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SPECIALE FORMULA 1

Ultimo Aggiornamento: 13/09/2007 19:54
13/08/2004 14:46
 
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Schumi detta subito legge!
Nelle prime libere del venerdì, il tedesco ottiene il tempo più veloce dopo 10 giri conclusi. Alle sue spalle, Rubens Barrichello e Anthony Davidson a poco più di tre decimi. Bene le McLaren, mentre faticano le Renault

BUDAPEST - Il week-end di gara in Ungheria inizia subito sotto il color rosso di Maranello. Michael Schumacher e la sua F2004 dettano legge fin dalle prime libere del venerdì e con il tempo di 1'21''552 ottengono il giro più veloce. Alle sue spalle, ecco Rubens Barrichello, pronto ad approffittare di qualche errore del compagno di squadra, a ''386 millesimi di ritardo. Insomma, riprendiamo da dove ci eravamo lasciati prima della pausa estiva, con la Ferrari davanti a tutti e con le rivali ad inseguire.

Dietro alla coppia rossa, ecco la BAR di Anthony Davidson. Il collaudatore della scuderia di David Richards è arrivato ad un soffio da Rubinho, fermando il cronometro a 1'21''951. A soli ''399 millesimi da Schumi e a ''013 dal brasiliano. Al quarto e al quinto posto, ecco la coppia targata McLaren-Mercedes. Le frecce d'argento dimostrano di sentirsi a proprio agio sul circuito ungherese e ottengono ottimi risultati con Kimi Raikkonen che precede David Coulthard.

Nelle posizioni più arretrate, da segnalare i tempi abbastanza lenti delle due Renault, con Trulli nono e Alonso undicesimo, e della BAR di Jenson Button, solo decimo l'inglese. Ricordiamo che le seconde libere di oggi inizieranno alle ore 14.

Questi i tempi della mattina dei primi tredici:
1)SCHUMACHER (Ferrari) 1:21.552 (10 giri)
2)BARRICHELLO (Ferrari) 1:21.938 (11)
3)DAVIDSON (BAR-Honda) 1:21.951 (24)
4)RAIKKONEN (McLaren-Mercedes) 1:23.024 (5)
5)COULTHARD (McLaren-Mercedes) 1:23.100 (8)
6)MONTOYA (Williams-BMW) 1:23.753 (8)
7)PANIS (Toyota) 1:23.827 (8)
8)BRISCOE (Toyota) 1:24.108 (20)
9)TRULLI (Renault) 1:24.124 (13)
10)BUTTON (BAR-Honda) 1:24.140 (14)
11)ALONSO (Renault) 1:24.191 (13)
12)FISICHELLA (Sauber-Petronas) 1:24.198 (13)

13/08/2004 15:23
 
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13/08/2004 19:36
 
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nelle seconde prove in testa ce sta raikkonen..
15/08/2004 12:05
 
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Non si scappa dal dominio rosso!
Anche in Ungheria, la coppia dei ferraristi domina le qualifiche in lungo e in largo. A conquistare la pole, alla fine, è Michael Schumacher, alla 62esima in carriera. Alle sue spalle, si piazza un combattivo Rubens Barrichello, con 177 millesimi di ritardo. Terzo un ottimo Takuma Sato con la BAR

BUDAPEST - Tornando dalle vacanze si pensava, e si sperava per lo spettacolo, ad una musica diversa da quella ascoltata finora. E invece, non cambia niente. La Ferrari si ripresenta in Ungheria con la stessa voglia di vincere e con la solita monoposto perfetta.

Il direttore d'orchestra, scontato dirlo, è Michael Schumacher. Il tedesco centra la 62esima pole position in carriera con il tempo finale di 1:19.146. Con questa, Schumi si porta a tre lunghezze dal record assoluto di 65 pole detenuto dal leggendario Ayrton Senna. Costante nella sua perfezione, Schumacher conferma i risultati ottenuti ieri e nelle libere della mattinata e piazza un giro impeccabile.

A dar filo da torcere al tedesco, ci ha pensato Rubens Barrichello. Il brasiliano, l'ultimo a scendere in pista per il giro di qualifica, spinge sull'acceleratore, ma alla fine può solo limitare il distacco di 177 millesimi. O uno o l'altro, alla Ferrari possono solo sorridere. Domani, per l'ennesima volta in stagione, la prima fila sarà tutta rossa e le premesse per la vittoria finale ci sono tutte.

Dalla seconda fila, invece, partirà Takuma Sato. La confidenza con il tracciato è apparsa buona fin da ieri e il terribile giapponese ha centrato il terzo tempo, a 547 millesimi dal leader. La sfida alla Ferrari è lanciata proprio dalla BAR, visto il quarto tempo di Jenson Button. Bravo a concentrarsi sul proprio lavoro e a non distrarsi dalle voci di mercato, il giovane inglese sarà pronto ad approffittare di qualche errore di chi lo precede.

La Renault si porta tra i primi con Fernando Alonso. Il quinto tempo dello spagnolo è un ottimo risultato in un tracciato non adatto alla R24. Può essere soddisfatto anche Antonio Pizzonia. Il pilota sudamericano sta sostituendo alla grande Ralf Schumacher e, oggi, si è tolto pure lo sfizio di precedere il compagno di squadra. Sesto tempo per Pizzona e settimo per Juan Pablo Montoya.

A parte la Ferrari, i colori italiani vengono portati con onore da Giancarlo Fisichella, subito competitivo fin dalla mattinata, e da Jarno Trulli. Nono e decimo tempo per i piloti della Sauber e della Renault. Chiude la top ten Kimi Raikkonen. Fresco sposo e il più veloce nelle libere di ieri, 'Ice Man' non è riuscito a confermarsi. Forse condizionato da qualche goccia scesa sull'Hungaroring, il finlandese arriva a quasi un secondo e mezzo da Schumi.

Sembra un altro monologo Ferrari, a meno che qualcuno domani non trovi quelle giornate da leggenda. Un Gran Premio combattuto e spettacolare è la nostra speranza, un ennesimo podio rosso è il nostro pronostico.

16/08/2004 00:10
 
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Settebello!
Schumacher vince anche a Budapest. Regala alla Ferrari il 14mo titolo costruttori. Per quello piloti, ormai, è una questione solo tra lui e Barrichello. Per il tedesco, che o vince o non arriva al traguardo, è il 7mo successo in fila, il 12mo quest'anno

BUDAPEST - Suspense? L'unico momento di interesse di questo GP d'Ungheria, dominato come al solito da Michael Schumacher, c'è stato quando Rubens Barrichello è stato un po' lento nel partire durante il giro di warm up. Nulla di grave. Al via, tutte e due le Ferrari sono ai propri posti, in prima fila.

Alla partenza,Schumacher prende la testa della corsa. Barrichello si deve sudare la seconda posizione con Alonso, partito alla grande. Montoya scavalca Button. Trulli sbuca alle spalle di Button. Raikkonen si mette dietro il sonnolento, al via, Sato.

Dopo 10 giri di noia, iniziano i rifornimenti. Tra i piloti di testa, l'ultimo a rientrare ai box è proprio Herr Schumi. Credete che cambi qualcosa? Niente. Anzi, per gli altri si mette anche peggio di prima. Il gruppo di Montoya subisce la lentezza di Webber e il divario tra lui e la testa della corsa diventa enorme.

Al 15mo giro, Raikkonen si ritira.

Qui inizia il giallo dell'apparato di rifornimento della Ferrari. Mentre i due piloti spingono come dei pazzi per lasciarsi dietro gli avversari, ai box della rosse i meccanici smontano e rimontano il bocchettone della benzina. Potrebbero esserci delle sorprese.

Schumacher alza il ritmo, come si alza la temperatura dell'asfalto assolato ungherese. 45 sono i gradi in pista. Barrichello sprofonda a 10 secondi di distacco. Alonso perviene a 30 dal tedesco.

Al 30mo giro, Alonso si ferma ai box per il secondo rifornimento. Riesce a rientrare in pista proprio davanti all'arrembante Button. Lo spagnolo viene imitato dal summenzionato e dal colombiano Montoya al giro dopo.

La Ferrari richiama, come da copione, prima Barrichello e poi Schumacher. Non cambia niente neppure stavolta.

Il ritiro di Zonta, al suo rientro con la Toyota, fa entrare la gara in regime di bandiera gialla. Altro da segnalare? Non proprio. Anche Trulli si ritira. Peccato per il pescarese: "Sta andando tutto male. Non ne va bene una". Andrà meglio l'anno prossimo con la Toyota, Jarno.

I giri rimanenti sono un conto alla rovescia verso un traguardo che viene tagliato dal mascelluto weltmeister, dal suo fido scudiero Barrichello e da un "di più non si poteva fare" Alonso.

Montoya, Button, Sato, Pizzonia e Fisichella giù dal podio, ma a punti.

Un GP scontato, nel senso che la fine era nota. Alla Ferrari, fortissima e indistruttibile, va il 14mo titolo costruttori, il 6o consecutivo, e l'aritmetica certezza che anche quello piloti sarà tinto di rosso. Schumacher si porta a casa, oltre al trofeo, anche un altro record personale. Vincendo a Budapest, Scumi eguaglia il record di Ascari di 7 successi di fila: la striscia del tedesco era iniziata il 30 maggio, vincendo il GP d'Europa.

E cosa vi fa pensare che tra due settimane a Spa, questo record non verrà battuto?

17/08/2004 17:42
 
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Parola ai campioni del Mondo!
Luca Cordero di Montezemolo, Jean Todt e Michael Schumacher rendono onore al titolo costruttori vinto dalla Ferrari a Budapest. Un grazie ai partner, ai meccanici e a tutti i dipendenti che lavorano a Maranello. Ecco come i protagonisti commentano questo ennesimo trionfo del cavallino rampante

MILANO - Dopo il trionfo di Budapest e i festeggiamenti per la vittoria del mondiale costruttori, parlano i protagonisti di questo ennesimo, il quattordicesimo per la precisione, titolo della Ferrari.

Ad aprire i commenti è Luca Cordero di Montezemolo. Parole piene di orgoglio e di soddisfazione quelle spese dal presidente della Ferrari per i piloti e per la squadra intera:

'Sono orgoglioso di una squadra capace di vincere il sesto titolo costruttori di fila con sei gare d'anticipo. Voglio ringraziare gli straordinari uomini della Ferrari e i nostri piloti e non vedo l'ora di festeggiare insieme a loro domani sera a Maranello'.

'Un ringraziamento particolare va a tutti i nostri partner tecnici e commerciali, per lo straordinario supporto che ci hanno garantito. Questo successo premia il lavoro e la tecnologia italiani. Vogliamo dedicarlo all'Italia che ha uomini, risorse e capacità straordinari per primeggiare nel mondo'.

Un altro sicuro protagonista di questo ennesimo capolavoro della Ferrari è Jean Todt. Il direttore del cavallino rampante ritorna prima sul Gran Premio d'Ungheria e sui fattori che hanno contribuito alla doppietta rossa:

'E' semplice, abbiamo lavorato nella giusta direzione e abbiamo compreso quale fosse il problema e cioè che non eravamo abbastanza competitivi, anche se devo dire che si è trattato soprattutto di un problema di gomme. Quest'anno la Bridgestone ha fornito, per le ultime due gare, un nuovo tipo di pneumatici. Di base il pacchetto Ferrari-Bridgestone si è dimostrato molto competitivo fin dal venerdì, confermandosi poi in qualifica, con un ottimo tempo sul singolo giro veloce'.

'Sapevo che a Budapest saremmo stati piuttosto competitivi e venerdì mattina ne abbiamo avuto conferma. Questa competitività è dovuta ovviamente a molti fattori ma insieme alla Bridgestone abbiamo fatto un buon lavoro sulla costruzione e la consistenza dei pneumatici e questo ci ha aiutato molto ad essere competitivi nel corso dell'intero fine settimana di Gran Premio'.

Infine, spazio a colui che trasforma in pista, e al meglio, tutti gli sforzi del team Ferrari. Michael Schumacher è entusiasta per la vittoria del titolo costruttori e si pregusta già il mondiale piloti:

'Penso che sia bello festeggiare con tutta la Ferrari. Ciò che noi facciamo in pista è solo la punta dell'iceberg rispetto a ciò che viene fatto in azienda. Le basi del nostro successo vengono poste a Maranello e ogni singolo dipendente si è meritato il titolo. E' quindi giusto che ognuno di loro prenda parte non solo al successo ma anche ai festeggiamenti'.

'Ciò che la Ferrari è riuscita a fare in questi anni è qualcosa di indescrivibile. Penso che stiamo vivendo un momento storico straordinario e questa storia è scritta non solo da tutti i nostri patners ma anche da ogni singola persona a Maranello. Questa monoposto sorprendente e incredibilmente affidabile, che ci ha fatti arrivare dove siamo ora, è il risultato delle sorprendenti meticolosità e motivazione di ognuno al proprio lavoro'.

Insomma, due piloti, una monoposto e una squadra al limite della perfezione. Impresa ardua quella affidata agli avversari, levare da Maranello il titolo costruttori non sarà facile neanche la prossima stagione.

19/08/2004 15:28
 
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Button in Williams, parola di Theissen
L'affare-Jenson alimenta le cronache sportive, ormai sature del dominio Ferrari. Il pilota britannico ha firmato per la scuderia di Grove e, nonostante la BAR abbia già affilato le unghie per trattenerlo, il direttore della BMW Motorsport non ha dubbi. Nel 2005 sarà lui a vestire i colori del team britannico...

MILANO - Il colpo di scena del mercato-piloti per la stagione 2005 continua a movimentare il paddock della classe regina, aprendo la via a curiose ipotesi per la nuova stagione.

Il presunto tradimento di Jenson Button, pronto a dire addio alla BAR per riabbracciare il credo del team di Grove, non smette di alimentare le cronache sportive, nonostante il chiarimento avvenuto tra il pilota britannico e David Richards.

Non è quindi un caso che Mario Theissen sia tornato su quello che viene ormai definito l'affare Jenson Button. Il direttore della BMW Motorsport ha confermato quanto già spiegato nientemeno che da Frank Williams: il pilota britannico ha contattato la Williams a luglio per avvisarlo che il suo contratto con l'attuale scuderia poteva dargli la possibilità di lasciare la squadra di Brackley alla fine di questa stagione. Un'occasione, insomma, da non perdere!

'L'anno prossimo saranno Mark Webber e Jenson Button a guidare per noi. Entrambi i contratti sono stati firmati durante la pausa estiva. Per quanto riguarda Mark Webber, lo avevamo individuato da molto tempo mentre l'opportunità di firmare con Jenson è giunta improvvisamente.

La verità è che i contratti tra lui e noi non sono mai cessati da quando ci lasciò alla fine del 2002, però considerata la sua situazione contrattuale non speravamo che fosse libero per il 2005. Prima del Gran Premio di Germania, questa situazione è improvvisamente cambiata. Jenson ha contattato Frank Williams per dirgli che desiderava raggiungerci e che la sua situazione contrattuale glielo permetteva. La Williams ci ha informato di questa possibilità ed abbiamo esaminato il contratto di Jenson. Siamo giunti alla sua stessa conclusione. Da lì abbiamo firmato un contratto con lui.

Dal mio punto di vista non c'è niente di straordinario in quest'affare. Jenson ha visto che aveva una chance di raggiungere la Williams e ha colto quest'occasione'.

Il 2005 si annuncia già interessante. Mario Theissen ha inoltre negato le voci riportato ultimamente che parlavano di alcune discordanze tra la BMW e la scuderia britannica: il costruttore tedesco ha partecipato pienamente alle trattative, sostenendo le scelte del presidente.

'La BMW è stata coinvolta in queste trattative sin dal primo giorno. Nei due casi, per Mark e Jenson, Frank Williams ci ha chiesto il nostro punto di vista ed ogni volta gli abbiamo dato il nostro supporto. La cooperazione tra la BMW e la Williams si è notevolmente rinforzata negli ultimi dodici mesi.

Pensiamo che la situazione contrattuale di Jenson sia chiarissima anche se la BAR lo nega. Siamo convinti che la questione verrà risolta grazie ad un processo legale e siamo fiduciosi per il risultato. Speriamo che tutte queste discussioni a proposito di Jenson smettano a breve. Sarei felicissimo di poter contare su Mark e Jenson nelle prime prove invernali...'

20/08/2004 12:27
 
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Mercato: Villeneuve, ritorno alle origini
Nel 2005 ci saranno diversi volanti disponibili visti i movimenti degli ultimi mesi e un possibile e gradito ritorno è proprio quello del pilota canadese. Ciò che lascia un po' stupiti è il fatto che Jacques Villeneuve stia pensando di rientrare in BAR, scuderia che lo ha lasciato a piedi nella passata stagione.

A confessarlo è stato lo stesso pilota che ha affidato al giornale 'Autosport Magazine' le proprie parole.

'La BAR ha bisogno di un pilota che possa adattarsi rapidamente al team. Ho esperienza, so cosa significa vincere delle gare e l'ho già fatto. Con questa squadra ho vissuto dei momenti molto difficili. Si tratta quindi di una storia che non è ancora terminata e questo mi motiva parecchio'.

Ma come la mettiamo con un rapporto non certo idilliaco con David Richards?

'Abbiamo chiarito tutto. Tutto quello che ti tocca personalmente non è facile da digerire perché ci si trova in mezzo alla crisi e non è semplice prendere le distanze. Nella mia vita, ho sempre voltato pagina per andare avanti e quindi non ragione per non continuare a fare oggi la stessa cosa'.

13/09/2007 19:54
 
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MCLAREN, E' UNA STANGATINAVIA I PUNTI DEL MONDIALE COSTRUTTORI E 100 MILIONI DI MULTA, PILOTI SALVI

Dopo una giornata di tensione e di indiscrezioni, è finalmente arrivata, dalla sede Fia di Place de la Concorde, la tanto attesa sentenza sulla spy story di Formula 1. Alonso ed Hamilton tirano un sospiro di sollievo e mantengono i loro punti, mentre alla scuderia di Woking sono stati tolti tutti quelli della classifica costruttori, dove ora la Ferrari ha via libera per il titolo. Pesante, invece, la multa: è di 100 milioni di dollari, cioè circa 140 miliardi delle vecchie lire.









Sei un miracolo, mi dai il coraggio per stare dove sto
sul ciglio di un equilibrio che non ho ..
questa sono io, ma con te c'è la farò..






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