Intervista a Fletcher e a Byron...!!!! (pennywise)

[domanda] il termine ‘venduto’ è andato diffondendosi nella comunità punk. E’ come una strada a due corsie. Ci sono band come A New Found Glory, Goldfinger, Rancid, band di quel tipo. E poi ci sono altre band come NOFX e Bouncing Souls che sono del tutto contrari al mercato e non lo prendono assolutamente in considerazione. Come si comportano i Pennywise nei confronti del vendersi, considerando anche che passano per radio e su MTV?

[risposta] Fletcher Dragge: “Penso che il termine ‘venduto’ sia davvero usato troppo imprecisamente da una grande varietà di gente. I ragazzini di 14 anni usano un sacco questa parola credendo di sapere tutto. Vendersi, per quanto mi riguarda, è una cosa molto semplice da definire: quando cambi ciò che fai o ciò in cui credi per denaro. Noi facciamo video e la Epitaph li spedisce ad MTV, ma loro non li trasmettono mai perché pensano cose del tipo ‘Oh, questo è troppo spinto, non lo manderemo in onda per nessun motivo, non si addice ad MTV.’ Abbiamo fatto un video. Abbiamo speso del denaro. E’ semplicemente un’altra forma di espressione. Fai interviste perché vuoi essere ascoltato. Incidi un disco perché vuoi che la gente lo senta. Fai un video perché la gente lo veda e pensa sia figo e veda il messaggio che c’è dietro. Quando qualcuno dice ‘Dovete scrivere una ballata, queste canzoni sono davvero buone ma ci servono tipo 2 o 3 ballate’. E tu rispondi ‘Ok, faremo in questo modo così possiamo far soldi’. In alcuni casi la gente dice ‘Avete bisogno di mettervi così, di truccarvi un po’ e di essere sulla copertina di Tigerbeat Magazine’. Quando inizi a fare cose del genere, inizi a venderti. Non credo che i Rancid siano dei venduti perché hanno un video su MTV; è solo un’arte. Se non vuoi che la gente ascolti la tua musica o veda la tua band, tutto quello che fai è registrare un album, metterlo su un nastro, darci fuoco e bruciarlo e rifarlo all’infinito. Se sei in un gruppo, che fai? Registri un CD, ne vendi 20 copie e dici è fatta? Vuoi che più gente possibile ascolti ciò che hai da dire. Voglio che 20 milioni di persone ascoltino i Pennywise. Ne voglio 50 milioni. Voglio che l’intero fottuto pianeta abbia un cd dei Pennywise e capisca da dove veniamo e dica ‘Ehy, forse posso rendere il mondo un posto migliore’ dopo averlo ascoltato. Magari aprirà loro gli occhi a qualcosa che non sospettavano prima. Voglio che la gente conosca i Pennywise, ma allo stesso tempo non voglio stabilire compromessi su cosa fare o come comportarmi solo per i soldi. Ci sono state offerte grosse somme di denaro per fare cose che pensavano non fossero giuste per la band e abbiamo risposto ‘Ehy, non abbiamo intenzione di farlo.’ Credo che si possano vedere le band che desiderano vendersi, non le nominerò ma si possono individuare dalle loro azioni. Partono da una cosa per poi arrivare improvvisamente a fare questo e quest’altro. E’ piuttosto comune vedere cose di questo tipo: i nostri biglietti costavano 10$; ora siamo popolari e tutt’ad un tratto costano 25$, e la stessa cosa succede per le magliette. Sono tutti motivati dai soldi e cercano di trarre i maggiori benefici possibili. Non c’è niente di male nel guadagnarsi da vivere suonando. C’è un modo ragionevole per farlo. Noi conduciamo una vita abbastanza agiata. Non siamo milionari, ma ci divertiamo facendo ciò che facciamo e facciamo più soldi di quanti non ne guadagnassimo lavorando in un McDonald’s o da Jack In The Box, capisci? E proviamo ancora a mantenere economiche i prezzi delle magliette e dei biglietti, declinando offerte. Qualcuno ci stava dando un sacco di roba per mettere una nostra canzone in un film. Quella è la nostra canzone! Adoro i film, li guardo tutto il cazzo di tempo e mi piace molto quando in un film parte una canzone che ha un grosso impatto. E’ arte, chissenefrega se la nostra fottuta canzone è nel film. Suoniamo la nostra musica perché vogliamo che la gente la ascolti. Fintanto che fai le cose che ti piacciono seguendo il tuo cuore…. Molte band emergono e provano a fare più soldi possibile, ma questi sono affari loro, non miei.”