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CRISTIANESIMO: Eva

Ultimo Aggiornamento: 23/08/2005 02:36
23/08/2005 02:33
 
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Tutte conosciamo la storia della nascita del primo uomo e della prima donna descritta nella Bibbia, e cioè Dio che forma l'uomo a sua immagine e somiglianza, uomo e donna (anche se su questo punto si dovrebbe già fare un discorso a parte.. ma lasciamo stare[SM=g27824] ).
Eva fu creata dalla costola di Adamo, e già questo è un chiaro simbolo di sottomissione e di creazione subordinata all'uomo della donna (nata da un uomo e non da una donna com'è naturale che sia). La donna, Eva, appena creata, già dovrebbe rendere grazie all'uomo per averla creata dal proprio corpo, invece che ad una Madre che la nutre di se stessa nel proprio ventre.
Questo è già un chiaro simbolo della nullità in cui viene gettata la donna e della predominanza maschile nella vita e nella religione..
il Patriarcato colpisce nuovamente il Matriarcato, ma su questo non c'erano dubbi.

La donna tuttavia conserva anche nella Bibbia la sua natura ribelle e la sua volontà di riavvicinarsi ai misteri femminili, attraverso il serpente e attraverso l'infrangimento della regola imposta da Dio sulla mela dell'Eden.
Eva così, ascolta la voce del serpente e preferisce la conoscenza all'ignoranza ingenua e cieca.

23/08/2005 02:36
 
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Riporto questo pezzettino di Riane Eisler (che adoro) tratto da "I nomi della Dea" in cui la studiosa trova un nesso tra la pace del paradiso terrestre con la cultura e la società dei popoli che vivevano in modo egualitario (nessuna predominanza di un sesso sull'altro) e della rottura di questo equilibrio dato dalla venuta del patriarcato, della forza sull'amore o, come dico io, del fuoco sulle acque, facendo riferimento ad Eva (che in questo caso si prende la colpa del cambiamento ma che sappiamo non sia sua):

"Il fatto che Eva accettasse il consiglio di un serpente trova spiegazione nei dati mitici e archeologici. Infatti nell'antichità questo animale era un simbolo della saggezza oracolare della Dea, come spesso nei tempi storici viene evidenziato dall'associazione del serpente, il pitone, con la somma sacerdotessa (la pitonessa) che dava ai capi di stato greci consigli ispirati dalla divinità presso il famoso santuario di delfi. Anche l'interrogativo su cosa abbia determinato la fine di questa era ancestrale trova risposta nella storia biblica. Il 'Paradiso' perduto precedette l'epoca in cui una divinità maschile decretò che la donna si sottomettesse all'uomo: in altre parole fu un'epoca in cui la società non era dominata dagli uomnini, in cui donne e uomini vivevano e lavoravano insieme in totale parità.
Ci è stato insegnato che la Cacciata dal Paradiso è un'allegoria della punizione di Dio all'uomo, e soprattutto alla donna, per il peccato di disobbedienza al comando di non mangiare i frutti dell'albero della conoscenza. Ma quello che i dati archeologici rivelano è che questa storia si basa su memorie popolari di un tempo più antico - come narra anche la Bibbia- in cui il fratello non si era ancora rivoltato contro il fratello e l'uomo non aveva messo la donna sotto i piedi.
La punizione di Eva per il rifiuto di riconoscere il monopolio di Jahweh sull'albero della conoscenza è un espediente mitico per giustificare la dominazione maschile e la regola autoritaria. Ma la storia sottostante, che ha rilevanza decisiva per il nostro tempo, è che essa testimonia di un importante spostamento sociale. Questo spostamento, ora ampiamente confermato dai dati archeologici, è il cambiamento drammatico avvenuto nella nostra preistoria, da un modo di vivere sulla Terra incomparabilmente più egualitario e pacifico, all'imposizione violenta di un sistema di classi umane (a partire da quella costituita dalla metà del genere umano maschile su quella femminile) basato sulla forza e sulla minaccia della forza.

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