26/06/2005 04:06 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.171 | Registrato il: 10/05/2005
| Utente Veteran | |
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La mia opinione in questione...anche se l'idea è allettante....l'ho esposta a questo link.... il post è intitolato Sarà meglio che...
Ehehehe però l'Ordine delle Coccole mi piace tantissimo!! [Modificato da Ratzigirl 27/06/2005 20.55] |
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27/06/2005 17:37 |
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| | | OFFLINE | Post: 72 | Registrato il: 17/06/2005
| Utente Junior | |
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Ciao, cara, ma il link non si vede |
27/06/2005 20:58 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.251 | Registrato il: 10/05/2005
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...adesso si vede,avevo sbagliato l'html....
Guardate questa foto, andate a Les Combes e cercatela....quando l'avrete trovata.....indovinate un po' chi ci trovate dentro?
Si, ma andateci dall'11 al 28 luglio...sennò dentro non ci trovate proprio nessuno....al massimo il custode...ma non è esattamente la stessa cosa....
[Modificato da Ratzigirl 27/06/2005 20.59] |
27/06/2005 22:55 |
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| | | OFFLINE | Post: 135 | Registrato il: 15/06/2005
| Utente Junior | |
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Mi sa che io veramente ci vado!!!
Ma la baita resta così isolata?? Notti in montagna, cielo stellato, una baita isolata...Come dice Paparatzifan, sognare non costa nulla...
Vabbè, ho capito, tiriamo fuori i vestiti di suora delle recite e incamminiamoci!!! Oppure mimetizziamoci da alberi...Una soluzione la troviamo!
Sihaya
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28/06/2005 00:43 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.254 | Registrato il: 10/05/2005
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28/06/2005 03:30 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.260 | Registrato il: 10/05/2005
| Utente Veteran | |
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Intervista Esclusiva!!! Mick Jagger parla del Papa!!! (....e bene) IL RICORDO DI MICK JAGGER
«Non è vero che il papa odia il rock». Lo ha dichiarato in un’intervista al settimanale inglese The Spectator il leader del Rolling Stones, Mick Jagger. Il sessantenne musicista inglese racconta di aver incontrato Ratzinger a Ratisbona nei giorni del tour mondiale dell’estate 1982 in occasione di una pausa fra due date. «Ero in cerca di un luogo tranquillo per meditare tranquillo - ha detto Jagger -. Avevo fatto una lunga passeggiato da solo, dall’hotel oltre il ponte di pietra che attraversa la città. Entrai nella cattedrale e mi sedetti tranquillo. Dopo un po’, mi avvicinò un prete e cominciammo a parlare di cose comuni, la città, la vita. Mi aveva riconosciuto. Disse che trovava la musica rock un’arma a doppio taglio, poteva sia salvare che rovinare le vite dei giovani. Mi invitò a riflettere sulla mia capacità di influenzare i ragazzi. Mi abbracciò e si strinse a me. Prima di salutarmi disse di chiamarsi Ratzinger, Joseph Ratzinger”.
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28/06/2005 13:21 |
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| | | OFFLINE | | Post: 421 | Registrato il: 14/05/2005
| Utente Senior | |
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28/06/2005 13:26 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.271 | Registrato il: 10/05/2005
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Bravo Jagger!!! Personalmente a me non piace molto la sua musica, ma è stato onesto e si è comunque esposto molto facendo questa dichiarazione!!
Di nuovo CLAP CLAP!!!! |
28/06/2005 14:03 |
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| | | OFFLINE | Post: 145 | Registrato il: 15/06/2005
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28/06/2005 22:38 |
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| | | OFFLINE | Post: 86 | Registrato il: 17/06/2005
| Utente Junior | |
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29/06/2005 21:41 |
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| | | OFFLINE | Post: 89 | Registrato il: 17/06/2005
| Utente Junior | |
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L’Ordine delle Sante Coccole in vacanza col Papa a Les Combes
Le suore di questa specialissima ordine religiosa accompagneranno il Santo Padre Benedetto XVI nelle sue meritate vacanze estive dal 11 al 28 luglio. Sabato 16 è previsto l’arrivo dell’assistente spirituale, card. Tonini, il quale, con la sua esperienza, aiuterà a svolgere il loro delicato compito.
Inoltre, il Santo Padre, considerando le fatiche a cui sono stati sottoposti gli uomini della sicurezza durante il suo viaggio al Quirinale, ha deciso di mandarli tutti in ferie all’isola di Pantelleria tutto il periodo del suo soggiorno a Les Combes e poi quello a Castelgandolfo. Per tanto, la sicurezza del Santo Padre sarà a carico di una delle suore, esperta in armi da fuoco (dovuto al suo passato come ufficiale della Marina Mercantile) ed in karatè, oltre che alla pratica di diverse discipline sportive, tra le altre: corsa, mountain bike e nuoto (con conoscenze di tecniche di salvataggio in mare). Proprio oggi è andata al Lido di Venezia per allenarsi, caso mai il Santo Padre facesse uso della piscina di Castelgandolfo al suo ritorno da Les Combes.
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30/06/2005 00:13 |
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| | | OFFLINE | | Post: 446 | Registrato il: 14/05/2005
| Utente Senior | |
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Bellissimo!!ahahah RATZI FOREVER
Suor RATZGIRL
Ordine Benedettino delle Suore delle Sante Coccole al Romano Pontefice |
30/06/2005 00:37 |
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| | | OFFLINE | Post: 189 | Registrato il: 15/06/2005
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Re: L’Ordine delle Sante Coccole in vacanza col Papa a Les Combes
Scritto da: Paparatzifan 29/06/2005 21.41
Le suore di questa specialissima ordine religiosa accompagneranno il Santo Padre Benedetto XVI nelle sue meritate vacanze estive dal 11 al 28 luglio. Sabato 16 è previsto l’arrivo dell’assistente spirituale, card. Tonini, il quale, con la sua esperienza, aiuterà a svolgere il loro delicato compito.
Inoltre, il Santo Padre, considerando le fatiche a cui sono stati sottoposti gli uomini della sicurezza durante il suo viaggio al Quirinale, ha deciso di mandarli tutti in ferie all’isola di Pantelleria tutto il periodo del suo soggiorno a Les Combes e poi quello a Castelgandolfo. Per tanto, la sicurezza del Santo Padre sarà a carico di una delle suore, esperta in armi da fuoco (dovuto al suo passato come ufficiale della Marina Mercantile) ed in karatè, oltre che alla pratica di diverse discipline sportive, tra le altre: corsa, mountain bike e nuoto (con conoscenze di tecniche di salvataggio in mare). Proprio oggi è andata al Lido di Venezia per allenarsi, caso mai il Santo Padre facesse uso della piscina di Castelgandolfo al suo ritorno da Les Combes.
FOOOORTEEEEE!!!!!!
NOI SIAMO LE SUORE DELLE SANTE COCCOLE DI BENEDETTO XVI!!!
Suor Sihaya |
01/07/2005 15:03 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.373 | Registrato il: 10/05/2005
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Intervista a Ingrid Stampa Il Messaggero, 21 aprile 2005
In casa del Papa, Ingrid confida: «Non pensava che succedesse»
del 21/04/2005
Roma - «Ingrid, tra poco ci si riposa», le ha detto la mattina di martedì scorso, salutandola sulla porta di casa. Né lei, né il cardinale Joseph Ratzinger immaginavano che quel giorno la loro vita sarebbe cambiata per sempre, che iniziava un altro viaggio, fatto di bagni di folla, non più di passeggiate solitarie per Borgo Pio, né di gite private. Si sono rivisti a sera, prima della cena ufficiale. Lui non era più Joseph ma Papa Benedetto XVI. E lei Ingrid Stampa, 55 anni, ha fatto il cenno di baciargli le mani, ma lui l'ha fermata e l'ha fatta semplicemente sedere per parlare come due vecchi amici. «E' successo», le ha detto, cordiale come sempre. «Il Signore lo voleva. Facciamo tutti e due la volontà di Dio».
Poi si sono separati, il Papa ha cenato con i cardinali, lei è tornata a casa, a piazza della Città Leonina 1 e non ha chiuso occhio. «Ho dormito un'ora, la notte le cose sembrano ancora più grandi». C'è da fare il trasloco, interrompere i lavori di sempre per seguire il Papa in questa nuova avventura. La mattina è andata alla prima messa da Papa, nella Cappella Sistina, dopo l'ha accompagnato a visitare l'appartamento che è stato di Giovanni Paolo II. «Deve decidere se andare lì o nella torre di Giovanni XXIII, perché c'è da fare qualche lavoro». Ingrid è sgomenta. Felice e sgomenta. Da quasi 14 anni è a fianco di Joseph Ratzinger, «da quando è morta sua sorella. Cercavano una persona che gli facesse da sorella». E' arrivata lei, tedesca, in Italia dall'88, già docente universitaria di musica ad Amburgo, ora traduttrice, studiosa, anche cuoca, per un periodo vicinissima ai voti. E' lei che si prende cura del nuovo Papa, lei il suo fedele braccio destro, la sua confidente.
Martedì era al lavoro davanti al computer quando ha visto quella fumata inequivocabile. «Sono corsa in piazza - racconta nello studio di Ratzinger, al centro della scrivania "Il Testamento di Giovanni Paolo II", di lato la "Messa esequiale del romano pontefice" - ma non pensavo che potesse essere eletto lui. Neanche lui se lo aspettava, forse sperava di non farcela. Se ne è andato dicendo "Poi dopo facciamo una gita tutti insieme", come quella a Greccio, al santuario di San Francesco, in occasione dei miei 50 anni. Io ero scettica anche perché era partito troppo bene, pensavo che alla fine scegliessero un altro. E poi fare il Papa è una croce e non glielo auguravo. Se uno vuol bene a una persona non gli augura cose così pesanti».
Queste le parole dell'affetto. Ben altre quelle dettate dalla stima. «So che è in gamba, conosco le sue capacità intellettuali e umane. E' un uomo mite, semplice, generoso. Non solo teologo, filosofo e musicista, suona un po' il piano ma è dotato di una cultura universale, un profondo conoscitore di arte». E' una abitazione sobria, semplice, quella in cui ha abitato il cardinale Ratzinger. Ovunque ci sono libri, montagne di libri e immagini sacre naturalmente, per lo più Madonne. Ingrid continua a ricordare quegli attimi che non passavano mai. «Volevo sapere chi era il nuovo Papa, ho cercato di chiamare un amico della Segreteria di Stato ma i telefonini non prendevano. Ero disperata, mi sentivo sola. E ho avuto paura, perché questo vuol dire cambiare vita».
Per fortuna alle sue spalle qualcuno ha gridato "Ingrid". «Erano un gruppo di frati cappuccini, vado a messa da loro. Meno male che c'era qualcuno a fianco a me: perché ho pianto quando hanno dato l'annuncio». La piazza stracolma gridava di gioia e Ingrid piangeva di felicità. Ancora si commuove. Poi c'è stato il breve discorso, la cena con i cardinali, mentre la gente ancora acclamava il nuovo Papa. «Ma lui non lo sapeva, neanche questa mattina. Se avesse saputo che c'erano già tante persone in piazza si sarebbe affacciato». E fa capire che il Papa deve ancora prendere le misure, ma che lei lo consiglierà e che lui come sempre «ascolterà i consigli». E che «la gente si meraviglierà, mi creda si vedrà chi è veramente il nuovo Papa. Già ha cominciato a farsi vedere con la "sua" Via Crucis, un'altra angolatura di Ratzinger l'ha anche offerta con l'omelia pronunciata ai funerali di Giovanni Paolo II».
Ingrid la tedesca apre il suo cuore. E invita tutti a farlo. «Il Papa? Non è solo il freddo intellettuale, è un uomo mite, con i suoi sentimenti, per niente superbo e arrogante, sempre cordiale. E soprattutto ascolta quel che gli si dice, ascolta tutti». Hanno parlato poco, «era stanco, provato. Si è occupato di tutto in questi giorni, anche dell'organizzazione del Conclave. Ed è stato vicino a Giovanni Paolo II fino alla fine, ha vissuto con l'amico questa sofferenza».
Si guarda intorno tranquilla, in questa casa austera ma serena come Benedetto XVI. Che non ha gusti particolari in fatto di cucina «si accontenta», non beve vino «perché dopo gli fa male la testa», apprezza la cucina romana ma di più quella bavarese. Ingrid ha imparato a cucinare qualche piatto tipico della loro terra. «Come gli knodel, cose che gli italiani non conoscono. Come lo spiego? E' pane con le cipolle, ecco sì come i canederli che fanno al nord Italia». Ingrid sa fare anche lo strudel di mele, quello vero, quello bavarese, «quello speciale, perché in Italia così non si trova. Si dice che la pasta deve essere così sottile, che messa sopra a un giornale, si può riuscire a leggerlo». Siamo ancora nello studio, dove a terra, alle spalle della scrivania c'è un altarino, sono le statuine di Gesù, Giuseppe e Maria, circondate da fiori («un po' secchi, devo cambiare l'acqua ma non ho fatto altro che rispondere al telefono e alle email»).
Nella libreria che circonda tutto il perimetro della stanza, c'è un busto di Giovanni XXIII, una foto della sorella, oggetti di ogni tipo «che riceve per regalo e lui non butta niente». C'è anche un peluche e un accendino a forma di macchinetta. Cose che forse il nuovo Papa non sa nemmeno di avere, che ha accettato e messo da parte in questi anni di lavoro silenzioso e senza clamore.
A fianco allo studio c'è la sala da pranzo, anche qui sono i libri i grandi protagonisti, in tedesco e italiano soprattutto. Arte, filosofia, teologia. Su un tavolino c'è anche un testo dal titolo "I giovani e l'università". Ecco, i giovani, c'è qualcuno che crede che Giovanni Paolo II abbia in qualche modo guidato la scelta dei cardinali, da lassù («e a dir la verità questa cosa me l'ha detta anche qualcuno nella Curia»). Ingrid se n'è accorta, ha capito che il teologo Ratzinger deve lasciar spazio al Papa di tutti, a Benedetto XVI. «State tranquilli - sorride - anche con lui ci sarà ancora qualche sorpresa».
PER RATZ E SIHAYA......(ERA MEGLIO SE QUESTO ARTICOLO NON LO TROVAVO )
[Modificato da Ratzigirl 02/07/2005 11.18] |
01/07/2005 15:16 |
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| | | OFFLINE | Post: 225 | Registrato il: 15/06/2005
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Re: Intervista a Ingrid Stampa
Scritto da: Ratzigirl 01/07/2005 15.03
Il Messaggero, 21 aprile 2005
Ingrid Stampa con il fratello del Papa Georg
In casa del Papa, Ingrid confida: «Non pensava che succedesse»
del 21/04/2005
Roma - «Ingrid, tra poco ci si riposa», le ha detto la mattina di martedì scorso, salutandola sulla porta di casa. Né lei, né il cardinale Joseph Ratzinger immaginavano che quel giorno la loro vita sarebbe cambiata per sempre, che iniziava un altro viaggio, fatto di bagni di folla, non più di passeggiate solitarie per Borgo Pio, né di gite private. Si sono rivisti a sera, prima della cena ufficiale. Lui non era più Joseph ma Papa Benedetto XVI. E lei Ingrid Stampa, 55 anni, ha fatto il cenno di baciargli le mani, ma lui l'ha fermata e l'ha fatta semplicemente sedere per parlare come due vecchi amici. «E' successo», le ha detto, cordiale come sempre. «Il Signore lo voleva. Facciamo tutti e due la volontà di Dio».
Poi si sono separati, il Papa ha cenato con i cardinali, lei è tornata a casa, a piazza della Città Leonina 1 e non ha chiuso occhio. «Ho dormito un'ora, la notte le cose sembrano ancora più grandi». C'è da fare il trasloco, interrompere i lavori di sempre per seguire il Papa in questa nuova avventura. La mattina è andata alla prima messa da Papa, nella Cappella Sistina, dopo l'ha accompagnato a visitare l'appartamento che è stato di Giovanni Paolo II. «Deve decidere se andare lì o nella torre di Giovanni XXIII, perché c'è da fare qualche lavoro». Ingrid è sgomenta. Felice e sgomenta. Da quasi 14 anni è a fianco di Joseph Ratzinger, «da quando è morta sua sorella. Cercavano una persona che gli facesse da sorella». E' arrivata lei, tedesca, in Italia dall'88, già docente universitaria di musica ad Amburgo, ora traduttrice, studiosa, anche cuoca, per un periodo vicinissima ai voti. E' lei che si prende cura del nuovo Papa, lei il suo fedele braccio destro, la sua confidente.
Martedì era al lavoro davanti al computer quando ha visto quella fumata inequivocabile. «Sono corsa in piazza - racconta nello studio di Ratzinger, al centro della scrivania "Il Testamento di Giovanni Paolo II", di lato la "Messa esequiale del romano pontefice" - ma non pensavo che potesse essere eletto lui. Neanche lui se lo aspettava, forse sperava di non farcela. Se ne è andato dicendo "Poi dopo facciamo una gita tutti insieme", come quella a Greccio, al santuario di San Francesco, in occasione dei miei 50 anni. Io ero scettica anche perché era partito troppo bene, pensavo che alla fine scegliessero un altro. E poi fare il Papa è una croce e non glielo auguravo. Se uno vuol bene a una persona non gli augura cose così pesanti».
Queste le parole dell'affetto. Ben altre quelle dettate dalla stima. «So che è in gamba, conosco le sue capacità intellettuali e umane. E' un uomo mite, semplice, generoso. Non solo teologo, filosofo e musicista, suona un po' il piano ma è dotato di una cultura universale, un profondo conoscitore di arte». E' una abitazione sobria, semplice, quella in cui ha abitato il cardinale Ratzinger. Ovunque ci sono libri, montagne di libri e immagini sacre naturalmente, per lo più Madonne. Ingrid continua a ricordare quegli attimi che non passavano mai. «Volevo sapere chi era il nuovo Papa, ho cercato di chiamare un amico della Segreteria di Stato ma i telefonini non prendevano. Ero disperata, mi sentivo sola. E ho avuto paura, perché questo vuol dire cambiare vita». Per fortuna alle sue spalle qualcuno ha gridato "Ingrid". «Erano un gruppo di frati cappuccini, vado a messa da loro. Meno male che c'era qualcuno a fianco a me: perché ho pianto quando hanno dato l'annuncio». La piazza stracolma gridava di gioia e Ingrid piangeva di felicità. Ancora si commuove. Poi c'è stato il breve discorso, la cena con i cardinali, mentre la gente ancora acclamava il nuovo Papa. «Ma lui non lo sapeva, neanche questa mattina. Se avesse saputo che c'erano già tante persone in piazza si sarebbe affacciato». E fa capire che il Papa deve ancora prendere le misure, ma che lei lo consiglierà e che lui come sempre «ascolterà i consigli». E che «la gente si meraviglierà, mi creda si vedrà chi è veramente il nuovo Papa. Già ha cominciato a farsi vedere con la "sua" Via Crucis, un'altra angolatura di Ratzinger l'ha anche offerta con l'omelia pronunciata ai funerali di Giovanni Paolo II».
Ingrid la tedesca apre il suo cuore. E invita tutti a farlo. «Il Papa? Non è solo il freddo intellettuale, è un uomo mite, con i suoi sentimenti, per niente superbo e arrogante, sempre cordiale. E soprattutto ascolta quel che gli si dice, ascolta tutti». Hanno parlato poco, «era stanco, provato. Si è occupato di tutto in questi giorni, anche dell'organizzazione del Conclave. Ed è stato vicino a Giovanni Paolo II fino alla fine, ha vissuto con l'amico questa sofferenza».
Si guarda intorno tranquilla, in questa casa austera ma serena come Benedetto XVI. Che non ha gusti particolari in fatto di cucina «si accontenta», non beve vino «perché dopo gli fa male la testa», apprezza la cucina romana ma di più quella bavarese. Ingrid ha imparato a cucinare qualche piatto tipico della loro terra. «Come gli knodel, cose che gli italiani non conoscono. Come lo spiego? E' pane con le cipolle, ecco sì come i canederli che fanno al nord Italia». Ingrid sa fare anche lo strudel di mele, quello vero, quello bavarese, «quello speciale, perché in Italia così non si trova. Si dice che la pasta deve essere così sottile, che messa sopra a un giornale, si può riuscire a leggerlo». Siamo ancora nello studio, dove a terra, alle spalle della scrivania c'è un altarino, sono le statuine di Gesù, Giuseppe e Maria, circondate da fiori («un po' secchi, devo cambiare l'acqua ma non ho fatto altro che rispondere al telefono e alle email»). Nella libreria che circonda tutto il perimetro della stanza, c'è un busto di Giovanni XXIII, una foto della sorella, oggetti di ogni tipo «che riceve per regalo e lui non butta niente». C'è anche un peluche e un accendino a forma di macchinetta. Cose che forse il nuovo Papa non sa nemmeno di avere, che ha accettato e messo da parte in questi anni di lavoro silenzioso e senza clamore.
A fianco allo studio c'è la sala da pranzo, anche qui sono i libri i grandi protagonisti, in tedesco e italiano soprattutto. Arte, filosofia, teologia. Su un tavolino c'è anche un testo dal titolo "I giovani e l'università". Ecco, i giovani, c'è qualcuno che crede che Giovanni Paolo II abbia in qualche modo guidato la scelta dei cardinali, da lassù («e a dir la verità questa cosa me l'ha detta anche qualcuno nella Curia»). Ingrid se n'è accorta, ha capito che il teologo Ratzinger deve lasciar spazio al Papa di tutti, a Benedetto XVI. «State tranquilli - sorride - anche con lui ci sarà ancora qualche sorpresa».
PER RATZ E SIHAYA......(ERA MEGLIO SE QUESTO ARTICOLO NON LO TROVAVO )
OOOOHHHHHH!!!! Ho evidenziato i passaggi notevoli!!! Figurati che ho dovuto leggere 2 o 3 volte il titolo dell'articolo perchè continuavo a leggere risposa invede di riposa.
Un peluche??? Che tenero!!! Gliene mandiamo uno noi del forum??
Quindi Ingrid SA TUTTO di lui.... Dobbiamo farcela amica...
Sihaya |
01/07/2005 15:17 |
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| | | OFFLINE | Post: 226 | Registrato il: 15/06/2005
| Utente Junior | |
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Re: Re: Intervista a Ingrid Stampa Ps-Le email filtrano attraverso lei e non attraverso Georg!
Sihaya |
01/07/2005 22:42 |
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| | | OFFLINE | Post: 110 | Registrato il: 17/06/2005
| Utente Junior | |
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Intervista a Ingrid Stampa
E un' intervista bellissima... |
03/07/2005 03:33 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.428 | Registrato il: 10/05/2005
| Utente Veteran | |
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Quando un Papa va in vacanza...
Don Armellin, l'organizzatore della prossima vacanza di Benedetto XVI nella stessa casa di Les Combes, in alta Valle d'Aosta, dove era solito soggiornare d'estate anche Wojtyla, ha spiegato che, per ora, gli appuntamenti pubblici previsti dalla prefettura della casa pontificia nella cittadina montana sono quelli dell'Angelus del 17 e del 24 luglio. Appuntamenti che il Papa presiedera', come anche faceva il suo predecessore, dal parco della sua abitazione. I servizi di sicurezza sono quindi per adesso concentrati nei due momenti di contatto con i fedeli finora in programma.
''Benedetto XVI -ha detto il sindaco- vorra' assolutamente riposare nella piu' totale tranquillita'''. Fara' -ha anticipato il sindaco- le sue passeggiate nel parco e nei boschi adiacenti la sua abitazione''. Naudin ha inoltre ipotizzato che il Papa ''potra' comunque godere della vista panoramica dalla finestra della sua sala da pranzo con il Monte Bianco e il Monte Rosa sullo sfondo''.
L'amministrazione regionale della Valle D'Aosta garantira' al Papa tutto il supporto possibile per un ''felice e sereno soggiorno''. Dall'ente fanno sapere che e' gia' attivo in occasione della prossima vacanza del pontefice il coordinamento tra tutti i soggetti interessati. E in particolare modo, dicono, con l'assessorato Agricoltura e foreste che da sempre si occupa della cura degli spazi naturali intorno alla villetta dove soggiornera' il Papa. |
04/07/2005 03:10 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.455 | Registrato il: 10/05/2005
| Utente Veteran | |
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(Fonte Dagospia) .....quindi...pare che...
MILLE VOLTE BENEDETTO
Mille euro per la morte di Wojtyla e solo 500 per la mia elezione? Eh no! Voglio che siano pagati mille euro anche per la mia ascesa al soglio... Diventato papa da poche ore, Ratzinger è venuto a sapere che l'Amministrazione del patrimonio della sede apostolica (Apsa) aveva pesantemente derogato dalle consuetudini che da tempo fanno registrare la concessione a tutti i dipendenti laici del Vaticano di tre stipendi extra: uno in occasione della morte di un papa, l'altro per il periodo di sede vacante, il terzo per l'elezione del successore.
Questa volta invece solo mille euro per la scomparsa di Wojtyla e appena 500 per l'elezione del nuovo pontefice. Il quale però ha alla fine disposto che i 'suoi' euro diventino mille. La differenza sarà pagata, probabilmente il giorno dei santi Pietro e Paolo, a tutti i 2 mila dipendenti vaticani e ai quasi altrettanti pensionati. Una concessione quest'ultima che ha provocato non pochi malumori tra i lavoratori in servizio. |
04/07/2005 03:41 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.458 | Registrato il: 10/05/2005
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Colloquio (vreve) Ratzinger- Cossiga Scambi di battute
La lunga passeggiata in auto sotto il sole di Roma, la salita dello scalone del Quirinale e il gran caldo si sono fatti sentire per Benedetto XVI che, dopo aver salutato le piu' alte cariche dello Stato nella sala di rappresentanza del Quirinale, ha bevuto un bicchiere d'acqua insieme a Carlo Azeglio Ciampi e, dopo essersi asciugato il sudore con un fazzoletto portogli su un vassoio da un inserviente, ha scherzato sul clima torrido. ''Forse a Monaco non fa cosi' caldo'', gli ha detto sorridendo Francesco Cossiga. ''Eh si' - ha risposto il Papa - Ma e' la stagione''. Quindi, Ciampi ha salutato i suoi ospiti, invitandoli a rivedersi alla fine della visita del Papa al Quirinale.
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