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Governicchio vergognoso, Prodi PRESIDENTE!!

Ultimo Aggiornamento: 21/10/2013 23:23
30/09/2005 08:30
 
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ricambiare la legge elettorale in maggioritario

Nel 1993 sono stato uno di quelli che a larga maggioranza(82%)ha votato per il maggioritario al referendum.
Ora Berlusconi evidentemente per mero interesse personale,infischiandosene dei milioni di italiani che scelsero di cambiare per avere più stabilità dei governi,cambia la legge,quella stessa legge che gli ha consentito di vincere le elezioni e di avere una larga maggioranza in questi 5,tristi,anni.
Io spero che comunque i partitini della sinistra capiscano la situazione e facciano delle alleanze che consentano di superare lo sbarramento del 2%.
Ma anche in caso di vittoria dell'unione,la maggioranza che nè uscirà sarà risicata e non consentirà una buona governabilità.
Questo è il fine ultimo di Berlusconi,se si perde,lasciare terra bruciata,una situazione in cui chi governa non potrà certo risollevare l'Italia dall'abisso in cui lui l'ha precipitata.
Occorre rispondere per le rime a questo piduista e in caso di vittoria dell'unione a giugno 2006,ricambiare immediatamente la legge elettorale in maggioritario e tornare a votare a ottobre 2006.
Lo so che è un utopia ma sarebbe quello che questa destra meriterebbe e di cui gli italiani hanno bisogno:un governo stabile che governi nell'interesse dei cittadini e non di un solo soggetto:Berlusconi.

emiliano-reggiano
[Non Registrato]
30/09/2005 16:26
 
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La legge truffa!!!!
La “legge truffa” approda in aula a Montecitorio, ma l’Unione promette battaglia per fermare la corsa contro il tempo della Cdl che da martedì prossimo vorrebbe avviare le votazioni.

La nuova bozza di riforma, che ha ottenuto mercoledì il via libera della Commissione Affari costituzionali con i soli voti del centro destra (l’Unione infatti ha abbandonato l’aula), è ora in discussione alla Camera e i tempi sono stati contingentati per accelerare al massimo l’iter del provvedimento. Il testo prevede il ritorno al sistema proporzionale puro -per cui spariscono i collegi uninominali - con il premio di maggioranza per la governabilità ( un minimo di 340 seggi alla Camera e 170 al Senato) per lo schieramento che prende più voti, e ben tre soglie di sbarramento nell’assegnazione dei seggi per la Camera.

Niente seggi dunque per i partiti inseriti in una coalizione che non superano la soglia del 2%, al di sotto della quale non contribuiranno nemmeno al risultato complessivo dello schieramento mentre è stato mantenuto lo sbarramento al 4 per cento per i partiti non coalizzati. Le coalizioni invece dovranno superare nel complesso il 10 per cento dei voti. Naturalmente anche i partiti che non superano gli sbarramenti potranno partecipare al premio di maggioranza e quindi contribuire alla coalizione che ha più voti ma non otterranno seggi. Un sistema che secondo il deputato Ds Antonello Cabras «riduce lo spirito di coalizione» oltre a mettere in discussione la stabilità del governo nascente. Cabras promette battaglia in Parlamento «con tutti gli strumenti a disposizione per contrastare una legge che fa comodo a loro». Presentati infatti circa 300 emendamenti soppressivi. E intanto slitta anche la votazione che non è detto inizi dalla prossima settimana.

«È chiaro che un sistema maggioritario premia di più la coalizione che è candidata a vincere” evidenzia il deputato Ds secondo il quale il vantaggio dell’Unione nei sondaggi dimostra il tentativo della maggioranza di «farsi le regole su misura» alla vigilia delle elezioni.

Saranno anche bloccate le liste di partito per cui non sarà possibile per gli elettori esprimere preferenze tra i candidati della lista prescelta, mentre al momento di depositare i simboli i partiti saranno obbligati ad indicare il nome del proprio candidato premier. Ma il blocco delle preferenze non piace all’Udc che presenterà un emendamento anche se- evidenzia il partito - non intende alzare barricate.

Dunque il cammino della legge truffa prosegue ma si preannuncia uno scontro durissimo mentre l’Unione continua a chiedere alla Cdl di fermare lo scempio.



Verità
[Non Registrato]
30/09/2005 16:27
 
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Scendiamo in piazza, per cacciare la banda del piduista/mafioso!!!!!!
[SM=g27785] [SM=g27785] «Ci opporremo con ogni mezzo alla riforma della legge elettorale che vuole cambiare le regole del gioco a partita iniziata». Romano Prodi, al termine del vertice dell’Unione, alza il tiro. E annuncia opposizione a tutto campo, «con ogni mezzo e ogni iniziativa, in Parlamento e fuori».

La coalizione marcia compatta. E a dimostrarlo ci sarà anche una manifestazione unitaria, con tutti i leader, in un giorno ancora da fissare. Un primo appuntamento potrebbe essere già lunedì 3 ottobre, in un teatro romano. Una più vasta iniziativa di piazza forse dopo le primarie. Prodi, tuttavia, spiega che per scegliere la data definitiva bisogna ancora attendere: «Quando conosceremo il calendario dei lavori, si decideranno le azioni da compiere per far sapere al Paese le conseguenze di questa legge. E terremo presente anche il grande problema della legge finanziaria che verrà presentata».

E dal leader dell’Unione arriva anche un duro affondo al presidente della Camera Casini: «Siamo certamente preoccupati del ruolo degli arbitri che invece di esercitare la propria funzione, parteggiano per uno dei giocatori».


Verità
[Non Registrato]
03/10/2005 19:35
 
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Scendi in piazza!!!
MANIFESTAZIONE PUBBLICA


Martedì 25 ottobre 2005
In Piazza Ss. Apostoli, Roma alle ore 10,00

ALUNNI DISABILI IN GABBIA

Promossa dal Coordinamento Genitori “Tutti a Scuola” di Napoli. Per sensibilizzare i cittadini sulla drammatica condizione di emarginazione che vivono gli oltre 165.000 alunni diversamente abili nella scuola pubblica italiana.


OBIETTIVI :
• Immediata abrogazione del Decreto 331/98 sulla definizione degli organici di sostegno.
• Rapporto insegnante specializzato-alunno 1:1 e comunque modificabile secondo la diagnosi funzionale.
• Continuità didattica dell'insegnante specializzato legata al ciclo scolastico.
• Formazione permanente e supervisione per tutti gli operatori che all'interno della scuola lavorano con i bambini disabili. Queste sono le condizioni irrinunciabili per prospettare ad un bambino disabile un vero percorso d'integrazione.
Nel corso della manifestazione sarà allestita una gabbia a simbolo dell'esclusione dei bambini disabili nella scuola.

COORDINAMENTO GENITORI “TUTTI A SCUOLA” DI NAPOLI
Per le adesioni :
Cell. 333-8438669 dalle ore 13,00 alle ore 15,00


gino
[Non Registrato]
03/10/2005 19:47
 
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L'annuncio arriva dalla Sicilia, per bocca di Romano Prodi. «Faremo a Roma una grande manifestazione contro la legge elettorale che vuole scardinare le regole della democrazia italiana e contro la finanziaria, che è soprattutto rivolta a danno degli enti locali e del sistema sanitario». L'appuntamento è per domenica 9 ottobre (in un primo momento si era parlato di sabato 8, ma poi si è deciso di posticipare di un giorno a causa dello sciopero dei giornalisti radio televisivi).

«Sarà una manifestazione di piazza - ha sottolineato il leader dell'Unione - seria, forte e compatta, per la protezione dei più deboli». Dunque contro la Finanziaria dei tagli e contro la legge truffa, i due nodi di fine legislatura, i due colpi di mano del centrodestra.

Il prossimo 11 ottobre la riforma elettorale voluta da Silvio Berlusconi e da Pierferdinando Casini approderà in aula alla Camera e l’Unione è pronta a dare battaglia in Parlamento. Con la forza e il consenso che sarà riuscita a coagulare sabato.

Piero Fassino non ha dubbi: «La priorità adesso è combattere il tentativo di modificare la legge elettorale messo in atto dalla maggioranza». Il segretario della Quercia, ad Orvieto per l’assemblea di LibertàEguale (l’associazione “liberale dei Ds”), ha sottolineato come sia necessario «utilizzare tutti gli strumenti della democrazia, a partire dalla battaglia parlamentare, ma anche chiedendo alla gente di tornare in piazza».

Anche Armando Cossutta, presidente del Comunisti italaiani, da Bari, domenica definisce la riforma proporzionalista del centrodestra «un colpo di coda di questo governo e come spesso accade i colpi di coda sono i più pericolosi».

Il centrodestra accusa il centrosinistra di «sobillare la piazza» e si ricompatta. Così, il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi si sforza di far passare la riforma come «neutrale». Mentre per il presidente del senatori dell’Udc la riforma elettorale, «ormai non è più solo una nostra bandiera - cioè dell'Udc - ma di tutta la Casa delle libertà». E superato «lo scoglio» della Camera – lui crede -«non credo ci saranno problemi». D'Onofrio sostiene che i problemi ce l'ha Prodi perchè sarebbe lui - «un candidato premier senza partito» lo definisce- l'unico «ad aver paura» del proporzionale.

Che abbia paura, a sentirlo da Palermo, non sembra. Che sia solo, poi, neppure. Domenica ha ricevuto una lettera da oltre una trentina di sindaci di grandi città in cui si chiede al leader e all'Unione una battaglia decisa contro gli insostenibili tagli della Finanziaria. E la risposta è stata immediata.

Trenta sindaci al centrosinistra: «Non sottovalutate i tagli della finanziaria ai comuni»

mario
[Non Registrato]
03/10/2005 20:02
 
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www.ginge.it/votantonio
ASSOLTO!

Per non aver commesso il fatto?
Perché il fatto non sussiste?
Per insufficienza di prove?
Per prescrizione?

No, per cancellazione del reato.

www.berlusgoogle.com
[Non Registrato]
04/10/2005 16:42
 
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Neanche in casa sua vincerebbe..ah ah ah ah
Primarie nel centrodestra
[03/10/2005 23.41] - Autore: SWG

Sondaggio Politico-Elettorale

Primarie nel centrodestra

Pubblicato il 3/10/2005.
Autore:
SWG

Committente/ Acquirente:
SWG (autoprodotto) - diffuso da Nessuno TV

Criteri seguiti per la formazione del campione:
Campione casuale rappresentativo dell'universo di riferimento; campionamento stratificato per quote di genere, età e zona di residenza

Metodo di raccolta delle informazioni:
Sondaggio telefonico CATI

Numero delle persone interpellate e universo di riferimento:
1000 interviste; universo di riferimento: maggiorenni residenti in Italia (su un totale di 47.753.212).

Data in cui è stato realizzato il sondaggio:
Tra il 16/09/2005 ed il 26/09/2005


QUESTIONARIO

QUESITO n.1

Domanda : Se ci fossero le primarie per eleggere il candidato del centro-destra lei quale candidato voterebbe:.

Risposta: dati % oscillazione Gianfranco Fini 35-38 Silvio Berlusconi 29-32 Pier Ferdinando Casini 15-17 altro -non sa 17


www.berlusgoogle.com
[Non Registrato]
05/10/2005 14:03
 
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Il centrosinistra vincerà le elezioni in un maggioritario che non ha più regole e non so se questo sia vantaggioso per Berlusconi. Chi vìola le regole, cambiando una legge elettorale a fine legislatura, sa che poi si andrà ad uno scontro senza regole». Intervistato da Giuliano Ferrara e Gad Lerner a “Otto e mezzo”, Massimo D’Alema lancia un messaggio al premier, «un sor tentenna pericoloso per la sua estrema debolezza, destinato ad accettare tutto per salvare la baracca». Ancora sulla legge elettorale, il presidente dei Ds aggiunge: «Nel momento in cui ci opponiamo a questa riforma e ne denunciamo la pericolosità, coerenza vuole che in caso di vittoria, ristabiliamo le regole del bipolarismo».

«Siamo di fronte ad una classe dirigente in ritirata che distrugge un bene comune. Vogliono trasformare la loro crisi in crisi del sistema bipolare, che è stato la più importante conquista della seconda Repubblica». Massimo D’Alema non fa tanti giri di parole. Ospite a “Otto e mezzo”, il presidente Ds definisce «Machiavelli» gli esponenti dell’Udc e «Sor Tentenna» Berlusconi: «Non lo vedo più diabolico ma pericoloso per la sua estrema debolezza, destinato ad accettare tutto, la devolution, la ex-Cirielli, la legge elettorale, pur di salvare la baracca». Ma soprattutto, non tergiversa minimamente quando lancia un chiaro messaggio alla Casa delle libertà. Perché se il centrodestra si appresta a votare in perfetta solitudine una riforma della legge elettorale fortemente osteggiata dall’opposizione, D’Alema avverte: «Se si va ad un imbarbarimento dello scontro, ad una prevaricazione come quella che sta facendo la maggioranza, si va ad un bipolarismo senza regole. E chi sarà minoranza nel prossimo Parlamento si troverà peggio».

Un’affermazione che fa quasi sobbalzare sulla sedia Giuliano Ferrara (meno Gad Lerner). «Cioè?», chiede il conduttore al presidente Ds. Che mostrandosi sorpreso della sorpresa, ripete semplicemente che «a trovarsi peggio, con un bipolarismo senza regole come quello determinato da questa riforma, sarà la minoranza». Ovvero, l’attuale maggioranza. «Il centrosinistra vincerà le elezioni in un sistema senza più regole e non so se questo sia vantaggioso per Berlusconi», dice il presidente della Quercia. «Chi viola le regole, cambiando una legge elettorale a fine legislatura, deve sapere che poi si andrà ad uno scontro senza regole».

Se il centrodestra vuole comunque andare avanti su questa strada e archiviare il maggioritario, sostiene D’Alema, è essenzialmente per due motivi. Il primo: «Puntano a limitare i danni della sconfitta elettorale». Il secondo: «Proprio perché sono divisi ed ognuno ha un suo progetto politico vogliono il ritorno al proporzionale». E a questo punto il presidente Ds si lascia andare a una «subordinata». Perché se la posizione che i vertici dell’Unione hanno deciso di adottare fino al voto della legge elettorale è quello di non prendere in considerazione «subordinate», D’Alema l’ipotesi che la riforma venga approvata la prende in considerazione, e dice che l’Unione dovrà inserire nel proprio programma «le misure per ristabilire le regole del maggioritario e del bipolarismo, indipendentemente dal fatto che gli altri le vogliano o meno».

Ferrara obietta che non sarà facile, visti i difensori del proporzionale che ci sono nel centrosinistra. «Nel momento in cui ci opponiamo a questa riforma e ne denunciamo la pericolosità - è la risposta - coerenza vuole che si dica che, nel caso di una nostra vittoria, vengano ristabilite le regole che garantiscono la governabilità del Paese».

Verità
[Non Registrato]
06/10/2005 17:13
 
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Prodi Presidente
«Abbiamo sentito l'esigenza di manifestare la nostra indignazione. Abbiamo l'obbligo di spiegare cosa c'è dietro il muro delle dichiarazioni di comodo, cosa si cela dietro questa nebbia di comunicazione in cui si nascondono le gravi conseguenze di questi due provvedimenti». Di fronte ai giornalisti, Prodi rilancia l’appello a partecipare alla manifestazione dell’Unione organizzata domenica mattina alle 11 a Roma in piazza del Popolo.

L’aveva già detto nel corso della chat con i lettori de l’Unità on line, in maniera più sintetica e scherzosa: «Vi aspetto NUMEROSISSSSSSSSIMI domenica alle 11 in piazza del Popolo a Roma». Sulle ragioni della protesta, però, niente da ridere: «Con la minaccia rivolta agli alleati, di elezioni anticipate in caso di mancata approvazione di questa legge, il presidente del Consiglio ha chiarito definitivamente che si tratta di una legge “contro” e non di una legge “per”». Una legge elettorale cambiata per indebolire il leader dell’opposizione che si appresta a diventare maggioranza. Il premier, prosegue Prodi, «getta la maschera». Dice di dice di volere la riforma del voto «per logorare Prodi, poco importa se a finire logorata sarà l'Italia».

La legge, insiste, «è stata concepita e scritta in segreto - continua - senza che ne fossero dibattuti i contenuti e l'opportunità con l'opposizione. Salvo in queste ultime ore criticare la nostra poca disponibilità al dialogo. Un dialogo è un'altra cosa. Dialogare vuol dire almeno ascoltare, vuol dire partecipare alle decisioni, e non essere chiamati a commentare decisioni prese da altri. Siamo di fronte a un progetto che non prevede una riforma al servizio del Paese, ma un provvedimento dettato esclusivamente da interessi di parte».

Critiche anche sulla Finanziaria, l’altro grande tema della manifestazione di domenica. E un duro attacco a Tremonti: «Nella manovra - denuncia Prodi – ci sono i presupposti per un aggravarsi del disagio sociale. Questa Finanziaria, con tagli agli enti locali, con lo spostamento di risorse dagli investimenti prioritari a una distribuzione a pioggia in modo generico e indistinto, crea i presupposti per un'aggravarsi del disagio sociale. Non è certamente una Finanziaria che tiene conto dei problemi del Paese: delle famiglie che non riescono a chiudere i conti alla fine del mese, della scarsa competitività delle nostre imprese, degli aumenti indiscriminati dei prezzi, dell'esigenza di rilancio dell'economia. È una Finanziaria che ha evidentemente l'obiettivo di lasciare al prossimo governo l'onere di affrontare questi problemi e di riparare i danni».

tizio
[Non Registrato]
06/10/2005 17:22
 
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da www.repubblica.it
Fausto BERTINOTTI
(Prc) 20384 22%
Antonio DI PIETRO
(Italia dei Valori) 4466 5%
Ivan SCALFAROTTO
(Indipendente) 4743 5%
Simona PANZINO
(Area no global) 2567 3%
Alfonso PECORARO SCANIO
(Verdi) 2646 3%
Romano PRODI
(Ds, Margherita, Sdi, Pdci, Pri eu.) 57344 61%
Clemente MASTELLA
(Udeur) 2406 3%

gino
[Non Registrato]
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