sto facendo delle ricerche per scoprire quali eventi,quali stimoli hanno indotto alcuni grandi poeti a scrivere delle opere immortali.Vi propongo alcuni risultati dei miei studi,tutti regolarmente documentati.
Alessandro Manzoni si trovava di passaggio a Napoli,per una visita a Capri.Era l'inizio di Maggio,precisamente il 4,ed in quella data,come consuetudine e tradizione,a Napoli ci sono gli "sfratti di casa",cioe' i cambiamenti di abitazione.Le strade erano piene di carretti stracolmi di masserizie,spinti a fatica da famiglie intere,un viavai indecifrabile.All'epoca i semafori non esistevano e quindi il traffico era impazzito.Incuriosito e colpito da questo evento,quando fece ritorno a Milano,l'Alessandro penso' bene di scrivere un'ode,ma fece confusione con la data,per cui scrisse "il 5 Maggio".
Giosue' Carducci aveva un amico,Pio,a cui era molto affezionato.Un giorno l'amico era molto triste e Giosue' gli chiese cosa gli stesse succedendo.Pio,all'inizio un po' restio,finalmente si confido' all'amico.La moglie lo aveva tradito con l'idraulico.Fu cosi' che il Carducci scrisse l'ode "Il bove".
Giacomo Leopardi non aveva fortuna con le donne.Egli anelava,ma nessuna se lo filava.Una tra le tante era Silvia,signorinella pallida,sua dirimpettaia del 5° piano.Le dedico' una poesia,"A Silvia",ma lei....niente.Poi la invito' alla sagra del paese e le dedico' un'altra poesia,"Il sabato del villaggio",ma lei...niente.Gli rimase solo l'arma della fantasia,cercando di stimolarla sessualmente decantando le sue "misure" nell'ode "L'infinito".Ma Silvia non abbocco'.Non gli rimase,quindi,che scrivere "Il passero solitario".
Cesare Pavese era solito passeggiare per la campagna.Un giorno noto' ,in un anfratto del bosco,una bella ragazza.Era un tantino scollacciata e faceva dei sorrisi invitanti.Egli le si avvicino' e si presentarono.La sera stesa scrisse la poesia "L'incontro".Nei giorni successivi passo' di li' svariate volte e noto' che lei era sempre in quell'anfratto,seduta su di un masso,come in attesa di qualcuno.Un giorno si apposto' per capire cosa ci facesse,sempre nello stesso posto,la ragazza.La sera stessa scrisse "La puttana contadina" .La notte non riusci' a dormire.Il giorno successivo,era quasi finito l'inverno,si reco' all'anfratto e....s'infrattarono.La sera stessa le dedico' una poesia..."Sei venuta di Marzo".
enner