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Ma il Vaticano ordina: donne, dovete abortire con dolore !

Ultimo Aggiornamento: 07/06/2006 13:02
27/05/2006 13:52
 
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Ma il Vaticano ordina: donne, dovete abortire con dolore ! La chiesa cattolica scatenata contro la Ministra della Salute Livia Turco che vorrebbe ampliare la possibilità ricorrere alla pillola RU 486 per le donne che intendono interrompere la gravidanza

E sulla pillola abortiva l’«Osservatore» attacca la Turco
Il ministro s’era detto favorevole a riprendere i test sulla RU486. Il quotidiano: «è un omicidio a cuor leggero».


• da La Stampa del 24 maggio 2006, pag. 9

di Giacomo Galeazzi

«Sconcerto» in Vaticano per il «via libera» del ministro della Salute alla pillola abortiva. La Ru486 è «un’arma in più per uccidere la vita, un omicidio a cuor leggero».

L’«Osservatore Romano» punta l’indice contro Livia Turco, intenzionata a riprendere la sperimentazione della pillola abortiva. «È sconcertante la premura con la quale i neoministri corrono a dichiarare le loro intenzioni su materie particolarmente delicate - critica il quotidiano della Santa Sede - su tali materie, quantomeno, ci si sente di suggerire un poco di cautela». Se lunedì l’«Osservatore» non esitava a criticare il ministro della Famiglia Rosi Bindi per la sua apertura ai Pacs, stavolta il quotidiano d’Oltretevere attacca la responsabile della Sanità per il suo sì al farmaco che provoca l’aborto, considerato da Livia Turco, «una più sicura alternativa all’interruzione di gravidanza praticata attraverso l’intervento chirurgico». Parole che hanno allertato la Curia. «Nessuna novità scientifica è arrivata rispetto a questo che è diventato ormai un omicidio a cuor leggero.

Si tratta solo di dare alla donna la possibilità di scegliersi l’arma - ribadisce il giornale vaticano -. Semmai un’arma più veloce dà all’omicida la consolazione di non pensarci su più di tanto». A preoccupare le gerarchie ecclesiastiche è il ritorno ai toni delle campagna dello scorso anno pro-Ru486. Per il Vaticano, a minacciare la vita è l’uso di un farmaco che da abortivo si può facilmente trasformare per le sue caratteristiche in contraccettivo. «A poco serve assicurare che la sperimentazione avverrà nello spirito della legge 194 - nota l’Osservatore - ma su temi come questi, invece di esercitare subito la tanto agognata potestà politica, occorrerebbe verificare le diverse sensibilità dei governati».

A sostegno della Turco si schiera la Rosa nel pugno. «L’attacco dell’Osservatore ha un che di grave e di inaudito - protesta il leader radicale Daniele Capezzone - c’è qualcuno Oltretevere che vuole intimidire un ministro come si è già tentato con Rosi Bindi. Aiuteremo Livia Turco a tenere duro e ad andare avanti. E’ necessario che sia disponibile la Ru486 per evitare il trauma dell’aborto chirurgico». Dal centrodestra, però, piovono bordate.

L’Udc ha presentato un’interpellanza per garantire che la sperimentazione della pillola abortiva avvenga nello spirito della legge 194, in assenza di rischi per la salute della donna. «Condividiamo le preoccupazioni dell’Osservatore Romano - afferma il deputato Francesco Giro, responsabile di Forza Italia per i rapporti con il mondo cattolico - le esternazioni di Rosi Bindi sui Pacs e di Livia Turco sulla pillola abortiva non sono casuali ma annunciano un blitz del governo su tutte le questioni più controverse». Una strategia d’assalto, quindi, di «una coalizione fortemente eterogenea al suo interno, che per non naufragare ha bisogno di fare in fretta il lavoro sporco per poi procedere con tranquillità al controllo del potere: «La ragione di partito prevale su quella del buon senso e della buona politica». Il ginecologo Silvio Viale, promotore della sperimentazione della Ru486 all’ospedale Sant’Anna di Torino cade dalle nuvole. «Sconcerto del Vaticano per l’apertura di Livia Turco? - si chiede sorpreso - ma l’Organizzazione mondiale della sanità ha inserito la pillola abortiva nella lista dei farmaci essenziali... Dietro lo sconcerto delle gerarchie ecclesiastiche c’è il tentativo di metter sotto tutela lo Stato e il governo, i medici e le donne, al di là della presa di posizione del ministro». Semmai, secondo il professor Viale, la Turco dovrebbe quanto prima consentire la vendita libera, senza prescrizione, della pillola del giorno dopo e non ostacolare l’iter di registrazione della Ru486. «Finalmente si è fatta chiarezza tra le caratteristiche delle due pillole e ci si deve persuadere che non c’è nessun rischio della sperimentazione selvaggia della Ru486», precisa Viale. E i Verdi denunciano una criminalizzazione inaccettabile e gratuita: «L’aborto è un diritto sancito da una legge dello Stato e la pillola abortiva è un metodo per realizzarlo».

Mentre in serata, a Ballarò, D’Alema sul tema spiega: «Non c’è nessuna priorità, c’è una sperimentazione in corso, il ministero non la fermerà».
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29/05/2006 15:00
 
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Strana questa affermazione, mi sai fornire la fonte esatta del Vaticano? Non riesco a trovarla nella Loro fonte, [SM=g27823] ma che sia dello Stato del Vaticano però, non di programmi inutili e dannosi come quello che hai citato. [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]


)Mefisto(
01/06/2006 14:37
 
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Re:

Scritto da: )Mefisto( 29/05/2006 15.00
Strana questa affermazione, mi sai fornire la fonte esatta del Vaticano? Non riesco a trovarla nella Loro fonte, [SM=g27823] ma che sia dello Stato del Vaticano però, non di programmi inutili e dannosi come quello che hai citato. [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]


)Mefisto(



Programmi inuitli e dannosi?? Ma cosa hai letto??

Non è un mistero per nessuno che il vaticano sia dogmaticamente e inutilmente contro l'aborto, e per portare avanti questa sua dannosa ideologia impedisce la diffusione della pillola abortiva, credendo così che il dolore fisico sia un deterrente all'aborto. Quindi, di fatto, la chiesa vuole che la donna abortisca con dolore.

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05/06/2006 14:48
 
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La pillola non smette di far discutere
L'apertura alla RU486 del nuovo titolare del ministero della Salute, Livia Turco, non poteva continua a suscitare reazioni in entrambi i campi, favorevoli e contrari, che per ora coincidono con i due schieramenti politici
"Introdurre la RU486 significa andare contro al bene comune e alle istanze fondamentali della società''. E' l'opinione di Domenico Di Virgilio, responsabile nazionale del dipartimento di bioetica di Forza Italia.

''Una società veramente umana e solidale - scrive l'esponente azzurro in una nota - deve tutelare ed essere rispettosa di tutti gli esseri che la compongono, senza alcuna distinzione''. Dubbi, da parte di Di Virgilio, anche sui possibili rischi legati alla Ru486. ''Il cosiddetto dolce aborto - sostiene infatti - cela un pericolo più grande: le procedure attraverso cui si compie l'aborto chimico umiliano non soltanto il bene grande della maternità, ma possono mettere in grave pericolo la salute della donna. Il farmaco abortivo è infatti responsabile di alcune complicanze, scientificamente dimostrate, le cui più gravi possono produrre persino il decesso della donna''

. ''La legge 194 del 1978 - incalza l'ex sottosegretario alla Salute - riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio prevedendo inoltre un ruolo importante per i consultori che devono adoperarsi contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all'interruzione della gravidanza. Ed è proprio in questo senso che dobbiamo impegnarci tutti: per rimuovere le cause che inducono una donna a ricorrere all'aborto. Il dovere delle istituzioni - conclude Di Virgilio - è quello di salvaguardare in egual maniera la salute e i diritti di ogni persona, sia esso uomo, donna, bambino o vita prenatale''.

Ovviamente il ministro della Salute ha però trovato solidarietà nella maggioranza: ''Invitiamo Livia Turco, cui esprimiamo solidarietà e sostegno politico, ad andare avanti e a tenere duro'' ha dichiarato Daniele Capezzone, segretario di Radicali italiani e deputato della Rosa nel pugno, ''Gli attacchi che giungono in queste ore a Livia Turco, non ultimo quello dell'Osservatore Romano - ha sottolineato Capezzone - hanno un che di grave e di inaudito. C'è qualcuno, anche Oltretevere, che vuole intimidire una Ministra della Repubblica, come si è già tentato con Rosy Bindi''. ''E' necessaria - prosegue l'esponente della Rnp - una maggiore informazione sessuale e contraccettiva; una maggiore disponibilità della pillola del giorno dopo (contraccezione d'emergenza); e, infine, per le donne che si trovano comunque ad affrontare il dramma dell'aborto, è necessario che sia disponibile la Ru486, per evitare almeno il trauma dell'aborto chirurgico. E occorre - ha concluso Capezzone - rivendicare che proprio le politiche di legalizzazione hanno ridotto gli aborti: in questi anni, abbiamo complessivamente avuto, dalla legalizzazione in poi, un calo del 44% di aborti legali, e, secondo stime ufficiali, una riduzione dell'80% di quelli clandestini''.


Parli di questa pillola?


)Mefisto(
05/06/2006 17:54
 
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Re:

Scritto da: )Mefisto( 05/06/2006 14.48

Parli di questa pillola?

)Mefisto(



Ah! Ah! [SM=g27827]:
E tu parli SOLO di quella pillola, o di qualunque rimedio che possa favorire un aborto INDOLORE?
Ammesso (e non concesso) che la Ru486 non sia sicura, saresti favorevole ad una pillola scientificamente sicura?


Ps: e tu credi che la Chiesa sia sfavorevole alla pillola perchè qualcuno dice che non è sicura? Spero che tu non sia così ingenuo..





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05/06/2006 18:50
 
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Ah! Ah!
E tu parli SOLO di quella pillola, o di qualunque rimedio che possa favorire un aborto INDOLORE?
Ammesso (e non concesso) che la Ru486 non sia sicura, saresti favorevole ad una pillola scientificamente sicura?




Il testo che ho postato poc'anzi, è tratto da riviste scientifiche, che arrivano SOLO agli addetti ai lavori. Comunque mi sai dire la "composizione" esatta con le "controindicazioni" NON generiche MA reali dei composti chimici in ESSA contenuti? [SM=g27823]

)Mefisto(
06/06/2006 11:00
 
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Re:

Scritto da: )Mefisto( 05/06/2006 18.50

Ah! Ah!
E tu parli SOLO di quella pillola, o di qualunque rimedio che possa favorire un aborto INDOLORE?
Ammesso (e non concesso) che la Ru486 non sia sicura, saresti favorevole ad una pillola scientificamente sicura?





Il testo che ho postato poc'anzi, è tratto da riviste scientifiche, che arrivano SOLO agli addetti ai lavori. Comunque mi sai dire la "composizione" esatta con le "controindicazioni" NON generiche MA reali dei composti chimici in ESSA contenuti? [SM=g27823]

)Mefisto(



Ma non hai ancora capito che io non sto parlando della Ru486 ma dell'incredibile ostinazione della Chiesa a non permettere che le donna abbiano uno strumento per abortire senza dolore fisico?

Ripeto la domanda, e questa volta non eluderla:
Ammesso (e non concesso) che la Ru486 non sia sicura, saresti favorevole ad una pillola scientificamente sicura?
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06/06/2006 13:38
 
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per me ti è oscuro che la chiesa non vuole nessun aborto, doloroso o meno...
07/06/2006 13:00
 
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Re:

Scritto da: Imber Aetherius 06/06/2006 13.38
per me ti è oscuro che la chiesa non vuole nessun aborto, doloroso o meno...



Non è affatto oscuro: è proprio ciò che sto dicendo.
Alla chiesa non importa che la donna abortisca con dolore o meno, importa che che l'aborto non sia praticato, per una sua insesnata ideologia dogmatica.
Ma l'ideologia fondamentalista cattolica non riesce a capire che l'aborto legalizzato serve a mantenere in sicurezza le donne, le quali anche senza aborto legalizzato abortirebbero lo stesso.
Garantire un aborto sicuro e indolore è il meglio che possiamo fare, ma la chiesa non lo capisce...

[Modificato da (Upuaut) 07/06/2006 13.02]

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