“Veni vidi vici”: inizio di test da fenomeno quello di Valentino, che a Barcellona, nella prima giornata di test IRTA, arriva per ultimo e va via per primo, ma non prima di aver segnato un tempo di mezzo secondo migliore di quello degli altri
Barcellona (Spa) - Tante novità, moto belle e scintillanti, motori nuovi, colorazioni inedite.
Giovedì sera la Suzuki ha presentato le nuove moto con la livrea celeste Rizla e si scopre che è l'azienda che sponsorizza il mondiale con la storia più lunga. Esiste dal 1536 e venne fondata da un francese, monsieur Lacroix.
Finita la storia, passiamo al presente. Tutti carichi fin dal mattino: tante cose da provare, c'è Hayden con la Honda nuova, Pedrosa con la vecchia (imitato dal test rider Okada), Melandri in gran forma, le Suzuki e le Kawasaki. Non manca nulla, anzi no.
Siamo quasi a mezzogiorno e ancora Rossi non si vede. In pista c'è grande attività, tempi che cambiano, chi va su e chi va giù. In evidenza le Yamaha con Checa gommato Dunlop che pesta niente male, Edwards che non scherza, ma anche Hopkins fa volare la Suzuki.
Poi scende in pista alle 13 Valentino, pochi giri di assestamento e, a conferma che la sua M1 si adatta alla svelta alla pista, piazza subito il miglior tempo che poi ritocca, così, tanto per scavare un mezzo secondo tra sé e il gruppo. Si va avanti a girare, con ben tre Yamaha in testa al gruppo, fino a quando De Puniet ha perso olio lungo la pista. Conseguente dritto di Rossi, quindi bandiera rossa alle 15 e 40. Si riparte... non tutti. Rossi si cambia, va a mangiare lasciando agli altri una pesante eredità. Mezzo secondo minimo.
Con Hayden quinto a 6 decimi con la Brno Type, Melandri ad un secondo, la Honda è in pratica tutta qui. Una sorpresa, in negativo, con Pedrosa 13esimo e il tester Okada, che dovrebbe dare una mano a Marco e a Daniel (infatti è risalito sulla 211 normale). Ma il veterano nipponico gira ad un abisso dai più veloci. Insomma, la situazione non è delle più rosee, almeno in questa prima giornata di test IRTA per la Casa giapponese che in serata presenterà in pompa magna la squadra. Per ora la linea verde della Honda zoppica, speriamo arrivino presto segni di ripresa.
Quelli che attendiamo dalla Ducati che ha Gibernau settimo e Capirossi in quattordicesima piazza. Pista tradizionalmente ostica alle rosse, con in più Loris che oggi doveva provare gomme a raffica per trovare quelle giuste sulle quali continuare lo sviluppo. Lo aiuta anche il test rider Guareschi, ma la giornata passa senza troppe soddisfazioni per il team Ducati. Fa sensazione, invece che i primi quattro calzino tre diverse coperture, quindi la Dunlop, con il volitivo e veloce Checa, riesce a stare davanti.
Intanto Rossi finisce di mangiare, passa in Clinica Mobile per un massaggio del fido Marco Montanari, la temperatura si abbassa a 18 gradi e gli altri girano ancora...
Sabato si replica e poi domenica ci sarà la "superpole" che verrà premiata con la BMW Z4.
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La saponetta grattata è sempre una figata:Sm1:
