Il concerto mi è piaciuto molto e penso ci sian state circa mille persone. Io ero in prima fila. Se qualche posto in prima fila era libero, si sarà trattato di uno dei casi da malessere per raffreddamento dei giorni scorsi o delle disdette di coloro che sarebbero potuti venire il 30 agosto ma non potevano venire al recupero dell'8 settembre. So che in seconda fila alla mia destra c'era anche Lorenzo il Barbagianni con Rossana. Francesco è arrivato sul palco alle 21 e un quarto circa. Prima, tutto come al solito: gli strumenti controllati accuratamente e il sottofondo delle musiche di Grechi.
Francesco era simpatico e intenso, ha esordito con un accenno al fatto che quella data era un recupero del 30 agosto e all'Italia ("Viva l'Italia", ma in tono positivo) vista da lui in concerto, dato che la sera prima aveva avuto un concerto ad Aosta. Ma son state due battute soltanto e ha subito attaccato con "Bambini venite parvulos", con quel suo recente arrangiamento un po' heavy. Poi è stata la volta del "Titanic", seguita dall'"Abbigliamento di un fuochista", canzone legata nel contenuto alla precedente... Poi è stata la volta della "Leva calcistica della classe '68" (sembrava che De Gregori parlasse con un bambino, magari con un figlio). Poi è venuto quel pezzo un po' "Kingston town" che è "L'angelo", dove Francesco ha messo cantando qualche variante, che però mi sono scordata... Poi è stata la volta di "Un guanto" che ha suscitato molta mia curiosità..
Poi Francesco ha messo giù la chitarra, si sono abbassate le luci, il pubblico applaudiva ancora con entusiasmo mentre Francesco inziava "Cardiologia", che - come sapete - è una definizione dell'amore e delle sue manifestazioni: allora lui con una certa gestualità, senza chitarra, l'ha un po' recitata... Avevo il terrore che la gente applaudisse in qualche passaggio che volevo chiaramente vedere o piuttosto sentire: ad esempio volevo chiaramente vedere quando parla "della chiave e del numero in mano...". Poi ha seguito "Compagni di viaggio" in quel suo recente arrangiamento che - mi è stato detto - ha fatto ad esempio anche nel concerto di Chiavenna e che a qualcuno non è molto piaciuto, perché, essendo un po' svelto, non risulta andare d'accordo col contenuto "visionario" della canzone. Poi devo confessare che si cominciava a sentire un po' di freddo, ma è partita una versione molto rock di "Mayday" che ha riscaldato un po'. Poi è stata la volta del classicone "Rimmel" dove Francesco è avanzato in primo piano sul palcoscenico. Poi io mi aspettavo "Niente da capire" e invece è capitata la canzone "Caldo e scuro" (una variante alla scaletta!!!), che mi ha incuriosito tanto, al pari di "Un guanto"... Poi un'altra raffica di canzoni dall'arrangiamento "heavy", con i chitarristi indaffaratissimi, che hanno contribuito a scaldare la temperatura freddina (il pubblico no, non era freddo...): "L'agnello di Dio" (dove c'era qualche variante che non mi ricordo) e "Numeri da scaricare", dove Giovenchi? (correggetemi se sbaglio) ha fatto un assolo che sembrava "l'urlo di Munch" sotto forma di schitarrata, e infatti mi pare che la canzone parli di deportazioni e di genocidi, laddove Francesco con un gesto della mano spiegava: "son gente come te e me, non sono numeri da scaricare".
Poi è venuta una divertente e dondolante "Sotto le stelle del Messico a trapanar" e "Generale" con una parte interna instrumental virtuosistica fra De Gregori e quello io credo essere Giovenchi...
Poi è stata la volta di "Vai in Africa, Celestino" (con delle varianti, per esempio: "taglia la torta e vai in Africa" - mi pare -) e "La ballata dell'uomo ragno" ("si atteggia a Rin tin tin ma è solo un licaone"), dopo la quale uno dietro di me ha detto forte: "Sicuro di non fare nessuna allusione, Francesco?". Ma lui ha voltato le spalle leggermente irrigidito e ha o bevuto o deposto la chitarra o entrambe le cose.
Poi è stata la volta della "Valigia dell'attore", che in questo tour ha avuto molto successo, quasi uno dei punti focali, a detta di alcuni amici: e anche qui mi pare che Francesco abbia adottato quel modo recitato un po' teatrale come in "Cardiologia". Qui appare chiaro come un lato della sua simpatia, specie presso i più giovani, sia dovuto a quel suo non porsi mai troppo sul piedistallo. Poi è stata la volta di "Alice" dove lui si è collocato - come per "Rimmel" - in primo piano al centro sul bordo del palco, lasciando in secondo piano i suoi chitarristi, che molto spesso invece sono suoi cooprotagonisti. Al suono di "Alice" la gente ha annuito bonariamente.. come dire: "ecco se se.. l'ha voluta fare.." eh eh eh..
Da ultimo ha cantato nel modo più tradizionale "Il bandito e il campione", poi improvvisamente ha detto "E adesso buonanotte e grazie", se ne è andato e le luci si sono spente.
Io sono rimasta e alcuni sapevano che non poteva finire così. E quindi, dopo acclamazioni varie che lo invitavano a tornare, Francesco è tornato fuori col bis a cantare "La donna cannone" e "Buonanotte Fiorellino" (questa come fosse una buona notte al pubblico). Durante queste due ultime canzoni, poiché a quel punto la security o non c'era o ha fatto finta di niente, tutto il pubblico, specie molti ragazzi e ragazze delle retrovie, ha dilagato e si è precipitato stretto davanti al palco. Francesco era felice e ha stretto anche qualche mano, ma poi ha pensato probabilmente che gli sembrava di essere o il Papa o uno pseudo - Elvis, quindi improvvisamente si è ritirato su. Lì è finito il concerto.
Altre curiosità: c'era un tecnico della band, che potrebbe essere un Lussana (ma io profana potrei sbagliarmi), che riprendeva dal lato sinistro, stando sul palco stesso, il concerto. Un'altra: una ragazza molto giovane e bionda e filiforme improvvisamente stava per raggiungere il palco sfidando la security, urlacchiando, per mostrare tutto il suo entusiasmo nei confronti del Principe. ...Robe da Robbie Williams o simili.
E ancora: all'uscita del concerto alle donne è stato consegnato un profumato giglio bianco in una bella composizione.
E su queste battute ormai è giunta l'ora che me ne vada a letto.
Scusate se incappo in qualche ingenuità. Io vado pochissimo ai concerti e sono poco esperta di terminologia...