Il nome di Dio in ebraico è YHWH, a cui normalmente vengono aggiunte le vocali, tanto da risultare Yehowah oppure Yahweh. Tenendo conto che in Alto Egitto, a Elefantina, fu costruito un tempio dai giudei allorché essi combattevano per i persiani di Cambise e Bagoa era il govenatore di Giudea (nel libro di Ester ciò non sta scritto, ma gli archeologi lo hanno comunque accertato), il nome del Dio di Israele è scritto in geroglifico Yahu-ntor-n-ntoren, ma ciò ha un preciso significato. Yah significa io che vengo, hu significa portandolo, ntor significa dio, n sta per di (complemento di specificazione, trascritto con dell'acqua), ntoren è una espressione che in egiziano antico si può rendere come nteru, cioè gli dei. In definitiva il suo nome è Io che vengo portandolo (sono) il dio degli dèi. Ma se volessimo aggiungere lo scettro was o wah di ogni dio egizio, il suo nome sarebbe allora Yahuwah, che contraendosi diviene Yehowah o Geova. Per questo motivo io lo scrivo anche Yef-ho-was-ntor-n-ntru, cioè Colui che viene con lo scettro io sono dio degli dei. Ma non è tutto. Mosè fu educato nei Ba di Ra, nelle arti della scrittura. Perciò egli parlava al suo dio in egiziano, anziché in israelitico, tant'è che la parola Torah è la contrazione del geroglifico ntor-ah e che significa il dio io sono.
Questo è grosso modo tutto, ma chiaramente questo discorso esula tutte le interpretazioni degli esegeti fatte fin ora, e Dio è sì l'Essere, ma piuttosto un dio che porta un governo, col suo scettro di gloria. Ed ecco che non essendo identificabile con un certo dio egizio, egli ne riassume alcuni aspetti come l'invisibilità, e di Amon, come la capacità di creare e di essere vasaio, e caratteristica di Knum, come la grande ira, aspetto di Seth, come la luminosità, carattere di Aton, eccetera.
F.2000
[Modificato da francesco.2000 29/05/2014 09:25]