Quando è l'ora di fare la nanna
sai che fanno i bravi bambini?
Lasciano i giochi e vanno da mamma
che li accompagna a lavare i dentini,
poi si infilano nel pigiamino
a babbo e mamma danno un bacino
e si addormentano piano, pianino
con la preghiera a Gesù Bambino.
E tu bambino mio che non vuoi far la nanna
non fare più capricci
se no saran pasticci;
alla tua mamma dai già tante pene
potrebbe creder che non le vuoi bene.
Quando è l'ora di fare la nanna
lascia i giochi e corri da mamma
dalle un bacione per farle capire
che le vuoi bene e che vuoi dormire
E tu bambino mio che non vuoi far la nanna
non fare più capricci
se no saran pasticci;
alla tua mamma dai già tante pene
potrebbe creder che non le vuoi bene.
Quando è l'ora di fare la nanna
lascia i giochi e corri da mamma
dalle un bacione per farle capire
che le vuoi bene e che vuoi dormire.
(Barbara, mamma di Nicolò)
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Cinque coccole d'alloro,
quattro foglie d'insalata,
una rosa profumata,
sette spighe e un pomodoro,
nove rondini nel cielo,
otto penne di pavone,
tre violette e un fior di melo,
due formiche e un formicone,
o che numero farà?
Forse dieci, forse cento,
forse millecinquecento,
un milione, chi lo sa?
Due sbadigli, tre sbadigli,
dei sospire e dei bisbigli.
Quando il bimbo dormirà?
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Canta la mamma:
"Scoppietta la fiamma,
chiudi gli occhietti,
la luna è sui tetti.
Sui tetti è il barbagianni,
che è vecchio di cent'anni,
sui tetti è il gatto nero,
che sta sopra pensiero.
Dall'alto del camino
s'affaccia un topolino,
ma vede il gatto e scappa
giù dentro la cappa.
Si salva il topolino,
e dorme il mio bambino".
&-&-&-&-&
C'era una nave
in mezzo al mare,
su quella nave c'era
un gattino.
Sotto la nave, in fondo al mare
nuotava invece
un pesciolino.
Quando la luna saliva nel ciclo
cantava a tutti
la ninna nanna.
La nave allora cullava il gattino
e in fondo al mare,
vicino alla mamma
chiudeva gli occhi il pesciolino.