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La successione apostolica tramite l'effusione dello spirito santo con l'imposizione delle mani

Ultimo Aggiornamento: 23/12/2020 01:44
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27/10/2020 06:44
 
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ciccino(1960), 26/10/2020 21:08:


Il testo più antico sulla scelta e sulla consacrazione dei vescovi lo troviamo nella Prima Lettera a Timoteo (che probabilmente è stata scritta negli ultimi decenni del I secolo): “Non tralasciare il dono che è in te e che ti è stato dato per rivelazione profetica, con l'imposizione delle mani, dall'assemblea dei presbiteri” (1 Tm 4, 14). Timoteo era stato lasciato da Paolo vescovo ad Efeso probabilmente intorno agli anni 60-62 (cfr. 1 Tm 1, 3).




peccato che non si evinca nulla di tutto ciò nè da 1 Timoteo 4:14 nè da 1 Timoteo 1:3.
In 1 Timoteo 1:3 si legge di "consacrazione" a episcopo con imposizione delle mani?
Ragazzi, voi lo leggete?
Paolo raccomanda Timoteo di comandare ad alcuni di non insegnare diversa dottrina.
In 1 Timoteo 4:14 - da capo! - si parla di "carisma" che era in Timoteo, non di "consacrazione episcopale".
Si accenna a questo carisma anche in 2 Timoteo 1:6: la cattolicissima Bibbia di Gerusalemme, nella nota in calce, parla di consacrazione a una "una funzione pubblica particolare", richiamando Atti 13:3, dove lo spirito santo, lungi dal nominare episcopi (unici monarchici), apparta per l' apostolato Paolo e Barnaba (Atti 13:1-3).
Non ci siamo!


ciccino(1960), 26/10/2020 21:08:


Negli Atti degli Apostoli troviamo un passo che ha una notevole somiglianza con questo. Dopo aver detto, in At 13, 1, che nella Chiesa di Antiochia vi erano profeti e dottori, Luca afferma che lo Spirito Santo disse loro di separare Paolo e Barnaba per l'opera cui li aveva destinati (At 13, 2); e continua: “Dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li lasciarono partire. Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, discesero a Seleucia e di qui salparono verso Cipro” (At 13, 3-4).




andarono a fare gli evangelizzatori, non si legge di alcuna "consacrazione" a episcopi, non capisco dove questo studioso lo legga!

ciccino(1960), 26/10/2020 21:08:



Siamo tra il 44, anno della morte di Erode Agrippa, narrata in At 12, 23, e il 48, anno probabile del ritorno di Paolo e Barnaba ad Antiochia, narrato in At 14, 21. Da notare, in questo passo, il fatto che anche l'apostolo Paolo ha avuto imposte le mani da profeti e dottori della comunità guidati dallo Spirito Santo. E da notare soprattutto la somiglianza col passo precedente. Anche qui c'è una rivelazione profetica; anche qui c'è l'imposizione delle mani; anche qui è la comunità cristiana che opera la scelta.




In Atti 14:23 si legge che Paolo e Barnaba costituirono anziani (presbiteri/episcopi, identica figura) in ogni ekklesìa, ma non leggo di imposizione delle mani:

(Atti 14:23) Inoltre nominarono per loro anziani in ogni congregazione, pregando e digiunando, e li affidarono a Geova, nel quale avevano creduto

Nel testo greco, non c' è neppure uno straccio di accenno a "imposizione delle mani" in questa nomina, come mai?


ciccino(1960), 26/10/2020 21:08:



Nella Prima Lettera a Timoteo, come si è visto, sono i presbiteri che impongono le mani sul nuovo vescovo. In effetti, l'istituto del presbiterio esisteva già prima del cosiddetto primo Concilio di Gerusalemme, svoltosi nel 49-50. Ciò si deduce da tre passi degli Atti degli Apostoli (11, 30; 14, 23; 15, 2.4.6). Tale istituto deriva verosimilmente dalla costituzione della sinagoga, dove i presbiteri, gli anziani, guidavano la comunità e amministravano la disciplina. Dopo la partenza dei Dodici da Gerusalemme, i presbiteri si raccolgono attorno a Giacomo come attorno a un primo vescovo.




"come attorno a un primo vescovo" è semplicemente una sua inferenza.
Giacomo ebbe - in quel preciso momento storico della primitiva ekklesìa Cristiana che stava espandendosi nel mondo pagano - un ruolo preminente nell' ekklesìa di Gerusalemme e ne divenne, pare, un “apostolo (Galati 1:19), se apostolo significa Vescovo Unico Monarchico, allora stiamo freschi..peraltro Giacomo non ebbe nessun ruolo preminente nella decisione dell' assemblea di Atti 15 (Atti 15:22-29 docet)



ciccino(1960), 26/10/2020 21:08:


Le prime comunità cristiane hanno una caratteristica particolare, quella di apparire come comunità carismatiche, in cui ognuno sa di avere ricevuto dallo Spirito Santo un dono spirituale, un dono della grazia, un carisma, che dev'essere usato per edificare un corpo in cui tutte le membra collaborano. Ciò appare evidente in particolare per le comunità paoline (cfr. Rm 12, 3-8; 1 Cor 12, 1-30). Ma anche per le prime comunità della Giudea si può parlare di comunità carismatiche (cfr. At 2, 1-13; 11, 27-28; 15, 32).




comunità carismatiche che, come quella di Filippi, hanno più episcopi e non un solo episcopo (unico monarchico), come nella vostra chiesa, Filippesi 1:1 docet

ciccino(1960), 26/10/2020 21:08:



Nella Didachè, raccolta di istruzioni e usanze della Chiesa primitiva, scritta negli ultimi decenni del I secolo, cioè contemporaneamente agli ultimi scritti canonici, si può osservare la convivenza tra profeti e dottori da un lato, vescovi e diaconi dall'altro. In 15, 1 si legge: “Eleggetevi episcopi e diaconi degni del Signore, uomini miti, disinteressati, veraci e sicuri; infatti essi svolgono per voi lo stesso ministero dei profeti e dei dottori”. Come appare chiaro, i vescovi e i diaconi vengono eletti, mentre i profeti e i dottori operano in virtù dello Spirito loro donato (cfr. At 11, 27-28; 15, 32; Didachè 11, 7).




In Atti 11:27-28 si parla della profezia di Agabo, in Atti 15:32 si dice che Giuda e Sila, essendo anche loro profeti, incoraggiarono e rafforzarono molti fratelli, ma nell' assemblea di Gerusalemme di Atti 15, si legge nel versetto 27, che Giuda e Sila vengono inviati per riferire alle Congregazioni il decreto apostolico.
Che "i vescovi e i diaconi" vengano eletti, non si capisce dove lo si legga, giacchè in Tito 1:5-9 si legge che Paolo comanda lo stesso Tito di fare nomine di anziani/sorveglianti (presbiteri/episcopi), non si legge di alcuna "imposizione delle mani" nell' occasione, come non lo si legge in Atti 14:23, ma per esempio in Atti 1:23-26, si legge che, per quanto riguarda la nomina del dodicesimo apostolo in luogo di Giuda Iscariota il traditore, gli apostoli fanno una preghiera a Dio, chiedendogli di eleggere un uomo tra Giuseppe e Mattia.
La nomina fu quindi teocratica, non puramente elettiva, come se a decidere fossero gli apostoli di testa loro.

Ci si può arrampicare sugli specchi fino a un certo punto, ma poi bisogna stare attenti a non scivolare...

Vedi Ciccino, senza fare copia/incolla, Geova mi ha permesso di confutare quanto sopra....ora tocca a te la replica (speriamo di testa tua, senza i soliti copia/incolla....)


ciccino(1960), 26/10/2020 21:08:



Sul rito di ordinazione dei vescovi, è la Traditio Apostolica di Ippolito (primi decenni del III secolo) la più antica testimonianza scritta al di fuori dei testi canonici.



ah ecco, III secolo!


[Modificato da Aquila-58 27/10/2020 06:55]
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