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S.O.S ETNA

Ultimo Aggiornamento: 20/10/2005 09:24
17/10/2005 10:18
Marco Tomasello
[Non Registrato]
Ieri domenica 16 ottobre si è svolta presso il rifugio Citelli
una manifestazione per la difesa dei parchi siciliani,contro
il disegno di legge(ddl 986) che è attualmente in discussione presso l'Assemblea Regionale Siciliana.
L'affluenza è stata numerosa circa 300 i partecipanti,tra questi non solo ambientalisti integralisti,ma professori universitari,guide alpine e vulcanologiche,ciclisti,maestri di sci(ieri ne erano presenti 6),sciatori,famiglie,ma soprattutto numerosi "veri" amanti della montagna che si sono riuniti per
difendere le ultime aree ancora integre e incontaminate del nostro amato vulcano!!
Vi riporto qui di seguito i perchè di un nostro nostro no al D.D.L 986:
L'ETNA COME SISTEMA TURISTICO INTEGRATO
1. No al D.D.L. perché l'Etna ha delle dimensioni molto più ridotte di quelle dei comprensori alpini dove sono ubicate le stazioni turistiche dedicate alla montagna, quali le Alpi
Occidentali e le Dolomiti. Il territorio del Parco ha un diametro medio di appena 26 km e
quindi, dal punto di vista della fruizione turistica e del ritorno economico, è bene che l'Etna
sia riguardata come un sistema unitario e integrato e non è corretto che ogni Comune prenda
delle iniziative autonome, sopratutto se coinvolgono la quota media e sommitale, senza
alcun coordinamento complessivo.
L'ESIGENZA DI UN COMPRENSORIO DEDICATO AL TURISMO NATURALISTICO
2. No al D.D.L. perché l'Etna deve poter accogliere nel proprio ambito una gamma quanto più
ampia è possibile di offerte, allo scopo di attrarre un'altrettanto ampia gamma di visitatori.
Esistono attualmente due stazioni invernali imperniate sullo sci da discesa, entrambe in
corso di ricostruzione, dopo le recenti eruzioni del 2001 e 2002. Nulla esiste invece di
specificamente dedicato alle altre forme di fruizione della montagna, oggi molto richieste,
che si possono sinteticamente inquadrare nel cosiddetto "turismo naturalistico", che
comprende per la stagione invernale, altre forme di sci (sci da fondo su pista ad anello, sci
escursionismo, sci alpinismo) e per la stagione asciutta, l'escursionismo di uno o più giorni.
L'ETNA VISTA DAGLI STRANIERI COME VULCANO E NON COME LOCALITÀ SCIISTICA
3. No al D.D.L. perché l'Etna attrae i turisti italiani ed europei in quanto vulcano attivo e non
in quanto ipotetica località per lo sci da discesa. Mai uno straniero verrà sull'Etna per una
settimana di sci, mentre lo farà ben volentieri per scoprire i segreti di una montagna-
vulcano.
IL PERICOLO VULCANICO ALLE ALTE QUOTE
4. No al D.D.L. perché l'Etna entrambi i versanti (nord-ovest e sud-est) nei quali si vorrebbero
inserire zone "C" altomontane sono caratterizzati da sistemi di faglie e di fratture eruttive a
carattere radiale, che le rende pericolose in quanto .la loro apertura è raramente preceduta da
sciami sismici di una certa entità. Al di là dell'incolumità fìsica degli sciatori, la probabilità
di una colata lavica è rilevante su qualsiasi versante e si è già dimostrato che ciò che resta
delle strutture meccaniche distrutte da un'eruzione è ancora più deturpante delle stesse
struttura integre.
UN PATRIMONIO BIOLOGICO UNICO IN EUROPA
5. No al D.D.L. perché l'Etna presenta un ambiente assolutamente straordinario con la
coesistenza, unica in Europa, delle caratteristiche di alta montagna e di vulcano attivo.
Questa combinazione ha portato alla formazione di ecosistemi e di habitat molto
Particolari che,oltre ad avere un grande valore naturalistico,danno luogo a paesaggi
Fortemente suggestivi. Non solo le formazioni vegetali, ma le stesse lave e la morfologia dei suoli
concorrono alla: creazione di scenari irripetibili, talora selvaggi, la- cui bellezza è legata
essenzialmente all'integrità del territorio. Inoltre la presenza di elevate altitudini in un'area
geografica all'estremo sud d'Europa ha consentito la sopravvivenza di specie giunte in
Sicilia da paesi nordici durante le glaciazioni e poi scomparse, al ritrarsi dei ghiacciai, in
gran parte d'Europa tranne che nelle aree sommitali delle montagne in cui il clima ne ha
permesso la sopravvivenza. Queste specie relitte hanno poi, col tempo e con l'isolamento
geografico, assunto caratteristiche proprie, diverse da quelle originarie, divenendo specie-
endemiche, presenti cioè solo in un determinato territorio e ciò sia nel campo della flora, sia
della fauna.
L'ILLUSIONE DI UNA STAZIONE SCIISTICA MIGLIORE DELLE DUE ESISTENTI
6. No al D.d.L. perché è un'illusione che, a valle di Punta Lucia si possa realizzare una
stazione sciistica con una stagione più lunga di quelle esistenti. L'esposizione ai venti
provenienti -da nord fa si .che la neve risulti quasi sempre ghiacciata e difficile da sciare. A
ciò si aggiunge la pendenza, di circa il 40%, limiterebbe l'utilizzo delle piste a una fascia
troppo limitata di sciatori, cioè solo ai bravissimi.

17/10/2005 13:16
OFFLINE
Post: 533
Registrato il: 07/10/2004
Sesso: Maschile
Amministratore sito
Sarebbe bello vedere 300 persone che amano l'Etna raccogliere i rifiuti!
Aldilà delle illazioni e dei dati privi di fondamento quali ad esempio che nessuno verrebbe a sciare sull'Etna se questa fosse dotata di impianti e strutture adeguate (concetto che non deve coincidere con cementificazione) e di ciò ne sono dimostrazione molte altre realtà italiane e straniere dove si è attuato un turismo integrato alla perfezione al sistema ambiente. Chi ha la volontà ed è realmente interessato alla questione può trovare su EtnaSci.it una documentazione accurata e articoli che fanno molta chiarezza sul problema ed anche sulle dichiarazioni che Marco Tomasello e il gruppo del raduno svolto ieri ha espresso. Ad esempio la dichiarazione che i luoghi preposti allo sviluppo delle aree sciabili non è idoneo, cozza con l'analisi tecnica di uno dei massimi esperti, Mario Cotelli, che lo sport italiano abbia conosciuto; ieri direttore tecnico della famosa Valanga Azzurra, oggi imprenditore ed esperto in materia di sport invernali e stazioni sciistiche. Costui ha espresso opinioni di pieno assenso al progetto e alle piste in quanto sarebbero pochi gli interventi da fare per avere una stazioncina con tutti i crismi del caso.
L'unico dato oggettivo è che l'Etna è 1 Vulcano attivo e potrebbe sommergere tutto domani come tra 100 o mille anni. Ma questa valutazione non è stata certo fatta per nicolosi, dato che sono stati investiti nuovamente soldi e nessun ambienatlista (di quei trecento presenti ieri) ha tenuto dire una parola o fare un'ambaradan del genere. Chissà perchè...? Una considerazione pratica:Sarebbe bello vedere 300 persone che amano l'Etna raccogliere i rifiuti che imperversano e sporcano il nostro vulcano. Eppure nessuno di questi muove una critica al sistema di gestione del Parco che induce alla libera espressione dell'incivilà.

Sempre per chi fosse interessato allego il link all'articolo relativo al raduno pubblicato su EtnaSci: www.etnasci.it/NEWS_terzopolo_lunapark_9ott05htm.htm

Dario Teri - Sci alpino EtnaSci.it


Modificato da etnasci 17/10/2005 13.18
Modificato da etnasci 17/10/2005 18.25

 

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www.EtnaSci.it - La passione per lo sci, l'Etna e il mare
17/10/2005 18:11
Cristian
[Non Registrato]
........Sacrosante parole........
18/10/2005 10:05
OFFLINE
Post: 17
Registrato il: 17/11/2004
Sesso: Maschile
Che strumentalizzazione!!!
Non voglio istaurare sterili polemiche, però il messaggio del caro marco ha tutta l'aria di una bella strumentalizzazione politica. Premettendo che condivido la risposta offerta da etnasci, mi preme fortissimamente precisare che l'elenco di persone cui si riferisce il caro marco va "molato" un pò.

- 1) probabilmente i professori universitari cui si riferisce sono gli stessi che interpellati sulla fattibilità del progetto in termini di impatto ambientale non hanno espresso un parere scientifico, ma hanno fatto divagazioni di carattere di marketing che di certo non è di loro competenza, né hanno le competenze adatte.

- 2)Marco Tomasello fa parte dei 6 maestri di sci che cita. Ciò che non dice il buon marco è che, lui non pratica questa professione sull'Etna (essendo un frequentatore di scuole di sci non l'ho mai visto e conferma mi è stata data da miei conoscenti che praticano la professione sul vulcano). Discorso analogo per quasi tutti i 6 Maestri di sci. Forse sarebbe meglio non citare questa categoria di professionisti nella fattispecie, dato anche il fatto che alcuni degli stessi (te copmpreso) sono anche guide alpine e vulcanologiche ( quindi in pratica citi le stesse persone che possiedono più qualifiche!!!).

In pratica marco stai seguendo la linea di principio che sta muovendo il movimento contrario al terzo polo. Cerchi di tutelare i tuoi interessi mascherando il tutto sotto lo slogan della salvaguardia ambientale.



 

Firma
Etneo
18/10/2005 15:32
OFFLINE
Post: 2.545
Registrato il: 04/01/2005
Sesso: Maschile
Occupazione: Arriminatore della minnulata
Moderatore
Re: Sarebbe bello vedere 300 persone che amano l'Etna raccogliere i rifiuti!
Scritto da: etnasci 17/10/2005 13.16
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> Aldilà delle illazioni e dei dati privi di fondamento
> quali ad esempio che nessuno verrebbe a sciare
> sull'Etna se questa fosse dotata di impianti e
> strutture adeguate (concetto che non deve coincidere
> con cementificazione) e di ciò ne sono dimostrazione
> molte altre realtà italiane e straniere dove si
> è attuato un turismo integrato alla perfezione
> al sistema ambiente. Chi ha la volontà ed è realmente
> interessato alla questione può trovare su EtnaSci.it
> una documentazione accurata e articoli che fanno
> molta chiarezza sul problema ed anche sulle dichiarazioni
> che Marco Tomasello e il gruppo del raduno svolto
> ieri ha espresso. Ad esempio la dichiarazione che
> i luoghi preposti allo sviluppo delle aree sciabili
> non è idoneo, cozza con l'analisi tecnica di uno
> dei massimi esperti, Mario Cotelli, che lo sport
> italiano abbia conosciuto; ieri direttore tecnico
> della famosa Valanga Azzurra, oggi imprenditore
> ed esperto in materia di sport invernali e stazioni
> sciistiche. Costui ha espresso opinioni di pieno
> assenso al progetto e alle piste in quanto sarebbero
> pochi gli interventi da fare per avere una stazioncina
> con tutti i crismi del caso.
> L'unico dato oggettivo è che l'Etna è 1 Vulcano
> attivo e potrebbe sommergere tutto domani come
> tra 100 o mille anni. Ma questa valutazione non
> è stata certo fatta per nicolosi, dato che sono
> stati investiti nuovamente soldi e nessun ambienatlista
> (di quei trecento presenti ieri) ha tenuto dire
> una parola o fare un'ambaradan del genere. Chissà
> perchè...? Una considerazione pratica:Sarebbe bello
> vedere 300 persone che amano l'Etna raccogliere
> i rifiuti che imperversano e sporcano il nostro
> vulcano. Eppure nessuno di questi muove una critica
> al sistema di gestione del Parco che induce alla
> libera espressione dell'incivilà.
>
> Sempre per chi fosse interessato allego il link all'a
> rticolo relativo al raduno pubblicato su EtnaSci:
> www.etnasci.it/NEWS_terzopolo_lunapark_9ott05htm.htm
>
> Dario Teri - Sci alpino EtnaSci.it
>
>
> Modificato da etnasci 17/10/2005 13.1
> Modificato da etnasci 17/10/2005 18.25
---------------------------
Sono d'accordo e potrebbe andarmi bene l'ampliamento del numero delle stazioni.. anche se mi sembra un pò così, l'idea di investire capitali nella realizzazione di una nuova struttura quando invece ci sarebbe ad esempio piano provenzana che si dovrebbe se non fare nuova ma per lo meno restaurare o potenziare.
sono d'accordo anche sul fatto che c'è uno scarso controllo e gestione del parco che si aggiunge alle numerose persone che hanno un senso civico e ambientale tra i primi in italia. e la prova penso si possa vedere già da questo periodo quando molti "civili" vanno armati di bombe atomiche ambientali quali piatti e bicchieri di plastica, tovaglioli e tutto l'occorrente per passare un bel giorno sul vulcano e poi lasciano tutto li.

 

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Rider ca Scoccia!

19/10/2005 19:40
Marco Tomasello
[Non Registrato]
Re: Re: RESPECT ETNA
In tutti i miei interventi ho sempre esposto le mie idee
senza mai fare degli attacchi personali e soprattutto senza mai
difendere i miei interessi personali!!Ma quello che mi ha spinto
a scrivere contro il terzo polo è sempre stato un profondo amore e rispetto verso la natura e in primo luogo verso l'Etna.
Con Dario Teri ho sempre avuto dei civili scambi d'opinione,ma c'è una persona che scrive spesso su questo forum,parlo di un certo "Etneo" che nei suoi interventi scrive spesso con una rabbia ed arroganza nei miei confronti e di altre persone contrarie al terzo polo che non so da cosa scaturisce!
In riferimento al tuo intervento volevo farti presente che di quei 6 maestri presenti alla manifestazione contro il terzo polo
solo io ed un altro siamo delle guide vulcanologiche,comunque tutti i maestri di sci presenti quel giorno assieme ad altri maestri che non erano presenti per motivi lavorativi è gente che ha fatto e continua a fare(al contrario tuo)la storia dello sci alpino sull'Etna,persone che probabilmente hanno avuto una educazione diversa dalla tua,persone che vivono la montagna a 360°,gente che parla di una determinata questione solo perchè ha l'esperienza e la professionalità per poterlo fare, tutte propietà che tu mio caro "etneo" mi sembra che non possiedi!
PESPECT ETNA,RESPECT ETNA!!!
20/10/2005 09:24
OFFLINE
Post: 17
Registrato il: 17/11/2004
Sesso: Maschile
Sei sicuro?
Nessun attacco personale nei tuoi confronti, le repliche (civili e senza offese o arroganza) derivano da dati inesatti che vengono forniti da te e da altre persone in questo e in altri contesti. (A tuo dire)avrai anche fatto la storia dello sci sull'Etna, fatto sta che puoi forse negare che non pratichi questa professione sul vulcano? Di conseguenza mi sembrerebbe doveroso che tu ti pronunciassi esclusivamente come guida e non come maestro, poiché nella fattispecie non rappresenti la categoria, ma una opinione personale dalla quale molti maestri, che praticano sull'ETNA e non altrove, si distaccano e disapprovano. In più, lo schiaramento di guide può (si badi che sto facendo una costatazione e non sto attaccando te direttamente) scaturire dal fatto che, oltre l'estremo amore per la natura ed il vulcano, si potrebbe pensare che l'apertura di una seggiovia in uno dei versanti più attraenti, 1) consentendo un accesso più agevole in quota, possa inevitabilmente costituire una perdita economica per le guide stesse, il cui ingaggio può essere ritenuto meno necessario. 2)potrebbe far nascere nuove realtà imprenditoriali di guide e similari, instaurando una nuove e forte concorrenza.
Ciao a tutti

 

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Etneo
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