Sul duro selciato i miei passi
l'un dopo l'altro strascicanti vanno;
il sole... sulla mia testa picchia... caldo!
Nell'aria fievoli si diffondono
eco rintocchi di campane e
suon di campanacci
appesi al collo di bovi
qua e là sparsi pei campi.
Paesaggio sconfinato e scialbo
scoscesa strada che tra siepi di rovi
e rocce si arresta e si dirama.
Tutto è silenzio: di tanto in tanto
un batter di ali,
un rincorrersi di lucertole,
uno stridulo di chissà quale animale...
ciò che da uomo proviene
soltanto una casa ...un rudere.
Sconfitta e stanca su di un muretto
mi abbatto e piango
arduo il mio andare avanti
è troppo alle mie forze chiedere!
Attoniti i miei occhi fissano
ciò che un oasi sembrava
poi lentamente
qualcosa verso me muove
consistenza prende...
è un vecchio dalla lunga barba bianca
il volto scavato e stanco.
Un secondo... un secolo...
chissà quanto tempo vola via
un timido sorriso sulla bocca
è per me l'intero mondo,
appoggio sulla sua ossuta mano la mia
ed è tutto, a vivere son tornata.
"Un dolce calore mi scalda il viso:
è il pallido sole del mattino
che mi bacia
attraverso gelosie di finestra"
Alfonsa
"Non c'é cosa più bella di un Amico che Ti aiuta a superare un grande dolore"
Alfonsa Palacano