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Pregiudizi su Takashi Miike

Ultimo Aggiornamento: 26/08/2004 17:25
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feastermaster
15/08/2004 14:18
 
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Oggi mi capitava di passeggiare su un sito BT, quando ho visto che c'era a disposizione degli utenti un file che si chiamava "Miike's soft side.... even better than his gore one :P" (il lato soft di Miike...sempre meglio di quello gore)

Ho pensato si trattasse di un docu, visto che questo titolo non l'avevo mai sentito. Invece era nient'altro che "Bird People in China".

Ciò che mi ha sconvolto è che per un film non estremo (quanto poi?) del regista non si riporta nemmeno il titolo ma solo una descrizione.
Infatti altri file relativi al regista disponibili nel sito riportano sempre il titolo corretto.

Stranezze.

Chaoszilla:

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16/08/2004 11:55
 
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Non voglio scatenare un putiferio, ma credo che il titolo del topic mi incoraggi ad una riflessione che ho maturato in questi ultimi anni (di visioni) su di un regista molto prolifico, ma che secondo me in occidente gode di un'ammirazione oltremisura.

non è che Miike GODE di pregiudizi "in positivo" ?

ogni volta che -ormai settimanalmente, sembra che sforni film al ritmo di una serie tv- esce un suo film si urla al capolavoro un po' troppo con leggerezza e preconcetto quando in relatà...

ja-ne

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feastermaster
16/08/2004 12:25
 
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Re:
Miike sicuramente gode di pregiudizi in positivo (parliamo sempre di cinema di nicchia, eh) ma non so quanto gratuiti.
Se così a freddo non mi viene nemmeno il titolo di un suo film realmente brutto me ne viene subito di alcuni molto belli. Rendiamoci conto che dal 1999 al 2001, ossia in soli 3 anni ha realizzato la trilogia di DOA, Audition, Ichi the Killer, Ley Lines, City of the Lost Souls, Agitator, Happyness of the Katakuris oltre ad altri titoli che non cito. Non vedo eguali in nessun regista. Ora non sto a dire che son tutti capolavori, valà, ma sono film realmente freschi e che propongono vie e strade nuove e questo già è una cosa positiva. Anche i film minori non sono poi così brutti, sono dei lavori onesti degli esecutivi fatti con mestiere.
Un'altra cosa interessante è la sua capacità di variare tra cinema alto e basso mantenendo sempre e comunque uno stile riconoscibile. E anche questo è bene.
Non credo sia un tendenza a definire tutto Miike un capolavoro ma è una sorta di fasinazione infantile (nel senso buono del termine) nei confronti di un regista che da solo riesce a produrre come un intera cinematografia in rinascita. Sicuramente c'è un eccessivo entusiasmo, ma scavando scavando poi esce fuori che c'è l'entusiasmo da ragazzini che guardano solo i film cor budello e che quindi guardano i suoi film come se li avesse fatti chiunque altro e chi invece ama il cinema e si meraviglia di tanta creatività a prescindere dai generi affrontati dal regista.

Mi sto sempre più autoconvincendo che il film di Miike che mi è piaciuto meno sia proprio One Missed Call.[SM=g27820]
Chaoszilla:

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asianfeaster
16/08/2004 16:22
 
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micchan, capisco benissimo il tuo punto di vista, e ammetto che il rischio di pregiudizi in positivo, quando si parla di Miike, sia alto. Per il fruitore diciamo cosi' "occasionale", che ha visto solo qualche film del regista di Osaka, e a cui magari non sono piaciuti nemmeno piu' di tanto, puo' sembrare una cosa strana leggere sempre tanti elogi per ogni parto del regista, e ammetto che anche io mi sorprendo talvolta a leggere continuamente di presunti "capolavori", definizione a mio avviso non perfettamente calzante nel giudicare i film di Miike. Infatti, il vero capolavoro di Miike non e' il film XYZ, ma e' la sua filmografia presa in blocco, tra alti e bassi. Miike a mio avviso non ha mai sfornato IL capolavoro (anche se ci e' andato vicino [SM=g27828] ), e se io prendessi uno qualsiasi dei suoi film, al di la' dei giudizi di merito, vedrei solo una facciata di un poligono dagli spigoli trasparenti, attraverso la quale riuscirei a scorgere solo parte del nucleo che racchiude le tematiche miikiane. Miike ha fatto anche dei film che si avvicinano piu' al brutto che al bello, mi viene in mente Andromedia che e' uno dei peggiori, pero' anche nei film meno riusciti - se non ci si limita a soffermarsi in superficie - si possono (ri)trovare parti dello stile e dei temi cari al regista, tasselli di un mosaico che compongono il pianeta-Miike ed aiutano a capire questo poliedrico regista ad alto tasso di innovazione. Pero' adesso che ci penso bene, a parte i 5-6 film piu' "famosi" come Ichi, Audition, Dead or Alive, Fudoh piu' qualcun altro, non e' che io abbia mai letto di altri "capolavori"...
C'e' indubbiamente da considerare il fatto che Miike sta diventando (anzi, ormai lo e' gia') un regista "di moda", parlare di Miike oggi fa tanto "cool", e quindi, per ogni analisi intelligente e approfondita riguardante il suo lavoro, ci dobbiamo sorbire una caterva di lodi sperticate per "quanto e' splatteroso ed estremo Ichi the Killer" oppure per "quanto e' sborone il finale di Dead or Alive". Lo stesso Tom Mes, autore del fondamentale volume Agitator e probabilmente il piu' grande conoscitore a livello mondiale dei film di Miike, quando c'e' da stroncare un suo film non ci pensa due volte...
-----------------------------------------
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16/08/2004 18:04
 
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Re:

Scritto da: Val0920 16/08/2004 16.22

C'e' indubbiamente da considerare il fatto che Miike sta diventando (anzi, ormai lo e' gia') un regista "di moda", parlare di Miike oggi fa tanto "cool", e quindi, per ogni analisi intelligente e approfondita riguardante il suo lavoro, ci dobbiamo sorbire una caterva di lodi sperticate per "quanto e' splatteroso ed estremo Ichi the Killer" oppure per "quanto e' sborone il finale di Dead or Alive". Lo stesso Tom Mes, autore del fondamentale volume Agitator e probabilmente il piu' grande conoscitore a livello mondiale dei film di Miike, quando c'e' da stroncare un suo film non ci pensa due volte...



Volevo interpretare questi facili entusiasmi proprio con questo concetto che hai espresso tu Val (quello "di moda") insieme a quello di Chaos (sbudellamenti vari) e avete interpretato bene il la mia perplessità su di un regista -la cui qualità artistiche considero indiscusse- che ha anche lui le belle pecche...

poi come al solito è anche una questione di gusti (oltre alla chiavica di Andromedia, il primo che ho visto nel lontano 99 non mi è piaciuto nemmeno il primo DOA e City of Lost Souls) ma il fatto che abbia un ritmo così alto nello sfornare titoli non necessariamente può essere un fattore positivo.
evidentemente è un artista che lavora "a botta calda" e forse i progetti a più ampio respiro lo sfiniscono e snaturano il suo solito lavoro... chissà. [SM=g27829]

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asianfeaster
16/08/2004 19:50
 
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Re: Re:

Scritto da: micchan 16/08/2004 18.04
poi come al solito è anche una questione di gusti (oltre alla chiavica di Andromedia, il primo che ho visto nel lontano 99 non mi è piaciuto nemmeno il primo DOA e City of Lost Souls) ma il fatto che abbia un ritmo così alto nello sfornare titoli non necessariamente può essere un fattore positivo.
evidentemente è un artista che lavora "a botta calda" e forse i progetti a più ampio respiro lo sfiniscono e snaturano il suo solito lavoro... chissà. [SM=g27829]




Certo che aver conosciuto Miike con Andromedia non e' proprio il massimo...
Per quanto riguarda la "botta calda" io non saprei dirti. Il fatto che sia cosi' prolifico e iperattivo non facilita certo il compito se si vuole cercare di capire in quali frangenti Miike renda il meglio. Certo che, pur essendo uno sfornatore accanito di film (che solitamente NON e' un fattore positivo, IMHO) la media qualitativa rimane incredibilmente alta. A me 'sto giappune' sta dando tante soddisfazioni. [SM=x385769]
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25/08/2004 10:50
 
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Eccovi! [SM=g27835]

Allora: premetto che ho visto davvero troppo pochi film di Miike per poter avere un quadro esauriente della sua produzione, ma ciò nonostante mi affascina molto questo regista per la sua incredibile prolificità e vorrei capire come questa trovi un terreno così fertile per estrinsecarsi.

I film che ho finora visto sono: AUDITION, SHANGRI-LA, GOZU e THE CALL...praticamente nulla!

Quindi l'unico modo che personalmente ho a disposizione per interrogarmi sul "fenomeno" Miike è provare ad accostarlo (incautamente lo so, ma tant'è) a Fassbinder; il regista tedesco è noto, oltre che per molti altri motivi, anche in virtù della sua prolificità e infatti la sua opera, seppur divisibile in fasi più o meno nette, va vista/letta come se fosse un unico lunghissimo film per via dei temi accennati, sviluppati, ripresi nel corso di tutta la sua breve ma intensissima carriera; non vi si riscontrano singoli capolavori (ed è inquietante constatare come dopo l'unico vero capolavoro, QUERELLE, Fassbinder sia morto...), ma è un granitico capolavoro tutto l'insieme della sua opera (che comprende lavori di regia per il cinema, per la televisione, adattamenti per il video di spettacoli teatrali, regie teatrali...oltreché numerose sceneggiature cinematografiche e televisive, testi teatrali e qualche micro-saggio su cinema, teatro, video...e politica); inoltre ci sono i volti/corpi che hanno dato forma all'idea fassbinderiana di cinema e la troupe artistico/tecnica, che hanno costituito una sorta di "family" (la carriera di Fassbinder comincia nella seconda metà degli anni '60 e termina nel 1982, anno della sua morte prematura) con pochissime eccezioni e/o variabili: Fassbinder proveniva dall'esperienza teatrale e da questa ha travasato pari pari attori e troupe; infine girava (almeno fino a un certo punto) film a basso/medio costo e questo è stato uno dei motivi principali per cui non poteva fermarsi mai, altro che "urgenza espressiva", che comunque c'era altrimenti si sarebbe arenato in brevissimo tempo; c'è da notare infatti che il tempo necessario a realizzare il prodotto filmico nella parte finale della sua carriera si era allungato notevolmente rispetto al passato, in coincidenza con il fatto che i budget a sua disposizione erano parecchio lievitati......

Ecco, mi piacerebbe proprio sapere quante di queste caratteristiche peculiari del regista tedesco siano anche pertinenti a quello giapponese, quali invece non lo siano affatto e infine quali siano quelle assolutamente peculiari di Miike...... [SM=g27818]

Bye

Il libro che ho visto diverse volte citato, AGITATOR, è interessante da questo punto di vista? Com'è strutturato? Se esiste soltanto in inglese, si sa se uscirà prossimamente anche in italiano?...... [SM=g27818]
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25/08/2004 12:02
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: Val0920 16/08/2004 19.50


Certo che aver conosciuto Miike con Andromedia non e' proprio il massimo...
Per quanto riguarda la "botta calda" io non saprei dirti. Il fatto che sia cosi' prolifico e iperattivo non facilita certo il compito se si vuole cercare di capire in quali frangenti Miike renda il meglio. Certo che, pur essendo uno sfornatore accanito di film (che solitamente NON e' un fattore positivo, IMHO) la media qualitativa rimane incredibilmente alta. A me 'sto giappune' sta dando tante soddisfazioni. [SM=x385769]



non è che lo conosciuto così, quando vidi Andromedia, Miike non sapevo nemmeno chi fosse! ero solo un fan delle Speed... [SM=x385760]

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25/08/2004 14:24
 
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Di Miike ho visto solo due film (è chiaro che non sono un fan del film orientale "comunque sia"): il primo DOA e Audition. Evito quindi di entrare nello specifico (conosco nulla e questo nulla non mi piace: cercherò di tornarci in seguito avendo visto di più), ma trovo un po' strana l'affermazione di Val sul fatto di dover prendere in blocco una filmografia... per poter apprezzare la medesima adeguatamente. E' un'affermazione che mi è capitato di fare anch'io per altri registi e ora mi accorgo che non è tanto giusto nei confronti (mi si perdoni la seriosità) del cinema (con la C maiuscola). Intendiamoci: non la considero sbagliata, ma la considero pericolosa. Perchè penso che per affermare il valore di un regista il singolo film sia fondamentale. Voler scorazzare liberamente da un'opera all'altra rischia di non mostrare quante pecche ci possa essere, ma (ancora più importante) rischia di non permettere al singolo lavoro di venir fuori realmente (il che sarebbe molto negativo se di capolavoro dovesse trattarsi). I registi (gli autori) che "hanno fatto la storia del cinema" (di serie A come di serie B) l'hanno fatta non solo con le loro filmografie, ma film per film. Ecco: Miike, preso film per film, quanto vale?
"E' tempo di abbandonare il mondo civile e la sua luce" (G. Bataille)
"L'amore non conquista ogni cosa" (Red shoe diaries)
"In bocca al lupo" "Crepi l'agnello"
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asianfeaster
25/08/2004 21:46
 
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vi rispondo domani che stasera sono stanco e ho voglia di scrivere solo stronzate. [SM=x385762] [SM=x385765]
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