La venuta di Pietro a Roma è storicamente abbastanza documentata, tanto che la Nuova Riveduta del 2016 la dà per sicura (e non è poco, dopo le polemiche portate avanti da mezzo millennio dai protestanti).
Il problema è piuttosto il potere temporale dei papi che si è rivelato nei secoli totalmente infondato, specialmente dopo che la cosiddetta donazione di Costantino è stata sbugiardata come apocrifa dagli studi di Lorenzo Valla.
it.wikipedia.org/wiki/Donazione_di_Costantino
Il problema però è che ogni autorità religiosa (tavola valdese, papa o corpo direttivo dei testimoni di Geova) si trova a gestire denunce che, a priori, è impossibile dire se siano vere e terribili o semplicemente inventate di sana pianta da psicopatici e profittatori.
La soluzione sembrerebbe quella della prudenza e della discrezione. Anche Paolo consiglia di "
Non accettare accuse contro un presbìtero se non vi sono due o tre testimoni. Quelli poi che risultano colpevoli, rimproverali alla presenza di tutti, perché anche gli altri abbiano timore" (1 Timoteo 5,19-20)
Nella Chiesa Cattolica tutto questo è stato terribilmente complicato dalle persecuzioni naziste e comuniste che per decenni hanno eliminato preti, vescovi e laici scomodi, accusandoli falsamente di pederastia e pedofilia e soprattutto dall'atteggiamento di papa Woitila, mentalmente stordito negli ultimi anni del suo ministero, in grave ritardo sui tempi e fortemente legato all'esperienza maturata negli ultimi anni della realtà comunista polacca (ancora nel 1984, fallito il tentativo di accusare il padre Popielusko di pederastia, le autorità polacche procedettero alla sua eliminazione fisica, massacrandolo di botte, bastonandolo ed affogandolo nella Wistola)