Schumacher vince anche a Budapest. Regala alla Ferrari il 14mo titolo costruttori. Per quello piloti, ormai, è una questione solo tra lui e Barrichello. Per il tedesco, che o vince o non arriva al traguardo, è il 7mo successo in fila, il 12mo quest'anno
BUDAPEST - Suspense? L'unico momento di interesse di questo GP d'Ungheria, dominato come al solito da Michael Schumacher, c'è stato quando Rubens Barrichello è stato un po' lento nel partire durante il giro di warm up. Nulla di grave. Al via, tutte e due le Ferrari sono ai propri posti, in prima fila.
Alla partenza,Schumacher prende la testa della corsa. Barrichello si deve sudare la seconda posizione con Alonso, partito alla grande. Montoya scavalca Button. Trulli sbuca alle spalle di Button. Raikkonen si mette dietro il sonnolento, al via, Sato.
Dopo 10 giri di noia, iniziano i rifornimenti. Tra i piloti di testa, l'ultimo a rientrare ai box è proprio Herr Schumi. Credete che cambi qualcosa? Niente. Anzi, per gli altri si mette anche peggio di prima. Il gruppo di Montoya subisce la lentezza di Webber e il divario tra lui e la testa della corsa diventa enorme.
Al 15mo giro, Raikkonen si ritira.
Qui inizia il giallo dell'apparato di rifornimento della Ferrari. Mentre i due piloti spingono come dei pazzi per lasciarsi dietro gli avversari, ai box della rosse i meccanici smontano e rimontano il bocchettone della benzina. Potrebbero esserci delle sorprese.
Schumacher alza il ritmo, come si alza la temperatura dell'asfalto assolato ungherese. 45 sono i gradi in pista. Barrichello sprofonda a 10 secondi di distacco. Alonso perviene a 30 dal tedesco.
Al 30mo giro, Alonso si ferma ai box per il secondo rifornimento. Riesce a rientrare in pista proprio davanti all'arrembante Button. Lo spagnolo viene imitato dal summenzionato e dal colombiano Montoya al giro dopo.
La Ferrari richiama, come da copione, prima Barrichello e poi Schumacher. Non cambia niente neppure stavolta.
Il ritiro di Zonta, al suo rientro con la Toyota, fa entrare la gara in regime di bandiera gialla. Altro da segnalare? Non proprio. Anche Trulli si ritira. Peccato per il pescarese: "Sta andando tutto male. Non ne va bene una". Andrà meglio l'anno prossimo con la Toyota, Jarno.
I giri rimanenti sono un conto alla rovescia verso un traguardo che viene tagliato dal mascelluto weltmeister, dal suo fido scudiero Barrichello e da un "di più non si poteva fare" Alonso.
Montoya, Button, Sato, Pizzonia e Fisichella giù dal podio, ma a punti.
Un GP scontato, nel senso che la fine era nota. Alla Ferrari, fortissima e indistruttibile, va il 14mo titolo costruttori, il 6o consecutivo, e l'aritmetica certezza che anche quello piloti sarà tinto di rosso. Schumacher si porta a casa, oltre al trofeo, anche un altro record personale. Vincendo a Budapest, Scumi eguaglia il record di Ascari di 7 successi di fila: la striscia del tedesco era iniziata il 30 maggio, vincendo il GP d'Europa.
E cosa vi fa pensare che tra due settimane a Spa, questo record non verrà battuto?