se è già passato il principio che la Juventus ha potuto condizionare indisturbata non una partita, ma un intero campionato, perdonata dal Palazzo con un buffetto e un rimprovero affettuoso? Vale la pena correre il rischio di vedere il calcio italiano trasformato in una specie di “Rollerball” dove la sola regola è: non ci sono regole? E soprattutto: come spiegare tutto questo alla gente per bene, e cioè alla stragrande maggioranza degli sportivi, già dal tempo sul piedi di fuga dal sempre più maleodorante, irrespirabile, invivibile pianeta-pallone?
Come diceva Rossella O’Hara: “Domani è un altro giorno”. E comunque, coraggio: la situazione è grave, ma non è seria
...

Fonte: Paolo Ziliani
[Modificato da WEB RE1976 18/12/2007 10:25]
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05/05/2007 19:09
 
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Borrelli: Calciopoli non e' finita
Capo indagini: "Inchiesta Napoli parla anche del 2005- 2006"

- "Calciopoli non e' ancora finita, ma occorrono correttivi". Lo ha detto il capo dell'ufficio indagini della Figc, Francesco Saverio Borrelli. "Non si puo' dire - ha aggiunto Borrelli - che le indagini siano finite, se pensiamo ai risultati della Procura di Napoli che ha fatto riferimento all'annata calcistica 2005-2006". Borrelli ha infine auspicato che "si ritorni a una centralizzazione della contrattazione dei diritti televisivi".

(ANSA)
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02/05/2007 10:25
 
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Chissà se ci saranno sorprese anche alla fine di questo campionato?
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14/04/2007 01:46
 
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avanti di questo passo.. non servirà giocare il campionato. si fa la classifica in base a chi ha rubato meno nella stagione precedente.. [SM=g27827]: noi abbiamo buone possibilità per lo scudetto! [SM=g27811] ivaldi... ivaldi... meglio non dire niente.. perchè se dico qualcosa... dico che se il torino ha un po' di coscienza.. [SM=g27816] e se non ce l'ha pozzi-saudati gliela faranno venire..
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13/04/2007 23:00
 
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mmm sì qualcosina...
qualcosa del tipo...
partita rubata per il centenario del toro?
ma ci ridaranno i punti...e con interesse
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13/04/2007 17:24
 
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Guardate un po' c'è anche un certo "signor" Ivaldi Marco???
Vi ricorda qcosa???? [SM=g27826]
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13/04/2007 17:18
 
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Comunicato Juventus "Col passato abbiamo chiuso"

- La Juventus sottolinea la sua totale estraneita' ai fatti riguardanti la conclusione dell'inchiesta della Procura di Napoli in merito allo scandalo del calcio, che vede indagate 48 persone.
"Le notizie di fonte giornalistica sulla conclusione delle indagini della Procura di Napoli non mutano la ferma convinzione della societa' di aver chiuso con il passato e di non dover piu' rispondere di alcunche' con riferimento a comportamenti attribuibili a precedenti gestioni e gia' oggetto di giudizio definitivo", spiega la societa' bianconera attraverso un comunicato.
"In questi mesi - sottolinea il club - i giocatori e tutto lo staff della Juventus hanno affrontato con professionalita', passione e lealta' il campionato di serie B, superando la grave crisi dell'estate scorsa".

gazzetta.it
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13/04/2007 11:58
 
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Ci sarebbe materiale per radiare a vita la Juve e il Messina ma....vi ricordo i volti nuovi del calcio:
Presidente Lega = Matarrese
Presidente Federazione = Abete
[SM=g27837] [SM=g27825] [SM=g27812]
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12/04/2007 19:13
 
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Le nuove partite sotto la lente

- Sono 39 complessivamente le partite al centro dell'inchiesta condotta dai pm di Napoli Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci, come emerge dall'avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato oggi. Quindici di questi incontri non comparivano nei precedenti avvisi emessi lo scorso anno dai magistrati napoletani. Ciò si deve ai nuovi elementi acquisiti dai pm di Napoli dopo la trasmissione delle intercettazioni che erano state disposte dalla procura di Torino, nonché all'esame dei tabulati delle telefonate fatte da diversi cellulari nella disponibilità dell'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi. Le nuove indagini hanno portato al coinvolgimento di altri tre arbitri, di un assistente e del direttore sportivo del Messina Mariano Fabiani.
A Moggi i pm hanno contestato presunti illeciti (l'ipotesi è di concorso in frode sportiva) in reazione a tutte le 15 "nuove" partite finite sotto inchiesta. Nello stesso tempo sono uscite dall'inchiesta di Napoli tre partite che figuravano nei precedenti avvisi.
Tra queste l'ormai famosa Reggina-Juventus quando, secondo l'accusa, l'arbitro Paparesta sarebbe stato "sequestrato" dai dirigenti juventini nello spogliatoio dello stadio calabrese. Gli atti relativi a questa vicenda sono stati infatti trasferiti per competenza territoriale alla procura di Reggio Calabria.
Il primo riferimento al Messina è in una vicenda nella quale la società siciliana è coinvolta indirettamente: Messina-Reggina 2-1 del 31 ottobre 2004. Per quella partita risultano indagati per frode sportiva, i soli Luciano Moggi, all'epoca direttore generale della Juve, e l'arbitro Salvatore Recalbuto. Secondo l'accusa vi sarebbe stata la "dolosa ammonizione" del giocatore della Reggina Mesto allo scopo di fargli saltare per squalifica il successivo incontro che la squadra calabrese avrebbe dovuto disputare in casa con la Juve.
Sotto inchiesta anche la partita Messina-Fiorentina 1-1 del 28 novembre 2004. Per tale incontro risultano indagati Moggi, il direttore sporivo del Messina Mariano Fabiani, l'arbitro Gianluca Paparesta e il quarto ufficiale di gara Antonio Dattilo. Secondo l'accusa, Moggi e Fabiani, sono coinvolti in qualità di "istigatori", mentre Paparesta e Dattilo si sarebbero adoperati "per il raggiungimento di un risultato comunque favorevole alla squadra siciliana".
Il nome di Fabiani spunta poi anche nell'indagine sulla partita Juve-Milan 0-0 del 18 dicembre 2004. Fabiani e Moggi sono indagati in concorso con l'arbitro Paolo Bertini, per far conseguire un risultato favorevole alla Juventus.
Si passa poi all'incontro Brescia-Bologna 1-1 del 6 gennaio 2005. Risultano indagati Moggi, Fabiani e l'arbitro Paparesta. I fatti illeciti sarebbero costituiti in particolare dalle ammonizioni di Guana e Mannini già diffidati, in modo che fossero squalificati per la successiva partita che il Brescia avrebbe dovuto giocare contro il Messina (9 gennaio. 2-0 per i siciliani).
E si va a Messina-Parma (1-0) del 23 gennaio 2005. Indagati: Fabiani, Moggi, Bertini e Dattilo che si sarebbero adoperati per far vincere il Messina.
Moggi, Fabiani e Paparesta risultano indagati per Sampdoria-Siena (1-1) del 30 gennaio 2005 per l'ammonizione di Simone Inzagi della Sampdoria, successiva avversaria della Juventus.
Il nome del dirigente del Messina compare poi, insieme a quelli di Moggi e di Bertini, nella parte dell'avviso che riguarda Siena-Messina (2-2) del 13 febbraio 2005: anche in questo caso si sarebbero adoperati per un risultato favorevole ai siciliani.
Fabiani con Bertini è poi coinvolto per la vicenda delle ammonizioni dei calciatori della Fiorentina Viali e Obodo in Inter-Fiorentina (3-2) del 20 marzo 2005 che, grazie alla squalifica, avrebbero dovuto favorire la Juve per il successivo incontro dei bianconeri a Firenze (3-3, il 9 aprile 2005).
Fabiani, con Moggi e l'assistente Marcello Ambrosini, è indagato per Lazio-Juventus 0-1.

Questo l'elenco completo delle nuova partite sotto la lente:
Udinese-Brescia 1-2 (26-9-2004)
Siena-Juventus 0-3 (23-10-2004)
Juventus-Chievo 3-0 (31-10-2004)
Messina-reggina 2-1 (31-10-2004)
Messina-Fiorentina 1-1 (28-11-2004)
Juventus-Milan 0-0 (18-12-2004)
Roma-Parma 5-1 (19-12-2004)
Brescia-Bologna 1-1 (6-1-2005)
Cagliari-Juventus 1-1 (16-1-2005)
Messina-Parma 1-0 (23-1-2005)
Sampdoria-Siena 1-1 (30-1-2005)
Siena-Messina 2-2 (13-2-2005)
Palermo-Lecce 3-2 (20-2-2005)
Reggina-Messina 0-2 (13-3-2005)
Lazio-Juventus 0-1 (24-4-2005)
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12/04/2007 19:08
 
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"Moggi, Fabiani e Bertini fermarono il Milan"
Per la Procura di Napoli l'ex dg bianconero, l'ex ds del Messina e l'arbitro (che domani dovrebbe dirigere Bologna-Genoa) avrebbero influenzato Juve-Milan (0-0) del dicembre 2004. 15 nuove gare sotto la lente
Tra gli ex dirigenti coinvolti Antonio Giraudo e Luciano Moggi.

- C'è anche Juventus-Milan disputatasi a Torino il 18 dicembre 2004, e finita 0-0, tra le gare "sospette" nel mirino della Procura di Napoli, terminata con l'invio degli avvisi di chiusura delle indagini a 48 persone. Per quel match sono stati indagati Mariano Fabiani, all'epoca direttore sportivo del Messina, Luciano Moggi, direttore generale della Juventus e l'arbitro Paolo Bertini (che domani dovrebbe arbitrare Bologna-Genoa). I tre "in concorso tra loro ed in esecuzione del programma criminale della associazione per delinquere" al centro dell'indagine, avrebbero partecipato all'operazione tesa a influenzare il risultato dell'incontro. Moggi e Fabiani vengono indicati come gli istigatori e accusati di aver compiuto "atti fraudolenti e finalizzati a influire sul risultato dell'incontro di calcio". Un esito "perseguito dal Bertini che si adoperava per il conseguimento di un risultato comunque favorevole alla squadra di Moggi". C'è l'aggravante "di aver commesso il fatto predeterminando il risultato di un incontro di calcio influente ai fini dello svolgimento di concorsi, pronostici e scommesse regolarmente esercitati". La partita, conclusasi sul risultato di parità, confermò il vantaggio della Juventus con quattro punti sul Milan.
SORTEGGIO MANIPOLATO Un sorteggio arbitrale manipolato sarebbe, invece, alla base di Roma-Juventus, la partita del 5 marzo 2005 all'Olimpico: la gara, già finita tra quelle sospette nella prima fase dell'inchiesta della Procura di Napoli, si arricchisce di nuovi elementi. Sono indagati per frode sportiva, in seguito alle integrazioni dovute all'acquisizione di nuovi atti, l'allora dg della Juventus, Luciano Moggi, l'ex ad bianconero Antonio Giraudo, Paolo Bergamo e Pier Luigi Pairetto, allora designatori arbitrali, Mariano Fabiani, ds del Messina - e nome nuovo dell'inchiesta - Maria Grazia Fazi, impiegata della Figc, i componenti della terna arbitrale e cioè Salvatore Racalbuto, Narciso Pisacreta, Marco Ivaldi e il quarto ufficiale di gara Marco Gabriele L'accusa è di aver "compiuto atti fraudolenti che, alterando la corretta e genuina procedura di sorteggio del direttore di gara valida per il campionato 2004-2005, quella per la designazione degli assistenti del direttore di gara e del quarto ufficiale di gara predeterminavano il risultato dell'incontro tra Roma e Juventus. Terna arbitrale e quarto uomo, sostiene la Procura, "si adoperavano per il raggiungimento di un risultato comunque favorevole alla squadra del Moggi e del Giraudo".

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12/04/2007 19:04
 
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Calciopoli: 39 le partite sospette 15 sono inedite: anche un Roma- Parma e cinque della Juve

- Delle 39 partite al centro di "Calciopoli", sono 15 quelle inedite in cui e' stato contestato il concorso in frode sportiva per Moggi. Oltre alle nove che vedevano coinvolti altri tre arbitri, un assistente e il direttore sportivo del Messina Mariano Fabiani, gli altri match sotto esame degli inquirenti sono Udinese-Brescia, Siena-Juventus, Juventus-Chievo, Roma-Parma, Cagliari-Juventus e Palermo-Lecce
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12/04/2007 19:03
 
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Calciopoli: 9 partite sotto accusa Tra avvisati l'ex ds Fabiani, molte le ammonizioni sospette

- Ci sono 9 partite del campionato 2004-05 al centro dell'inchiesta giudiziaria che ha portato all'emissione di 48 avvisi di conclusa indagine.
Il fatto nuovo e' il coinvolgimento del Messina tramite l'ex ds Fabiani.
In molti casi sono contestate "dolose ammonizioni" di calciatori, al fine di farli squalificare per gare successive. Tra le gare sospette: Messina-Reggina, Messina-Fiorentina, Juve-Milan, Brescia-Bologna, Messina-Parma, Samp-Siena, Siena-Messina, Inter-Fiorentina, Lazio-Juve.

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12/04/2007 18:17
 
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Ihihihihihihihihihi sapete chi c'e' fra i nomi nuovi dell'inchiesta? I V A L D I [SM=g27812]

nIENTE di particolarmente sorprendente.... [SM=g27825]
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12/04/2007 16:33
 
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Calciopoli: si ricomincia, 8 arbitri sotto accusa

La Procura ipotizza il reato di associazione a delinquere nei confronti di 8 fischietti, alcuni dei quali non erano comparsi nella prima fase delle indagini. Coinvolto anche il Messina.

Calciopoli riparte: la Procura di Napoli, nell'ambito dell'inchiesta sullo scadalo del pallone, ipotizza il reato di associazione a delinquere nei confronti, tra gli altri, di otto arbitri (di cui alcuni non erano comparsi nella prima fase delle indagini). Si tratta di Gianluca Paparesta, Salvatore Racalbuto, Stefano Cassarà, Antonio Dattilo, Paolo Bertini, Marco Gabriele, Massimo De Santis, Tiziano Pieri e l'assistente di gara Marcello Ambrosino.

I carabinieri della capitale avrebbero consegnato nella tarda mattinata 48 avvisi di chiusura indagine firmati dalla procura napoletana. Tra le 48 persone 'avvisate' ci sono anche Antonio Giraudo, Luciano Moggi, Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, oltre a dirigenti, accompagnatori, arbitri e presidenti delle società di calcio coinvolte nell'inchiesta. L'avviso di chiusura indagini è l'atto con il quale la procura ha comunicato la conclusione dell'attività investigativa ed è un preludio alla richiesta di un rinvio a giudizio degli indagati.

Gli sviluppi dell'inchiesta sono collegati in particolare al contenuto di intercettazioni telefoniche trasmesse ai magistrati napoletani dalla Procura di Torino, nonchè dall'esame dei tabulati di una serie di telefoni cellulari adoperati dall'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi. Si tratterebbe di persone già destinatarie di provvedimenti un anno fa e alle quali viene contestata a vario titolo la frode sportiva. A 21 dei 48 destinatari degli avvisi di chiusura indagine viene anche contestata l'associazione a delinquere.

Secondo l'inchiesta anche il Messina sembrerebbe coinvolto nell'inchiesta su Calciopoli della Procura della Repubblica di Napoli. Il coinvolgimento del club è legato ad alcune partite del campionato 2004-2005. Tra i destinatari degli avvisi, per l'ipotesi di reato di frode in competizione sportiva risultano il direttore sportivo Mariano Fabiani, in concorso con Luciano Moggi.

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