Storia 1
Anelito di un cuore matto
Da una pergamena stropicciata, gettata e palpitante:
A te che ti addossi tutti i pesi del mondo
va il rimbombo del mio cuore matto;
Lo offro al tuo orecchio affinché tu sia sazio,
il silenzio scandito
e il bisogno di essere stretto al petto colmato.
Non vincitori, non vinti, né eroi ma, prometto, un solo essere
cosi' che il mio seno diventi tua curva
la tua curva mia saetta,
i miei occhi carezza e i tuoi, un abisso d'amore profondo come solo un lago lussureggiante color speranza.
Una sola essenza, dicevo,
affinché tu, di diritto e senza una fine, sia sazio di quello che la vita crudele ti ha tolto.
*
Storia 2
Blondes are 4 fun
Le rosse sono focose, le brune audaci, ma se ti vuoi divertire ti serve una bionda…
Sembravi così irraggiungibile quand’ero piccolo e ti ammiravo a distanza immaginando come sarebbe stato stringerti tra le mani quando fossi diventato abbastanza grande.
Non sei un tipo riservato, hai sfiorato migliaia di labbra prima delle mie e le hai lasciate ardenti dal desiderio di assaporarti ancora.
Seducente e sfacciata, puoi scaldare i tuoi amanti o raffreddarli con un solo tocco.
Oggi finalmente posso dichiararti il mio amore, riempirmi gli occhi della tua effimera bellezza, ma so già che me per non sarà tale e ti vorrò per sempre, fino all’ultimo giorno della mia vita.
*
Storia 3
Cuori fluttuanti
Cara L. M.,
Come ben sai, questa mattina ero di cattivo umore.
Poi, uscendo dall’aula di Babbanologia, ho visto un altro dei tuoi cuoricini fatti a maglia fluttuare nei
corridoi. Continui a sparpagliarli ovunque, nei miei libri, nei giardini, sopra i banchi ... e il mio sguardo
continua a cercarli. Proprio come quando cerco te ogni volta che vedo una folla di studenti.
Sei così gentile a ricordarmi che per me ci sei in ogni momento, che ho deciso di fare anche io qualcosa per
ricambiare. Ti aspetto questa sera, al platano picchiatore, per una passeggiata al chiar di luna,
Non vedo l’ora,
Tuo
*
Storia 4
DDC
Al tuo cospetto, io resto senza parole.
Cammino incerto nel tuo regno di sapere e silenzio, misurando ogni passo con la rumorosa consapevolezza del mio essere inadeguato.
Stolto, disordinato e goffo: non abbastanza, mai abbastanza per la tua mente analitica, per le tue conoscenze saldamente ordinate, per le tue cattedrali di informazioni suddivise per classi e sezioni.
La più piccola imprecisione non sfugge al tuo occhio di falco, né il tuo udito può ignorare anche il sussurro più lieve.
Custode della sapienza, baluardo dei saggi, sei una guerriera del sapere: nulla è perduto, nel tuo palazzo d’inchiostro.
Nulla, tranne il mio cuore.
*
Storia 5
Dentro le mie ombre
Non ti ho mai amata.
Ti ho cercata e ho trovato soltanto polvere.
Eri stupida, stupida e incapace. Mi hai macchiato con i tuoi sbagli, con i tuoi desideri sporchi, con le tue ossessioni infrante. Ho speso anni a progettare la mia purificazione, infinite notti di macchinazioni per stroncare le radici che mi legavano a te.
Adesso ti vedo. Sei il guizzo di terrore che scava sottopelle quando cancello la vita, il livido sul collo spezzato di un corpo impuro.
Sei in ognuna di quelle donne, quando le sento gridare, quando il sangue cola al suolo, quando tutto si tinge di ombre.
Non ti ho mai amata.
*
Storia 6
Endecasillabi a briglia sciolta
Distante dal tuo il mio loco natìo;
ad imbrigliarci, natura duale:
due in uno sei tu, binomio son io.
Fra tempra focosa e virtù razionale
in bilico sto, fra passione e intelletto;
di animo ascetico, vis animale
sei sintesi eccelsa, sunto perfetto.
Celata ai tuoi occhi (eppur mi hai veduta!)
scosto le frasche, ti miro incantata;
come Castore Ippòdamo scruta
l'opposta metà della volta stellata.
Da una freccia rovente spronato
galoppa il mio petto, imbizzarrito.
Con fremito lieve del crine dorato
ti volti e mi osservi, incuriosito.
«Il sol di levante ha gli astri offuscato»
la tua voce accarezza il mio udito,
mite pastoia che il cuor mio ha domato.
*
Storia 7
Fermati, tempo!
La prima volta che ho visto i tuoi occhi così strani.
Una volta sola sarebbe bastata e invece devo vederli ogni giorno.
Ma come posso fare in modo di non annoiarti?
Ancora il tuo tempo scorre velocemente quando ti avvicino.
Che cosa darei per essere una purosangue e avere un cognome importante!
Oppure amicizie speciali.
Ricordo bene ogni ballo in cui non balli, ogni invito elemosinato a quelli più fortunati.
Non ricordo invece mai un momento in cui tu ti sia davvero accorto di me.
Ogni volta dico basta, eppure eccomi qui a scrivere questo biglietto. Anonimo, ma tanto tu il mio nome non lo hai mai imparato.
*
Storia 8
Icaro
Mio piccolo tesoro, mio meraviglioso raggio di sole.
Come potrò mai descrivere tutto ciò che amo di te?
Il tuo sorriso radioso, il tuo nasino macchiato; i tuoi capelli setosi che scivolano tra le dita, il tuo sguardo fiero quando sfrecci nel cielo…
Con te, mi sono sempre sentito come Icaro che raggiunge il sole: felice, in alto, non volevo più allontanarmi dal tuo torpore e ho cercato di tenerti sempre con me.
E poi, proprio come Icaro, sono precipitato.
Hai sciolto le mie ali quando hai ritrovato la felicità in lui...
Quanto l'ho invidiato...
Ma odiarti mi è impossibile; l’amore per te non scompare...e temo che mai lo farà.
*
Storia 9
Imperturbabile guardiano
Passerei ore a rimirare, impressa su di te, l’immensità dei cieli del Nord, che da tempo immemore bacia la
tua silente figura.
Riflesso di epoche lontane, ricordi pieni di dolcezza e atroci dolori è il tuo volto calmo, che solo una volta
ricordo essersi scomposto, violentemente solcato da un intrepido lampo da Est.
Che attorno a te crollino le certezze marmoree erette dai Padri e dalle Madri, che indelebili ferite rimangano
incise nel più caro dei luoghi, mi rasserena sapere che tu sempre sarai lì, ad accogliermi imperturbato e
silenzioso ad ogni mio ritorno a Casa, facendomi rivivere ogni lieta memoria della spensierata giovinezza.
*
Storia 10
Libertà malandrina
Dolce eco di libertà che solletichi il palato,
quanti miei desideri e speranze hai reso realtà,
il tuo sapore è da chiunque cercato e amato,
in questo Castello che con te scopre l’aldilà.
Ricordi il dì gioioso, amore mio immenso?
I denti ti morsero, la lingua t’assaporò,
scacciai lesta ogni insulso buonsenso,
eccitata dal sangue che dal naso colò.
Solo pochi minuti, il tempo d’un malore,
finto – s’intende – stillava l’amore, che
convinse il mio cuore a giurarti il favore.
San Valentino, alleato degli amanti oziosi,
canta al mio tesoro questi versi preziosi.
Lui è l’innamorato degli alunni sfaticati,
colui che da noiose lezioni ci ha liberati.
*
Storia 11
Luce nelle tenebre
Ancor’oggi sembra impossibile esprimere verbalmente ciò che provo.
Quando i nostri occhi s’incontrano, il mio battito accelera e le mani anelano di sfiorare il tuo viso dai lineamenti cesellati.
La tua mera presenza ha squarciato le tenebre nel momento più buio — quand'ero convinto fosse giunta la fine.
Crescendo, sognavo un amore come quello dei miei genitori, ma le speranze s’andavano affievolendo sempre più.
È bastato cogliere un riflesso luminoso nei tuoi capelli per rimanere ammaliato, senza immaginare che sarebbe stata la tua forza — non la bellezza — a conquistarmi.
Ora che t’appresti a rendermi padre, col cuore che rischia d’esplodere per la troppa gioia, prometto che vi proteggerò fino all'ultimo respiro.
*
Storia 12
Mai più
Pensi ancora a quella volta? Non avrebbero dovuto permettersi di commettere un affronto del genere.
Con quale coraggio si sono presi gioco di noi in questo modo?
Credevano sul serio di essere divertenti, quei quattro?
Che problemi aveva quel ragazzetto con gli occhiali?
Ma quel che è peggio è che hanno mancato di rispetto a te. Questa è la cosa più grave.
Si è sbagliato di grosso, se pensava di essere simpatico con quelle battute; se pensava che avrebbe fatto colpo con quel finto ruffianesimo.
Una cosa è certa: non avremo mai più a che fare con loro. Mai più.
*
Storia 13
Muta presenza
Con il tuo fulgore
proteggi.
Con il tuo bagliore,
scacci le tenebre più oscure.
Come cioccolato agisci,
(anche se forse è meglio dire previeni).
Solo due magiche parole servono,
ma sbaglia chi pensa che basti questo.
Puoi essere simbolo dell'amor più puro o più ossesso,
senza gioia a te nessuno ha accesso.
Specchio dell'anima, totem perfetto
per chiamarti ci vuol ben più di una parola
-Ma questo l'ho già detto.
Scudo evanescente, hai forma cangiante:
riconoscerti è possibile, perciò non è un difetto.
Senza di te, il senno si perde.
Senza di te, si avvicina il freddo bacio delle ombre.
*
Storia 14
Resa
Novella Venere, sorta nel mio cuore, non l’aurora ma l’arcobaleno
hai portato con te.
Inaspettato turbine di allegria e spensieratezza, il mio cuore si è
ringiovanito osservando i tuoi lineamenti a tratti animaleschi.
Pomo proibito e serpente all’unisono ti sei insinuata nel mio cuore,
ma io non volevo cedere.
Non volevo cedere, ma mi struggevo di fronte al tuo grigiore, come
se ti avesse già contagiato con la mia oscurità.
Mi struggevo davanti all’ombra di te stessa.
Oh, novella Eva, che cader mi facesti contro ogni buon senso. Ho
attinto al frutto proibito, egoista, per aver qualcosa che quelli come
me non meritano.
*
Storia 15
Tra le righe
Le sembrerà strano, ma ciò che amo è la differenza tra il fare il dare.
Mi fa piacere scriverle, mi fa sentire la quindicesima, il che è comunque buono! Perché a seconda di come la guardi sono anzi la quarta, tra pochi amici.
Ho sentito dire che avrebbe potuto ruggire, vorrei farlo anch'io ma alla fine siamo corvi ed amo questo ramo, ed è più importante la seconda.
L'arguzia è nostra, ma anche quel resta, senza Ghoul o Nargilli di mezzo.
Questo è ciò che amo, solo con ammirazione, che il resto non è destino...
Volevo solo darle un piccolo San Valentino.
«La forza» mormorò, ridendo appena.