SPECIALE FORMULA 1

come diceva Dan Piterson Mamma butta la pasta :D

:grande

Campionato finito..mi sta bene..
ma che noia..
il bello di un GP dura solo dai 5 ai 10 secondi..la partenza..:(

vero :unsure

Ci vorrebbe un pata..trac..:risatona:

:mattarel: :mattarel: :mattarel:

:ohmy

Per registrare il passaggio delle automobili sulla linea di traguardo esistono due sistemi, oltre al cronometraggio manuale. In Formula Uno viene usato un trasmettitore di impulsi elettromagnetici, fissato allo chassis delle singole vetture. Al momento del passaggio sul traguardo, questi impulsi sono raccolti da un cavo interrato nell’asfalto, generando così un segnale che mette in moto un cronometro, che li traduce in tempi. Il cronometro, a sua volta, è collegato via cavo a un computer, che memorizza i dati e li elabora, calcolando a ogni giro il tempo di ogni concorrente e, facendo una semplice sottrazione, il distacco fra le vetture.
L’altro sistema usato è quello delle fotocellule, cioè un fascio di luce che viene interrotto dal passaggio delle automobili.
Le fotocellule hanno però un inconveniente: possono rilevare i passaggi soltanto se tra le automobili che sono sulla linea c’è un distacco minimo di sei centesimi di secondo. Se le automobili sono più vicine o addirittura accostate, allora è il cronometrista che deve stimare il distacco a “occhio”.

ad occhio :ohmy

successi della Ferrari hanno un segreto: il lavoro del team. Jean Todt spiega i motivi e i segreti che portano la rossa ad avere una spinta in più rispetto a tutti gli avversari. Parola al nuovo direttore generale dell'azienda di Maranello

MILANO - Le copertine dei giornali sono tutte dedicate a Michael Schumacher e al suo quinto successo stagionale, il quarto in quattro anni sul circuito iberico. Tutto normale, ma, oltre ai piloti che salgono sulla F2004, ci sono altri protagonisti di questa partenza da record della Ferrari. Magari meno appariscienti, ma altrettanto importanti per i sucessi del cavallino rampante. Uno su tutti, Jean Todt. Il nuovo direttore generale della Ferrari, spiega i segreti di questa squadra che sembra imbattibile in pista. Partendo dall'analisi del successo in Spagna.

'Non credo ci sia vittoria senza fatica. Domenica, abbiamo sofferto dall'undicesimo giro alla fine, da quando, cioè, ci siamo resi conto che Michael aveva problemi con una rottura allo scarico. All'inizio pensavamo che non sarebbe riuscito a finire la gara, ma poi, man mano che giro si sommava a giro, ci siamo resi conto che forse sarebbe riuscito ad arrivare in fondo mantenendo il suo ritmo. Ad ogni modo, è stato un bel sollievo vederlo passare sul traguardo. Malgrado la preoccupazione per Michael, però, sapevamo di poter contare su Rubens, che era in seconda posizione'.

Le vittorie di Schumi e i podi conquistati da Rubens, hanno un unico denominatore in comune: il lavoro e la professionalità dell'intero team di Maranello.

'E' sorprendente la carica agonistica di questa squadra, la vitalità, la dedizione al team e alla vittoria. I meriti tuttavia sono da dividere con i nostri partner, come Bridgestone, Shell e tutti gli altri. Tutti sono costantemente impegnati nel dare il meglio'.

Partendo dal reparto corse, Todt si è ritagliato una posizione fondamentale all'interno della Ferrari e il nuovo incarico di direttore generale conferma quanto Luca Cordero di Montezemolo conti sulla sua bravura e le sua capacità.

'Ho il vantaggio di avere a che fare con una squadra straordinaria, dove tutti hanno un ruolo ben definito e sanno perfettamente cosa devono fare. Sarà per me una sfida personale gestire il ruolo di Direttore Generale Ferrari rimanendo a capo della squadra corse. Mi sento molto gratificato da questa nuova responsabilità, anche perché, come francese, è difficile aspettarsi una simile carica in un'azienda quale Ferrari. Sicuramente, farò del mio meglio per essere all'altezza della scelta fatta dal Presidente Montezemolo e dagli altri dirigenti. Ora dovrò occuparmi dell'intera azienda, non più solo di Formula 1, ma so di poter contare su una buona organizzazione, tanto che non prevedo cambiamenti dal lato sportivo. Verrò ancora alle gare'.

Anche perchè se il reparto corse dovesse un giorno tornare a soffrire, i ferraristi sapranno subito a chi rivogersi: Jean Todt!.

MONTECARLO - Miglior tempo per Michael Schumacher pure nella seconda ora di prove libere del Gp di Monaco: 1'14''741 per l'iridato ferrarista, davanti a Davidson (Bar, a 0''400), Barrichello (staccato di 578 millesimi) e Trulli (Renault). Solo nono Alonso (Renault), davanti a Montoya (Williams) e Ralf Schumacher. (F.Riz.)

Coulthard e Ralf Schumacher, senza un volante per la prossima stagione e perennemente dietro anni luce alle Rosse, si lasciano andare a dichiarazioni polemiche contro le loro scuderie

MONTECARLO - Uno è stato praticamente 'creato' dalla McLaren, l'altro ha ricevuto molto dalla Williams senza praticamente contraccambiare con quel titolo mondiale che la scuderia di Groove si aspettava. Parliamo di David Coulthard e di Ralf Schumacher.

I due piloti sono probabilmente al capolinea dei rapporti di lavoro con le rispettive scuderie inglesi e, entrambi, iniziano ad accusare chi per anni li ha garantito un volante prestigioso.

Certo non deve essere facile per un pilota convinto di valere il titolo mondiale vedersi sempre gli scarichi (quando si vedono) della rossa di Maranello davanti, però a volte un bagno di umiltà potrebbe far bene. Così non è e iniziane le polemiche.

Inizia David Coulthard, autore di un sesto posto come miglior risultato della stagione, e il suo facile obiettivo è la MP4-19: 'Sono stato io a svolgere i primi collaudi di questa monoposto e sapevo che era solo di un piccolo passo avanti rispetto alla MP4-17D. Quindi non ho voluto fare il terzo test. E' stato allora che tutti hanno iniziato a dire che la macchina era veloce e affidabile. Io stavo a casa e la cosa mi ha stupito. I media, basandosi su due giri veloci, ci consideravano una minaccia alla Ferrari. Aspetto Monaco e spero che potremo fare un po' meglio ma, analizzando i dati, siamo carenti ovunque.

Se Ron Dennis non se la 'passa bene', Frank Williams sta anche peggio.

Ecco cosa ha rivelato Ralf Schumacher sul conto del direttore tecnico Williams Patrick Head: 'Qualche volta Patrick dovrebbe restare nei binari. Non sempre pensa a quello che dice, dovrebbe essere meno emotivo.'

Al pilota è giunta voce che un 'alto dirigente' della sua scuderia ha dichiarato che, dopo l'incidente di Monza, il tedesco non è tornato veloce come prima. Ralf è sicuro: 'Altro che alto dirigente! Quelle cose le ha dette Head. A volte pensa di essere ancora alla F1 di vent'anni fa.' Poi, dopo tanto veleno, anche un zolletta di zucchero: 'Comunque che ci crediate o no è un piacere lavorare con lui, è un grande motivatore'.

Chissà che l'anno prossimo con Jacques Villeneuve sulla Williams e Juan Pablo Montoya sulla McLaren le cose non possano cambiare. Buffo però che, alla sesta gara, si parli già della prossima stagione...

Jarno velocissimo mette in fila Button (Bar) e il compagno Alonso. Solo quarto Schumacher (Ferrari), seguito da Raikkonen (McLaren) e Barrichello.

MONTECARLO (Monaco), 22 maggio 2004 - Grandissimo Jarno Trulli. E' sua la pole per il GP di Monaco, sesta gara della stagione, in programma sulla pista cittadina di Montecarlo. Il pilota Renault è stato l'unico a scendere sotto l'1'14" (1'13"985) e ha riportato un italiano davanti a tutti in qualifica dopo sei anni. L'ultimo fu Giancarlo Fisichella in Austria nel '98. L'altra notizia è che nessuna Ferrari è in prima fila. Michael Schumacher partirà quarto, il suo compagno Rubens Barrichello sesto.
In prima fila con Trulli, infatti, c'è la Bar di Jenson Button (a circa 4 decimi). E al terzo posto l'altra Renault di Fernando Alonso, staccato di 423 millesimi. Ralf Schumacher, che ha fatto segnare il 2° tempo assoluto con la Williams, è retrocesso di dieci posizioni e partirà 12° per aver cambiato il motore nella prima giornata di prove. Quinto è Kimi Raikkonen con la McLaren mentre Juan Pablo Montoya con la Williams è 9° dietro Takuma Sato (7° con la Bar) e David Coulthard (McLaren). Degli altri italiani Giancarlo Fisichella è buon 10° con la Sauber, Giorgio Pantano 18° con la Jordan e Gianmaria Bruni 20° con la Minardi.
Nelle libere del mattino il miglior tempo era stato della Ferrari di Schumi, che aveva girato in 1'14"014 battendo di appena 2 millesimi la Renault di Trulli e di 6 la Bar di Sato. Con i secondi 45 minuti molto intensi, con diversi piloti a succedersi nel far segnare la tornata più veloce. Al quarto posto l'altra Renault di Alonso seguito da Montoya (protagonista di un lieve incidente che lo ha costretto a cambiare l'ala anteriore della Williams), Button, Coulthard, Ralf Schumacher e Raikkonen. Mentre Barrichello nell'ultimo tentativo aveva trovato traffico chiudendo decimo

Domani finalmente vedremo un bel

1 7 J.Trulli Renault 1'13''985
2 4 R.Schumacher Williams 1'14''345
3 9 J.Button BAR 1'14''396
4 8 F.Alonso Renault 1'14''408
5 1 M.Schumacher Ferrari 1'14''516
6 6 K.Raikkonen McLaren 1'14''592
7 2 R.Barrichello Ferrari 1'14''716
8 10 T.Sato BAR 1'14''827
9 5 D.Coulthard McLaren 1'14''951
10 3 J.Montoya Williams 1'15''039
11 11 G.Fisichella Sauber 1'15''352
12 14 M.Webber Jaguar 1'15''725
13 17 O.Panis Toyota 1'15''859
14 15 C.Klein Jaguar 1'15''919
15 16 C.Da Matta Toyota 1'16''169
16 12 F.Massa Sauber 1'16''248
17 18 N.Heidfeld Jordan 1'16''488
18 19 G.Pantano Jordan 1'17''443
19 21 Z.Baumgartner Minardi 1'20''060
20 20 G.Bruni Minardi 1'20''115

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Scritto da: teppey 22/05/2004 15.15
Domani finalmente vedremo un bel

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:meno

Domani non me lo toglie nessuno..vedrai..:D

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Scritto da: michelle1mi 22/05/2004 15.21
:meno

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la storia mi dara ragioneeeeeee

infatti..:grande

Button insegue, terzo Barrichello, incidente per Alonso (ANSA) - MONTECARLO, 23 MAG - Dopo l'uscita di pista di Schumacher, Trulli e' sempre in testa al Gp di Monaco davanti a Button e Barrichello. Tutti gli altri inseguono a un giro. Al 41/o giro era uscito di pista anche Alonso, che ha urtato violentemente le protezioni e ha cominciato un testa coda che e' terminato fuori dalla galleria. Il pilota e' uscito senza problemi.