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I MESI DELL'ANNO

Ultimo Aggiornamento: 30/03/2003 08:20
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I MESI DELL'ANNO

Sono giusto una dozzina
i vari mesi dell'anno
ed ha ciascuno di loro
una propria caratteristica;
sono tutti quanti
molto bene affiatati
e mai c'è stata
da parte di nessuno
la minima rimostranza,
per essersi ritrovato
con meno giorni degli altri.

Apre l'anno
il gelido gennaio,
che subito a tutti
si dà a largire
i tanti bei doni
della prodiga Befana;
ma esso, ahimè,
pure distribuisce
freddo rigido
e neve abbondante,
oltre che malattie
ai più defedati.

Segue per secondo
il corto febbraio,
per aver ereditato
qualche giorno in meno:
non ha quasi niente
esso da offrire
tanto ai vegetali
quanto agli animali;
però certi anni,
anticipando l'arrivo
della festosa primavera,
prima del tempo
ci permette di godere
del suo tepore
gradevole e insperato.

Sul volubile marzo,
che è il terzo mese,
non ci si può fare
alcun affidamento,
siccome il suo carattere
instabile e folle
umore gli fa cambiare
ad ogni momento;
così, nel bel mezzo
di una splendida giornata,
esso è capace
d'intervenire a guastarla
con lampi, tuoni
e piogge torrenziali.

Si ha con aprile
la rinascita della natura,
che nei campi trionfa
variegata e verdeggiante,
nonché dà ricetto
ad una moltitudine sterminata
di allegri uccelli,
che altro non fanno
che cinguettare e nidificare
tra i rami fioriti;
ma pure gli insetti,
nella loro varietà,
cominciano ovunque
a svolazzare a nugoli,
assaltando le corolle
dei fiori dischiusi.

Quando arriva maggio,
non solo assistiamo
ad una ridestata campagna
ridente e festeggiante,
ma anche ci rendiamo conto
che la vita cittadina
ha ripreso il suo ritmo
alacre ed attivo;
ciò è dovuto senz'altro
al nuovo spirito della gente
che, di fronte ad un clima
mite ed inebriante,
si va ricaricando
di ottimismo e vitalità.

Tocca a giugno chiudere
la prima metà dell'anno,
esso perciò è il mese
che fa dare agli studenti
un sospiro di sollievo,
poiché viene a liberarli
da ogni fardello scolastico
e infonde loro nell'animo
compiacimento e ilarità;
intanto sono in vista
le agognate ferie estive,
che spingono i lavoratori
già spossati e avviliti
a cominciare a desiderare
il meritato riposo.

Luglio è il mese che vanta
il primato del caldo,
visto che porta con sé
un sole davvero rovente,
per questo spinge la gente
a trovare qualche refrigerio
al mare o in montagna
al lago o in collina;
ma nelle campagne assolate
offre esso uno spettacolo
suggestivamente diverso:
sono colmi i loro alberi
di varie specie di frutta
dalla polpa gustosa.

Anche agosto è un mese
bene accolto da tutti,
specialmente da coloro
che lavorano nelle fabbriche,
la cui tanto attesa chiusura
rende loro possibile
di ritemprarsi le membra
con un adeguato riposo;
diventano invece le città
completamente svuotate,
poiché in massa la gente,
dopo averle disertate,
permette ad esse di vivere
un po' di tranquillità.

Settembre riapre i battenti
delle fabbriche e delle scuole,
per cui lavoratori e studenti,
mettendosi l'animo in pace,
ritornano i primi al loro lavoro
mentre i secondi ai loro studi;
ad ogni modo, questo mese
sa essere pure interessante
poiché tutti quanti gli alberi,
di qualsiasi specie o grandezza,
cominciano ovunque a sfoggiare
una grande varietà di colori.

Affermare che ottobre
non ha i suoi pregi
è come falsare interamente
quella che è la realtà,
siccome sono ancora tanti
i frutti di stagione,
anche se fra tutti primeggiano
le squisite caldarroste;
né bisogna dimenticare che è esso
il mese della vendemmia,
dalla quale ci proviene
il prezioso nettare, che è il vino,
il quale rende ricca la tavola
e infonde brio in chi lo beve.

Novembre senza dubbio
è il mese più triste
poiché vede la sua vegetazione,
che lussureggiante era prima,
privarsi dei suoi colori
ed annegare in un torpore
che la terrà per lungo tempo
in una esistenza agonizzante;
però la sua tristezza invade
soprattutto l'animo umano
che, commemorando i defunti,
non sa farsene una ragione
che ad angustiarlo ogni volta
ci possa essere un destino
sogghignante e crudele.

Per ultimo giunge dicembre
a dare fine all'intero anno,
ma la miseria delle campagne
e il suo clima già freddo
passano quasi inosservati
agli occhi attenti della gente,
che viene distratta oramai
da fatti ben più importanti;
i primi fiocchi di neve
e il Natale, che è alle porte,
vengono per essa a rappresentare
momenti di attesa molto sentiti,
siccome rendono ogni cuore
trepidante di gioia e di speranza.

poetasenzanome




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Con tanta stima[SM=x142871]




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