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lo sport si ferma

Ultimo Aggiornamento: 03/04/2005 14:26
03/04/2005 14:26
 
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E’ morto 'l'atleta di Dio' 02/04/2005 22:01.23

Nei 26 anni di Pontificato Giovanni Paolo II ha cambiato il rapporto tra Chiesa e sport

Il Papa è morto. Tutto il mondo lo piange, compreso il mondo dello sport, con cui Karol Wojtyla prima e Giovanni Paolo II poi hanno avuto un rapporto strettissimo. Giovanni Paolo II verrà ricordato infatti per essere stato il primo Papa sportivo della storia.

Calciatore in gioventù a Wadowice, città a 50 chilometri da Cracovia, dove era nato il 18 maggio 1920, e portiere della squadra della scuola durante gli studi classici, Karol Wojtyla ha praticato fino a età avanzata molti altri sport: dal nuoto al canottaggio allo sci alpino. Le immagini che lo ritraggono in tenuta da sci e da tracking hanno fatto il giro del mondo.

Una volta diventato Papa, Wojtyla non poteva non dedicare una particolare attenzione al significato che lo sport riveste nella società. In occasione del Giubileo della Chiesa cattolica nell'anno 2000, il 29 ottobre Giovanni Paolo II ha celebrato una messa allo Stadio Olimpico di Roma con la presenza dei massimi rappresentanti delle organizzazioni sportive e di un consistente numero di atleti delle varie discipline. Un esempio della sua ferma volontà di cambiare il rapporto della Chiesa con lo sport, per tanti anni considerato soltanto come pratica personale a livello oratoriale. Va in questa direzione la decisione, il 3 agosto 2004, di creare una sezione di un dicastero ‘Chiesa e sport’ presso il pontificio consiglio per il Laici. Ufficio aperto, ha spiegato il Vaticano, proprio in concomitanza con i giochi di Atene.

Tanti i personaggi sportivi ricevuti dal Papa durante le udienza generali del mercoledì, dalle stelle calcistiche del Real Madrid, agli arbitri italiani, fino ai maratoneti o ai ciclisti dilettanti che corrono per la pace. Nel gennaio scorso è stata la Ferrari al completo a rendere omaggio all’ ‘atleta di Dio’ (così veniva chiamato). A tutti Giovanni Paolo II ha lasciato un profondo messaggio di lealtà, coraggio e spirito di sacrificio.
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