La compagnia era piacevole e vicino al fuoco non faceva freddo.
Ronan dopo un po' iniziò ada vvertire la stanchezza della giornata e cercò di parlare sempre di meno coi presenti, scostandosi un poco dalla luce diretta, come chi vuol stare un po' tranquillo un momento per assaporarsi l'abbiocco, e preferendo ascoltare quello che si dicevano tra loro, se si fossero dimenticati della sua presenza. Forse in questo modo avrebbe potuto captare qualche novità interessante.
Per una buona mezz'ora ne approfitto' per riposarsi un poco e guardarsi un po' intorno.
*
qui a Lond Arador vanno pazzi per i terrazzamenti..*
si trovavano infatti in un cortile dietro al mastio, un paio di livelli in basso. 5 guardie del corpo all'inizio della scala, e meno di una ventina di persone, in diminuzione, divise tra i vari tavoli.
A un certo punto per poco non chiuse gli occhi, mentre seduto e appoggiato comodamente su una sedia di legno nella penombra proiettata dal fuoco, un po' in disparte, le parole (discorsi che non lo interessavano per niente) iniziarono ad arrivargli in modo ovattato e confuso.
* ..mi sto addormentando.. *
Allora, prima che qualcuno lo notasse e si offrisse di accompagnarlo sulla via del ritorno, prese qualcosa di simile a una focaccina che era rimasta davanti a lui sulla tavola ancora imbandita, diede un morso a una mela cotogna rosolata e si versò un po' d'acqua fresca da una brocca di terracotta.
Fu a questo punto che avvertì la voce appena percepibile di qualcuno che per caso si trovava poco distante dietro di lui e probabilmente non l'aveva notato.
Il fuoco infatti s'era un po' indebolito e le ombre erano divenute più scure e profonde.
"
Non lo so.. Nuor, che si dice da te? I vostri forse hanno già scoperto qualcosa?"
Ronan, rimase dov'era, immmobile, appoggiato all'alto schienale della sua sedia, col boccale ancora alle labbra e il fiato sospeso.