È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
LACASADELLACULTURA.TK
Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

In viaggio verso le note del 1° Maggio (di Luca L.)

Ultimo Aggiornamento: 29/06/2005 17:19
29/06/2005 17:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 19
Sesso: Maschile
Casaiolo PICCIRIDDU
IN VIAGGIO VERSO LE NOTE DEL PRIMO MAGGIO

di Luca Laudani






“Ho visto la gente della mia età andare via lungo le strade che non portano mai a niente, cercare il sogno che conduce alla pazzia nella ricerca di qualcosa che non trovano nel mondo che hanno già, dentro alle notti che dal vino son bagnate, dentro alle stanze da pastiglie trasformate, lungo alle nuvole di fumo nel mondo fatto di città, essere contro ad ingoiare la nostra stanca civiltà e un Dio che è morto...”

Anche quest’anno come di consueto si è svolta la festa internazionale dei lavoratori, tradizionale appuntamento del primo giorno di maggio che richiama al valore del lavoro per l’uomo e intende ricordare le battaglie operaie per la conquista di un diritto ben preciso: l'orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore. Nel 2005, in particolare, è stato posto l’accento sull’importanza dello sviluppo e della legalità. Quel giorno mi trovavo ad assistere al grande concerto del primo maggio che i sindacati confederali organizzano in piazza San Giovanni a Roma: presenti i Marlene Kuntz, gli Afterhours, i Tiromancino, Roy Paci & Aretuska, i Nomadi, F. De Gregori, etc…

Dopo esserci ritrovati alla stazione di Catania insieme ai ragazzi e alle ragazze della “Casa della Cultura” di Belpasso, siamo saliti sull’ultimo dei treni occupati per Roma ed è cominciata una delle esperienze più intense che io abbia mai vissuto, nonostante la sua relativa brevità. Migliaia di ragazzi e gente di tutte le età in viaggio verso un ideale e/o verso delle melodie.

Siamo quindi giunti in piazza San Giovanni, dove sarebbe iniziato da lì a breve il concerto. In quel luogo, ho visto tante persone che non vogliono ingoiare un governo che viene rappresentato da un leader che è stato costruito dai media, dal potere e anche dal calcio (Mr. Berlusconi). Gente alla ricerca di qualcosa che non trovano nell’Italia del presente. Se mi fossi soffermato solo a ciò che ho visto, avrei anch’io cantato a squarciagola che, ormai, Dio è morto.

“Mi han detto che questa mia generazione ormai non crede in ciò spesso han mascherato con la fede, nei miti eterni della patria e dell’eroe perché è venuto ormai il momento di negare tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudini e paure, una politica che è solo far carriera, il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto, l’ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto e un Dio che è morto...”.

Tra le tante parole dei giovani, al ritorno dal concerto, trasparivano idee e concetti di stampo pessimistico: “il mondo è mosso solo dalla gratificazione che si ottiene e si ricerca ormai attraverso qualsiasi azione e mezzo” cercava di farci capire un ragazzo di 15 anni che, in realtà, aveva l’aspetto di un maggiorenne. Lo faceva attraverso una ricca varietà di esempi ed era difficile dargli torto.

“Ma penso che questa mia generazione è preparata a un mondo nuovo e a una speranza appena nata, ad un futuro che ha già in mano, a una rivolta senza armi, perché noi tutti ormai sappiamo che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge…” Il concerto del primo maggio dimostra quanto ciò sia vero: non a caso la prima canzone ad aprire le danze è stata proprio “Dio è morto”, brano composto da Francesco Guccini e degnamente cantato da un gruppo di Nomadi.

“In ciò che noi crediamo Dio è risorto, in ciò che noi vogliamo Dio è risorto, nel mondo che faremo Dio è risorto!” Essere parte di un immenso gruppo di gente di tutte le età che ha intrapreso quel viaggio proprio per “pensare” e non fermarsi alla vita quotidiana della scuola, del lavoro o del dolce far niente; per pensare in compagnia di tante altre persone (all’incirca un milione di persone affollavano piazza San Giovanni quel giorno), perché da soli non si va da nessuna parte. Persino Gesù, quando è morto, era in compagnia di altri due crocifissi in croce come lui! Ascoltando oggi quella canzone io mi chiedo: dov’è Dio, “nei campi di sterminio”? Dov’è Dio, “coi miti della razza”? Dov’è Dio, “cogli odi di partito”? Un sacerdote missionario mi ha risposto che Dio è nel volto di tutti coloro che hanno aiutato e che hanno liberato, in tutti coloro che a partire da quei giorni hanno capito e hanno pensato. Questa risposta mi fa riflettere e comprendere. Tutti vogliamo un mondo nuovo e lo vogliamo insieme… lo vogliamo così tanto da partire, occupare i treni, percorrere diversi chilometri con bandiere della Pace. Non vi sono distinzioni date dalla religione a cui apparteniamo e non vi dovrebbero essere differenze di partito a riguardo: un mondo migliore si può costruire solo nella nei colori universali della Pace e dell’Amore. Quando indossiamo sciarpe colorate di “pace” come l’arcobaleno, teniamo presente che questi colori, uniti tra loro armoniosamente, stanno ad indicare un punto chiave per ottenere la pace del mondo: LA CONVIVIALITA’ DELLE DIFFERENZE.

Io penso che la Casa della Cultura è preparata a un mondo che non è fatto solo di critiche alla politica e quindi alla società, ma che forma persone in grado di discernere per poi decidere e infine trasmettere le proprie idee. Attraverso questo processo, e’ possibile trasformare le attese dei giovani in speranza, le crisi in maturità, le paure in fiducia. Nell’augurio che ciò possa essere obiettivo di tutte le associazioni belpassesi, ringrazio Dio per averci dato la facoltà di comprendere attraverso esperienze come questa e di imparare dalla vita, per continuare a crescere. A lui ho affidato questo viaggio, portando con me un rosario che ho continuato a stringere al petto per tutte le canzoni del concerto e anche quando la stanchezza stava per soprassedere. Nonostante la mia salute precaria, ho potuto assistere a tutto il concerto e quindi anche all’esibizione degli Afterhours quasi ultimi in scaletta, ma unici nel loro stile. Non mi resta che augurarvi buona riflessione e.... buon ascolto!





Luca Laudani

[Modificato da La Casa 29/06/2005 17.20]

...°°.....---
Be active!
.°°....---...
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag cloud   [vedi tutti]

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:32. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
LACASADELLACULTURA.TK