12/09/2006 17:21 |
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| | | OFFLINE | Post: 172 | Registrato il: 18/10/2005
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JOSEPH & GEORG A MARKTL AM INN
JOSEPHINE
"OMNIA POSSUNT IN EO QUI ME CONFORTAT"
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12/09/2006 17:26 |
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| | | OFFLINE | Post: 173 | Registrato il: 18/10/2005
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12/09/2006 17:50 |
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13/09/2006 01:36 |
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| | | OFFLINE | Post: 779 | Registrato il: 26/08/2005
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13/09/2006 16:21 |
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| | | OFFLINE | Post: 178 | Registrato il: 18/10/2005
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13/09/2006 17:00 |
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14/09/2006 16:29 |
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| | | OFFLINE | Post: 182 | Registrato il: 18/10/2005
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14/09/2006 16:44 |
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| | | OFFLINE | Post: 183 | Registrato il: 18/10/2005
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14/09/2006 17:18 |
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| | | OFFLINE | Post: 184 | Registrato il: 18/10/2005
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14/09/2006 17:28 |
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"OMNIA POSSUNT IN EO QUI ME CONFORTAT"
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15/09/2006 16:14 |
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| | | OFFLINE | Post: 189 | Registrato il: 18/10/2005
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Privacy e ricordi nella Ratisbona del Papa
Benedetto XVI e il fratello hanno pregato davanti alla tomba dei familiari
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Ratisbona - Un cimitero semplice, una tomba senza pretese, esattamente come le altre. Quartiere meridionale di Ziegestdorf, periferia di Ratisbona. Papa Ratzinger in compagnia del fratello Georg che gli resta accanto in piedi, appoggiato al suo bastone per tutto il tempo, sosta in preghiera davanti al luogo di sepoltura dei genitori: il padre Joseph, gendarme (1877-1959) e la madre Maria Riegen (1884-1963). Vicino c'è anche la tomba della sorella Maria, morta nel 1991. Per qualche minuto la famiglia Ratzinger si ricongiunge ancora una volta, vivi e morti uniti in abbraccio sospeso tra la fede e i ricordi personali. Benedetto XVI chiude gli occhi. Prega su un inginocchiatoio di velluto rosso collocato sopra un tappeto persiano davanti alla spoglia lapide di sasso. La giornata, la penultima del suo pellegrinaggio in Baviera, è interamente dedicata alla memoria. E salta subito agli occhi il contrasto tra ieri e oggi nel vedere il Papa sulla tomba dei genitori o nella semplice casa del fratello a gustarsi un pranzetto bavarese in compagnia di alcuni sacerdoti amici, rispetto al bagno di folla di martedì a Ratisbona, al saluto di 300mila persone sulla spianata della messa del mattino, agli applausi scroscianti all'università.
La memoria fa da filo conduttore a questo intervallo di privacy che il Papa teologo si è ritagliato e ha difeso coi denti tanto che, dopo l'inaugurazione semi-pubblica del grande organo a canne nella basilica della Alte Kapelle, dirigendosi verso l'appartamento del fratello si e congedato dal seguito mettendo subito in chiaro: «Questo resta un momento privato. Da questo momento in poi non ci saranno nemmeno fotografie». Un secondo tuffo nel passato e arrivato successivamente con la visita al cimitero di Pentling, piccolo comune nella cintura di Ratisbona dove l'allora cardinale Ratzinger ha abitato quando insegnava dogmatica all'università. Le sue radici a Pentling si sono rivelate molto forti a sentire le frasi degli abitanti che, pazienti, lo hanno aspettato per ore davanti dal cancello della villetta pur di poterlo vedere ancora un attimo da vicino. Parlavano di lui familiarmente come se il tempo non fosse passato. Nessuno lo ha chiamato Benedetto XVI. Nei loro cuori è ancora il Professore. Alcuni ricordano che negli ultimi anni erano in molti a scommettere che il cardinale lasciando la Congregazione della Fede facesse ritorno a Pentling per invecchiare; ma come ha detto recentemente il fratello don Georg parlando alla stampa tedesca, la Provvidenza ha fatto il suo corso.
Nella villetta circondata da un giardino ordinatissimo e da una folta siepe Benedetto XVI ha lasciato gran parte dei suoi libri oltre che tanti ricordi. Per i due fratelli la giornata dell'"amarcord" termina con una cena frugale. Georg e Joseph, ordinati entrambi lo stesso giorno, nella festa dei santi Pietro e Paolo nel duomo di Frisinga nel 1951, sono legatissimi e non passa giorno che non si sentano per telefono grazie anche ad una linea speciale predisposta dalla Telekom tedesca a casa di don Georg.
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[Modificato da GABRIELLA.JOSEPHINE 15/09/2006 16.17] JOSEPHINE
"OMNIA POSSUNT IN EO QUI ME CONFORTAT"
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15/09/2006 16:22 |
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| | | OFFLINE | Post: 190 | Registrato il: 18/10/2005
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Privacy e ricordi nella Ratisbona del Papa
Benedetto XVI e il fratello hanno pregato davanti alla tomba dei familiari
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Ratisbona - Un cimitero semplice, una tomba senza pretese, esattamente come le altre. Quartiere meridionale di Ziegestdorf, periferia di Ratisbona. Papa Ratzinger in compagnia del fratello Georg che gli resta accanto in piedi, appoggiato al suo bastone per tutto il tempo, sosta in preghiera davanti al luogo di sepoltura dei genitori: il padre Joseph, gendarme (1877-1959) e la madre Maria Riegen (1884-1963). Vicino c'è anche la tomba della sorella Maria, morta nel 1991. Per qualche minuto la famiglia Ratzinger si ricongiunge ancora una volta, vivi e morti uniti in abbraccio sospeso tra la fede e i ricordi personali. Benedetto XVI chiude gli occhi. Prega su un inginocchiatoio di velluto rosso collocato sopra un tappeto persiano davanti alla spoglia lapide di sasso. La giornata, la penultima del suo pellegrinaggio in Baviera, è interamente dedicata alla memoria. E salta subito agli occhi il contrasto tra ieri e oggi nel vedere il Papa sulla tomba dei genitori o nella semplice casa del fratello a gustarsi un pranzetto bavarese in compagnia di alcuni sacerdoti amici, rispetto al bagno di folla di martedì a Ratisbona, al saluto di 300mila persone sulla spianata della messa del mattino, agli applausi scroscianti all'università.
La memoria fa da filo conduttore a questo intervallo di privacy che il Papa teologo si è ritagliato e ha difeso coi denti tanto che, dopo l'inaugurazione semi-pubblica del grande organo a canne nella basilica della Alte Kapelle, dirigendosi verso l'appartamento del fratello si e congedato dal seguito mettendo subito in chiaro: «Questo resta un momento privato. Da questo momento in poi non ci saranno nemmeno fotografie». Un secondo tuffo nel passato e arrivato successivamente con la visita al cimitero di Pentling, piccolo comune nella cintura di Ratisbona dove l'allora cardinale Ratzinger ha abitato quando insegnava dogmatica all'università. Le sue radici a Pentling si sono rivelate molto forti a sentire le frasi degli abitanti che, pazienti, lo hanno aspettato per ore davanti dal cancello della villetta pur di poterlo vedere ancora un attimo da vicino. Parlavano di lui familiarmente come se il tempo non fosse passato. Nessuno lo ha chiamato Benedetto XVI. Nei loro cuori è ancora il Professore. Alcuni ricordano che negli ultimi anni erano in molti a scommettere che il cardinale lasciando la Congregazione della Fede facesse ritorno a Pentling per invecchiare; ma come ha detto recentemente il fratello don Georg parlando alla stampa tedesca, la Provvidenza ha fatto il suo corso.
Nella villetta circondata da un giardino ordinatissimo e da una folta siepe Benedetto XVI ha lasciato gran parte dei suoi libri oltre che tanti ricordi. Per i due fratelli la giornata dell'"amarcord" termina con una cena frugale. Georg e Joseph, ordinati entrambi lo stesso giorno, nella festa dei santi Pietro e Paolo nel duomo di Frisinga nel 1951, sono legatissimi e non passa giorno che non si sentano per telefono grazie anche ad una linea speciale predisposta dalla Telekom tedesca a casa di don Georg.
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"OMNIA POSSUNT IN EO QUI ME CONFORTAT"
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15/09/2006 17:23 |
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| | | OFFLINE | Post: 191 | Registrato il: 18/10/2005
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Monsignore lascia Frisinga... JOSEPHINE
"OMNIA POSSUNT IN EO QUI ME CONFORTAT"
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15/09/2006 17:28 |
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JOSEPHINE
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15/09/2006 17:32 |
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...CASA, DOLCE CASA... ... ...
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JOSEPHINE
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JOSEPHINE
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16/09/2006 17:18 |
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| | | OFFLINE | Post: 202 | Registrato il: 18/10/2005
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I fratelli Ratzinger nella Alte Kapelle... JOSEPHINE
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