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Francesco ieri, Francesco oggi

Ultimo Aggiornamento: 05/10/2006 17:46
21/09/2006 22:08
 
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Re: Re:

Scritto da: /Michela/ 21/09/2006 12.26


Ale non traduci? Il nostro astruso dialetto è sconosciuto ai più....

Aggittoriu= AIUTO!!

Ciao, Michela



Trattasi di una lingua, non di un dialetto [SM=g27790] Eheh

ciao Michela
------------------------------------------------------------------------
"..And if the band you're in starts playing different tunes,
I'll see you on the dark side of the moon.."
------------------------------------------------------------------------
21/09/2006 22:13
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: ale.tuveri 21/09/2006 22.08


Trattasi di una lingua, non di un dialetto [SM=g27790] Eheh

ciao Michela




Si... si... una lingua....astrusa. Moolto astrusa. [SM=g27789]
22/09/2006 01:15
 
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: /Michela/ 21/09/2006 22.13



Si... si... una lingua....astrusa. Moolto astrusa. [SM=g27789]



Scusate l'intromissione... Dai, non tiriamoci come al solito la zappa sui piedi! [SM=g27805]) Il Sardo è una lingua molto conservativa, la più vicina al latino. Quindi più che astrusa si direbbe Nobile..! [SM=g27789] …Scherzo!

Tuttavia, ciò che desidero maggiormente in questo momento, è esprimere la mia piena "solidarietà" (anzi... direi comprensione) nei confronti di Lorenzo G.
Siamo in due ad essere delusi dall'ultimo degre. Purtroppo.
Gli ultimi album (gli ultimi 2) sono senz'anima. Forse si potrebbe obiettare che le mie siano semplici considerazioni soggettive, avete ragione. Ma attenti, basta poco per constatare l’approssimazione con la quale si è lavorato, sia nella stesura dei testi che nell'elaborazione della musica. Chiunque conosca almeno un pò La Musica, non menta a se stesso per contraddirmi.
Ma ciò che mi sorprende maggiormente è che neanche lo stesso degre riesca ad accorgersi di ciò (tanto meno il suo capobanda che preso da una sorta "di delirio di onnipotenza" annunciava: "di quest'album se ne parlerà per un anno intero"... Lo disse riferendosi a Calypsos ). Ricordo bene anche un'intervista in cui degre si lamentava delle scarse vendite dell' album, a causa, a suo modo di vedere, dello stato non proprio florido della discografia in Italia. Ok, da un certo punto di vista gli potrei anche dar ragione, ma poi penso ad album quali "Ovunque Proteggi" di Vinicio Capossela e "In direzione ostinata e contraria" di De Andrè (sono solo 2 esempi), che hanno Dominato le classifiche di vendita di quest'ultimo anno, pur non essendo, badate bene, in nessun modo lavori "commerciali". Come mai allora Calipsos è stato un mezzo flop in termine di vendite e questi altri album che vi ho pocanzi citato sono stati dei successi? ... Forse degre non ha pensato che l'italiano, pur nella sua medietà, capisce e sa ancora distinguere un buon lavoro da un altro di qualità inferiore...
Forse di Calypsos si parlerà ancora per più di un anno, ma questo discorso credo varrà solo per i fans e appassionati... Per il resto degli ascoltatori, per i semplici ascoltatori, calypsos cadrà nell'oblio del tempo. Una canzone, un intero album può vincere il tempo solo quando la forza del suo messaggio supera l'effimero che costituisce la stessa musica, la quale scorre all'udito e poi, immediatamente, nel momento stesso dell'ascolto, scompare. Quando una canzone vince l’effimero di un semplice ascolto significa che ha lasciato/ci ha lasciato qualcosa dentro… Una cosa è certa: Di rimmel, di bene, di Santa Lucia, del cuoco di salò sia il tempo che l’uomo ne parleranno ancora a lungo. Perché hanno un anima, hanno l’anima, credo io, di colui che le ha scritte.



A mio modo di vedere questo è l’emblema del declinio…

Per salvarti la vita devi uscire da qua
devi lasciare la vecchia strada e fare un passo più in là
la direzione nuova la devi scegliere tu
per salvarti la vita devi rischiare di più

Per salvarti la vita non avere paura,
localizza un'uscita, fai le cose con cura
lascia correre l'acqua, lascia spegnere il fuoco,
è questione di niente, è questione di poco.

Devi comprarti un vestito nuovo e decidere come ti sta
e non aver paura di dimenticare
vattene adesso, non ti voltare
non c'è nessuno da salutare…

Devi cambiare indirizzo e telefono, devi cambiare città
e non aver paura di non farti più trovare
vattene, vattene adesso
ed io farò lo stesso
non ti voltare
non c'è nessuno da ringraziare.

Per salvarti la vita non ci stare a pensare
chiuditi bene la porta alle spalle e butta la chiave
guarda dritto negli occhi l'amore che stai per lasciare
e abbandona la scena, abbandona la nave.

Quanta acqua è caduta dal giorno in cui vennero scritte queste parole

Santa Lucia,
per tutti quelli che hanno gli occhi
e un cuore che non basta agli occhi.
E per la tranquillità di chi va per mare,
e per ogni lacrima sul tuo vestito,
per chi non ha capito.
Santa Lucia,
per chi beve di notte e di notte muore e di notte legge
e cade sul suo ultimo metro.
Per gli amici che vanno e ritornano indietro,
e hanno perduto l'anima e le ali.
Per chi vive all'incrocio dei venti
ed è bruciato vivo.
Per le persone facili, che non hanno dubbi mai,
per la nostra corona di stelle e di spine.
Per la nostra paura del buoi e della fantasia.
Santa Lucia,
il violino dei poveri è una barca sfondata,
è un ragazzino al secondo piano,
che canta, ride e stona,
perché vada lontano, fa che gli sia dolce,
anche la pioggia nelle scarpe,
anche la solitudine.

22/09/2006 01:36
 
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Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Coliandro 22/09/2006 1.15


Scusate l'intromissione... Dai, non tiriamoci come al solito la zappa sui piedi! [SM=g27805]) Il Sardo è una lingua molto conservativa, la più vicina al latino. Quindi più che astrusa si direbbe Nobile..! [SM=g27789] …Scherzo!

Tuttavia, ciò che desidero maggiormente in questo momento, è esprimere la mia piena "solidarietà" (anzi... direi comprensione) nei confronti di Lorenzo G.
Siamo in due ad essere delusi dall'ultimo degre. Purtroppo.
Gli ultimi album (gli ultimi 2) sono senz'anima. Forse si potrebbe obiettare che le mie siano semplici considerazioni soggettive, avete ragione. Ma attenti, basta poco per constatare l’approssimazione con la quale si è lavorato, sia nella stesura dei testi che nell'elaborazione della musica. Chiunque conosca almeno un pò La Musica, non menta a se stesso per contraddirmi.
Ma ciò che mi sorprende maggiormente è che neanche lo stesso degre riesca ad accorgersi di ciò (tanto meno il suo capobanda che preso da una sorta "di delirio di onnipotenza" annunciava: "di quest'album se ne parlerà per un anno intero"... Lo disse riferendosi a Calypsos ). Ricordo bene anche un'intervista in cui degre si lamentava delle scarse vendite dell' album, a causa, a suo modo di vedere, dello stato non proprio florido della discografia in Italia. Ok, da un certo punto di vista gli potrei anche dar ragione, ma poi penso ad album quali "Ovunque Proteggi" di Vinicio Capossela e "In direzione ostinata e contraria" di De Andrè (sono solo 2 esempi), che hanno Dominato le classifiche di vendita di quest'ultimo anno, pur non essendo, badate bene, in nessun modo lavori "commerciali". Come mai allora Calipsos è stato un mezzo flop in termine di vendite e questi altri album che vi ho pocanzi citato sono stati dei successi? ... Forse degre non ha pensato che l'italiano, pur nella sua medietà, capisce e sa ancora distinguere un buon lavoro da un altro di qualità inferiore...
Forse di Calypsos si parlerà ancora per più di un anno, ma questo discorso credo varrà solo per i fans e appassionati... Per il resto degli ascoltatori, per i semplici ascoltatori, calypsos cadrà nell'oblio del tempo. Una canzone, un intero album può vincere il tempo solo quando la forza del suo messaggio supera l'effimero che costituisce la stessa musica, la quale scorre all'udito e poi, immediatamente, nel momento stesso dell'ascolto, scompare. Quando una canzone vince l’effimero di un semplice ascolto significa che ha lasciato/ci ha lasciato qualcosa dentro… Una cosa è certa: Di rimmel, di bene, di Santa Lucia, del cuoco di salò sia il tempo che l’uomo ne parleranno ancora a lungo. Perché hanno un anima, hanno l’anima, credo io, di colui che le ha scritte.



A mio modo di vedere questo è l’emblema del declinio…

Per salvarti la vita devi uscire da qua
devi lasciare la vecchia strada e fare un passo più in là
la direzione nuova la devi scegliere tu
per salvarti la vita devi rischiare di più

Per salvarti la vita non avere paura,
localizza un'uscita, fai le cose con cura
lascia correre l'acqua, lascia spegnere il fuoco,
è questione di niente, è questione di poco.

Devi comprarti un vestito nuovo e decidere come ti sta
e non aver paura di dimenticare
vattene adesso, non ti voltare
non c'è nessuno da salutare…

Devi cambiare indirizzo e telefono, devi cambiare città
e non aver paura di non farti più trovare
vattene, vattene adesso
ed io farò lo stesso
non ti voltare
non c'è nessuno da ringraziare.

Per salvarti la vita non ci stare a pensare
chiuditi bene la porta alle spalle e butta la chiave
guarda dritto negli occhi l'amore che stai per lasciare
e abbandona la scena, abbandona la nave.

Quanta acqua è caduta dal giorno in cui vennero scritte queste parole

Santa Lucia,
per tutti quelli che hanno gli occhi
e un cuore che non basta agli occhi.
E per la tranquillità di chi va per mare,
e per ogni lacrima sul tuo vestito,
per chi non ha capito.
Santa Lucia,
per chi beve di notte e di notte muore e di notte legge
e cade sul suo ultimo metro.
Per gli amici che vanno e ritornano indietro,
e hanno perduto l'anima e le ali.
Per chi vive all'incrocio dei venti
ed è bruciato vivo.
Per le persone facili, che non hanno dubbi mai,
per la nostra corona di stelle e di spine.
Per la nostra paura del buoi e della fantasia.
Santa Lucia,
il violino dei poveri è una barca sfondata,
è un ragazzino al secondo piano,
che canta, ride e stona,
perché vada lontano, fa che gli sia dolce,
anche la pioggia nelle scarpe,
anche la solitudine.





Guarda c'è una risposta a tutto quello che hai scritto, però io ti risponderò solo se apri un nuovo topic per parlarne.

Esprimi solidarietà a Lorenzo? Non se hai letto bene tutto ma qui non si sta più parlando di De Gregori, credo sia chiaro che non fosse nemmeno la volontà di Lorenzo, ma del modo con cui ci si pone verso le altre persone e verso un ambiente di cui non si sa nulla .

Andrea

[Modificato da pedruzzo79 22/09/2006 1.38]

e tutto mi sembrava andasse bene...
22/09/2006 01:51
 
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Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Coliandro 22/09/2006 1.15

Tuttavia, ciò che desidero maggiormente in questo momento, è esprimere la mia piena "solidarietà" (anzi... direi comprensione) nei confronti di Lorenzo G.




Sulla qualità degli ultimi due lavori di Francesco si può parlare una vita intiera, pure io ritengo altri album superiori a PEZZi e CALYPSOS, ma i discorsi confusi, la vena gossippara, il citazionismo fastidioso, il tono da professoricchio, le posizioni prevenute e viziate di Lorenzo G. sono altra cosa.
Ti ricordo poi che lo stesso Lorenzo G. argomenta le sue pseudotesi partendo da posizioni quantomeno discutibili premettendo robe del tipo: "Ho avuto occasione di leggere e ascoltare qualcosa di Pezzi e di Calypsos". Cioè io devo dibattere con uno che dice di aver ascoltato "QUALCOSA"? Ah bbbeh...
22/09/2006 07:50
 
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Ciao Coliandro.Son d'accordo su molte delle cose che scrivi ma è riduttivo credo definire gli ultimi due lavori di Francesco senz'anima,vista la presenza in essi di canzoni meravigliose come GAMBADILEGNO A PARIGI,PAROLE A MEMORIA,PASSATO REMOTO,LA TESTA NEL SECCHIO o CARDIOLOGIA,LA LINEA DELLA VITA,IN ONDA....
Ne ho citate solo tre per ogni album,scritto da un individuo che ha 55 anni.Adesso,non che voglia fare paragoni,però trovatemi un cantante che riesca a sfornare lavori decenti a quell'età dopo aver già omaggiato i fruitori di autentici capolavori.
Tu parli dell'ultimo Capossela (a ragione) accostandogli un triplo cd raccolta di De Andrè:perdonami ma in questo secondo caso il paragone non regge,trattandosi non di nuove canzoni ma di assemblaggio di vecchi brani.Anche Francesco,se pubblicasse un triplo best,probabilmente otterrebbe le stesse vendite.
Insomma,concludendo:non si possono paragonare MAYDAY e SANTA LUCIA anzi...si può pure...e a questo punto io ti paragono CARDIOLOGIA a PICCOLI DOLORI...
Il risultato è più o meno simile,no?


"E chissà quanto ho viaggiato, quante volte sono stato..."

22/09/2006 09:06
 
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Re:

Fortuna che ne nasce uno su mille...

Andrea


sicuro?

[SM=g27790] [SM=g27790] [SM=g27790]
22/09/2006 09:42
 
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Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Coliandro 22/09/2006 1.15
Una cosa è certa: Di rimmel, di bene, di Santa Lucia, del cuoco di salò sia il tempo che l’uomo ne parleranno ancora a lungo. Perché hanno un anima, hanno l’anima, credo io, di colui che le ha scritte.


...sarei anche d'accordo se l'osservazione si limitasse all'intrinseca qualità musicale e letteraria dei pezzi.
Nel senso che, fondamentalmente, reputo anch'io gli album degli anni 70 qualitativamente superiori.
Non mi ritrovo invece dove si indica una presunta mancanza d'anima quale motivazione del giudizio negativo sull'ultima produzione.
Credo che Francesco difficilmente potrebbe comporre un brano "di routine", perchè la caratteristica della sua arte lo obbliga in un certo senso a non prescindere mai dalla partecipazione emotiva. Quindi distinguerei fra mancata partecipazione (e non la constato) e qualità. E non scordiamo, comunque, che in nessuno degli ultimi album manca almeno un grande pezzo.
Non avremo forse più un Bufalo Bill, ma tante perle preziose da raccogliere ogni volta. Mi basta.


...quanti anni ho sotto il cielo...
22/09/2006 09:55
 
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Sarò controcorrente ma io ascolto più volentieri gli ultimi rispetto ai primi. E mi spiego meglio.
Sicuramente all'interno dell'intera produzione in studio di Francesco vi sono dei picchi (Titanic per tutti) ma questi li troviamo sparsi qua e là e non seguono rigorosamente il criterio cronologico : ecco quindi che si possono citare Rimmel e Titanic, Canzoni d'amore e Amore nel pomeriggio, saltando come un canguro. Non esiste quindi un problema di prima e dopo un certo anno spartiacque, bensì dei singoli lavori. Ho sentito dire, più volte, che gi album degli anni '70 sono migliori di quelli di questi ultimi anni. Non so voi ma io tra Alice non lo sa e Calypsos scelgo l'ultimo, tra Bufalo Bill e Amore nel pomeriggio è una bella lotta .... che poi Pezzi e Calypsos non abbiano alle spalle il lavoro di ricerca e di raffinatezza compositiva di Titanic, questo è innegabile, come lo è anche il presupposto da cui partono. Se avete tempo fate una prova: dedicate due o tre giorni all'ascolto, secondo il criterio cornologico, di tutti i lavori in studio di Francesco e poi ditemi se è vero che quelli degli anni '70 sono sempre e comunque i migliori. Io non lo credo.
--------------------------------------------------------------------------------

Io dico che c'era un tempo sognato, che bisognava sognare.

--------------------------------------------------------------------------------
22/09/2006 10:50
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Lorenz James Barbagianni 22/09/2006 1.51


Sulla qualità degli ultimi due lavori di Francesco si può parlare una vita intiera, pure io ritengo altri album superiori a PEZZi e CALYPSOS, ma i discorsi confusi, la vena gossippara, il citazionismo fastidioso, il tono da professoricchio, le posizioni prevenute e viziate di Lorenzo G. sono altra cosa.
Ti ricordo poi che lo stesso Lorenzo G. argomenta le sue pseudotesi partendo da posizioni quantomeno discutibili premettendo robe del tipo: "Ho avuto occasione di leggere e ascoltare qualcosa di Pezzi e di Calypsos". Cioè io devo dibattere con uno che dice di aver ascoltato "QUALCOSA"? Ah bbbeh...




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Andrea

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io sono perfettamente d'accordo con quello che dice Marina, e cioè che francesco durante la sua carriera ha avuto picchi e punti un pò più bassi e non si può individuare una tendenza generale.
Poi, sarà che il mio primo album è stato amore nel pomeriggio, sarà che ho sempre conosciuto francesco cinquantenne, sarà che ho visto solo concerti degli ultimi cinque anni, ma il mio amore, il mio colpo di fulmine è stato per questo de gregori, dal 2001 in poi e quello dei live, e non per un'altro de gregori, quello degli anni precedenti. Con questo non voglio dire che De Gregori abbia scritto cose inferiori in tempi più risalenti.
é chiaro:se si fa il paragone tra il testo forse più bello di tutti i tempi (santa lucia) e il più brutto,ma veramente brutto, (mayday)De Gregori può sembrare essere del tutto rincoglionito. Però si può fare anche il paragone tra disastro aereo ( che, non me ne vogliate, secondo me è proprio un recitativo brutto, che non sta neppure in metrica) e Gambadilegno, ad esempio, a nettissimo vantaggio della seconda, a mio avviso (per esempio tutto l'album di alice con uno qualsiasi recente). Oppure altri paragoni che non ha senso riproporre.
Poi, se devo dare un giudizio sull'ultima produzione, sono dell'idea che Francesco avrebbe potuto impegnarsi un pò di più, sopratutto in Calypsos. Mi spiego: secondo me le liriche sono ok, tranne qualche punto veramente basso che Francesco doveva risparmiarsi, puri testi riempitivi come Mayday e tre stelle, o squallidotti come Passato remoto(la quale-attenzione-nel complesso è una gran canzone a mio parere).Mayday in modo particolare non riesco a sentirla, mi vergogno quasi.
Le musiche di Pezzi sono rock, quelle di calypsos più leggere e più de gregoriane, ma il primo è molto più godibile del secondo. Pezzi ha fatto parlare di sè (non è vero che se ne sia discusso poco, come invece è con calypsos) perchè è un disco tosto, è un disco completo (finiamola di dire che è solo de gre rock, perrchè se si guarda con attenzione chitarre acustiche ed elettriche sono ben bilanciate. Ci sono celestino, tempo reale,numeri da scaricare, panorama di betlemme, il violinista ma anche Gambadilegno, parole a memoria, la testa nel secchio, Nemo.)Pezzi è un disco spontaneo ma ha una ossatura ben precisa, ha un progetto.
Su calypsos sono un pò più critico. Secondo me non è un disco, ed è stata una mossa affrettata di Francesco. Probailmente aveva in mano qualche bella canzone (Cardiologia, IN onda, la linea della vita, forse l'amore comunque e forse per le strade di rome) e ha deciso di farci un disco, infarcendolo di robetta. Così il risltato è che se prendi quelle quattro canzoni e le metti in una compilation (magari distanti l'una dall'altra) ci fanno una gran figura, se ti ascolti tutto il disco, pur breve, ti annoi. é già, perchè io sono convinto che Calypsos non ha venduto molto perchè è noioso nel suo complesso.
Quando dico che Francesco poteva impegnarsi un pò di più è perchè a mio avviso se avesse pubblicato un solo cd con le camzoni di Pezzi e quelle migliori di Calypsos si sarebbe, a ragione, gridato al più grande capolavoro di de gregori di tutti i tempi e perchè se avesse cestinato qualche brano avrebbe fatto meglio e perchè se avesse avuto più disciplina nello scrivere qualche musica sarebbe stato meglio (Il violinista in modo particolare)

Questa è la mia idea
Michele
22/09/2006 12:10
 
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Scritto da: /Michela/ 22/09/2006 12.09
Dialetto, lingua, lingua conservativa, lingua conservativa e nobile.... mettetela come volete ma sempre astrusa è!
Zappa sui piedi? Si da il caso che "astruso" non sia un aggettivo con accezione necessariamente negativa. Significa astratto, per questo incomprensibile.
Io ho solo detto la verità Vera.... [SM=g27790]

Ciao, Michela


22/09/2006 12:41
 
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Re:

Scritto da: michele t 22/09/2006 11.56
a mio avviso se avesse pubblicato un solo cd con le camzoni di Pezzi e quelle migliori di Calypsos si sarebbe, a ragione, gridato al più grande capolavoro di de gregori di tutti i tempi e perchè se avesse cestinato qualche brano avrebbe fatto meglio e perchè se avesse avuto più disciplina nello scrivere qualche musica sarebbe stato meglio (Il violinista in modo particolare)

Questa è la mia idea



Riflessioni comunque interessanti, non c'è che dire.
Un album contenente...

VAI IN AFRICA, CELESTINO!
CARDIOLOGIA
LA LINEA DELLA VITA
TEMPO REALE
PAROLE A MEMORIA
IN ONDA
GAMBADILEGNO A PARIGI
PER LE STRADE DI ROMA
L'AMORE COMUNQUE
PASSATO REMOTO

sarebbe stato innegabilmente un lavoro qualitativamente sublime ma un disco così composto striderebbe con l'idea di bilanciamento e organicità che ha per esempio il mio amico Pippo Brescia il quale, se non ho capito male, sostiene che un album debba contenere la giusta miscela di capolavori, canzoni "riempitive", e dignitosi pezzi comprimari [mi abbuffavo, sì, bevevo come una spugna pure, però ti ascoltavo attentamente, che credi???].

Inoltre il discorso ha di per sè poco senso se si possiede un'idea alta dell'arte, secondo la quale un artista concepisce il proprio prodotto secondo regole, gerarchie, chimiche e canoni tutti suoi e assolutamente sacri.

Aggiungo pure che una compagine con 11 fantasisti o, in ogni caso, una squadra con tutti fenomeni assoluti e primedonne difficilmente risulterà ben assortita.

[Modificato da Lorenz James Barbagianni 22/09/2006 12.48]

22/09/2006 12:48
 
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Re: Re:

Scritto da: Lorenz James Barbagianni 22/09/2006 12.41


Riflessioni comunque interessanti, non c'è che dire.
Un album composto da...

VAI IN AFRICA, CELESTINO
CARDIOLOGIA
LA LINEA DELLA VITA
TEMPO REALE
PAROLE A MEMORIA
IN ONDA
GAMBADILEGNO A PARIGI
PER LE STRADE DI ROMA
L'AMORE COMUNQUE
PASSATO REMOTO

sarebbe stato innegabilmente un lavoro qualitativamente sublime ma un disco così composto striderebbe con l'idea di bilanciamento e organicità che ha per esempio il mio amico Pippo Brescia il quale, se non ho capito male, sostiene che un album debba contenere la giusta miscela di capolavori, canzoni "riempitive", e dignitosi pezzi comprimari [mi abbuffavo, sì, bevevo come una spugna pure, però ti ascoltavo attentamente, che credi???].

Inoltre il discorso ha di per sè poco senso se si possiede un'idea alta dell'arte, secondo la quale un artista concepisce il proprio prodotto secondo regole, gerarchie, chimiche e canoni tutti suoi e assolutamente sacri.

Aggiungo pure che una compagine con 11 fantasisti o, in ogni caso, una squadra con tutti fenomeni assoluti e primedonne difficilmente risulterà ben assortita.

[Modificato da Lorenz James Barbagianni 22/09/2006 12.44]




... e soprattutto, un album costitutito dai quei brani, non ci avrebbe donato la dolcezza sublime di "Le lacrime di Nemo - l'esplosione - la fine", definito da Giovanna Marini il capolavoro di Pezzi.
--------------------------------------------------------------------------------

Io dico che c'era un tempo sognato, che bisognava sognare.

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22/09/2006 13:01
 
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Lungi da me il desiderio di etichettare,ad ogni modo,se permetti,il tuo è un discorso da ascoltatore nostalgico.

E l'articolazione e il contenuto del tuo discorso sono in parte condivisibili,oggettivamente.

Se penso ad album come Titanic o Rimmel,Canzoni d'amore o Terra di Nessuno posso dirti che li ritengo oggettivamente superiori agli ultimi due per motivi non strettamente estetico-musicali,ma per quello che hanno compiuto all'interno della storia della Musica italiana:ovvero sono stati imput e svolta di un modo di concepire la musica leggera,a mio avviso,un modo diverso di scrivere le canzoni,di interpretarle,di confezionarle.
Rimmel per lo squisito equilibrio tra musica e testo,e quel modo così conciso e raffinato di scrivere; Titanic perchè nella sua interezza costituisce,secondo la sottoscritta,l'album meglio riuscito di Francesco De Gregori:la sintesi,l'appeal e il coinvolgimento musicale che vi sono all'interno a mio parere non si trovano da nessun altra parte.
Terra di nessuno,infine,è intriso di genialità e delicatezza insieme,unico nel suo genere.

Eppure,se mi chiedi qual'è l'album di De Gregori che preferisco,io non citerò nessuno di questi tre,ma la prima cosa che mi verrà da dirti è: Francesco De Gregori,del 1974.
Perchè,come tu dici,è quello in cui maggiormente riesco ad intravederne l'anima e l'immadiatezza,e forse perchè è quello in cui maggiormente mi identifico.

Ecco,ciò che voglio dire è che,sebbene Pezzi e Calypsos non costituiscano,per come la penso,una svolta nelle modalità di scrittura o musicale,ritengo siano album dai contenuti ricchi e variegati.
Ovvero piacevolissimi album volutamente scritti per confessione ,per diletto e per scelta artistica precisa,che parlano del proprio essere sociale e intimo.
L'uno fortemente ispirato dal modo di fare musica Dylaniano,più di ogni altro,l'altro sputato fuori dal proprio intimo.
E se devo giudicare oggettivamente questi album in relazione a quelli in commercio in Italia,esclusi uno o due gruppi Rock- Indie e Capossela,li ritengo di gran lunga superiori.

Perchè De Gregori professionista vero non lo è mai stato,ma autentico fuoriclasse sempre e comunque.
Mai stato musicista,ma talune melodie e talvolta qualche arrangiamento li ritengo geniali.

E se vado a prendere molte canzoni di Scacchi e Tarocchi o Viva l'Italia o persino Prendere e Lasciare,mi rendo conto che Cardiologia,Vai in Africa Celestino!,Tempo Reale,In onda,Gambadilegno a Parigi o L'amore comunque sono nettamente superiori,per contenuti e musicalità.

Quindi se è vero che si può fare un discorso oggettivo per qualche album è altresì vero che l'etichettare un lavoro per intiero richiederebbe un giudizio disonesto.
22/09/2006 13:22
 
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Re: Re:

Scritto da: Lorenz James Barbagianni 22/09/2006 12.41
[mi abbuffavo, sì, bevevo come una spugna pure, però ti ascoltavo attentamente, che credi???].


..la tua capacità di disgiungere il piacere da nutrimento da quello intellettivo è sorprendente. [SM=g27790]
La maggior parte delle persone, posta dinanzi ad uno spaghettino come Dio comanda, sarebbe disposta ad estasiarsi anche per....(non fatemi fare nomi che mi creo nemici....) [SM=g27790]
...quanti anni ho sotto il cielo...
22/09/2006 14:59
 
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barba,non è mica detto che in un album di de gregori non ci possano essere più di dieci brani. Il disco immaginario a cui faceva riferimento includeva tutto pezzi (escluso forse il violinista) e i brani migliori di calypsos. compreso nemo.
Io sono convinto che l'artista concepisca un proprio prodotto secondo canoni e alchimie particolari. Ma questo in altri termini significa che anche la confezione dei brani è una scelta artistica. E che quindi, come si può fare critca sui brani, si può fare anche sulla setlist. E io giudico non molto felice la scelta di Francesco, anche perchè l'ha portato a publicare riempititivi di scarso livello. é vero che un disco non può essere tutto pieno di prime donne, ma se si inseriscono schifezze il giudizio sulla qualità complessiva precipita
Michele
22/09/2006 15:22
 
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Re:

Scritto da: michele t 22/09/2006 14.59
...se si inseriscono schifezze il giudizio sulla qualità complessiva precipita


..sicuramente!! Ma parlando di Francesco parlerei più appropriatamente di "riempitivi".
E attenzione a Calypsos! Cresce a dismisura nel tempo.
Per quel che mi riguarda me ne sto facendo un'idea solo adesso....
...quanti anni ho sotto il cielo...
22/09/2006 19:34
 
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Re:

Scritto da: |Marina| 22/09/2006 9.55
Ho sentito dire, più volte, che gi album degli anni '70 sono migliori di quelli di questi ultimi anni. Non so voi ma io tra Alice non lo sa e Calypsos scelgo l'ultimo, tra Bufalo Bill e Amore nel pomeriggio è una bella lotta .... che poi Pezzi e Calypsos non abbiano alle spalle il lavoro


Si parla soggettivamente, perchè ad esempio io trovo amore nel pomeriggio il più brutto album insieme a prendere e lasciare...entrambi di una noia mortale...posso salvare due o tre canzoni...
Premetto che con la musica di De gregori ci sono cresciuto, la discogragafia più vecchia l'ho ancora in MC...questo la dice tutta...quindi si finisce che ognuno dice la sua...non esiste una verità, l'unica certezza è che il suo modo di scrivere canzoni è cambiato dopo miramare...che a parer mio resta l'ultimo disco totalmente ascoltabile...gli altri non riesco ad ascoltarli con frequenza, resto mesi o anche anni senza sentirli...
si può essere oggettivi se si esaminano i testi delle canzoni, effettivamente scrive delle bellissime cose ancora oggi, ma la combinazione musica- parole sono rarità, credo dipenda dall’età…forse è una sindrome da cantautore , infatti la stessa cosa penso di Guccini, anche lui non fa album capolavoro dai primi anni 90…

[Modificato da Giugno78 22/09/2006 22.13]


"Vossignoria nel post intitolato "plagi o citazioni" ha goduto come una zoccola.Gente come Lei non è degna di stare qua dentro.Siamo in democrazia ed è legittimato a parlare anche chi fa fuoriuscire di bocca solo rutti lessicali!"Da parte di un forumista. E i moderatori? Silenzio assoluto
23/09/2006 14:30
 
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tornando a De Gregori
Non voglio apparire come nostalgico... La grandezza di un De Gregori, di un Lou Reed, o di Vasco sta anche nel fatto di riuscire ancora a distanza di anni, se non decenni con album, o almeno canzoni "fuori dal comune". In ogni caso, penso che scrivendo e scrivendo ognuno di noi possa migliorare e allora da un De Gre che dopo aver scritto un capolavoro come "Il ragazzo" del 1973 ci si aspetta dopo decenni canzoni ancora più belle... Se ho fatto alcune critiche ai suoi ultimi lavori è per il fatto che lo stimo molto e cmq, ci si aspetta sempre qualcosa di più...

Dopo quello che sto per scrivervi, scommetto che riceverò numerose critiche, ma lo scrivo lo stesso... Sto portando avanti un progetto che riguarda, in piccola parte, anche 2 canzoni di De Gre. MI ACCUSERETE DI VOLER FARE PUBBLICITA' GRATUITA E "ILLEGALE", ma non scrivo volutamente di cosa si tratta, se poi a qualcuno di voi interesserà, mi potrà contattare in privato. Riguarda la poesia, la storia, la società,la musica, la grandezza di un uomo che ha attraversato il fuoco, ma che ne è uscito ancora più forte. E' una rockstar americana, che ho avuto l' occasione di conoscere e di incontrare.

Spero di poterlo concludere al più presto e se qualcuno di voi, volesse contribuire alla realizzazione non deve fare altro che contattarmi.

Que todo os vaya bien

Lore
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