RECENSIONE DEL CD DEI MAD SEASON, "ABOVE" (1994)
di Stefano Laudani
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1-Wake Up
2-X-Ray Mind
3-River Of Deceit
4-I'm Above
5-Artificial Red
6-Lifeless Dead
7-I Don't Know Anything
8-Long Gone Day
9-November Hotel
10-All Alone
Strana mattinata.
Comincio ad ascoltare nuovamente il cd, posato e non più riascoltato da quasi 2 mesi, del side project del chitarrista dei Pearl Jam Mike McCready e da John Baker Saunders (bassista). Al progetto venne chiamato il grande Layne Staley, allora cantante degli Alice In Chains, quando quasi tutte le basi musicali già erano state realizzate. Questo progetto, iniziato nel ’94, prendeva il nome di “Mad Season”.
…finendo di ascoltare la prima canzone del cd devo stoppare il lettore. Sono infatti stupito, e non per la prima volta, dalla grandezza di questa “Wake Up” che lascia il fiato sospeso, tanta è la bellezza, la leggerezza quasi psichedelica che non fa altro che immobilizzarti sul divano rendendoti completamente inerte. La sensazione è di totale sconcerto, tante sono le cose venute li, in mente fino a quel momento… Una capacità di coinvolgimento davvero forte. ‘Ipnotica’, un’ipnotizzazione che riesce ad offrire quasi 8 minuti di grunge passionale e drammatico. E’ come se una musica dolce e piena di rabbia allo stesso tempo riesca ad immedesimare l’ascoltatore e a fargli sentire precise sensazioni, trasmettendo, così, in modo diretto, il dolore di Layne Staley.
Stesso discorso per la bellissima “River Of Deceit”, canzone malinconica, che vuole essere, come già detto, uno dei cosiddetti “luoghi di sfogo” del dolore del cantante.
In “I’m Above” si ha, con l’aggiunta poi di una maggiore melodia a tratti anche graffiante, una canzone davvero bella. La partecipazione in questa song del cantante degli Screeming Trees (gruppo grunge storico poco famoso alla massa),Mark Lanegan, rende il tutto più vivace…viene messo inoltre anche un bellissimo assolo di chitarra acustica che rende davvero molto bene. Inserito com’è, in quel preciso istante della traccia, fa aumentare quella magia che circonda Above da sempre.
Arrivando ad “Artificial Red”, mi viene subito in mente una canzone dei Led Zeppelin, inserita però in uno stile ed un contesto decisamente più “Alice In Chains".
Un clima di ribellione e rabbia si respira anche in “Lifeless Dead”, mentre nella song 7 si aggiunge un tono decisamente più sporco e ruvido.
Nella sperimentale Long Gone Day , si respira invece un clima quasi catartico, di abbandono.
La song 9 , “Novembre Hotel, con la sua caratteristica prettamente strumentale è come se avesse un pò riassunto nei suoi 7 minuti tutti i sapori riscontrati in questo cd, sapori che gustano di ribellione ma anche di una malinconia psichedelica.
Nell’ascoltare l’ultima canzone ritorno di nuovo ubriaco!.. E riassaporo quella droga dolce che mi aveva attraversato il corpo all’inizio di questa avventura. Eh si. Perché un cd è come un avventura, ascoltiamo gli stati d’animo del cantante o di chi ha composto l’opera, ci immedesimiamo in essa, e diventiamo empatici e comprensivi. La musica è vita.
La droga più bella, a cui tutti aspirano è una droga benefica, che riesca a far bene subito senza far male dopo, e io posso dire di averla trovata .
buon ascolto.
Pace Amore ed Empatia
Stefano Laudani
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Be active!
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