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Di prompt stilistici e figure retoriche

Ultimo Aggiornamento: 17/02/2021 12:08
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Post: 353
Giudice***
13/01/2021 23:56
 
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Quinta classificata

“Your Flavor.”

di Exentia_dream2

 

Totale: 31/38

 


Grammatica e stile: 8/10


La storia è scritta in modo generalmente corretto, con cura nella scelta delle parole e nella revisione del testo. Più che dei veri e propri errori, ho riscontrato qualche ingenuità.


Innanzitutto “dicembre”, come gli altri mesi dell’anno, va scritto con la lettera minuscola. “Sanguesporco”, invece, andrebbe meglio con la maiuscola, ma non è obbligatorio, soprattutto perché le varie edizioni dei libri riportano scelte diverse. Diciamo che se il criterio è quello di attribuire la maiuscola ai termini inventati o adottati dall’autrice per indicare specifici elementi dell’universo di Harry Potter, in questo caso ci vorrebbe.


I simboli che utilizzi come virgolette non sono corretti (per quanto possa sembrarti una pignoleria), i veri caporali sono questi: «». Inoltre, anche l’uso degli spazi risulta scorretto, in quanto le virgolette vanno “attaccate” alle parole che includono, ovvero non deve esserci spazio dopo la virgoletta di apertura, né prima della virgoletta di chiusura.


Si tratta di precisazioni che potrebbero sembrare eccessive, ma che in realtà fanno parte delle regole della lingua italiana scritta e che costituiscono un vero e proprio biglietto da visita per un testo: è un peccato che la storia possa sembrare poco curata a causa di queste piccole cose, quando invece è chiaro che ti sei impegnata molto.


 


Lo stile è semplice, ma va benissimo così, hai utilizzato un lessico non troppo elevato, ma sei riuscita comunque a evitare ripetizioni e suoni spiacevoli. Io ritengo che sia sempre preferibile uno stile un po’ più semplice che si sappia maneggiare bene, piuttosto che uno magari più complesso che sfugga al controllo dell’autore. D’altra parte, l’ottimo uso che hai fatto della figura retorica costituisce un elemento di arricchimento dello stile: non so se sei solita scrivere così o se tu ti sia adattata alla richiesta del contest, ma in entrambi i casi il risultato è molto soddisfacente.


Accanto a questa limpidezza, però, riscontro ancora una volta alcune ingenuità che, opportunamente corrette, potrebbero consentirti di fare ancora di meglio. Innanzitutto, ti faccio notare che sei andata a capo a ogni punto fermo, ma in realtà il punto e il punto e a capo sono due scelte ben distinte: in molti casi avrei mantenuto il rigo senza andare a capo, perché al contrario il testo risulta molto frammentato.


Altro aspetto che contribuisce a una mancata continuità della narrazione è il frequente cambio di POV. Scrivi in terza persona con focalizzazione interna variabile, ovvero assumendo il punto di vista di un personaggio (non lo stesso per tutta la narrazione) e permettendo al lettore di conoscere i suoi pensieri sulle azioni in corso. Il passaggio dal POV di Hermione a quello di Draco, tuttavia, risulta un po’ brusco e ingiustificatamente frequente. All’inizio, infatti, la storia inizia con Hermione, poi si passa a Draco con un periodo che suona un po’ come l’inizio di un paragrafo, ma senza interruzioni del testo (“Succede da un po', in realtà, che lui non riesca a fare a meno di sentire la sua voce, di guardarla mentre si morde il labbro per preparare una pozione eccezionale”) e poi torna repentinamente su Hermione, nello spazio di una battuta di dialogo, tra Draco che le chiede spiegazioni (e riflette: “Glielo chiede perché ha bisogno di sapere, di capire quel bacio che lei gli ha rubato durante il turno di ronda di una settimana prima: lui l'aveva allontanata spingendola e lei aveva fatto un altro passo in avanti”) e Hermione che gli risponde con una bugia (e subito siamo nei pensieri di lei: “Mente perché non può dirgli la verità, perché tutte le cattiverie che lui le ha detto se le sente ancora sulla pelle, anche se fanno meno male”). Ancora, dopo qualche rigo dal POV di Hermione, torniamo a Draco, il cui sorriso è spiegato dai suoi pensieri (“Sorride perché ha capito che lei, la forza di combattere, non l'ha persa”) e infine di nuovo a Hermione, sulla conclusione. Tutto questo per dirti non che si tratta di un errore, anzi, la focalizzazione interna variabile esiste e può risultare molto bella, ma poiché non è facile da gestire ti suggerisco più attenzione a quest’effetto “pallina da ping pong”, che fa perdere il filo al lettore.


Quanto alla costruzione della storia, mi è piaciuta l’idea di farla ruotare attorno al binomio tra le sensazioni che entrambi provano al tempo della narrazione e il rimando all’episodio, a noi sconosciuto, di un bacio precedente. Tuttavia, il passaggio dalle schermaglie iniziali (seppur non velenose come nel canon) a un tono più dolce e confidenziale è ancora una volta un po’ brusco, avrei preferito che fosse graduale o quantomeno giustificato dalla descrizione di cambiamenti emotivi nei personaggi, che dall’insultarsi passano a confessarsi i propri sentimenti.


Nel complesso lo stile è adatto al contesto, la narrazione procede in maniera abbastanza scorrevole, sebbene un po’ frammentata.


 


Titolo: 1.5/2


L’inserimento del punto fermo alla fine del titolo è un errore, non si può proprio fare, perciò il punteggio ne risente in termini di correttezza ed è un peccato perché per il resto mi era piaciuto molto. Non disturba la scelta dell’inglese, che contrae in sole due parole il concetto fondamentale di tutta la storia, risultando quindi un titolo aderente al testo e scelto molto bene.


 


Utilizzo dei pacchetti:


Prompt stilistico: 3.5/4


L'inizio della storia deve essere in medias res, ovvero la narrazione deve cominciare ad avvenimenti già in corso, nel vivo della vicenda, nel mezzo dell'azione, senza alcun preambolo.


La vicenda inizia effettivamente in medias res, con Hermione che guarda Draco da lontano e soffre per qualche motivo che inizialmente è ignoto. Il tutto si spiega progressivamente in seguito, scoprendo il precedente del bacio e tutto ciò che ne consegue. Il prompt quindi è utilizzato correttamente e non forzato, tuttavia, se devo essere del tutto sincera, l’ho trovato poco centrale, nel senso che immediatamente dopo l’inizio si perde il senso dell’improvviso, perché il gesto di apertura (Hermione che guarda Draco) non viene mai più ripreso, in quanto, dopo la digressione iniziale su lei che ormai conosce il suo sapore, si passa immediatamente allo scambio di battute tra i due, con Draco che le intima di non salutarlo. Se ad esempio l’apertura in medias res fosse stata su lei che lo salutava, sarebbe stato altrettanto improvviso (perché avrebbe dovuto essere cordiale con lui?), ma allo stesso tempo più centrale, perché lui poi si mostra scostante. Ovviamente si tratta soltanto di precisazioni su un uso di per sé già buono del prompt.


           


Figura retorica: 4/4


Anafora


L’anafora è presente in parecchi punti della storia, è usata bene, non è forzata e risulta centrale in diversi contesti. Si tratta probabilmente di una delle figure retoriche che usiamo tutti, anche inconsapevolmente, per enfatizzare dei concetti. Tu l’hai resa molto bene, sfruttandola per sottolineare i momenti importanti, quello in cui il confronto tra i personaggi raggiunge il punto di rottura (“Mente perché”) e quello in cui si ha lo scioglimento della vicenda (“Trema perché”). Brava, punteggio pieno!


 


Coerenza e caratterizzazione dei personaggi: 5/8


Trovo che il punto debole della tua storia siano proprio i personaggi, purtroppo, che risultano un po’ piatti. Sia Hermione che Draco rispondono a degli stereotipi: lei una ragazza innamorata e insicura, lui il ragazzo protettivo che perde la testa per lei. Non li ho trovati molto IC, c’è da dire che hai inserito tra gli avvertimenti OOC e questo lo apprezzo, ma ritengo che avresti potuto ottenere un risultato migliore mantenendo i personaggi più fedeli al canon, semplicemente perché avresti attribuito loro una personalità più marcata. Hermione si mostra combattiva per un solo istante, quando Draco la mette alla prova, ma per il resto del tempo appare spaurita, come se di lei potessimo vedere soltanto il suo coinvolgimento per Draco e il conseguente imbarazzo che prova. Eppure, se lei ha avuto l’ardire di baciarlo, nonostante i loro trascorsi, ci si aspetterebbe che si comportasse con altrettanto orgoglio dopo. Malfoy, d’altra parte, sembra quasi fingere il suo disprezzo per lei, come se gli insulti fossero solo un modo per vederla reagire, per poi cedere immediatamente a una confessione quando dice di aver apprezzato il suo gesto. È chiaro che in una storia così breve si può e si deve immaginare un’evoluzione precedente dei personaggi, ma mi è sembrato che il loro cambiamento li abbia portati a sbiadire; inoltre, per il lettore è difficile entrare in empatia con loro, perché, pur immaginando di considerarli due personaggi originali, restano distanti: non si descrivono mai con le loro azioni, non hanno una caratteristica spiccata che li renda riconoscibili, perciò si fatica a considerarli vivi e restano soltanto dei personaggi di carta.


Ho comunque intravisto il modo in cui volevi farli interagire e l’ho apprezzato, perciò non prendere le mie osservazioni come critiche in senso stretto, ma come spunti per fare ancora meglio, perché ho la sensazione che il rapporto tra questi due personaggi fosse molto più bello nella tua mente: penso che dovresti soltanto trovare il modo di renderli un po’ meglio nello scritto, aggiungendo dettagli, gesti tipici, caratteristiche che farebbero pensare a un personaggio specifico pur senza leggerne il nome, magari anche aiutandoti con una vera e propria scheda del personaggio, così da sentirlo più vicino a te e permettere al lettore di fare altrettanto.


 


Gradimento personale: 9/10


Ho un debole per la coppia che hai trattato, ma questo mi porta a essere anche molto esigente, soprattutto sulla caratterizzazione dei personaggi. La storia scorre veloce, come ho già detto lo stile semplice funziona e l’assenza di errori di battitura denota una certa cura del testo che ho molto apprezzato. Di meno mi è piaciuto il modo in cui hai gestito i personaggi e soprattutto i dialoghi, che ho trovato, in alcuni punti, un po’ scontati. Comunque ribadisco quanto ho detto in precedenza: l’idea di fondo si vede bene – anche attraverso qualche ingenuità – e io l’ho apprezzata molto, perciò il punteggio in questa sezione è complessivamente alto: spero tu riesca a fare pratica su qualche piccolo aspetto che sminuisce il risultato finale, perché credo che ci siano delle buone potenzialità.




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