-Culetto bianco-

"Culetto bianco"

"Ciao belezza!"
"Cazzo vuoi?"
"Che modi..."
"Fatti i cazzi tuoi!"
Il nano era in carcere già da un paio di giorni e l'astinenza dall'eroina si faceva sentire paurosamente, era finito in gabbio con la brutta coppia di Mr. Wallace... un tipo nero, grosso, pelato, muscolossisimo e paurosamente gay, il nano tra gli spasmi dell'astinenza e le avancè del gay non dormiva tanto bene, riempiva il materasso di sudore ,dormiva perennemente con un'occhio aperto e brutalmente con il culo appiccicato al muro.
Stava dimagrendo sempre di più, non perchè non mangiasse anzi mangiava molto ma non assimilava più un cazzo di niente!
"Pazza che fai?"
"I stracazzi miei... piantala di rompermi le palle!"
"Dai non fare così ti mancano ancora dei mesi per uscire ed è meglio essere gentili... non tanto per me ma per altri che se decidono di chiavarti lo fanno e basta!"
"Gli spacchero il culo io!"
"Ti sei visto... pesi come una merdina di mosca... sei pallido come uno maalto di a.i.d.s. e sicuramente non avresti la forza per contrastare uno come me!"
"Scommetiamo?"
Il nero non se lo fece ripetere due volte, tiro un poderoso pugno in faccia al nano il quale perse i sensi... il nero lo spogliò e abuso del suo ano per un'oretta, fino a quando non si stancò e li eiaculo sulla schiena... lo lasciò nudo e sdraiato a culo all'aria sul gelido pavimento della gabbia, il nano si sveglio con un fortissimo mal di testa e non solo alla testa.
"Cazzo sono nudo!"
"Hai visto... e non sei più neanche vergine... benvenuto tra gli uomini!"
"Ma io ti spacco la faccia!"
Il nano che non aveva imparato la lezione si scagliò contro il nero che replicò con un'altro pugno in faccia che tramorti nuovamente il nano... ma questa volta non abuso del suo retto!
I giorni in carcere (è risaputo!) scorrono lentamente ma per il nano che aveva la scimmia perennemente appiccicata sulla schiena passavano centomila volte più lenti... si alzava, faceva colazione, camminava per l'ora d'aria, ritornava in gabbia e si faceva volente o nolente sodomizzare dal nero, andava a pranzare, si rifaceva risodomizzare dal nero, andava a cena, gurdava la televisione e si rifaceva risodomizzare dal nero... i giorni erano tutti uguali!
Il nano era stufo della prigione ma non poteva farci nulla, li mancava ancora un mesetto buono alla sua scarcerazione e dopo non avrebbe potuto ritornare al "crimine" perchè era già stato pizzicato e un'altra volta sarebbe stato anche peggio di questa!
"Tesorino... vieni da papà che ti dà la medicina!"
Questa volta non era il nero bensì un suo amico nero pure lui... il nano a malincuore subiva le tre quattro sodomizzazioni del nero ma non accetava quelle dei suoi amici...
"No... fanculo!"
"Non va bene così bimbetto... se ci tieni ai quei quattro denti marci che ti ritrovi è meglio che mi togli i pantaloni e incominci a succhiarmelo!"
"Fanculo!"
Il nano era duro di comprendognia e l'amico del nero mantenne la sua promessa... con una sventola in piena faccia fece sputare sei denti al nano... non poteva obbietare era in completa balia di quesi sgherri sodomizzatori... incominciò a succhiare il cazzo di quel nero grosso e peloso finchè non raggiunse l'orgasmo!
"E mò bevi senò ti faccio toc toc sul sederino!"
A malincuore inghiotti quella melassa bianca.
Quella sera stessa vomitò anche l'anima... stava male ma al suo compagno di cella poco importava e si approfittò di lui in modo carnalmente selvaggio!
Arrivò il tanto agoniato momento della sua scarcerazione... era conciato peggio di quando era entrato... tra denti sputati, ematomi un pò su tutto il corpo e l'ano completamente sfondato ritornò all'aria aperta...
Appena fuori si diresse a "casa".
"Cazzo guardate chi c'è!"
"Porcaladra dov'eri?"
"In carcere a farmelo trapanare in culo cazzo!"
"Oh mio dio!"
"HIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII HIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!"
Lo spilungone era come sempre fuori come un balcone... ma al nano non importava, voleva ritornare alla sue pere quotidiane e non pensare ad altro che all'ago e allo schizzo di veleno!
"Cazzo chi mi prepara una pera?"
"Un'attimo...!"
"Scusa stronzone ma come mai io mi sono fatto tre mesi di carcere e tu eri fuori quasi subito?"
"Semplice ho collaborato con la giustizia e con la promessa della pulizzia delle mie vene me la sono scampata... adesso ho pure il metadone... che a dirla tutta ti manda fuori come un cervo in primavera!"
"Fanculobruttostronzorottoinculodimerda!"
"Calma... calma... toh la tua pera!"
Il nano si fece dopo tre mesi d'astinenza forzata... lo sconvolse terribilmente... ma la pera stava facendo il suo effetto "benefico" al nano... non sentiva più il dolore e per un'attimo la prigione gli sembrò un'incubo... si sveglio dal post-pera dopo un'ora buona...
"Fammi provare quel cazzo di metadone!"
"Ocio che sballa..."
"Fanculo lo sballo passa e basta!"
Il nano provò il metadone... rischiando di andare in overdose ma non ci andò... incominciò a vedere cose strane e inquietanti.
Vide il nero completamente nudo col cazzo di due metri che rideva, vedeva lo spilungone piccolo piccolo e si vedeva gigantesco... i pensieri si erano completamente annulati nella sua mente... non riuscì a pensare lucidamente per un giorno intero.