Forse ci hanno ingannato per qualche secolo

Esistono elementi per sospettare che otto secoli di lettura e di commento delle vicende di Artu', del Graal, dei Cavalieri della Tavola Rotonda si siano retti su una volontaria mistificazione.
Negli anni attorno al 1200, nei quali ando' prendendo forma la leggenda del Graal, occorreva fornire un passato leggendario
- alle terre del nord che non lo possedevano;
- ai signori, ai re e alle loro corti;
- allo spirito delle crociate;
- alle nazionalita' e ai regni in via di formazione ...
Per poter costruire una propria tradizione locale, indipendente dal mito dei greci e dei romani, occorreva qualcosa di seducente. E questa opportunita' fu a portata di mano quando, in seguito ad un ritrovamento piu' o meno casuale, ci si trovo' di fronte ad un racconto, venuto dall'oriente, di gesta, di personaggi, di costumi che non ci si poteva lasciar sfuggire, perche' dava corpo alle aspirazioni di quel tempo.
L'inganno fu abilmente architettato, con l'aiuto dei poeti, dei cistercensi, dei feudatari, dei menestrelli, dei trovatori,...
Ed ebbe grande successo di critica e di pubblico, con richieste di replica e di puntate aggiuntive, negli anni e nei secoli successivi, con l'aggiunta dell'invenzione dei cosiddetti Celti, dei Druidi, del kilt, e quant'altro. Peccato che, fra le pieghe della storia inventata, fossero rimaste tracce del crimine. Ma fu facile nasconderle sotto l'alone del mistero ...
Devo continuare?

Caro Mario,

ti confesso che mi piace molto il tuo approccio al problema.
E certamente che devi continuare: alla conferenza (alla quale vedrò di non mancare)
Mi interessano in particolare quelle che tu chiami le "tracce del crimine"

A presto.

M'arco Dubini

Mario, complimenti nella tua breve analisi; esprimi in modo vivo e con certezza cio' che gli inglesi (come d'altronte paesi nordici) hanno cercato per secoli: individualismo e la disperata ricerca di essere differenti e non influenzati dalla nostra (passata, sia antica come medievale) cultura. La loro cultura non e' basata su fatti ma leggende... e' quasi come la loro lingua un latino distortato da una pronunzia non adatta per l'alfabeto la quale puo' anche apparire seducente (ottima parola che hai usato) come d'altronte la loro storia.... Cio' e' visibile anche oggi quando si pensa alla nave "Titanic" un disastro glorificato al massimo. Il "Graal" che sia stato trasportato e mantenuto in posto sicuro in Britannia e' un'altra leggenda come "Robin Hood". Dopotutto volevano spodestare i Francesi come forza Medievale e le crociate dette loro la possibilita' di creare favole mentre il resto dell'Europa costruiva la loro storia.

In quel : DEVO CONTINUARE...? sta propio il nocciolo della questione.

Questa è una domanda che aspetta una sola risposta...un grosso SIII!!!!

...ma se la risposta fosse NOOO !!!...forse per questo cesseresti d'indagare e di cercare di "ribaltare la STORIA" ?.

In fondo questo ruolo ti si addice ...e non lo lasceresti per nulla al mondo, anche se avresti contro tutto il mondo ( Don Chisciotte docet ).

Pertanto ti auguro un grosso successo alla tua serata ed ai tuoi prossimi numerosi scritti.

Ciao enzo

PS: Non ti nascondo che ho qualche perplessità sull'inesistenza dei Celti.
Approfondirò l'argomento ( ovviamente leggendo il tuo prossimo libro )... e poi ti dico.

Ciao Mario,
come sempre sai dove colpire. Noi non riteniamo che possano aver iniziato con l'inganno fine a sè stesso. Non li riteniamo in grado di ingannare volutamente. Li riteniamo capaci di seguire una moda, una mistificazione dovuta alla voglia di esserci, una "moda" da menestrelli che diventa da storiella per pochi intimi o per il Signorotto locale, a Leggenda e da Leggenda a Storia il passo diventa veramente breve! Ogni Leggenda ha il suo fondo di verità, vero? Non hanno, naturalmente, calcolato tutte le variabili, cammelli, leoni, vegetazione etc, di cui risulta piena sia Scozia che Irlanda e dintorni, come ben sai e come ben hai fatto notare. Dice bene Antonio nella sua replica. Volevano esserci, volevano farne parte ma non solo farne parte, volevano essere LORO la parte! Ben venga un chiarimento! Sia a questo proposito, sia a proposito della paternità e nazionalità di Ugo dei Pagani: Italiano! Certo Italiano e fondatore dell'Ordine dei Poveri Cavalieri DI Cristo: i Templari.
Un Caro Saluto ed un Abbraccio
+ Alberto

Scritto da: + Alberto 11/11/2002 22:55
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> Ciao Mario,
> come sempre sai dove colpire. Noi non riteniamo
> che possano aver iniziato con l'inganno fine a
> sè stesso. Non li riteniamo in grado di ingannare
> volutamente. Li riteniamo capaci di seguire una
> moda, una mistificazione dovuta alla voglia di
> esserci, una "moda" da menestrelli che diventa
> da storiella per pochi intimi o per il Signorotto
> locale, a Leggenda e da Leggenda a Storia il passo
> diventa veramente breve! Ogni Leggenda ha il suo
> fondo di verità, vero? Non hanno, naturalmente,
> calcolato tutte le variabili, cammelli, leoni,
> vegetazione etc, di cui risulta piena sia Scozia
> che Irlanda e dintorni, come ben sai e come ben
> hai fatto notare. Dice bene Antonio nella sua
> replica. Volevano esserci, volevano farne parte
> ma non solo farne parte, volevano essere LORO la
> parte! Ben venga un chiarimento! Sia a questo proposito,
> sia a proposito della paternità e nazionalità di
> Ugo dei Pagani: Italiano! Certo Italiano e fondatore
> dell'Ordine dei Poveri Cavalieri DI Cristo: i Templari.
> Un Caro Saluto ed un Abbraccio
> + Alberto
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