José Luís Zapatero tiene. Nonostante un periodo d’appannamento, dovuto alle polemiche relative alle pulsioni autonomiste di Catalogna e Paesi baschi, il governo rimane nettamente in testa ai sondaggi. Anzi, il Psoe compie un importante balzo in avanti, rispetto alle performance infauste di inizio 2006. Questo, almeno, il dato che emerge dal Pulsómetro, principale strumento di misurazione del consenso e del gradimento politico in Spagna, realizzato dall’istituto Opina e diffuso da Cadena Ser, autorevole emittente radiofonica.
Veniamo ai dati: il 55,5% degli spagnoli approva l’operato di Zapatero, che proprio in questi giorni ha festeggiato i due anni alla guida del governo. La curva del tasso di popolarità dell’inquilino della Moncloa parla chiaro: la risalita è continua e porta Zapatero a un più 5,7% rispetto al picco negativo del febbraio scorso (49,8%). Il primo ministro vanta 20 punti percentuali di vantaggio su Mariano Rajoy (35%), numero uno dei popolari, contestato dalla stampa per la maniera eccessivamente aggressiva con cui concepisce l’opposizione parlamentare.
A incidere sui risultati del sondaggio è stato in parte anche il piccolo rimpasto ministeriale varato da Zapatero, che ha nominato Rubalcaba e José Antonio Alonso agli Interni e alla Difesa. Questa mossa ha ridato smalto al governo, rilanciandone fortemente l’immagine.
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