Sono appena stato in montagna, ho visto scene che mi hanno fatto rimpiangere il lockdown.
Le strade che vanno ai rifugi sono strette, quando non c'è la neve fanno fatica a passarci due auto per senso di marcia in alcuni punti.
Vista la neve che ha fatto negli ultimi tempi, anche se un po' si è sciolta, ce n'era comunque ancora non poca,di consueguenza anche ai lati delle strade, che quindi sono diventate ancora più strette.
La gente ha avuto la brillante idea di parcheggiare in queste stradine le loro auto occupando un senso di marcia, così nella strade è rimasto spazio solamente per il passaggio di un'auto.
Potete immaginare il casino se si incontrano due auto che vengono da sensi opposti. senza avere spazio di manovra.
Come se non bastasse in alcuni punti la strada è in tramontana, e quindi è ancora innevata o ghiacciata.
Flotte di sprovveduti che hanno deciso di uscire tutti in montagna visto la domenica di San Valentino, la zona gialla e il bel tempo.
Ho visto macchine senza gomme da neve andare sul ghiaccio e rimanere bloccate, ma auto anche utilitarie che sarebbero da usare su strade di città, e i proprietari sono dovuti scendere per mettere le catene alle gomme ma non avevano la minima idea di come fare.
Nel frattempo si sono formati ingorghi tra le macchine che salivano e scendevano, per quelle ferme nella neve che non potevano muoversi fino a quando non gli mettevano le catene.
E questo è stato alle 14.00, l'ora in cui c'è meno traffico, voglio vedere a quest'ora quando centinaia di macchine si troveranno in quelle stradine ghiacciate.
Gente che prima del covid in montagna ci andava una volta ogni 5 anni, adesso tutti escursionisti improvvisati.