Le parole di una vita

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"Ciò che c'è dentro una donna " di milu_lu
Grammatica: 4,75/5
"Ci sono voluti armi prima che riuscissi" qui credo che al posto di "armi", volessi scrivere "anni".

Stile: 8/10
È uno stile molto descrittivo, limpido. Eppure non scende nei dettagli, lasci che sia il lettore ad immaginare ciò che è realmente successo. Mi è molto piaciuta la descrizione della ragazzina, la trovo molto realistica e adatta all'atteggiamento di un'adolescente.

Gradimento personale: 13/15
Senza dubbio quella di questa donna è una storia tragica. Descrive quasi con freddezza ciò che ha vissuto: devono essere trascorsi molti anni da quando è avvenuta quella violenza e lei riesce a parlarne anche perché è riuscita a ritrovare un po' di pace grazie al marito e alla figlia.
È una vicenda molto triste e ti ringrazio per avermi fatto conoscere questa donna, ma a me personalmente non è scoccata la scintilla, non mi sono emozionata particolarmente, ma magari era voluto e sono stata io a non comprendere bene il testo.

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"Aspettare" di Triz93
Grammatica: 5/5
Non ho trovato alcun errore.

Stile: 9/10
È scritta molto bene, mi piace l'uso della seconda persona. Anche se le parole erano poche, sono state sufficienti a farmi immaginare perfettamente la scena e a vedermi davanti agli occhi il sorriso di Srinivasa mentre apriva la lettera.

Gradimento personale: 13/15
Ti dirò la verità, già seguivo la tua raccolta e quando ho aperto quella drabble nemmeno sapevo che partecipasse al contest e poi ho visto il link XD L'ho trovata molto piacevole ed in un certo senso risolleva il morale, non capita di frequente di leggere storie a lieto fine. Quel ragazzo è riuscito a realizzare il suo sogno e penso che insieme a lui abbiano sorriso tutti coloro che hanno letto il tuo testo.

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"1412-1421" di Ghost Writer TNCS
Grammatica: 5/5
Non ho trovato errori.

Stile: 9/10
Che dire, mi è piaciuta l'alternanza di pov. La parte dedicata a Giovanna d'Arco non è patetica né smielata o troppo strappalacrime e questo mi è piaciuto. Anche la parte dedicata al "discorso" dell'uomo con la croce è molto bella.

Gradimento personale: 14/15
Ho scritto che la parte di Giovanna non è stata patetica, giustamente perché lei è una donna forte, con una fede di ferro. Ovviamente è umana e ha paura della morte e lo dimostra, ma dietro la paura c'è sempre la speranza, la sicurezza che presto ci sarà una nuova vita nell'aldilà.
Jean de Dunois mi ha incuriosita. Non so chi sia e certamente andrò ad informarmi di più su quest'uomo. Bello anche il riferimento all'antipapa, certe volte è strano pensare (almeno per me o_o) come alcuni eventi che sui libri di storia sono separati da un sacco di pagine in realtà siano quasi contemporanei. Bene, dopo questa perla di saggezza ti faccio i complimenti per la storia^^

"Mulini a vento" di whammy
Grammatica: 5/5
Corretta, non ho trovato errori.

Stile: 9/10
È uno stile quasi poetico, fatto di ripetizioni e rimandi che tuttavia non sono pesanti. Le descrizioni non sono molto specifiche, ci sono delle pennellate abbozzate che ci fanno intendere l'ambiente in cui il piccolo Miguel vive. Poche sono anche le descrizioni dei personaggi: anche in questo caso sei stata breve ed efficace nel caratterizzarli.

Gradimento personale: 14/15
Nonostante la brevità, mi è piaciuta molto. È tutto molto accennato, senza riferimenti specifici, come ho già detto, e apprezzo molto questo modo di scrivere. Lo trovo affascinante, fa partire l'immaginazione per colmare le "lacune". Al solito (non so quante volte l'ho già scritto) non conosco benissimo Miguel de Cervantes, cioè so chi è e cosa ha fatto (almeno questo! XD), ma non so nulla della sua vita (e non sapevo nemmeno cosa c'entrassero i mulini a vento -.-) ma sono corsa ai ripari e mi sono informata. Mi è piaciuto questo riferimento alla sua opera, quasi un segno del destino nella sua vita.

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"Macedone nel cuore" di .:Melian:.
Grammatica: 4/5
Ho trovato questi errorini: "delle Persia", "mi fa sorride pensaste si sarebbe fermato al Granico" e forse ho trovato qualche virgola di troppo; a parte questo il testo è scritto correttamente.

Stile: 10/10
La prima cosa che ho pensato è che questo stile è dannatamente adatto alla narrazione. Sembra davvero di leggere un resoconto reale di quella battaglia.
La narrazione di Dymmachos non è mai noiosa o pesante, anzi l'ho trovata molto piacevole. Il ritratto di Alessandro è breve ed efficace; mi è piaciuto il tono in un certo senso "epico" che hai usato. Il riferimento a dei, eroi e all'Iliade, in particolare, è azzeccato. Anche la battaglia è scritta molto bene, in un modo che prende il lettore.

Gradimento personale: 15/15
Ho apprezzato molto la storia. Alessandro Magno è un personaggio leggendario e le conquiste che ha portato avanti sono rimaste nella storia e la hanno profondamente influenzata. Mi fa sempre piacere immergermi in queste atmosfere antiche, popolate da grandi uomini. Grandi uomini come questo Dymmachos che io non conosco assolutamente, però con la sua narrazione è riuscito a prendermi e a farmi incuriosire. Non ha peli sulla lingua e ammette lui stesso di essere affascinato dalla personalità di Alessandro. L'ultima frase in particolare mi è piaciuta :)

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"Tu quoque, praeceptor" di Chloe R Pendragon
Sintassi e Grammatica: 5/5
Non ho notato nessun errore, anche dopo averla riletta più volte. Grammatica e sintassi sono impeccabili.

Stile:9.75/10
Ricco di interrogative, sembra quasi di assistere al dialogo tra Nerone e Seneca prima della morte di quest'ultimo. Si percepisce il disprezzo e la volontà di vendicarsi il più presto possibile sul suo maestro, grazie alle frasi brevi e spezzate. Inoltre lo stile contribuisce ad avvicinarsi a Nerone, al suo punto di vista (che mi pare di capire sia in parte anche il tuo).

Gradimento personale: 15/15
L'ho apprezzata molto. Soprattutto il fatto che è stata scritta dal punto di vista di Nerone. Questo imperatore è sempre descritto come brutto e cattivo al cospetto di quel brav'uomo di Seneca. La tua storia permette al lettore di immedesimarsi in Nerone e di capire perché ha fatto quel che ha fatto. Nemmeno io penso che sia stato un pazzo scellerato che ha ucciso madre, maestro ecc. perché non aveva nient'altro da fare. Occupare il ruolo di imperatore non doveva essere una passeggiata e aver paura di subire cospirazioni ogni tre secondi deve essere a dir poco snervante.
Non sono molto d'accordo sul giudizio su Seneca. A me affascina la sua incoerenza, lo rende più umano, più vicino a noi comuni mortali. E poi credo che i filosofi/scrittori che rispettano per davvero i "buoni propositi" che scrivono siano davvero pochi XD
Concludendo, mi è piaciuta moltissimo la tua storia, i pensieri, le domande di Nerone (le citazioni di Seneca, che hanno aggiunto quella scossa in più alla storia). Complimenti :)

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"Né bestia né Angelo" di AmahyP

Sintassi e Grammatica: 5/5
Non ho trovato errori, anche se li ho cercati con la lente d'ingrandimento (?). Complimenti^^

Stile:10/10
Hai uno stile molto scorrevole e piacevole. Non è pesante, né affrettato o spezzato. Lo definirei sereno, come serena è la dipartita di Pico, sereno come solo un filosofo può essere.
Le frasi sono equilibrate e permettono al lettore di immedesimarsi completamente nel personaggio e avvertire le sue sensazioni e il suo dolore.
L'ultima parte in prima persona è stata particolarmente emotiva, per poco non mi scendeva la lacrimuccia e io non sono di lacrima facile XD


Gradimento personale: 15/15
Che dire, l'ho adorata! Sinceramente non conoscevo benissimo né Pico né Poliziano (sono quei tipici argomenti che a scuola non si fanno perché "non c'è tempo e dobbiamo finire il programma").
Quindi ti ringrazio per averli portati "alla ribalta", ho avuto modo di conoscerli meglio e di informarmi.
Ovviamente non sapevo nemmeno che i due fossero così legati. È stato molto emozionante sia leggere dei sentimenti di Pico durante gli ultimi momenti, che dei suoi sentimenti quando morì Angelo.
I riferimenti letterari sia a Dante (wikipedia dice che sapesse recitare la Commedia al contrario o_o) e al buon Cicerone sono azzeccatissimi.
Ma ho un dubbio: nel testo fai riferimento ad un folle e ad un innamorato che si ispira a lui. Chi è costui? Mi sto scervellando ma non capisco chi sia *corre a nascondersi per la vergogna*.