Messa 14 Novembre 2004

Dal vangelo secondo Luca(21,5-19)

In quel empo, mentre alcuni parlavano del tempio e delle belle pietre e doni votivi che lo adornavano, Gesù disse: "Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta". Gli domandarono: "Maestro, quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?".
Rispose: "Gardate di non lasciarvi ingannare. Molti verranno sotto il mio nome dicendo: "Sono io" e :"Il tempo è prossimo"; non seguiteli. Quando sentirete parlare di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine".
Poi disse loro: "Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. Questo vi darà occasione di render testimonianza. Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò lingua e sapienza a cui i vostri avversari non potranno resistere nè controbattere. Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e metteranno a morte alcuni di voi; sarete odiati da tutti per causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà.
Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime"

Parola del Signore



Mi ha colpito molto e voi???

Caro Pietro, ho avuto modo di setire ieri due diverse omelie a tal riguardo, nessuna delle due ha parlato di una cosa palese: la grande APOSTASìA...
Certo tali passaggi del Vangelo possono trovare varie collocazioni storiche, ossia:

--"Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo. Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome."--

lo possiamo collocare in vari tempi, dalla Santa Inquisizione alle guerre di religione, la prima e seconda guerra mondiale, o alle persecuzioni dei cristiani subito dopo Cristo...

Vero è che abbiamo un fatto straordinario, la Madonna viene tra noi a metterci in guardia, ci stà avvisando da 24 anni, per farci capire che tali persecuzioni sono attuali ora, e che "la bestia è stata liberata dalle sue catene, poichè ora gli è permesso" (messaggio del giugno 2001) e come negare che tale apostasìa non sia attuale ora?

apriamo un dibattito, l'argomento mi pare serio, e aspetto pure la penna del buon Girli

APOSTASIA E CARDINALE BIFFI

Provo a dare il mio piccolo contributo alla discussione in merito alla parusia di Gesù Cristo (il suo ritorno glorioso alla fine dei tempi) e alla terribile apostasia che la accompagnerà. Innanzi tutto dobbiamo ricordarci sempre che qualunque trionfalismo nella chiesa è decisamente fuori luogo, perchè contrasta con ciò che Gesù stesso ha detto a proposito della fine dei tempi. Quello che ci aspetta non è una conversione in massa del mondo, ma semmai la perdita della fede da parte di molti credenti.
Davvero drammatica la parola di Gesù: il Figlio dell'uomo troverà ancora la fede quando tornerà sulla terra? Una domanda retorica, lasciata senza risposta, quasi a sottolineare che il ritorno di Gesù avverrà in un momento in cui non ci sarà più fede sulla terra.

Visto inoltre che vogliamo sempre rimanere fedeli al catechismo della Chiesa cattolica, proviamo a vedere cosa questo provvidenziale testo ci dice a proposito dell'argomento che qui ci interessa.

Al numero 675 possiamo leggere: "Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra svelerà il « mistero di iniquità » sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell'apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell'Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l'uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne".

Poco più avanti, e precisamente al numero 677 viene precisato: "La Chiesa non entrerà nella gloria del Regno che attraverso quest'ultima pasqua, nella quale seguirà il suo Signore nella sua morte e risurrezione. Il Regno non si compirà dunque attraverso un trionfo storico della Chiesa secondo un progresso ascendente, ma attraverso una vittoria di Dio sullo scatenarsi ultimo del male che farà discendere dal cielo la sua Sposa. Il trionfo di Dio sulla rivolta del male prenderà la forma dell'ultimo giudizio dopo l'ultimo sommovimento cosmico di questo mondo che passa".

A proposito di quest'ultimo passo del catechismo può essere d'aiuto ciò che il cardinale Giacomo Biffi ( una delle più autorevoli e, grazie a Dio, chiare e inequivocabili, voci della Chiesa) dice da tempo. Dopo il Concilio Vaticano II è emersa la tendenza a definire la Chiesa semplicemente come "Popolo di Dio". Una definizione più sociologica che non teologica. Senza dubbio la definizione è giusta, usata spesso dai testi del Vaticano II, ma bisogna chiaramente dire che essa è parziale se non viene integrata da quella di chiesa come "CORPO MISTICO DI GESU' CRISTO". La Chiesa cioè altro non è se non Gesù Cristo stesso continuato sulla terra. I cristiani, con il battesimo vengono "incorporati" a Cristo, diventano membra del suo corpo (questo argomento è così importante e purtroppo completamente ignorato che vi dedicheremo un intervento a parte nei prossimi giorni!).

Ebbene, il cardinale Biffi si dice convinto, sulla base di quello che la Sacra Scrittura, la Tradizione e lo stesso Catechismo affermano unanimi, che la Chiesa, che è il corpo di Cristo, dovrà rivivere nella sua vicenda storica tutto quello che il capo, cioè la testa (Cristo), ha vissuto nella sua vita. La Chiesa quindi ha incontrato il momento dell'annuncio, dell'accoglienza, dell'opposizione. Quest'ultima, come per Cristo, sarà alla fine dei tempi così sistematica da condurre al mistero della passione e morte. Ci sarà poi la sepoltura e una specie di sabato santo della Chiesa. Un momento, argomenta Biffi, in cui si crederà che essa sarà morta e sepolta e tutto sembrerà avere fine (come avvenuto per lo stesso Gesù Cristo). Un pietra sarà rotolata davanti al sepolcro della Chiesa e sembrerà la fine e la disfatta totale.

Solo allora Dio la risusciterà. E sarà la Pasqua senza fine, il ricongiungimento della Sposa con il suo Sposo. Dio ci farà comprendere, afferma Biffi, che quello che non siamo riusciti a fare da soli (istaurare il Regno di Cristo) Lui ce lo regala dall'alto.

Sono cose sulle quali riflettere. Spero che ne nasca una discussione fruttuosa.

Sia lodato Gesù Cristo.

Girli

[Modificato da girli 18/11/2004 11.50]