IL MIO PICCOLO DOGUE

IL MIO DOGUE DE BORDEAUX DI TRE MESI E' UNA VERA FURIA,SA' ESSERE MOLTO DOLCE,MA ANCHE MOLTO AGGRESSIVO!QUALCUNO MI HA CONSIGLIATO "LA TECNICA DEL GIORNALE, MA E' NORMALE CHE UN CUCCIOLO DI TRE MESI,ANCHE SE UN PO' AGITATO RINGHI E ABBAI QUANDO MI VEDE CON IL GIORNALE? DOVREI ACCANTONARE IL GIORNALE? UN'ALTRO GROSSO PROBLEMA E' CHE SE COMINCIA A MORDERE E' GIA' IN GRADO DI FARE MALE,NON OSO PENSARE AL LIVELLO DI DISTRUTTIVITA' CHE POTREBBE RAGGIUNGERE VERSO I SEI MESI!! SAREBBE IL CASO DI FARLO GESTIRE GIA' DA ADESSO DA UN PROFESSIONISTA? RINGRAZIANDOVI GIA' DA ORA. UN GRANDE AMANTE DEGLI ANIMALI

Caro Riccardo, non scambiare l'esuberanza e la voglia di giocare di un cucciolo con aggressività! Certo i giochi di un barboncino non potranno essere così distruttivi come quelli di un dogue de Bordeaux,quanto meno per le dimensioni.Il dogue,come tutti i cani ed i molossoidi da guardia e difesa in particolare,hanno bisogno di un contatto diretto con il padrone che educandolo alle buone maniere in casa,acquista ai suoi occhi l'immagine del capobranco. Mai lasciarlo solo in giardino,libero di fare ciò che vuole divenendo così il capobranco di se stesso! Assolutamente lascia perdere il giornale!(Mi domando chi consigli ancora questo sciocco metodo!).Infatti il cucciolo non deve essere punito per i suoi giochi irruenti,ma si deve canalizzare la sua energia verso attività consentite.Ad es.lui ti morde le caviglie?Sta esercitando il suo istinto predatorio.Non frustriamolo con giornalate,ma offriamogli,dopo un secco NO,una pallina o un gioco che a lui piace.Si gioca un po',poi si smette ed il gioco scompare(il gioco è tuo,non suo!).Ricomparirà quando lo deciderai tu e non lui.E' il capo che decide quando si gioca.Se lasci i giochi sempre a sua disposizione,o perderà interesse,o sarà difficile toglierglieli perchè li considererà suoi! Il giornale è negativo perchè in genere si dà sul sedere ed il colpo arriva inatteso da dietro,senza che prima sia arrivato il rimprovero.Allora il cane può diventare timoroso di ogni rumore improvviso che arriva da dietro perchè aspetta la punizione! Meglio un rimprovero convinto ed autorevole,detto stando in posizione ben eretta,e se proprio si rende necessario, dopo il rimprovero un colpetto con 2 dita sul muso.Così il cane sa con cosa ha a che fare.Appena si ottiene l'azione desiderata grandi lodi e coccole per rinforzarla.Comunque,visto che per iscritto non è facile descrivere tutto,casomai,prima di fare errori, rivolgiti ad un addestratore per consulenze(e non addestramento per ora) o ad un comportamentista che sappia consigliarti bene.Ciao e scusa la lunghezza!!! Sonia

io ti consiglio un corso di educazione di base, cerca un campo di addestarmento che usi il metodo gentile (ne trovi alcuni in tutta Italia sul sito www.ilbiancospino.it), servirà più a te x capire il tuo cane. ti insegneranno come comunicare con lui usando il suo linguaggio e potrai imparare come giocare con lui e come educarlo nei comandi di base: seduto, terra, resta, camminare al guinzaglio senza tirare, sempre usando la gentilezza e mai la forza. Il tuo cucciolo sarà felice di ascoltarti xchè avrà fiducia in te e non paura. Inoltre ci sono centri che organizzano lezioni di socializzazione per cuccioli e cuccioloni. ciao, valeria

CARE SONIA E VALERIA VI RINGRAZIO TANTO PER I VOSTRI PREZIOSI CONSIGLI, MI PIACEREBBE POTERMI AVVALERE DELLA VOSTRA SUPERVISIONE OGNI GIORNO!,IN QUESTO MODO POTREI EVITARE MOLTI ERRORI!! NON CAPISCO CHE COSA CI SIA DI SBAGLIATO NEL MIO MODO DI RAPPORTARMI CON IL CUCCIOLO, FATTO STA' CHE COME YAGO (IL MIO CUCCIOLO!)VEDE MIA MADRE SEMBRA TRASFORMARSI IN UN CAGNOLINO MODELLO, BASTA CHE LEI GLI DICA:"VAI SUBITO A CUCCIA!" CHE LUI CORRE IMMEDIATAMENTE A SDRAIARSI NELLA CUCCIA!!(IO DEVO ACCOMPAGNARCELO CINQUE O SEI VOLTE A SERA!!!!).
FORSE E' IL MIO TONO DI VOCE AD ESSERE INADEGUATO.. SONO MOLTO PREOCCUPATO DI NON RIUSCIRE A COMUNICARE CON LUI, VORREI ESSERE IL SUO PAPA',IL SUO COMPAGNO DI GIOCHI E DI VITA,MA PRIMA DI GIUNGERE A QUESTO VORREI ESSERE IL SUO CAPOBRANCO,GUADAGNANDOMI LA SUA STIMA ED IL SUO AFFETTO.
UN GRAZIE, GRAZIE. RICCARDO