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"Tu hai una scelta"

Ultimo Aggiornamento: 21/01/2016 12:35
21/01/2016 12:35
 
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Venator & Mydriah - Foresta di Luce -
Riassunto: Mydriah e Venator si trovano nella foresta per motivi diversi ma che nel silenzio notturno si intrecciano. Un intreccio che porta spesso a discussioni, litigi, soprattutto quando si ha in corpo più alcol che sangue (almeno per quanto riguarda la nordica). Il mezzelfo sa trovare le parole che a lei mancano e i pensieri che non afferra. Pensieri che riguardano una libertà che lei continua a manifestare pur non sentendosi artefice di essa. Un'amicizia che viene coltivata fra battibecchi e battute, ma che sembra davvero importante.
Commento: Grazie infinite al player di Venator che mi regala sempre delle giocate divertenti e anche intense, dando modo alla mia pg di crescere e di cambiare via via il corso del suo destino.

MYDRIAH [Foresta]Ha mal di pancia. Così tanto mal di pancia che forse l'unica maniera per farselo passare è andare a passeggiare sperando di digerire tutto quello che si è messa all'anima questa sera a cena, per non contare quel che ci ha bevuto dietro che è sufficiente per farla barcollare un tantino. “Lui è il più astuto, il più forte e arguto è il re dei ribelle ruba corbelli...lui è.... ahaha...ohi!” ridacchia e si lamenta, canticchiando allegramente mentre barcolla nella boscaglia affondando i nudi piedi nel terreno umidiccio del sottobosco, inspirando quell'aria pulita e fresca che non ha nulla a che vedere col cinghiale in umido. I lunghi capelli bruni sono sciolti e le accarezzano la vita sottile. Indossa una camicia bianca, sistemata dentro dei pantaloni di pelle marrone scuro, stretti sulla vita da una cintura. Vesti un po' maschili, ma stasera ha fatto un gioco e ha perso. Quindi ha perso la veste e si è accontentata di quel che le hanno dato in cambio. Stupide scommessine fra sciocche servette. “ Lui è bello e coraggioso...degli elfi porta lo sguardo fier, lui è buono ma sever e stasera ..ohi ohi” e si massaggia la pancia, continuando in quell'alternarsi di risatine e lamenti. Chissà che non si sentano altri suoni...
VENATOR [ Folto. ] In mezzo agli alberi, le ombre della notte rendono il paesaggio tutto uguale, immerso in quel muro di foglie il mezzo cammina cercando di non fare rumore, attento a non pestare rametti, foglie secche ecc che potrebbero fare tradire la sua presenza. Ha lasciato la cittadella quasi di fretta mollando in tronco il persiano e l'elfo troppo chiacchierone. Non ama gli impiccioni, e quel persiano sembrava volersi interessare anche troppo di lui. Motivo per cui ha tolto le tende prima del tempo. Ora sciarpa sul viso, cappuccio sul capo , e mantello che avvolge completamente la figura del cacciatore a nascondersi , cammina in un sentiero non battuto, che anzichè prendere la via principale e battuta, segue parallelo l'altro e si inolra tra i tronchi costringendo a volte a deviare a volte a scavalcare radici troppo alte. Come in quel momento. Quando si trova improvvisamente una radice a cavallo sul sentiero e il mezzo deve scavalcarla per poterla sorprassare. Spada corta al fianco sinistro, arco e freccie in spalla , il mezzelfo sta cercando di raggiungere la radura ove dimora. Quando ode una voce in lontananza proveniente dal sentiero principale.. si acciglia, e devia voltandosi tagliando per il folto diretto al sentiero per vedere chi stia arrivando.
MYDRIAH [Foresta]Continua a canticchiare e ridere camminando come può, calpestando qualche rametto e sasso ma senza sentire effettivamente dolore. Quando è in quello stato sembra che la foresta sia l'unico posto dove i passi la conducono senza tradirla, accogliendola in quell'abbraccio materno che le è sempre mancato quasi sospettasse di esser segretamente figlia di un albero a caso. Non lo sa, ma lei continua a camminare. Vorrebbe raggiunger l'albero dei messaggi, eppure non ha nessun messaggio per Venator, è solo il bisogno di battere sentieri noti e rassicuranti. Ogni tanto lo sguardo la inganna e deve esser così perchè le sembra di vedere una maschera bianca a coprire metà volto, poi tatuaggi su una pelle che conosce sin troppo bene seppur tramite sguardo e nient'altro, poi armature lucenti...insomma stasera ha esagerato in tutto. Si porta una mano dietro le terga a sistemare quei pantaloni a cui lei non è abituata e che le finiscono nella fenditura, proprio dritti dove non serve!
VENATOR [ Folto] Il mezzo cammina nel folto, cerca di stare attento a non pestare radici sconnesse, o rametti che potrebbero identificare la sua presenza. Cammina perpendicolare al sentiero principale il che significa che vedrà Mydriah di fianco destro di profilo. Rimane dove gli alberi sono piu fitti, cerca di muoversi da tronco a tronco sfruttando le ombre della sera che rendono facile nascondersi e difficile farsi vedere se si è poco accorto. dal canto suo la ragazza nonfa nulla per nascondersi, se non bastasse il canticchiare , il suo passo sul sentiero non è accorto. E quindi non dovrebbe avere problemi a sentirla , e una volta identificata ne segue il suono deviando a gomito verso la propria destra per tornare a percorrere parallelo il sentiero, mantenendosi però comunque nel folto a circa 5 metri dal sentiero stesso ben immerso negli alberi. la vede. abbastanza bene, ora che è vicino e socchiude le labbra e da un lieve fischio..come se cercasse di attirare attenzione da quella parte. Una specie di richiamo diretto alla ragazza che nel frattempo avanza canticchiando.
MYDRIAH [Foresta]”La ramazza di Polly s'è spaccata...ta... e ora non può più puli..re-re... il padrone, il padrone l'ha picchiata...ta...ta??” insomma le canzoni strampalate e prive di senso continuano mentre il mal di pancia almeno le sta passando a forza di camminare e muoversi. Magari le passa anche quella sensazione di leggerezza e ilarità prive di senso logico. Continua ad avanzare ma per il momento non le sembra di vedere nessuno almeno fino a quando non le sembra di sentire un suono. Un suono simile a un fischio “Chi ha perso il cane?” si guarda intorno un po' confusa. Di solito si fischi agli animali quando si perdono. È talmente incosciente che non incasella il fischio con il pericolo “Qui miciomì...ah no...” si riconcentra mentre si guarda intorno, lo sguardo blu intenso guarda verso il basso, il braccio teso e le dita che si uniscono strofinandosi un po' “Cagnolone, qui...” e prova a fischiare anche lei.
VENATOR [ Folto] Si ferma, nel folto della foresta, sempre a 5 mt da lei al suo fianco destro. Immerso nelle ombre addossato dietro un tronco d'albero. La sciarpa copre ancora il viso del mezzelfo, il cappuccio nasconde sia le orecchie che le fattezze, rimane fermo, immobile cercando di non fare movimenti bruschi che potrebbero svelare la sua presenza,si abbassa lentamente inginocchiandosi cercando tra i ciuffi d'erba dle terreno un sassolino abbastanza piccolo . ma tale da fare rumore . Lo prende per poi tornare in piedi mantenendosi sempre celato nel buio. Quindi, lo lancia non molto lontanoe non con molta forza come se cercasse di gettarlo in un laghetto. lo lancia di fronte a se, verso mydriah. Anzi in effetti cerca di prender lei colpendola con quel sassolino. Prima di abbassarsi tornando a nascondersi tra i cespugli, immobile per evitare di essere visto. E aspetta. in silenzio,osservando con un sorriso sotto la sciarpa la reazione di lei.
MYDRIAH [Foresta]è ancora li che cerca Sparky, ma non le sembra di vedere niente di simile a un quadrupede. Nel momento in cui arresta il proprio incedere è evidente che le sia ben più difficile oscillare sul posto. Camminare somigliava più a un civettuolo ancheggiare ma ora è evidente che anche un sasso sia facile da prendere da qualche parte. Le sembra di sentirlo sulla gamba “Ehi...ma?” Inizia a guardarsi intorno. Per quanto alcol possa avere in corpo sicuramente non basta per non farle provare un istante di paura, paura che poi inizia ad associare a Wril. É lui il tipo che si nasconde di solito, Venator è quello che le punta l'arco “Mhh allora... messere con la maschera, uscite fuori!” va per tentativi “Altrimenti... la parola d'ordine, sì, sì...ahaha” ridacchia perchè non se la ricorda “Bosco, baccano...”si passa la mano fra i capelli “Non mi centrare...non me la ricordo. Erba?!?” no, non deve essere quella “donna libera morta?”
VENATOR [ Folto ] Dalla sua posizione, nel mezzo degli alberi, immerso nel buio, il mezzo osserva divertito la reazione di Mydriah. è evidente che si è dimenticata la sua parola d'ordine. E oltre tutto l'ha scambiato con qualcuno che lui non conosce.. inizialmente sorride, ma non si muove lasciandola alle prese con la sua memoria ballerina. e soprattutto col dubbio su chi sia che la segue. Solo alla fine quando proprio non ci arriva, il mezzo si alza in piedi rendendosi visibile tra gli alberi [ mydriah] ancora non esce dal folto [ centrare te è facile come prendere un cervo legato da un passo] commenta la voce, dovrebbe uscire offuscata visto che la bocca è coperta dalla sciarpa. Tuttavia solo ora fa qualche passo avanti per uscire sul sentiero abbassandosi sia la sciarpa che il cappuccio e rendersi del tutto visibile.. [ se ero un nemico avrei avuto vita facile.. la canzona- e chi è questo messere con una maschera?] braccia conserte al petto il mezzo la guarda con aria di palese sfottò mettendo momentaneamente da parte la chiacchierata avuta quella mattina in città con l'elfo.
MYDRIAH [Foresta]Trasale quando sente quella voce. “S..sono io!” Certo che è lei Mydriah.Le sembra di riconoscerla, però è strana, profonda, distante. Non capisce, un po' perchè ha bevuto, un po' perchè se l'è quasi fatta sotto per la paura. Le batte forte il cuore, si guarda intorno ma senza mostrare tutta l'agitazione che le circola in corpo o quantomeno è quel che cercadi fare (//sotterfugio 1). Sospira. Le prese in giro però sono rassicuranti. “Io non sono una cerva...” farfuglia imbronciata guardandosi i piedi mentre barcolla ancora “chi? Io... lui...” si guarda intorno. Magari è li che si burla di lei, anche Wril. “Niente che ti riguardi!” ed esce fuori quel lato orgoglioso,combattivo e insolito della norrena che ora può deliziarsi dei tratti del volto di Venator, che stasera le sembra anche più desiderabile, chissà per quale motivo “ e poi...non sei un nemico, quindi!!” e il discorso non lo finisce, come se avesse un senso tutto suo.
VENATOR [ Folto] Si siede su una radice rialzata osservando la reazione della ragazza con un espressione perplessa sul viso.[ e perhcè Draugceleb doveva pensare che ero un pericolo per te? cosa poteva interessargli?] alza le spalle [ comunque no. non sono un pericolo per te. non lo sarò mai a meno che non danneggi la foresta. ] quasi sbuffa . prima di lasciar passare la cosa Quella mania dei paladini di interessarsi di tutto e tutti e vedere pericolo ogni dove. sbuffa.. proprio non lo capisce. [ ma si dai! ] corruga la fronte[ come sarebbe ti paice mangiare con me? solo perchè non hai mai pagato..] la stuzzica [ ti ho ferito. e non era mia intenzione.. in quanto al cavaliere me la vedrò io con lui . impara a infilarsi dove non deve] ora ha un conto in sospeso con Draugceleb. se la lega al dito il mezzo [ comunque.. non dovresti girar la notte da sola senza scorta anche se ora sei qui, dovresti fare piu attenzione. Hai il caos dietro le spalle o te lo sei dimenticato.. ah proposito.. hai parlato all'elfo del tuo incontro? dovrebbe occuparsi piu dei caotici che di me. Pare che l'isola abbia pochi occhi a vigilare..] alza le spalle. [ in ogni caso mi fa piacere che tu abbia scelto la foresta per smaltire la sbronza.. almeno.. ti ho trovato e non sei finita in mano a chi non dovresti. Non si sa mai cosa può accadere ..] punto e a capo. almeno ha evitato certi punti spinosi.

MYDRIAH [Foresta]C'è qualcosa in quel mezzelfo che ogni volta la colpisce. Non pretende mai di sapere ciò che pensa, cosa desidera o sogna e non fruga come invece tenta di fare l'elfo della magione. Lo fa in quel modo naturale che fa leva sui punti sensibili della ragazza e questo diventa sempre più difficile da gestire. É come se con lui tutto fosse facile nonostante il complesso intrico di pensieri. Resta in silenzio, lo guarda negli occhi. Si morde il labbro inferiore guardandolo in maniera insistente come se fosse convinta di dare risposta a quel suo essere selvatico col solo sguardo “Può darsi”. Il resto del discorso agita il magma dentro di lei e non si tratta della cena indigesta. Avvampa, stringe i pugni lungo i fianchi e le verrebbe voglia di saltargli addosso per riempirlo di botte, un po' così come capita “Sei proprio … sciocco, Venator” mormora dandogli le spalle mentre inspira a fondo “bene” lo dice a denti stretti mentre la pazienza le sfugge al controllo ad ogni respiro.
VENATOR [ Folto] Rimane a guardarla con un sopracciglio alzato ad ascoltare la sua spiegazione stiracchiata su come abbia reagito e perchè..[ uhhmmhf ] una breve smorfia alzando le spalle con palese noncuranza [ sarà come dici. ] l'impresa di Draugceleb di preservare incolume di mydriah si rivela un impresa piu difficile di quello che pensa.. sogghigna al pensiero. [ non sei un cervo.] le fa il verso [ no certo. loro sarebbero più accorti.. ] la canzona [ allora, che ci fai da quest parti in piena notte? non dirmi che non riesci a stare chiusa nella dimora .. ] ridacchia [ sotto sotto sei piu selvaggia di quanto fai credere..o forse vieni qui per incontrarti in segreto col messere con la maschera.. ] la seconda ipotesi non gli piace troppo ma gli piace. ma si guarda bene dal dirlo.[ in ogni caso ben ritrovata ] termina con fare filo filo laconico. [ beh.. come stai?] la osserva quasi con far ironico. [ o ti mancavo io?] ci pensa su [ no.. non credo. quindi vediamo ..passeggiata semplice o sei di nuovo nei guai?] sorride manco a dirlo il suo fare
VENATOR [ Folto] Si appoggia a un albero sul ciglio del sentiero di schiena e continua a osservare Mydriah con un sorriso sornione sul viso. Nonostante l'espressione di lei sia tutto fuorchè sicura . Gli piace quel suo fare quasi da fanciulla, sebbene a volte abbia la tentazione di batterla al muro per farla svegliare come adesso.. [ quindi ti mancava aria al punto da correre via ? niente incontri segreti? sicura? sembravi certa che io fossi quel messere.. ah proposito.. ti avrei cercato in questi giorni io e te dobbiamo parlare di una cosa. ] prende un espressione seria sebbene non sia affatto arrabbiato. [ sciocco?] non lo trattiene un nuovo accenno di sorriso affilato. [ un termine un po inutile. e poco coraggioso ] si stacca dal legno e avanza [ non dovevi dire sempre quel che pensavi con me? .. forza.. coraggio .. dimmi le cose come stanno. cosa volevi dire prima?] ha una vaga impressione di sapere la risposta ma aspetta di saperlo da lei. La vede voltarsi [ non amo chi mi da le spalle. hai perso carattere Mydriah ?]
MYDRIAH [Foresta]Nemmeno quella di Venator fosse una perversione segreta, sa sferzarla con quel gusto per cui qualcuno può trarre piacere nel semplicer rivelar dolore nel prossimo. Una sorta di punzione sensuale per certi versi ma che Mid malgestisce per inesperienza. “Sì. Mi mancava l'aria e stavo male” trasale appena “di cosa?” già, di cosa devono parlare loro due?Di colpo si volta, le gote leggermente arrossate per la rabbia “Oh dannazione Venator!” esordisce guardandolo in faccia “sei stupido proprio!Come ti viene in mente che io venga qui per vedere qualcuno che non sia tu?” e se proprio vuole la verità lei glie la serve così “E non ho perso niente, mi viene solo voglia di saltarti addosso e … spaccarti la faccia, ma forse ho anche voglia di vomitare” si passa una mano fra i capelli mentre pensa a cosa fare. Si appoggia con la schiena al tronco di un albero sbuffando arrabbiata e contrariata “Su, cosa devi dirmi?” lo guarda, sente il sangue ribollirle nelle vene, la testa che le scoppia e le mani che le prudono...
MYDRIAH [Foresta]Arriccia il nasino altrettanto interdetta e confusa. Sta facendo uno dei suoi soliti minestroni, se ne rende conto ma è come se la situazione le sfuggisse di mano a tal punto da non sapere da che parte riprenderla. Resta ancora in silenzio per un po' e scuote il capo in senso di diniego. Tutti quei discorsi Le fanno venir voglia di scavare una fossa e sotterrarcisi sotto. Prova brividi incontenibili e fitte al cuore ben più dolorose di quelle provate per i dispiaceri delle brutalità subite in passato. Qualcosa che cerca di ucciderla in sostanza. Lo guarda e scuote ancora il capo. Le sembra assurdo quel che esce dalla bocca di Venatorma deve comunque rispondere “No, ho solo bevuto e mangiato troppo, non sei tu” si affretta a dirgli, ma le trema la voce e le fa male il respiro. Chiude gli occhi non sapendo come gestire quell'ammasso di sentimenti che impattano contro il muro che si è creata dentro. “Io … ho detto solo che tu mi tratti bene e stai attento a me... a...non farmi cacciare nei guai. Ho...detto solo questo” mormora. In effetti è vero. Non ha detto nulla di più a Venator “Te l'ho già detto che voglio stare con te. Te l'ho detto al Tor, te lo dico adesso. Voglio stare con te” lei sarà dura di comprendonio, ma anche lui non scherza. Una prole di zucconi potrebbe sortir da quei due.>>Prova a muovere qualche passo verso di lui, ma senza avvicinarsi troppo in vero. Sente le gambe di gelatina e la voce che continua un po' a tremarle per un freddo innaturale “quello che...più fa male è sapere che dubiti di me...so che non ti fidi delle donne, ma io non ti farei mai nulla di male e se ho parlato bene di te è perchè non mi vergogno affatto di esserti amica”. Continua a guardarlo sperando che le cada in testa un ramo grosso così da svenire ed evitare di sentire il cuore che batte forte ma con lo sterno troppo stretto per contenerlo. Non si tratta di amore definito o di strani desideri, è tutto un rimescolio di sensazioni che lei non sa incasellare ma confluiscono tutte verso il mezzo “io non voglio deluderti...”.
VENATOR [ Folto] Rimane qualche attimo di spalle, voltato verso gli alberi. [ non si tratta di questo Mydriah ] tira un sospiro [è che non mi piace che qualcuno si immischi nella mia vita ] si volta nuovamente verso di lei. accorgendosi solo in quel momento della tempesta che si sta scatenando alle sue spalle. Avanza da un passo. [ devi sederti e calmarti un po. ] incorreggibile. non c'è che dire . anche in un momento simile riesce a esser costante. [ Non volevo ferirti . ci tengo a te. ] un altro passo. verso di lei. si ferma a meno di 2 mt dalla ragazza in piena crisi. dannata insicurezza. ora se avesse piu esperienza saperebbe cosa fare o dire. Fatto sta che fin ora accenna ad allungare la mano destra come invitando la ragazza a sedersi [ mi- mi dispiace myd siediti.. e calmati ora ] sospira. e ora come glielo spiega che non è abituato a certi discorsi[ non so come spiegarti.- si gratta la testa - quando l'elfo ha chiesto delle mie intenzioni, ho pensato che si fosse sentito in dovere di farlo per qualcosa . si insomma.. non sono buono con le parole. accidenti] si siede anche lui [ ecco si insomma ...dicevo. non sono abituato neanche con le ragazze che ci posso fare ? io ti credo Mydriah. ci credo. lo so che non saresti capace di dire cose brutte alle mie spalle ma ecco.. non è di te che non mi fido ma degli altri. ] Vuole stare con lui. che significa? difficile dirlo.. non approfondisce. quasi ha paura ha farlo. [ io ci tengo a te. e ti proteggerò quindi.. scusami se ti ho fatto piangere è l'ultima cosa che vorrei. sei molto meglio quando ridi o fai la finta arrabbiata] arriccia il naso[e pi sai.. io non ho molti amici. ] specie amiche [ mi perdoni?] quasi sembra uno di quei battibecchi tra bambini quando alla fine ci si riconcilia. ,a in realtà è quello che è a livello sentimentale per lo meno.. ne sa meno di un bambino.
MYDRIAH [Foresta]Si da una grattatina alla testa mentre stende le gambe sul terriccio. Ha mangiato così tanto che le esplode la pancia o così le sembra. Discretamente allenta un pochetto quei lacci stretti sulla vita tirando un sospiro di sollievo. “Ahh...” meglio, decisamente. Intanto Venator parla e lei chiude gli occhi facendo varie smorfie in base ai punti toccati. Almeno adesso il cuore si è calmato e batte regolarmente e tutti i sentimenti sono tornati dietro il suo muricciolo mentale al sicuro da qualsiasi cosa. “Ma non mi hai ferita... sto bene. Non mi hai nemmeno dato uno scapaccione!” e se glie lo avesse dato lei se lo ricorderebbe eccome e invece niente, nemmeno una brezzolina fra i capelli “No, ti prego poi dopo si arrabbia con me...tu...tu vuoi rovinarmi!Vuoi che diventi una selvaggia caprona silvana... ma...ma qui sono al sicuro dai caotici” e mescola un po' le cose. Si è rilassata certo. “Non sono sbronza” no, no è solo diversamente sobria “Cucini bene... mi piace”.MYDRIAH >>ammette, prima di sentire quelle parole. Sulle labbra carnose si forma una “o” di stupore seppur in maniera velata, annuisce e si siede mentre il cuore continua a pompare più rapidamente. È bello per lei sapere che lui ci tiene in qualche modo, è un po' come dire che ha il migliore amico. Una cosa molto seria insomma. “Anche io voglio proteggerti!!” lo dice come se anche lei volesse i biscotti. Lo sguardo azzurro si posa su di lui e prova a tendere il braccio destro in sua direzione “sì che ti perdono...non hai fatto niente, no?” e sorride verso di lui “ a me piace mangiare con te! Anche bere, fare i pisolini... sì, vieni?” e gli pianta un bel sorrisone dei suoi.

VENATOR [ Folto] Da una occhiata di sbieco a Mydriah ma liquida il tutto con un alzata di spalle. non la capisce quella a volte . Di certo cercare di cambiarla è un impresa titanica e inculcarle un minimo di senso pratico pure peggio. ridacchia tra se [ no certo.. dovevo? in realtà ero tentato ma non sarebbe servito a molto e io non tocco le donne. a meno che non loro non tocchino me il che non succede di solito faccio effetto contrario] l'ultima frase gli torna poco. [ no sarà lui a essere rovinato Mydriah non doveva impicciarsi degli affari altrui. .. tu cosa?] si acciglia [ falla finita Myd il solo caprone silvano è lui. anche se fa il gentile con me on attacca.. ] ci pensa su..[ ummmhh ah ora si dice cos? diveramente sobria? come Un po alticcia? o leggermente brilla?.. voi uomini avete uno strano rapporto con l'alcool] la prende in giro. [ cucino bene. mhh mi hai sccambiato per un cuoco? cucineresti così anche tu se tu fossi abituata a vivere all'aperto. In ogni caso hai deciso di diventare cavaliere ? ti unirai a loro?. sai io non ti ci vedo in quella vita. sei fatta oer essere libera e li non lo sono. L'elfo è.. prigionieri dei suoi concetti. tu non sei così. dovresti pensare a fare uan vita piu libera. puoi sempre imparare a combattere in altro modo. Oltre tutto devo insegnarti a tirare con l'arco. .. sempre su richiesta dle nostro cavaliere. ..io comunque non ti ci vedo. loro sono progionieri di un codice rigido tu non sei come loro]E' il prezzo a chi per lungo tempo vive nei boschi.. alla fine perdi il segno di quello che singifica avere legami stabili dati da un contesto sociale comune. direbbero.

MYDRIAH [Foresta]Le si allarga un sorrisetto pestifero sul viso dai lineamenti rotondi “Quindi puoi darmi quanti scapaccioni vuoi, in fondo mi hai appena detto che sono un uomo...” e in effetti con quell'aria un po' sbracata e quelle brache leggermente slacciate per far respirare la pancia potrebbe esserlo. Le domande di Venator sono altre sferzate. Si alza in piedi cercando di coprire la distanza che li separa, così da tentare di raggiungerlo e rimanere a pochi centimetri da lui “Perchè continui a vedermi così? Tu pensi che io non sia in grado...vero?” lo domanda in tono neutro ma è evidente che sono parole che la fanno soffrire. Le gote si arrossano e lo sguardo muta facendola letteralmente sbottare “E chi è lui per dire quello che devo imparare?” improvvisamente sembra che l'essere ribelle e privo di regole di cui è fatta la norrena esca fuori proprio così come lo descrive “Ah ma ora mi sente! Non sarai certo tu a dire a lui che non si deve impicciare. Io mi difendo da sola e soprattutto frequento gli uomini che voglio!” stringe i pugni, sentendo la rabbia crescere di nuovo. Altro che muri d'elfo, lo spenna come un papero se lo trova.
VENATOR [ Folto] La sua reazione è inaspettata. si volta guardandola con espressione perplessa..[ chi ha mai detto questo?- sospira scuotendo la testa- non si tratta di essere o meno in grado. non ho mai pensato una cosa del genere. ho detto quel che credo io e cioè che li finirai per sentirti in trappola. fai come credi comunque ] si alza in piedi [ non ti dico piu nulla. [ l'elfo pare sentirsi in dovere di dare la propria opinione su tutto a quanto pare..] alza le spalle a lui poco tange [ tu sie libera di fare ciò che vuoi della tua vita mydriah ma poi mi dirai se ho o meno ragione... ma se è quello che vuoi essere incatenata a concetti e preconcetti fissi e senza alcun modo di farli tuoi .. fallo. se è ciò che vuoi fallo. Io solo questo ti dico. quell'elfo ha incatenato se stesso a un concetto talmente ferreo che si frusterebbe da solo se servisse a dargli pace. e questo.. per i motivi suoi.. è da idioti. prima che tu lo chieda.. no ovviamente non gliel'ho detto. non son nessuno per giudicarlo o smentire quel che è convinto da secoli..lui è libero di credere in ciò che vuole anche che è obbligato a fare quella vita ma tu hai una scelta , se questa è quella dimora allora fallo. ma non farlo perchè vuoi imparare a combattere ma perchè condividi il loro modo di vivere e di vedere o non resisterai la dentro.. combattere non basta per quelli come loro. tu sei libera di scegliere la via che credi almeno quanto sei libera di scegliere chi frequentare.. basta solo che te lo ricordi. ]si volta [ promettimi che ci penserai .. per il resto andiamo.. torniamo alla mia tenda stanotte dormirai li.. meglio. non puoi fare il viaggio di ritorno da sola al buio. quindi scegli o dormi alla mia tenda o ti riporto indietro io] in effetti o così o pomì
MYDRIAH [Foresta] “Lo hai detto tu...” e sembra proprio che sia così, oppure ha veramente tracannato l'impossibile. Si alza in piedi affiancandolo mentre probabilmente torneranno al rifugio dove vive Venator. Nella testa c'è una gran confusione ma il cuore ha trovato una pace che non avrebbe mai immaginato di trovare dopo una tempesta simile, ma in fondo sangue norreno non mente e lei alle tempeste sa sopravvivere. “Dormo con te, in fondo sei tu quello che cucina bene, io sono solo quella dei pisolini gratuiti” e non aggiungerà altro continuando a immergersi in quella silvana boscaglia ricolma della libertà di cui è fatta la sua essenza nascosta (end)
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