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Verso le Twins

Ultimo Aggiornamento: 04/10/2017 01:22
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Il giovane Lord Dustin era rimasto sulle prime decisamente sorpreso nell'apprendere che il protettore del Nord, Rickard Stark, l'aveva iscritto al grande torneo di Harrenhal, richiedendo dunque esplicitamente la sua presenza nelle Terre dei Fiumi e, di conseguenza, di accompagnarlo nel viaggio. La cosa non gli piacque particolarmente : Casa Dustin godeva di un grande prestigio nel Nord e, forse, anche di un certo nome nel sud, per via delle imprese militari del suo avo “Roddy la Rovina”, risalenti al tempo della Danza dei Draghi, ma a parte questo, non è che ci fosse molto altro con cui impressionare i potenti signori degli altri regni. Città delle Tombe era un centro importante, certamente, ma già il nome di per sé non è che ispirasse allegria. Se poi ci si aggiungeva che il castello era eretto su Grande Tumulo, insomma...c'era poco da stare allegri, per quanto in realtà fosse un luogo tutt'altro che spiacevole. Ma vallo a spiegare. Ad ogni modo, la curiosità di William era stuzzicata a sufficienza. Si trattava pur sempre della sua prima, vera partecipazione ad un grande evento, dove avrebbe potuto conoscere il fior fiore della nobiltà dei Sette Regni e perchè no,magari vedere anche il Re in persona. Non avendo necessità di andare fino a Grande Inverno, Lord Dustin aveva concordato di unirsi al seguito di Lord Stark dalle parti del Moat Cailin.
Visto che in fondo era pur sempre un Lord di media importanza, non certo un Lord maggiore, si risolse ad arrivare al Moat Cailin accompagnato soltanto da uno sparuto numero di cavalieri.
Siccome viaggiavano piuttosto leggeri, però, arrivarono a quella fortezza diroccata del Moat con qualche giorno di anticipo rispetto a quanto concordato. Per un paio di giorni aspettarono, poi si rimisero in cammino, avanzando da soli verso sud, superando le paludi dell'incollatura quasi fino al confine. A quel punto sì, si fermarono ed attesero pazientemente l'arrivo del Protettore del Nord, Lord Rickard Stark, figlio di, di Winterfell, eccetera eccetera.
Quando finalmente la colonna Stark arrivò, non rimase certamente impressionata da chi si trovò di fronte. Contando Lord Dustin, erano di fronte a otto cavalieri in tutto, sì ma cavalieri belli grossi. Il più piccolo era verso il metro e novanta, il più grande lo superava abbondantemente. Avevano tutti in comune di avere delle pance che erano decisamente evidenti quanto a dimensioni tanto che le armature erano ricurve verso l'esterno, e non fosse stato perché erano al seguito di un lord, a guardarli in faccia, con le loro barbe lunghe e irsute, i lunghi capelli raccolti all'indietro da lacci dozzinali e le asce di ottima fattura che portavano, si sarebbero sicuramente scambiati per dei boscaioli che di quando in quando arrotondavano seppellendoci qualcuno, nei boschi. In mezzo a quelle forti braccia strappate alla delinquenza, Lord Dustin appariva l'unico raccomandabile.
Più basso, con un fisico ancora accettabile, i folti capelli neri più curati e lunghi fino alle spalle, la barba molto corta e curata, avrebbe anche potuto sembrare piacente d'aspetto, ma la sua armtura, seppur era evidente essere di pregevole fattura, non sembrava essere stata lucidata troppo bene e sopra di essa portava i colori della propria casata, con al centro del pettorale le due asce arrugginite e la corona a quattro punte. Al primo incontro in effetti non sembrava neanche tanto sobrio, ma se non altro riusciva a stare a cavallo senza cadere o barcollare. Le cose più belle che aveva con sé erano le armi, per quanto non le indossasse mai. Una spada lunga quella sì lucida e di pregevolissima fattura, e due asce. Una in particolare era veramente fuori del comune, l'asta era rivestita d'argento e la lama aveva la testa d'oro. Doveva essergli costata un occhio, ma era anche vero che Lord Dustin non aveva problemi di denaro, per quanto non è che fosse neanche troppo ricco. Se la passava bene, tutto qui. Dopo la dovute e sicuramente non troppo positive presentazioni e impressioni, il drappello di Città delle Tombe trovò la sua giusta collocazione al seguito di Lord Stark : in fondo, ma proprio in fondo, ultimi degli ultimi. Si facevano notare lo stesso.
Cantavano tutto il tempo a squarcia gola canzoni decisamente colorite ed erano quasi sempre ubriachi. Bevevano e cantavano, bevevano e cantavano e, quando chiacchieravano, erano per parlare delle scopate passate e di quelle future. E con una dovizia di dettagli e particolari da far impallidire anche la puttana più consumata. Conoscevano praticamente a memoria l'ubicazione di qualsiasi postribolo, locanda o semplice posto dove procurarsi il vino durante il viaggio e appena erano vicini a uno di quei posti uno di loro si dileguava e tornava col vino. Mai una volta che fosse tornato qualcuno con qualcosa di diverso.
Erano entrati già da un po' nelle Terre dei Fiumi che, in vista della Forca Verde e quindi delle Torri Gemelle, stavano cantando tutti insieme, sbronzi e allegri, uno dei loro canti preferiti
< Era meglio morire da piccoli, con i peli del culo a batuffoli! Che morire da grandi soldati, con i peli del culo bruciaaaati! Moriremo con in mano le asce, scoperemo anche in mezzo alle frasche, vieni qui o mia bella biondina, che ti mostro una bella cosinaaaa! Dimmi un po' a che ti serve la veste, che ti voglio vedere le tette, tanto resto soltanto una notte! Quindi fatti aprire le cosce, domattina riprendo le asceeee! >
Stavano ancora allenando i polmoni quando dalla testa della colonna si annunciò che erano in vista delle Torri Gemelle.
Lord Dustin, che era sbronzo come gli altri, alzò un pugno in alto e si voltò verso i compagni. Sembrava serio. < Uomini! > disse biascicando come ogni ubriaco che si rispetti < Siamo quasi arrivati dal Lord...quello del castello lì davanti. > sospirò perché la testa gli girava parecchio. < Fate i seri! > ordinò, ma non arrivò in fondo al dirlo che già stava ridendo lui e ridendo più forte i suoi cavalieri grossi e panciuti. < Ho detto fate i seri, non mi fate far figure! > disse, accolto da un'altra ondata di risate. Scosse la testa. < Siete una banda di cialtroni. > commentò, e indubbiamente era difficile dargli torto. Petto in fuori, ci mancò poco che non cascò da cavallo, ma se non altro avevano smesso di cantare mentre, bevendo le ultime riserve di vino, mormoravano tra loro continuamente. Si capiva poco di quel che dicevano, ma una frase circolava con una certa insistenza < ...seminiamo a Casa Frey...>
01/10/2017 17:32
 
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Il viaggio verso Sud era stato tranquillo e senza troppi intoppi. La vegetazione si stava ormai quasi completamente liberando dal ricordo dei due anni di Inverno trascorsi e accoglieva i viaggiatori con un clima piacevole e la sua rigogliosa vitalità.
Presso l'immane fortezza in rovina del Moat Cailin, la delegazione Stark e quella Dustin avevano incrociato le proprie strade.
Rickard aveva voluto accanto a sé il Lord di Città delle Tombe, il suo avamposto di assoluta lealtà alla casata Stark all'interno di un feudo, quello dei Bolton, storicamente di fedeltà incerta.
I Lord di Dustin erano tradizionalmente dei fedelissimi della sua famiglia, nonché dei comandanti formidabili capaci di addestrare truppe di notevoli capacità militari.
Gli si poteva dunque perdonare, forse, la totale mancanza di contegno e la baldanza più tipica dei soldati del suo che dei silenziosi, austeri, guerrieri del Nord.
Ormai in vista delle Torri Gemelle, Lord Rickard decise di far partire una sua staffetta in direzione del maniero della Casa Frey, con un messaggio semplice ma inequivocabile.

"Casa Stark alle porte, chiede ospitalità. R.S."




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Rickard della Casa Stark, Signore di Grande Inverno, Lord Protettore del Nord.

L'inverno sta arrivando
02/10/2017 00:32
 
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Il messaggero lo trovó mentre era nelle sue stanze, con due servette intente a vestirlo.
"Mio lord chiedo venia, un messaggero per voi. Ha l'enblema degli Stark sul pettorale".
Walder Frey non era uno stupido. Sapeva già che delegazione che accompagnava lord Rickard Stark aveva superato da giorni l'Incollatura, quindi aveva già preparato tutto.
"Fai passare l'uomo" ordinó "E corri da mio figlio Stevron e digli di procedere come avevamo già deciso".
L'uomo fece un inchino e si dileguò.
Pochi secondi dopo l'armigero Stark fu al suo cospetto. Portava la notizia che lord Walder attendeva.
Il lord del Guado con cortesia dispose acqua, viveri e un cavallo fresco per la staffetta ma già pensava al dopo.
"Un Lord di Grande Inverno qui alle Torri Gemelle. Sono secoli che non accade" disse tra sè "Forse gli Dei hanno ascoltato le mie preghiere".
Lasció la stanza per recarsi nella Sala Grande.
[Modificato da AXL BARATHEON 02/10/2017 00:33]


Walder Frey, Lord delle Twins

"Se un uomo non ha sogni da inseguire, o i suoi sogni non valgono nulla o non vale nulla lui"

"O al problema c'è soluzione e allora è inutile preoccuparsi, o al problema non c'è soluzione e allora è inutile preoccuparsi"

"Meglio tenere la bocca chiusa e sembrare stupidi, che aprirla e togliere ogni dubbio"
02/10/2017 08:32
 
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Rickard rimase impressionato dall'imponenza della costruzione delle Torri Gemelle. Un complesso di due castelli identici posti specularmente sulle rive opposte della Forca Verde che domina l'Incollatura, con un ponte di attraversamento a collegarli e un'alta torre difensiva che svetta perpendicolarmente al di sopra del ponte stesso.
A Nord avevano castelli robusti, Grande Inverno stessa era un immenso complesso di mura e fortificazioni, pensò, tuttavia in nessuno dei manieri delle loro terre poteva rivedersi quella perizia strategica, quell'architettura sapiente di ingegneria militare.

Sarebbe difficile da prendere per chiunque... E' estremamente ben difeso e congegnato...

"Ora capisco da cosa deriva il secolare atteggiamento di sfida della Casa Frey nei confronti di Delta delle Acque. Chiusa dietro queste mura persino una pulce avrebbe il diritto di sentirsi un leone."

Disse, rivolgendosi a Lord William Dustin.

"Mio Lord, se gli uomini sono fatti di pasta frolla a poco serve un muro! Il modo per buttarne giù uno si trova sempre, ma il cuore di un uomo... Il suo coraggio indomito... Beh, quello è tutto un altro affare!", rispose Grande Jon Umber.

Rickard annuì alle parole del Lord di Ultimo Focolare, tuttavia si rese conto di quanto il Nord fosse indietro rispetto ai Lord del sud in fatto di tecnologia militare.

Questi dannati Andali...

Durante l'avvicinamento al castello e poi l'ingresso, trionfalmente preparato dalla famiglia Frey che, c'è da dirlo, aveva preparato tutto nei minimi dettagli e non badando a spese, con gran stupore e piacere di Rickard, che si sentì fortemente onorato, il Lord di Grande Inverno non poté fare a meno di notare il gran numero di guardie e soldati schierato a difesa del Guado. Lord Frey doveva invero essere più potente di quanto le voci e le barzellette su di lui lasciassero immaginare.

Accolti con tutti gli onori, i soldati e i Lord del Nord, lasciati i cavalli e i bagagli agli attendenti del Guado, vennero accompagnati verso la Sala Grande, dove Walder Frey, Signore del Castello, li stava aspettando.

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Rickard della Casa Stark, Signore di Grande Inverno, Lord Protettore del Nord.

L'inverno sta arrivando
02/10/2017 15:05
 
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William era decisamente troppo ubriaco per e impegnato a non vomitare per dedicare troppa attenzione all'imponenza del castello di Lord Frey, e aveva un colorito tanto pallido da sembrare che dovesse svenire da un momento all'altro, a differenza dei suoi uomini che, invece, sembravano sì assai sbronzi, ma anche di ben altra resistenza. Certamente si erano allenati a lungo a come svuotare le riserve di vino e birra delle locande. Ad ogni modo, intanto che parlavano di accoppiarsi con le servette, ma con l'educazione di non dirlo troppo a voce alta, il colorito di Lord Dustin divenne gradualmente più sano e, all'arrivo della staffetta di ritorno dalle Torri Gemelle, stava giusto riprendendo le care e malsane abitudini godendosi un lungo sorso del suo distillato preferito, sia mai che ritrovasse la lucidità.
Lord Stark, do gli si rivolse, fu così che lo trovò, attaccato alla fiaschetta.
Si asciugò la bocca col dorso della mano, mise via la fiaschetta e piegando il capo di lato, anche se in realtà sembrava più avere il problema della testa pesante, osservò la fortezza per qualche momento, piegò la bocca in una smorfia al limite del menefreghismo e quindi osservò in viso il protettore del Nord.
< Sinceramente preferisco il mio castello. > esordì. In realtà, anche se Grande Tumulo era in una posizione strategicamente ottima, non era all'altezza di rivaleggiare con la fortezza del Lord del Guado, anche se Lord Dustin sembrava convinto del contrario.
Sollevando una mano in modo incerto, indicò il ponte che collegava le due torri.
< Io verrei con una catapulta...e tirerei giù il ponte. > disse, ridacchiando e biascicando le parole, e spostò il suo indicare con la mano ad una delle due torri < Poi assalterei una torre e assedierei l'altra. > aprì le mani coi palmi verso l'altro e ridacchiò, scuotendo il capo < Niente ponte, niente rinforzi! > concluse, e gli uomini alle sue spalle risero,alzando le mani a turno, ubriachi ed eccitati, offrendosi spavaldamente per l'assalto e nessuno per l'assedio.
Una massa di omoni che le sparavano grosse.
Alle parole di Jon Umber, Lord Dustin rise sonoramente, riprendendo la fiaschetta per un altro sorso.
< Mio Lord del...> si voltò verso i suoi uomini. Chiaramente gli sfuggiva di dove fosse Lord Stark al momento. Si voltò rapidamente tornando allo Stark < ah sì...Lord di Grande inverno. Dicevo? > pausa. Aveva perso il filo. < Ah sì...dicevo...mio Lord del Nord, se farete mai fare una strategia al Lord Umber, siamo fottuti. > sorridendo con un ghigno di scherno per Lord Umber.

Dopo quell'intermezzo, come tutti anche William e il suo seguito si avviarono verso le Torri Gemelle, cercando di fare meno rumore possibile, per quanto possibile per un gruppetto che andava smaltendo la sbornia.
Al momento di entrare nel castello, William non si trattenne dal dire < Bene...e ora andiamo a mettere il culo sulla griglia. > ridendo.
Forse per la prima volta non diceva una cosa stupida, per quanto in modo ironico.
Non era certo un mistero che Lord Frey fosse notoriamente un uomo estremamente astuto, calcolatore e insidioso, che ben di rado mostrava generosità e accoglienza senza avere un qualche obbiettivo in mente.

Sceso da cavallo, per la prima volta Lord Dustin indossò le proprie armi, la spada lunga e la sua ascia più bella, ben assicurate al cinturone alla vita, lasciando il resto agli attendenti di Casa Frey, guardandosi attorno mentre camminava con un passo un po' incerto, al seguito del Protettore del Nord, guardandosi attorno di rado. La maggior parte del tempo stava a testa bassa per controllare di mettere un piede avanti all'altro.

02/10/2017 15:14
 
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Rickard non aveva troppe simpatie per le intemperanze di Dustin e dei suoi uomini. Le sopportava, perché quegli uomini gli erano utili e la Casa Dustin era sua fedele alleata da secoli. Ma se conosceva Lord Frey, c'era qualcosa di più di semplice cortesia dietro quell'invito. Erano generazioni che un Lord di Grande Inverno non metteva piede alle Torri Gemelle, e non a caso.

"Lord Dustin, voglio sperare che voi e i vostri abbiate smaltito la sbornia. Non tollererò brutte figure o alzate di gomito che mettano in cattiva luce la reputazione del Nord in questa sede. Spero non mi deluderete, non vorrei vedermi costretto ad ampliare Città delle Tombe di qualche altro tumulo."

Disse rimbrottando il Lord alla sua destra con un ghigno fra il serio e il faceto. Uno scintillio di soddisfazione riverberò negli occhi di Grande Jon Umber, il quale, evidentemente nutriva poca o nulla simpatia per Dustin.
[Modificato da Euron Occhiodicorvo 02/10/2017 15:15]

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Rickard della Casa Stark, Signore di Grande Inverno, Lord Protettore del Nord.

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02/10/2017 21:19
 
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Al risentirsi di Lord Stark per le intemperanze sue e dei suoi uomini, Lord Dustin lo guardò camminandogli accanto, intanto che passo dopo passo recuperava un'aria più credibile e, sopratutto, un passo meno incerto. Si strinse semplicemente nelle spalle a quelle parole, tirando un sospiro.

< Lord Stark, siete un uomo molto serio, e questo è un bene, siete il Protettore del Nord. Tutti sanno che al Nord c'è un sacco di neve e quindi rendete bene l'idea. > rispose sulle prime, ridendo sommessamente.

< Mi rendo conto di non piacervi granchè, e fate anche bene! > rise < Bevo parecchio, prendo poche cose sul serio e ora che mi viene in mente sono giorni che non apro le cosce di qualche bella giovane, una delle mie attività preferite, visto che sono giovane, in forze e scapolo.> disse ironicamente, facendo spallucce.
< Il fatto è che siamo annoiati e aspettiamo il nostro momento...> decise di spiegarsi, almeno finchè era relativamente sobrio < ci sono due cose che rispetteremo sempre...l'onore del Nord e degli Stark. Oltre che difenderlo...> e lì fece una pausa per adocchiare Grande Jon Umber con un ghigno di sfida, goliardico più che provocatorio < ...perché siamo i migliori combattenti del nord. > annuendo con evidente soddisfazione.

< Non temete Lord Stark...l'onore del Nord è al sicuro.> garantì con una scintilla di serietà.

< E finché mi vedrete sbronzo, vuol dire che il Nord non ha nulla da temere. >

02/10/2017 21:37
 
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Rickard tirò un sospiro di sollievo a quelle risposte. Quel ragazzo era baldanzoso e con la battuta pronta, ma era anche coraggioso e dedito alla causa, e queste ultime due virtù erano indiscutibilmente caratteristiche di un uomo del Nord.

"Verrà il vostro momento, miei Lord. Il nostro, anzi. Perché nelle arene di Harrenhal noi saremo fratelli d'armi. Non siamo qui per l'oro, né per i premi. Ma solo per ricordare a questi Lord riscaldati dal sole che il gelido freddo del Nord sa partorire dei dannatissimi figli di puttana, e schifosamente bravi con la spada. Mi auguro che saprete darmi una mano a rinfrescare la memoria in merito a tutti i Sette Regni."
[Modificato da Euron Occhiodicorvo 02/10/2017 21:38]

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Rickard della Casa Stark, Signore di Grande Inverno, Lord Protettore del Nord.

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02/10/2017 22:06
 
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Alla battuta di Lord Stark in merito a farsi valere nel Grande Torneo di Harrenhal, Lord Dustin fece un'espressione abbastanza perplessa, scuotendo leggermente il capo.

< Se posso dire, io ho una sfiga tremenda nei sorteggi, Lord Stark. Farò quel che potrò, ma se mi becco la Montagna che cavalca o qualche altro grande, grosso e cazzuto guerriero, al massimo gli racconterò la storia dell'Orso o gli prometto vino e puttane. Naturalmente prima che mi spacchi la faccia. > lo disse ridendo divertito, mentre dopo la sbornia colossale del viaggio, aveva di nuovo equilibrio, passo sicuro e anche un pensiero decentemente lucido, accompagnato da un cerchio alla testa di proporzioni epiche. Infatti si massaggiava le tempie.

< Spero bene che Lord Frey abbia ottimo vino e nessuna voglia di parlare con me. Mi serve una sana bevuta e magari una servetta. >
fece una pausa, osservò sia Lord Stark che Lord Umber
< meglio se bevo che se parlo. > ridendo.

03/10/2017 00:58
 
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La Sala Grande era gremita di gente.
Lord Walder guardava tutti dall'alto del suo scranno scolpito a forma di Torri Gemelle.
Suo figlio Stevron, primogenito ed erede, era alla sua destra poco sotto la sua piattaforma, e sembrava avesse ingoiato un bue intero tanto era impettito e sudato come un novello sposo poco prima della messa a letto.
Attorno a loro il resto della corte Frey.
Figli, nipoti, figli bastardi, figli di figli bastardi, armigeri, servi, attendenti e scudieri.
Quando l'araldo annunciò l'ingresso di lord Rickard Stark nella sala per un secondo sembrò che nessuno respirasse.
Di fronte al lord di Grande Inverno, accompagnato da una decina di uomini, lord Walder si alzò dal suo trono.
"Lord Rickard" disse alzando una mano. Non c'era dubbio alcuno su chi fosse il signore del Nord. E non solo per l'emblema del metalupo sul suo scudo. "E' un onore per tutta la Casa Frey la vostra presenza nella nostra umile dimora. Spero siate stati accolti bene al vostro ingresso. Le Torri Gemelle sono vostre. E vostra è la mia stima e amicizia. Ma ditemi...chi sono i cavalieri che vi accompagnano? Presentateceli, così che io poi possa presentarvi a mia volta la mia famiglia
E ce ne vorrà di tempo, presumo. Feh! Feh!".
A quella battuta tutta la Sala rise.


Walder Frey, Lord delle Twins

"Se un uomo non ha sogni da inseguire, o i suoi sogni non valgono nulla o non vale nulla lui"

"O al problema c'è soluzione e allora è inutile preoccuparsi, o al problema non c'è soluzione e allora è inutile preoccuparsi"

"Meglio tenere la bocca chiusa e sembrare stupidi, che aprirla e togliere ogni dubbio"
03/10/2017 11:43
 
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Al già notevole esercito schierato a difesa delle Torri ora davanti agli occhi degli Stark si presentava l'altrettanto numeroso esercito dei parenti di Walder. Figli, nipoti, mogli, cugini, i Frey erano una moltitudine.
La Sala Grande tuttavia non faceva difetto al suo nome, ed era essa stessa proporzionata ad accogliere cotanta progenie oltre che tutti gli ospiti che il suo Signore avesse desiderato di invitare al suo desco.

"Lord Frey, siamo noi ad essere onorati del vostro invito. La vostra dimora è tutt'altro che umile, siamo rimasti tutti impressionati dalla bellezza delle Torri Gemelle."

Lord Rickard fece cenno a Dustin e Umber di fare un passo avanti.

"Sono generazioni che il Nord non visita queste vostre aule, per l'occasione ad accompagnarmi ho chiamato il fior fiore della nobiltà delle mie terre. Questi è Lord Grande Jon Umber, signore di Ultimo Focolare. Alla mia destra invece è William Dustin, Lord di Città delle Tombe, valvassore di Casa Bolton."

I due fecero un passo verso Walder Frey, assiso sul suo trono di legno, e si presentarono con un leggero inchino del capo.

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Rickard della Casa Stark, Signore di Grande Inverno, Lord Protettore del Nord.

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03/10/2017 18:06
 
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Entrato nella Sala Grande delle Torri Gemelle al seguito di Lord Stark, guardandosi attorno per qualche momento William non potè fare a meno di notare l'imponenza del luogo e, sopratutto, le schiere di figlio di Lord Walder Frey, che sedeva sul suo scranno, sovrastando tutti gli altri. "Decisamente ci tiene a ricordare chi è che comanda.I figli devono contare bene poco." pensò.
Al dire del Frey sull'"umile dimora", Lord Dustin non potè che smorzare un ghigno chinando il capo, visto che l'istinto di rispondergli con un certo sarcasmo era forte, limitandosi al pensarla solamente, la risposta. " Umile?Non avete mai visto il mio castello allora" fu quello che non gli uscì dalle labbra.

Al momento di presentarsi, lo fece avanzando di un passo, fissando Lord Frey per qualche momento per studiarlo prima di chinare di poco il capo come si conveniva.

< Sono al cospetto di uno dei Grandi Lord delle Terre dei Fiumi, ed è un onore conoscervi al seguito del Protettore del Nord. >
iniziò così. " anche se vecchio, bacucco e peggio di una serpe" questa era un'aggiunta che ovviamente non pronunciò. < Sono Lord William Dustin, Signore di Città delle Tombe e Lord di Grande Tumulo, alfiere di Casa Bolton, al servizio di Casa Stark > si presentò per esteso accennando un sorriso nel volto giovane e affilato.

" Tanto per renderti chiaro come stanno le cose." un'altra cosa che rimase nella sua testa.

[Modificato da Lord Petyr 03/10/2017 18:06]
03/10/2017 21:15
 
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Era leggermente deluso.
Lord Rickard Stark si presentava davanti a lui con un alfiere, benchè importante come lord Umber, e con uno sgherro dall'aria ubriaca di quello che era il suo alfiere più pericoloso, ovvero lord Bolton.
Nessuna traccia di signori del Nord del calibro di Manderly, Cerwyn, Reed, Hornwood e men che meno non vi erano i figli di Grande Inverno.
Tre maschi e una fanciulla, a sentire le voci di corte.
Passi per lui, che per quanto ricco e potente era comunque un vassallo del Tridente. Ma Walder non poteva non chiedersi se era una scelta voluta quella del Protettore del Nord di recarsi al cospetto di sua Maestà con un codazzo così misero, oppure era solo un caso o c'era dietro dell'altro.
"Miei lord e cavalieri" disse alla fine "E' un vero piacere avervi qui. Potete riposarvi sotto il mio tetto questa notte. Non prima di aver festeggiato degnamente con un grande banchetto in vostro onore questa sera. Feh! Feh!.
Domani all'alba potrete proseguire per Harrenhal. Spero non vi dispiacerà se a voi si unirà una piccola scorta Frey, guidata da mio figlio ed erede, ser Stevron Frey, che vedete qui alla mia destra".
Stevron, come se a pronunciare il suo nome fosse stato l'Alto Septon in pesona, fece un passo avanti, si irrigidì ancor di più e fece una sorta di mezzo inchino al cospetto degli uomini del Nord.
"Come potete immaginare" proseguì lord Walder "Egli giostrerà al torneo in rappresentanza della sua Casata. Non mira a vincerlo di certo ma quantomeno a coprirsi di gloria e a rendere onore alla sua famiglia e al Tridente.
Ma bando alle chiacchiere" disse battendo le mani come per chiamare dei servi "Sarete stanchi e vorrete rinfrescarvi. I miei attendenti vi condurranno nelle vostre stanze. Vi aspetto per il banchetto di questa sera, in occasione del quale, lord Rickard, spero scambieremo due chiacchiere io e voi"
C'era troppa gente lì dentro in quel momento, benchè tutti della sua genia. Certo parecchie persone sarebbero state presenti anche al banchetto della sera, ma lord Walder contava che gli schiamazzi, la musica, le risate e il vino rendesse sordi i più a quello di cui voleva discutere con il signore di Grande Inverno.
[Modificato da AXL BARATHEON 03/10/2017 21:16]


Walder Frey, Lord delle Twins

"Se un uomo non ha sogni da inseguire, o i suoi sogni non valgono nulla o non vale nulla lui"

"O al problema c'è soluzione e allora è inutile preoccuparsi, o al problema non c'è soluzione e allora è inutile preoccuparsi"

"Meglio tenere la bocca chiusa e sembrare stupidi, che aprirla e togliere ogni dubbio"
04/10/2017 01:22
 
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"La vostra ospitalità ci onora e la accetteremo volentieri. Un po' di riposo dopo aver percorso così tante leghe è ciò che le nostre membra agognano maggiormente. Forse dopo esserci ristorati e rinfrescati saremo maggiormente presentabili per il banchetto che così cortesemente volete offrire stasera per noi. Speriamo di poter contraccambiare quanto prima la vostra ospitalità a Grande Inverno, Lord Frey."

Rickard colse una nota di disappunto nello sguardo del Lord del Guado. Era certo che se avesse portato con sé Eddard o Brandon, di sicuro Lord Frey avrebbe tentato di accasarli con un paio delle sue innumerevoli figlie. Meglio evitare. Non osava immaginare poi quale tipo di proposte sarebbero piovute addosso a Lyanna, per gli Antichi Dei magari si sarebbe offerto di sposarla lui stesso!
Ad ogni modo restava un uomo potente e ricco, e andava trattato da tale.
Certamente voleva parlargli di qualcosa di delicato che gli stava particolarmente a cuore, e Rickard lo avrebbe ascoltato con tutta l'attenzione richiesta dal caso.

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Rickard della Casa Stark, Signore di Grande Inverno, Lord Protettore del Nord.

L'inverno sta arrivando
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