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Ho rubato questo post a Luca, un amico di un altro forum. L'ho fatto perchè credo serva a tutti noi per riflettere un pò!
Staccarsi dal proprio dolore è difficile perchè comunque è una parte di te, e per assurdo, quando inizi a stare meglio, quasi ti manca un pò quella sensazione che ti riempiva le giornate, rischi di sentirti vuoto..
Sono diventate troppo lunghe le mie notti.
Le ore delle mie notti sono più del necessario
per riporre i miei pensieri nelle proprie scatole.
Avanza troppo tempo.
Non terminano più,
lunghissime,
come se avessi di fronte una clessidra
e vedessi la sabbia scendere granello per granello,
supplicando che la metà superiore
vada in fretta nella metà inferiore.
Sono questi i momenti in cui vorrei
che il sole restasse su per 24 ore,
ininterrottamente.
Le lenzuola sono troppo umide di sudore,
ma non per il caldo,
ah se vorrei che fosse il caldo.
Invece è l'agitazione.
So che in quella umidità di sudore freddo,
tutto psico e poco somatico,
c'è il mio malessere.
Lo vedo distintamente,
certo,
ma non mi fa stare meglio.
Passerà,
oh lo so,
passerà.
Ma fino ad allora è dura, dura da matti.
Anche perchè poi ho una vita,
un lavoro,
e cose da fare,
per me stesso intendo.
Le mie notti di questo periodo sono fastidiose più delle zanzare.
Mi dànno fastidio e mi percuotono l'anima.
Ora riprovo a combatterle,
so che ormai ne sono rimaste poche fino all'alba.
E mi sarà più facile poi
affrontarle nella notte successiva.
Luca ora deve combattere la sua notte,
ce la metterà tutta,
al solito,
ne uscirà frastornato ma vivo.
Ma spesso il vuoto è peggio del dolore.
Davvero insopportabile l'assenza.
boys_dont_cry
Luca: forza!!! Ti abbraccio forte!
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