COSA FARE SE TROVATE UN UCCELLINO?
Il primo consiglio è di verificare che nelle vicinanze non vi siano i genitori.
Il più delle volte, infatti, si tratta di uccelli che volontariamente si allontanano dal nido e che continuano ad essere seguiti e nutriti dai genitori. Si tratta della fase dello svezzamento, durante la quale i piccoli imparano a diventare indipendenti.
In questi casi è eticamente sbagliato prendere questi piccoli uccelli, anche perchè i genitori naturali sono sicuramente più bravi di noi ad allevare nidiacei.
Questi piccoli
vanno invece presi soltanto:
1) se sono feriti;
2) se siamo certi che i genitori sono morti;
3) se sono inetti, ossia completamente privi del piumaggio e quindi effettivamente caduti dal nido.
Una tecnica buona per far continuare ad accudire i nidiacei dai genitori, proteggendoli dai gatti, è mettere il piccolo all'interno di uno scatolone aperto con i bordi molto alti, collocato a circa 2 metri di altezza. In tal modo il genitore può entrare a nutrire il piccolo, al riparo da eventuali predatori.
Nel caso in cui, invece, sia necessario l'intervento dell'uomo, per i più piccoli possono andare bene omogeneizzati, carne macinata, scatolette di carne per cani e/o gatti, camole del miele e tarme della farina, ricordandoci che vale sempre la regola del "poco cibo somministrato spesso" (chiaramente non di notte, momento in cui, anche in natura, gli uccelli non vengono nutriti).
E' assolutamente da
evitare la somministrazione di latte e pane.
Uno dei grandissimi rischi dell'allevare un piccolo a casa è quello di "
imprintarlo", facendolo diventare un animale domestico.
Tralasciando il discorso prettamente legale (ricordo che è vietata la detenzione da parte di privati di tutti gli uccelli selvatici indigeni), molte volte, quindi, volendo fare del bene agli uccelli, si rischia di ottenere il risultato contrario.
Gli essere umani, infatti, non sono assolutamente in grado di insegnare agli uccelli a riconoscere i predatori e, quando si procederà a liberare un volatile imprintato, libereremo un animale che probabilmente diventerà facile preda di gatti e/o cacciatori.
Se quindi dobbiamo proprio raccogliere un nidiaceo (considerando comunque che la mortalità tra i piccoli è comunque piuttosto elevata), la cosa migliore da fare è consegnarlo al più vicino
centro recupero fauna selvatica della LIPU