Nuova Discussione
Rispondi
 
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Spada fatata

Ultimo Aggiornamento: 01/11/2006 00:40
13/09/2006 13:51
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 71
Registrato il: 12/08/2005
Utente Junior
OFFLINE
Leggendo gli ultimi interventi e la deriva che questo forum sta subendo non posso che intristirmi immensamente.
Per me, come per la cara Donum Dei, non si tratta semplicemente di un forum; è l'unica occasione che ho per trattare con delle persone che davvero praticano alchimia operativa.
Ed è cosa assai diversa l'approccio ad un testo e quello alla parola viva e vivificante di un compagno più avanti sulla via.
Inoltre, lasciatemelo dire, non ho occasione di dialogare tutti i giorni con persone egualmente acculturate, educate e piene di buon cuore quali si trovano in questa oasi.
In definitiva credo che sia il caso di tornare a parlare di qualcosa di un po' più operativo.
Proporrei di parlare del simbolismo della spada o della lancia e del suo ruolo nell'Opera.
L'ispirazione mi viene da un post vecchio (bisognerebbe davvero farne un libro di gran parte di questo forum, come diceva il buon Domenicano Bianco che spero di riincontrare prima o poi), in cui si parlava di excalibur.

13/09/2006 14:36
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 130
Registrato il: 05/10/2004
Utente Junior
OFFLINE
Operatività = materialità?

Scritto da: (simplicio) 13/09/2006 13.51
In definitiva credo che sia il caso di tornare a parlare di qualcosa di un po' più operativo.
Proporrei di parlare del simbolismo della spada o della lancia e del suo ruolo nell'Opera.



Caro Simplicio e cari utenti,
potete togliere qualche dubbio ad un povero ragazzo che legge tanto in silenzio e che si pone tante domande?

Mi è stato detto dal Capitano che l'Alchimia è diversa dalla Chimica.
Mi è stato detto che operatività è sporcarsi le mani, passare ore al pestello ed al forno.
Visto che si invoca il discutere di operatività, perchè chi è più esperto non dà piccolissimi consigli pratici.

E' impossibile andare oltre alla simbologia su un Forum? Si rischia di svelare segreti inpronunciabili?

Se è così, accetto senza nessun problema la cosa e continuo come sempre la lettura e la riflessione sui testi.
Non voglio assolutamente ricette di nessun tipo.

P.S. Avete mai notato che 2 ricette identiche, non danno lo stesso risultato [SM=g27988]

Vorrei che non prendeste le mie parole come ardite, non è nel mio animo e gli utenti del Forum più "vecchi" lo sanno.

Saluti
13/09/2006 15:00
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 8
Registrato il: 23/08/2006
Utente Junior
OFFLINE
spade per eremiti
@ (simplicio)

Voi potete fare come il vostro omonimo eroe; non potete? Leggetevi, prego, il libro 'Der abentheurliche Simplicius Simplicissimus' pubblicato nel 1669 da Hans Jakob Christoffel von Grimmelshausen. Esso racconta le peripezie di un giovine che disgustato dalle violenze della guerra dei 30 anni decide di fare l'eremita. Per lui la spada diventa inutile come il cristallo. O state cercando per una spada di cristallo?

See you
Adam Douglas
13/09/2006 16:10
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 83
Registrato il: 09/02/2005
Utente Junior
OFFLINE
La spada fatata (fee come feu?)
A Simplicio

Prosperità e Salute!

Dom Antonie Pernety, nel suo celebre Vocabolario Mito-Ermetico, fa riferimento a due spade ben distinte che simbolicamente indicano due diverse sostanze dell'Opera.

Il semplice termine spada (Epée o Glaive)è usato per indicare il Fuoco dei Filosofi (vedasi anche al thread Fuoco di questo Forum). In alternativa a questo termine – scrive Pernety – i Filosofi hanno utilizzato anche i termini: lancia, scimitarra, ascia, martello...

Esiste poi una “Glaive nu resplendissant” (Spada nuda risplendente) che è riferito alla materia dell'Opera portata a bianchezza, ossia ad una fase ben avanzata del lavoro.

In generale credo si possa dire che il simbolismo della spada indica due cose distinte: la natura dell'oggetto e dell'acciaio che lo compone (filosofale e non volgare), e la sua funzione di strumento atto a vincere il Drago, ovvero le prove del Cavaliere che deve liberare “la Principessa prigioniera”

Nel dipinto della chiesa del castello di San Giorgio di Pesaro l'allegoria del combattimento tra San Giorgio ed il Dragone è rappresentata in modo davvero singolare e caritatevole.
Il dragone giace, vinto, ai piedi del Cavaliere il quale non sembra preoccuparsi affatto che la lancia che ha trafitto la testa dell'animale sia spezzata. Sorridente, certamente dopo aver notato che il sangue dell'Animale vinto si è trasformato in una fonte di acqua, egli sembra percepire la musica celestiale che sottolinea il momento della sua triplice investitura, che avverrà con la positura della palma, del cimiero e dell'aureola.



In questa foto, che ritrae la statua di San Giorgio conservata nella chiesa di Pizzo Calabro invece, l'accento simbolico è posto più sulla natura dell'acciaio che su quella del drago. Il santo, che ne impersonifica il simbolo è rappresentato in una tenuta bianca e splendente che raffigura la natura duplice di un sale che è “scaglioso” (ovvero, simile a quanto del drago è di natura del fuoco) e insieme “piumato” ovvero volatile. Tuttavia non sfugge che, indipendentemente da queste differenze di accento, la lancia del cavaliere-santo colpisce il drago sempre nello stesso luogo.



In merito a questo mi permetterei di segnalare l'assonanza tra Giorgio e Gorgos, la Gorgone. In questo Forum si era già discusso di Medusa e della sua decapitazione da parte di Perseo, il cui nome rimanda a peira (punta, filo), perizeo (bollisco all'intorno).



L'avventuroso figlio di Giove e Danae si servirà appunto dei benefici effetti del capo di Medusa per salvare la bella principessa Andromeda...




Pace e Prosperità

Yi Pai
13/09/2006 17:42
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 84
Registrato il: 09/02/2005
Utente Junior
OFFLINE
Alcune riflessioni sul silenzio



A Silentman 13
Prosperità e Salute!

Quando il Capitano dice che Chimica e Alchimia sono diverse esprime e conferma una verità fondamentale.
La prima è infatti una Scienza che definisce il proprio dominio nell'ambito di materie e materiali; la seconda è un Metodo che partendo dalla trattazione di materie minerali volgari (ma altrove avrà certamente letto il termine “morte”) si pone come obiettivo di giungere, grazie alla corporificazione di uno Spirito, al superamento del punto di divisione tra Spirito e Materia.

Mi rendo conto che si tratta di una definizione strana e bruttina che farà inarcare più di un sopracciglio... Soprattutto si tratta di una definizione che apre ad una serie di domande imbarazzanti. Ne cito brevemente due: quale spirito? per fare cosa?

In genere l'Alchimia – o meglio la pratica alchemica – è associata alla questione della trasmutazione delle materie (piombo in oro o, come ricordò Paolo in un vecchio post, neve in argento...). Ritengo – personalmente - che la questione sia “risibile” in se e – come ormai ampiamente dimostrato – più iperchimica che alchemica. Si tratta (quando non si pensi alle permutazioni in debole energia) dell'applicazione di una particolare specificazione della Pietra Filosofale, comunemente definita “Pietra Trasmutatoria” che ha capacità di perfezionare sino allo stadio ultimo i metalli con in quali agisce in simpatia. Ad esempio, se ottenendo la Pietra Trasmutatoria a partire dall'oro, i metalli muteranno in oro, se la si ottiene dall'argento muteranno in argento. Aldilà dei metalli poi Geber – il sottilissimo Maestro dei Maestri – segnala la possibilità di ottenere perle e pietre preziose partendo da liquidi e sassi.

Analogamente a quanto avviene per giungere al perfezionamento di materie e metalli, la Pietra può essere specificata ad una altro livello, comunemente chiamato Elisir, destinato alla salute ed alla vigoria vitale degli esseri. Anche qui, le capacità attribuite sono pressoché illimitate e – pare – esclusivamente limitate all'impossibilità di far ricrescere ciò che è stato amputato.

Entrambe queste caratteristiche generali sono espressione di quello che lo Spirito Universale “fissato” fa della Pietra: un “perfezionatore” universale. Voi forse ne sorriderete, ma io guardo a questa definizione – ed a ciò che essa implica - come si guarda un abisso in grado di confondere la più sublime meraviglia e il più agghiacciante terrore.

Se questi sono – come io credo e come credo che molti Maestri insegnino – il metodo e lo scopo dell'Alchimia, voi capite bene che la reticenza ed il segreto, sono un semplice ma irrinunciabile obbligo.
Le materie utilizzate ed i lavori al forno sono abbastanza pericolosi da giustificare questo atteggiamento; il rischio per l'incolumità dei disattenti, degli sprovveduti e di “tutti quanti” è spesso alto inaspettatamente alto e una parola mal detta, sbagliata o male interpretata può portare ad incidenti anche gravi [1].
Vorrei essere ancora più chiaro: la cautela non è solo determinata dal valore dell'informazione; al contrario – fuori dai pochi nodi dell'Opera - essa è più spesso definita dall'intenzione di responsabilità.

Poiché non vi conosco, e non so quali sono i testi o le culture che per affinità o curiosità frequentate, proverò a dare risposta alla vostra domanda fondamentale [2] con qualche riferimento:

L'Adepto (colui che ha ottenuto, in Alchimia così come negli altri Metodi che lo consentano) ha sollevato il velo di Maya che divide la molteplicità della Realtà dall'unicità della Verità. Probabilmente, questo è il motivo per cui nei Veda è scritto – se non ricordo male nell'inno a Varuna ed Agni: mandate nebbie e nubi a ricoprire le Valli, affinché la vista del Cielo sia offuscata a coloro i quali non hanno occhi per reggerla.

Se cercate “istruzioni” per la pratica alchemica non credo che ne troverete qui. Questo forum – per quanto singolarmente bello – è un luogo di incontro tra studenti nel quale potrete però trovare qualcosa di altrettanto prezioso: indicazioni. Il resto, caro Silentman 13, lo lascerei – come ricordava Maitre Canseliet – al Fato; se deve accadere, prima o poi accadrà e troverà il modo più adatto ad accadere.

-------------

1] Ricorderete certo che lo stesso Canseliet narra di rischi di esplosioni (talvolta mortali) relative a forni e crogioli e che, a proposito dei veri e propri “rischi sottili” egli stesso disse di aver causato la misteriosa aurora boreale che – nel 1936 – illuminò una Francia del nord (ancora priva di centrali nucleari) per la “rottura dell'uovo filosofico”

2] "Mi è stato detto che operatività è sporcarsi le mani, passare ore al pestello ed al forno. Visto che si invoca il discutere di operatività, perchè chi è più esperto non dà piccolissimi consigli pratici. E' impossibile andare oltre alla simbologia su un Forum? Si rischia di svelare segreti impronunciabili?"

Pace e Prosperità

Yi Pai
14/09/2006 00:27
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 47
Registrato il: 28/11/2005
Utente Junior
OFFLINE
le 2 spade

Scritto da: yi pai 13/09/2006 16.10
Dom Antonie Pernety, nel suo celebre Vocabolario Mito-Ermetico, fa riferimento a due spade ben distinte che simbolicamente indicano due diverse sostanze dell'Opera.



le leggendarie Tizona e Colada del Cid Campeador potrebbero essere un esempio?
prosperità e salute

passator cortese
Re della strada, Re della foresta
14/09/2006 08:52
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 131
Registrato il: 05/10/2004
Utente Junior
OFFLINE
Ringrazio yi pai per la risposta chiara ed i buon consigli forniti.

Ero già a conoscenza della pericolosità delle operazioni al forno, ma è sempre utile ricordarlo.

Anch'io rimango sempre stupito dal legame "sottile" che si instaura fra le cose che definiamo "inanimate" e la nostra persona.

L'ultimissima parte del libro di Zolla "Le meraviglie della Natura" parla di un incontro con un certo alchimista L. [SM=g27988] e descrive il suo rapporto con il minerale reso impalpabile dopo ore ed ore al pestello, la cui tossicità è letale già con pochi milligrammi inalati.

Queste storie mi fanno notare che c'è tanto di più. Tanto ancora da scoprire. Tanta bellezza nascosta che mi da energia e curiosità per proseguire il cammino.

Saluti
14/09/2006 08:59
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 72
Registrato il: 05/10/2005
Utente Junior
OFFLINE


Gentile Yi pai,


non posso fare a meno di dirle che i suoi caritatevoli commenti su San Giorgio e il drago, statua e dipinto, hanno prodotto l'accendersi di una luce nell'oscuro labirinto da principiante in cui mi sono cocciutamente cacciato. Ho come l'impressione che un tassello importante si sia aggiunto al mio "teorema", che rimane ancora fondato su un numero abbastanza limitato di letture. Se si è trattato di un fuoco fatuo, di un lampo truffaldino nella boule de neige che mi sono fabbricato, è forse presto per dirlo.

Devo ammettere che è l'identità di natura ignea, o le scaglie che portano allo stesso modo il sale ed il drago ad avermi maggiormente suggestionato.


Cordiali saluti
14/09/2006 10:44
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 86
Registrato il: 09/02/2005
Utente Junior
OFFLINE
Tizona
A Passator Cortese
A Francesco Indraccolo
Prosperità e Salute!


mi piacerebbe molto che voi approfondiste, a vantaggio di tutti, il punto relativo alla due spade di Rodrigo Diaz – El Cid Campeador.

Da parte mia confesso una vergognosa ignoranza, che la frettolosa lettura di qualche nota informativa in rete non può certo colmare...

Questa è un'immagine (da Wikipedia) della Tizona



quello che mi attrae, oltre al fatto di riferimento storico relativo al Cid, che prima protegge i mori e poi li sconfigge, è il glifo salino prodotto dall'attraversamento del cerchio vicino all'elsa dalla scritta “YO SOY LA TIZONA FUE ECHA EN LA ERA DE MILLE QUARENTA” che, datando l'era hispanica dal 38 aC porta la datazione della lama al 1002 dC

Sul lato opposto della lama dovrebbe esserci l'altra iscrizione AVE MARIA ~ GRATIA PLENA ~ DOMINUS TECUM .

Wikipedia segnala che le lettere “U” delle iscrizioni appaiono simili a “X”
Pace e Prosperità

Yi Pai
14/09/2006 11:01
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 73
Registrato il: 12/08/2005
Utente Junior
OFFLINE
fuoco dal lago
Caro Yi Pai,
innazitutto la ringrazio per la sua risposta.
Tanto per rimanere in tema di operatività, cercherò di estorcerLe qualche altro indizio per verificare la mia comprensione.
Lei mi dice quindi che la spada serve per decapitare la Gorgone; Le chiedo innanzitutto se Gorgone sia assimilabile al gorgo, un abisso oscuro...
Inoltre la spada è fatta di acciaio, certamente, ma si tratta in qualche modo di un acciaio magico? Per così dire del tipo di cui parla Plinio riguardo alle spade che come magneti attiravano i fulmini?
In terzo luogo, possiamo dire che questa spada Ex chalybris venga data dalla dama del lago? o più caritatevolmente che venga dal cielo per intercessione di una creatura acquatica?
Incredibilmente questa spada poi, nella leggenda, viene incatenata nella roccia per poi tornare alla fine nell'acqua ( non la stessa)...
14/09/2006 11:50
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 88
Registrato il: 09/02/2005
Utente Junior
OFFLINE
Estorsione
A Simplicio
A tutti
Prosperità e Salute!

Proverò a rispondervi – spero me lo concediate – che l'estorsione “buona” è un “reato” tipico del desiderio... per il quale non so non provare una certa comprensione: si rubano così baci e mestieri, attimi e golosità.

Devo però ragguagliarvi sul rischio che le mie considerazioni, per quanto veridiche ed espresse in buona fede possano essere, per ignoranza, errate. Il suggerimento è dunque sempre quello di verificare le coerenze sui testi e, se possibile, con la pratica, magari i compagnia di qualche Anziano. La semplice verità è più nei fatti che nelle parole...

Veniamo alle vostre domande:

La Gorgone-Medusa a proposito della quale ricordo una vecchia discussione con Ptah (chissà che fine avrà fatto il burbero immortale...) è una “femmina oscura” dalle caratteristiche terribili, che pietrifica chiunque osa sfidarla guardandola.



Perseo la decapita, dice la leggenda, con una spada. Di acciaio magico? Fulcanelli dice qualcosa di molto importante a proposito di questo acciaio e rimanda al Filalete, che fu il primo ad usare questo termine. Anche Paolo Lucarelli ha detto cose molto preziose a riguardo di questo soggetto. Mi pare che fra i tre ci sia una notevole e significativa coerenza...
Infine, alla vostra lettura cabalististica del nome Excalibur ne affiancherei un'altra, forse meno dotta, che consiste nel leggere il nome della spada di Artù semplicemente in greco.
Se avrete la pazienza di rileggere quello che il Capitano ha scritto – tra mille altre cose preziose – nella stanza dedicata al Fuoco, sono convinto che troverete altre considerazioni interessanti.
Pace e Prosperità

Yi Pai
14/09/2006 12:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 74
Registrato il: 12/08/2005
Utente Junior
OFFLINE
per Adam Douglas
Caro Adam Douglas,
Lei mi da due suggerimenti in un colpo solo!!!
Andrò a leggermi senza indugio le avventure del mio omonimo.
E se dal mio eremo volessi cercare la spada di cristallo, dove dovrei cercarla?
14/09/2006 12:52
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 51
Registrato il: 28/11/2005
Utente Junior
OFFLINE
Poema de mio Cid

Scritto da: yi pai 14/09/2006 10.44
mi piacerebbe molto che voi approfondiste, a vantaggio di tutti, il punto relativo alla due spade di Rodrigo Diaz – El Cid Campeador.
oltre al fatto di riferimento storico relativo al Cid, che prima protegge i mori e poi li sconfigge



prosperità e salute a voi tutti.
confesso di non aver pensato prima a studiare l'argomento che in realtà mi avete fatto intuire voi.
sulle spade ricordo solo che non erano sue proprie nel senso che erano state forgiate per lui infatti le aveva "vinte" tutte e due in battaglia. se non ricordo male ne fece peraltro dono a qualche nobile.
vale la pena che mi rilegga l'opera magari in lingua originale e invito tutti gli uomini di Buona Volontà che hanno più dimestichezza a fare altrettanto: http://www.fh-augsburg.de/~harsch/hispanica/Cronologia/siglo12/Cid/cid_poe0.html e poi mi riaggiorno.
sulla figura storica del Cid invece sembrerebbe si trattasse di un capitano di ventura e questo potrebbe spiegare la prima difesa e il successivo attacco ai Mori. ma mi sembra una spiegazione semplicistica e forse ci sono ragioni più profonde da indagare.
la cosa che più mi affascina però di tutta la vicenda al di là dell'epica cavalleresca è il contesto storico e geografico attraverso il quale sono giunti sino a noi gli insegnamenti iniziatici mediorientali.
grazie per i vostri pensieri.

passator cortese
Re della strada, Re della foresta
15/09/2006 09:46
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 75
Registrato il: 12/08/2005
Utente Junior
OFFLINE
Indizi
La ringrazio Yi Pai per la gentilezza a cui si è prestato alla mia piccola estorsione; all'intimidazione "o la borsa o la vita" avete lasciato cadere alcuni preziosi indizi come sassolini di pollicino che mi appresto a seguire.
La loro direzione sembra confermare quella delle mie deduzioni, ma sarà solo il lavoro a decidere se esse siano vere o meno.

15/09/2006 12:14
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 52
Registrato il: 28/11/2005
Utente Junior
OFFLINE
Re: Indizi

Scritto da: (simplicio) 15/09/2006 9.46
La ringrazio Yi Pai per la gentilezza a cui si è prestato alla mia piccola estorsione; all'intimidazione "o la borsa o la vita"



eh già messere voi mi rubate il mestiere! una volta non si rubava a casa di ladri.
simpaticamente vostro

passator cortese
Re della strada, Re della foresta
15/09/2006 12:18
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 9
Registrato il: 23/08/2006
Utente Junior
OFFLINE
@ Yi Pai

Le fonti sono molto scarse anche nel web; non lo sono? In ogni caso ci sono alcune tracce e indicazioni.

TIZONA = Tizzona (tizzone al femminile), ma anche Terrore del mondo e "the Poker" (attizzatoio, fornello, spiedo?) e "Light rays" (raggi di luce. El Cid l'aveva tolta al re Bacur, da lui vinto in battaglia.

COLADA = Colata (di ferro fuso), sgocciolata (di sangue), ma anche "gli attributi del Sole" (?).

Inoltre El Cid aveva un cavallo bianco, chiamato "Babieca" (lo stupido, il babbione), morto a 40 anni (?).

Penso che forse sarebbe utile sapere che cosa c'era nel pomolo di Tizona e Colada per renderle magiche, potenti. Per esempio la spada di Rolando, Durindana, aveva: un pezzo di telo della Vergine Maria, un dente di San Pietro, alcuni capelli di Saint Denis, una goccia di sangue di San Basilio...

See you
15/09/2006 13:13
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 53
Registrato il: 28/11/2005
Utente Junior
OFFLINE
@ Adam

Scritto da: Adam Douglas 15/09/2006 12.18
Penso che forse sarebbe utile sapere che cosa c'era nel pomolo di Tizona e Colada per renderle magiche, potenti.



anche io stavo cercando di ragionare così. da un lato mi sembrava però ovvio che una spada essendo forgiata potesse avere un nome che ricordasse il procedimento di preparazione e quindi anche il Fuoco.
sull'altra interessante indicazione che suggerisce mi pare che Durendal fosse proprio sua di Rolando. Tizòn e Colada invece le aveva "vinte" tutte e due in due battaglie El Cid. Colada per prima contro il conte di Barcellona. Tizòn nella difesa di Valencia come lei ricorda. e poi le ha "regalate" entrambe mi pare ma devo verificare.
allora mi chiedo se erano spade invincibili perchè El Cid è riuscito a sconfiggere i precedenti possessori?
interessante anche il discorso del cavallo. mi riservo di rileggere il testo.
simpaticamente vostro

passator cortese
Re della strada, Re della foresta
16/09/2006 00:53
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 547
Registrato il: 26/01/2005
Utente Senior
OFFLINE
"God for Harry, England and St George" - Henry V - W. Shakespeare
Caro Signor Simplicio,

le più che caritatevoli note offerte dal nobile Yi Pai in merito al mito di San Giorgio ed il Drago avranno messo in moto molte associazioni illuminanti. E questo non può che riempirmi di gioia...in questo modo il Forum trova il suo senso vero, chiaro ed utile alla Cerca. Questo è il linguaggio che prediligo e per il quale val la pena restare a bordo di questa nave, pur se talvolta vi fanno capolino personaggi davvero strambi.
Grazie dunque al Signor Yi Pai per aver voluto condividere pratica e sapienza...

Ma per tentare di tornare al tema della spada, mi diverte partecipare al gioco proposto offrendo un'immagine che mostra la 'forza' di San Giorgio ed alcuni piccoli particolari che - pur se non specificatamente legati alla esatta fase dell'uccisione del Drago - potranno quantomeno far riflettere i veri curiosi.

Prima, val la pena di ricordare per sommi capi la storia e la successiva leggenda di San Giorgio: il suo nome deriva dal greco ‘ghergós’ cioè ‘agricoltore’ ed un uomo chiamato Giorgio di Cappadocia potrebbe essere stato un tribuno dell'armata di Diocleziano; ma al momento dell'editto del 303 contro i Cristiani, il giovane Giorgio si ribella all'Imperatore e straccia platealmente l'editto; viene naturalmente arrestato, imprigionato e condannato alla decapitazione, dunque al martirio....ma prima, naturalmente, avrà la 'visione' del Signore che gli predice sette anni di tormenti, tre volte la morte e tre volte la resurrezione ( [SM=g27991] ). Muore a Lydda e sulla sua tomba viene ovviamente eretta una basilica.
Quasi mille anni dopo Wace e Jacopo da Varagine canteranno la sua storia, dando luogo alla leggenda che più ci interessa qui:
si racconta dunque che nella città di Silene in Libia, vi era un grande lago in cui viveva un drago (...qualcuno dice che si potesse chiamare 'Stihdjia'), che terrorizzava la città uccidendo con le sue 'fiatate' i poveri abitanti. Nel tentativo di placarlo, i Sileni pensarono di offrirgli due pecore al giorno. Ma evidentemente ad un certo punto gli ovini sacrificali scarseggiavano, ed il 'fiero pasto' cambiò in una pecora e un giovane tirato a sorte.
Un giorno venne purtroppo estratta la giovane figlia del re: in preda al panico, il sovrano fece di tutto per scongiurare la morte della figlia, ma il popolo si ribellò: la migliore gioventù di Silene era morta, e dopo otto giorni di vani tentativi, il re alla fine acconsentì; e la giovane fanciulla in lacrime si avviò verso il lago dove la attendeva il nero dragone.
Ma - proprio in quel momento - passava da quelle parti un giovane eroico cavaliere (Giorgio), che immediatamente si offerse di salvare la principessa: non appena il drago uscì dalle acque, sprizzando fuoco dalla bocca e fumi pestilenziali dalle narici, Giorgio montò a cavallo, lo trafisse con la lancia 'Ascalon', lo ferì e lo fece cadere a terra.
Il prode Giorgio rincuorò la fanciulla e le disse di avvolgere la sua cintura al collo del drago, a mò di guinzaglio; ed il dragone la seguì docilmente come un cagnolino, verso le mura della città. Ma i Sileni non si fidavano troppo del bestione, e Giorgio propose loro un patto: se si fossero convertiti e avessero accettato il Battesimo, avrebbe 'finito' il drago, uccidendolo una volta per tutte.
Naturalmente il re ed il popolo si convertirono all'unisono e il prode cavaliere uccise finalmente il drago con la spada, per poi trascinarlo fuori le mura grazie a quattro paia di buoi...

Ed ecco il poderoso San Giorgio, così come lo raffigurò Rubens:




I 'curiosi' sorrideranno nell'osservare come la "Fantasia" abbia soavemente indotto il grande pittore a curare tanti piccoli particolari, così minuziosamente dipinti...tra i tanti segnalo quel curioso uccello sull'elmo del Cavaliere, il fregio sulla corazza e sull'elmo, il gran pennacchio e la criniera, la lancia spezzata...invitando anche ad annotare i colori ed a rammentarsi che San Giorgio prima ferisce il dragone e lo getta a terra (perchè la bestia ha le ali!), poi - dopo una cerimonia di Battesimo - lo finisce con una spada...e non si dimentichi che le pecore sono, lo sanno tutti, animali dal vello bianco!

Nella mitologia Europea tardo-medioevale San Giorgio diventa l'uccisore di un drago che tiene prigioniera una fanciulla, oppure a guardia di un tesoro nascosto in un oscuro antro...'mutatis mutandis', si parla sempre della stessa cosa, però.
In ogni caso è bene ricordare che talmente grande è l'importanza di San Giorgio per la protezione del Regno, che divenne il Santo Patrono di Albione...!!!

sempre di buon cuore

Captain NEMO

[Modificato da Captain NEMO 16/09/2006 0.54]

Tria Sunt Mirabilia
18/09/2006 13:06
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 36
Registrato il: 11/05/2005
Utente Junior
OFFLINE
Il filo del discorso
Cari Amici,
innanzi tutto ringrazio anch'io il buon signor Yi Pai per
i post interessanti e caritatevoli.

Considerando la bella proposta di discussione avviata dal caro
signor Simplicio vorrei dare anch'io il mio, seppur modesto,
contributo.

Una delle spade più famose, soprattutto nella terra laddove
l'"Opra dei Pupi" ha una certa tradizione storica è quella
dell'eroe Orlando protagonista della Chanson de Roland opera
risalente alla fine del XI sec.



La spada si chiamava Durlindana, nome che a me piace leggere
così: Dur-lin-dana

"Dur", secondo me, deriva dal greco "Duo" che significa "Due"
un riferimento alle due lame affilate che ogni buona spada
deve avere. Per ulteriori particolari sulla questione rimando
al 3d sul fuoco.

Ma procediamo:
"Lin" ricorda il greco "Linon" significante "Filo, tela, rete
di lino" ed il termine "Lineuo" = "Pesco".

Il candido lino infatti non serviva solo per capi di vestiario
ma anche per le reti utilizzate dai pescatori.

Infine "Dana" termine che fa venire in mente "Danae" ossia
quella madre di Perseo cui si accennava più sopra.

Danae si unisce a Giove per generare Perseo, così come
il mercurio si unisce allo zolfo per dare colui che sarà
protagonista di tutte le favole ermetiche.

Salute a tutti

MdC

[Modificato da M. di Caraba 18/09/2006 13.07]

________________________________


    www.cronacheesoteriche.com
18/09/2006 17:07
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
Post: 550
Registrato il: 26/01/2005
Utente Senior
OFFLINE
Ah, mon Ami...!
Mon très Cher Marquise de Carabas,

il vostro gatto è davvero fortunato ad avere un 'padrone' come lei! [SM=g27988]

Il suo giocare coraggioso con Dur-lin-dana è divertente ed istruttivo...ormai - credo - il Signor Simplicio avrà trovato qualche possibile risposta ai suoi quesiti!

Ma ricordo sempre che poi occorre 'fare': è nel laboratorio che si troverà eventualmente prova della giustezza di un'ipotesi o meno.

sempre di buon cuore

Captain NEMO
Tria Sunt Mirabilia
Vota: 15MediaObject3,4418996
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:27. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com