Quale futuro per il ciclismo?

Nonostante volessi, alla partenza di questo Tour de France ho deciso di non aprire un nuovo topic, perché troppo scottato dai casi di positività che colpiscono quotidianamente questo sport. Avrei preferito aspettare la fine del Tour per vedere se era il caso di farlo. Ma dopo aver letto che perfino Vinokourov (che nei giorni scorsi mi ha fatto commuovere- pur se questi alti e bassi erano sospetti) è stato trovato positivo ) .
Qua si assiste a una guerra di potere tra l'UCI e gli organizzatori dei grandi giri, come se non bastasse. Perché la notizia di Rasmussen è stata data a metà Tour( con lui in giallo) se ciò si sa da fine giugno e i mondiali sono a settembre? Perché l'ex dilettante americano ha parlato ora di questa scatola piena di sacche di sangue se il fatto risale veramente al 2002?
E da questa lotta fratricida escono sconfitti i corridori, il pubblico, la vera essenza del ciclismo, chi nonostante tutto( come il sottoscritto) è in grado di emozionarsi nel vedere un corridore soffrire e non mollare a dispetto delle difficoltà.
Infine, concludo dicendo che:
1.Bisogna rivedere il Pro-Tour(che come idea mi piace), per esempio con un sistema di promozioni e retrocessioni. E poi 20 squadre sono troppe.
2.Siamo davvero arrivato al punto di non ritorno che fose è meglio liberalizare perché almeno si assista ad uno spettacolo pari? In questo momento, e lo dico col nodo in gola, forse davvero sì.
3.Nel frattempo, la mia unica consolazione è pensare alla mia bella Wilier, sulla quale io soffro, ma so di non barare. Né con me stesso, né con gli altri.

Ciao,
Umberto.

P.S.: Il post è stato scritto di getto, sull'impeto della amarezza. Forse è un pò impulsivo, ma avevo davvero bisogno di sfogarmi.

...ti dico solo che anche la mia unica consolazione è la mia Bianchi gialla...

è stato legalizzato l'alcol, vogliamo legalizzare le droghe...legalizziamo pure il Doping!!!
è l'unica soluzione...tanto chi nn ha gambe non ce la farà mai a vincere!

Come dissi in precedenza,guardo il tour per il puro piacere di vedere la corsa,consapevole di assistere a una competizione falsata in partenza.
Vinokourov me l'aspettavo fosse trovato positivo all'antidoping:è impossibile correre con 30 punti di sutura al ginocchio e vincere la cronometro,prendere mezz'ora in salita e poi il giorno dopo vincere sempre in salita.
Gravavano ombre pesanti su tutta la sua squadra (Astana) e in particolare sul preparatore personale di Vinokourov (il famosissimo dottor Ferrari,ndr..).
Infine,vorrei consigliare il telecronista Rai Auro Bulbarelli di evitare inutili elogi a ciclisti,erigendoli addirittura a modello per i giovani,salvo poi verificare che essi si sono sottoposti a eterotasfusioni.
Personalmente,mi consolo e mi diverto con la mia bella bici Vektor ,che in un anno ha percorso la bellezza di 3500 km,col solo aiuto di acqua,integratori e...banane!!!

[Modificato da Frank2 24/07/2007 21.09]

Le emozioni che nascono dal vedere la propria squadra o il proprio idolo trionfare, si sa, spesso sono uniche e sono talmente forti da far dimenticare tutto il contorno negativo che può circondarlo.
Ma discorsi oggettivi su certi argomenti sono molto difficili da sostenere e rimango del parere che le emozioni "intoccabili" che uno sport può dare sono solo quelle che nascono nel praticarlo.
Chi segue con trasporto uno sport dovrebbe sapere che si sta appassionando a qualcosa fortemente soggetto a giochi di potere, forti interessi economici che più di una volta sono capaci di falsare intere competizioni.

Secondo me, il futuro del ciclismo professionistico, oggi, è solo in un lungo stop di riflessione.
Perché è chiaro, io lo dico dal '99 ma vabbè, che per vincere, ora, è NECESSARIO doparsi. Non si può sperare in alcuna pulizia se si becca un uomo di punta (che so, Vinokurov) e lo si esclude. I suoi avversari, che competevano con lui fino al giorno prima quasi alla pari, non sono certo puliti, non certo degni vincitori di tappe e giri.
Bisogna fermare tutto, omologare le legislazioni sul doping fra giustizia sportiva e penale, appianare le divergenze fra varie organizzazioni professionistiche, squadre e organizzazioni di grandi giri e corse.
Ad oggi, su raitre, con il commento scandaloso di Cassani e Bulbarelli, va in onda un altro sport. Il wrestling.

Il ciclismo è morto, forse più del calcio.

Nel calcio, così come in altri sport davvero ricchi, e cmq più ricchi del ciclismo, il vaso di Pandora della questione doping ancora non è stato sollevato a dovere.
Il ciclismo, a carissimo prezzo, ma la sua lotta al doping la sta facendo, sta cacciando via anche i suoi volti noti. Nel calcio non si muove una foglia.

I guru del doping come Conconi e Ferrari hanno lavorato per il Coni e non sono stati puniti. Petrucci è ancora al Coni dopo lo scandalo del laboratorio dell'Acqua Acetosa, è lì come non fosse successo nulla. Anzi si permette anche di dichiarare che i controlli antidoping funzionano solo in Italia. E il bello è che, al momento, potrebbe avere ragione.
I nomi nella lista del dottor Fuentes, lista che ha sbugiardato Basso Ullrich e Valverde, per dire, sono stati resi noti solo in parte. Quale parte? Solo i ciclisti.
Rasmussen è stato cacciato per aver mentito sui suoi spostamenti all'antidoping, Gattuso dopo aver proprio rifiutato un controllo a sorpresa ("il tavolaccio era orribile", disse) è andato in Nazionale a vincere, venerato, il mondiale. Così come il Cannavaro del video della flebo...

Se si aprisse sul serio la questione doping, dovremmo riconsiderare le vittorie italiane degli ultimi 20 anni nel calcio, nel nuoto, nell'atletica, nello sci di fondo (che la Di Centa super dopata sia addirittura in Parlamento è scandaloso)...e non solo quelle.

[Modificato da GreatGig 29/07/2007 22.40]

[Modificato da GreatGig 29/07/2007 22.41]

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Scritto da: GreatGig 29/07/2007 22.39


Se si aprisse sul serio la questione doping, dovremmo riconsiderare le vittorie italiane degli ultimi 20 anni nel calcio, nel nuoto, nell'atletica, nello sci di fondo (che la Di Centa super dopata sia addirittura in Parlamento è scandaloso)...e non solo quelle.

[Modificato da GreatGig 29/07/2007 22.40]

[Modificato da GreatGig 29/07/2007 22.41]

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Le vittorie italiane?il doping è un male mondiale!!
Un professionista che vince fa quasi sicuramente uso di doping, ma vince a spese di un altro atleta che a sua volta fa uso di doping!non esistono i bravi e i cattivi!sveglia ragazzi!

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Scritto da: Giugno78 29/07/2007 22.48

Le vittorie italiane?il doping è un male mondiale!!
Un professionista che vince fa quasi sicuramente uso di doping, ma vince a spese di un altro atleta che a sua volta fa uso di doping!non esistono i bravi e i cattivi!sveglia ragazzi!

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Mi devi dire da dove deduci che io me la prenda solo con le vittorie italiane (ho scritto "non solo quelle") e da dove deduci che io voglia dividere gli atleti o i ciclisti in buoni o cattivi.

Il problema sta semmai nell'opinione pubblica più diffusa, che crede molti sport esenti dal problema doping, non ultimo il calcio.

Hai perfettamente ragione, il ciclismo è l'unico sport che sta mettendo a repentaglio la propria credibilità cercando di combattere il doping. Tra controlli di rito e a sorpresa, la maglia gialla Contador ne ha subiti oltre 10 . Che poi potrebbe averla fatta franca è un altro discorso, ma qualcuno mi può dire quanti controlli sono fatti durante le altre manifestazioni sportive? )

[Modificato da =Il ragazzo= 30/07/2007 0.03]

D'accordissimo su tutto quello che ha scritto GreatGig... è assurdo come nel calcio non succeda tutto questo, non esiste che la notte prima della finale della Champions vanno nell'albergo delle finaliste, nel ciclismo succede e fin troppe volte...
ieri ho visto l'ultima tappa del Tour distrutto da doping e sospetti, oramai l'emozione di emozionarsi per la gara mi è stata tolta, perlomeno sono convinto, se puo essere una consolazione, che si sta facendo pulizia mentre altri sport continueranno molto piu a lungo nel marcio e nella fama dei loro protagonisti...

Beccato anche Iban Mayo (ancora Epo, da non credere), per un controllo del 24 luglio. Mancano ancora 6 giorni di controlli e poi potremo avere la classifica definitiva del Tour

viva la scherma! viva la scherma! viva la scherma! viva la scherma! viva la scherma! viva la scherma! viva la scherma! viva la scherma!

Il Tour è finito, magari anche i casi di doping? No, certo. Il campione italiano a cronometro Ascani è stato trovato positivo proprio in occasione di quella corsa. Non so più se ridere perché l'hanno beccato o piangere...

Di Luca trovato positivo al Cera al Giro d'Italia. La notizia viene data quando il Tour è ai piedi della salita del Mont Ventoux, la tappa più dura della corsa. In fuga c'è Menchov, che al Giro ha battuto con un certo agio Di Luca, un dopato.
Ora, mi spiegate come si fa a continuare a seguire questo sport?

Il ciclismo andrebbe chiuso per un anno almeno, andrebbero stabilite nuove norme e nuovi controlli. Radiazioni immediate, restituzioni dei premi con maggiorazioni, obbligo per le case farmaceutiche di mettere dei traccianti nei prodotti più a rischio etc etc
Così è solo una farsa. E' wrestling.

Vabè, non è oggi il Mont Ventoux, ma c'è un'altra salita importante.
La sostanza non cambia

Great, il ciclismo ha perso di credibilità da tempo.
La magra consolazione è che (a quanto pare) i controlli funzionano.
Ormai guardo le corse sempre col beneficio del dubbio.
Ho solo rabbia se penso che l'unico che ha veramente pagato un prezzo assurdo, pur essendo il più forte (nonostante usasse sostanze per essere alla pari con gli altri), è stato Marco Pantani.

La giornata di oggi la dedico a chi fischiò Garzelli. (sperando nella bontà di Garzelli )

GreatGig, 26/07/2007 16.25:

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Secondo me, il futuro del ciclismo professionistico, oggi, è solo in un lungo stop di riflessione.
Perché è chiaro, io lo dico dal '99 ma vabbè, che per vincere, ora, è NECESSARIO doparsi. Non si può sperare in alcuna pulizia se si becca un uomo di punta (che so, Vinokurov) e lo si esclude. I suoi avversari, che competevano con lui fino al giorno prima quasi alla pari, non sono certo puliti, non certo degni vincitori di tappe e giri.
Bisogna fermare tutto, omologare le legislazioni sul doping fra giustizia sportiva e penale, appianare le divergenze fra varie organizzazioni professionistiche, squadre e organizzazioni di grandi giri e corse.
Ad oggi, su raitre, con il commento scandaloso di Cassani e Bulbarelli, va in onda un altro sport. Il wrestling.

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Quoto!