Il viaggio

"Non verrai con me" sentenziò duro ser Loras.
Alfie rimase a bocca aperta. Da quanto il cavaliere lo aveva trovato per strada e lo aveva preso con se i due non si erano mai separati.
"Te ne tornerai ad Highgarden da Lord Mace."
Ad Highgarden? A fare cosa?! Pulire cavalli lo faceva già, sgobbare come un mulo pure, ma almeno lo faceva per imparare a diventare il cavaliere. Sognava di farsi chiamare Ser Alfie da Nowhere.
No... non avrebbe accettato quella decisione.
"Ser, sono un Segugio del Re. Il mio compito è cercare l'assassino di Rhaegar Targaryen. Lo farò con o senza di voi, se così mi dite. Non tornerò nell'altopiano."
"Io sono un segugio, tu sei il mio scudiero e io ti ordino di tornare a casa. Non è sicuro qui. Non sono tempi sicuri." Ser Loras raramente faceva trasparire emozioni, ma quel giorno gli era incisa sulla corrugata fronte una paura inspiegabile.
"Se non è sicuro avrete bisogno del mio aiuto ser."
"Non è sicuro per te."
"Perché?" chiese Alfie. "Ha a che fare con i miei capelli?"
Ser Loras non rispose. "Ser, vi prego. Ditemi quale pericolo corro!" urlò il giovane scudo. Un velo di rabbia passò sopra i suoi occhi, mostrando quell'inconfondibile riflesso che ser Loras Flowers tanto temeva.
La mano sinistra del cavaliere vibrò un fendente dritto in bocca allo scudiero. Non sufficiente a fargli tanto male, ma efficace per chiudere la conversazione.
Arrivarono in vista di Brindlewood la sera e convennero che fosse saggio cercare riposo prima di trovare il maniscalco, così si recarono nella locanda del posto.
Alfie portò i cavalli nella stalla e cercò qualche indizio del passaggio di Ser Morhoggo, mentre ser Loras chiese all'oste una stanza e due pasti caldi.

Nella stalla c'era solamente un ragazzino adagiato sulla paglia che appena vide lo scudiero con i cavalli schizzò in piedi e cominciò a badare a loro con acqua e biada fresca.

Alfie tornò di corsa dal suo cavaliere, affamato più che mai. Ingoiò tutto quello che gli capitava a tiro. Ser Loras fece portare un'altra porzione di tutto lasciando una moneta di mancia al cameriere.
"Ragazzo" disse afferrandolo. "Saprai bene che in questi giorni non si parla d'altro che di Ser Morhoggo, l'assissino del principe. C'è stato detto che è passato da queste parti. Ha alloggiato in questa locanda?"

Il ragazzo lo guardò inarcando un sopracciglio "Ser, vi sbagliate. L'unico assassino che così si può chiamare è un certo Bryan o Brynden... non ricordo. Lord di un castello a Sud... neanche quello ricordo. Ha ammazzato uno all'emporio...".

"Quando è successo?"

"Credo tre giorni fa ...o forse quattro. Non ricordo".

Ser Loras capì che il cameriere sapeva a malapena il suo nome, ma si segnò comunque quel nome.
A fine cena andò dal padrone della locanda e chiese se, nei giorni antecedenti, un uomo dai lineamenti non comuni avesse soggiornato. Parlò in particolare dell'accento.

"L'ultimo arrivato che aveva un accento strano era un uomo delle isole dell'estate. Ma aveva bevuto una birra e basta, poi era andato al bordello e di li al maniscalco dove aveva preso un cavallo lasciato a lui per ferrare da Rick, il ragazzo che aveva sognato di fare lo scudiero..." guardò il segugio poi "...scusate ma sarete il decimo che viene in paese per queste cose e questo è un gruppo piccolo di anime... le voci corrono svelte".

"Beh, vi sarà noto ormai che è lui che cerchiamo. Un ultima cosa, poi non la disturberò più. Il ragazzo, Rick, aveva sognato di far lo scudiero dite. Se ne è andato con l'uomo in questione?"

"Mah, le voci dicono che è andato a Sud con la madre e il fratellino".

Ser Loras pagò quanto dovuto e andò a coricarsi seguito dal suo scudiero. La mattina, poco dopo l'Alba svegliò Alfie e i due si allenarono con la spada. Alfie era in costante pericolo, in caso qualcuno fosse riuscito a superare i travestimenti messi in atto dal cavaliere, doveva sapersi difendere.ù
Quando il sole era abbastanza alto i due si recarono all'emporio. Ser Loras aveva un presentimento e poi stava finendo gli ingredienti per la tinta.
"Buongiorno signori" disse entrando in loco.

Harry accolse i suoi nuovi clienti. "Salve, ditemi... che posso fare per voi?"

"Vorrei acquistare i seguenti ingredienti:
- un barattolo di pece in polvere;
- farina doppia macina;
- miele scuro;
- un pigmento nero da affresco;
- tre barattoli di albume (se non li avete non importa, andrò a comprare delle uova, ma ad Highgarden di solito trovo);
- essenza di lavanda"

Harry era lento ma preciso. Dopo una quindicina di minuti tutto era sul bancone.

Ser Loras mise le monete sul bancone. Poi guardò Alfie e gli disse di andare a preparare la mistura. Poi tornò al venditore.
"Mi è stato detto che c'è stato un omicidio qui qualche giorno fa. Vorrei chiedervi qualche informazione su vittima e assassino."

"La vittima pare fosse la guardia del corpo di un esattore di Approdo che era venuto a riscuotere della mercanzia per un mancato pagamento. Il carneficeera Bryen Caron".

"Bryen Caron è un segugio del Re!" esclamò ser Loras.
"Mi scuso, ma sarò costretto a farle qualche altra domanda e vi chiedo, in nome del nostro principe e della giustizia che merita, di essere il più preciso possibile. Perché si sono scontrati? La mercanzia era qualcosa di particolare? Che è successo dopo l'omicidio? E, per caso, avete conosciuto un certo Rick? Mi è stato detto che egli ambiva a diventare scudiero e ha lasciato da poco questo posto con madre e fratello. Magari è passato da voi a rifornirsi."

"Erano venuti a riscuotere un armatura, la stessa consegnatami da Rick. Sono andati ad Approdo, l'esattore e Caron, ma dove non so".

Ser Loras ringraziò e prese congedo. Non poteva perdere tempo a raccogliere informazioni vaghe. Doveva andare dal maniscalco e, preso Alfie, lì vi andò.
"Buongiorno mio signore!" disse.

Purtroppo per Ser Loras il maniscalco era andato fuori paese per alcuni giorni, per il suo giro mensile di ferrate nelle varie stalle delle campagne. Vi era un ragazzotto, probabilmente il figlio, di circa una decina di anni con l'indice infilato per una buona metà su per il naso. "Papà non c'è, posso ferrarvelo io il cavalo se volete!"