20/12/2013 16:22 |
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Ho una domanda da fare. Il concetto di rappresentanza secondo l'ebraismo è questo: il rappresentante di Dio è come se fosse Dio stesso.
Secondo questo modo di ragionare gli Angeli che parlavno agli uomini per conto di Dio, Mosè davanti al faraone e agli Ebrei, i Re d'Israele, i Giudici d'Israele e i Profeti erano Dio Onnipotente davanti agli altri?
Prendo alcuni esempi biblici:
-> LEVITICO 18,1-2: 1 Yhwh disse ancora a Mosè: 2 «Parla ai figli d'Israele e di' loro: "IO sono Yhhw vostro Dio.
L'Angelo che parlava a Mosè era Dio Onnipotente davanti a Mosè? Mosè ripetendo le parole davanti agli Ebrei era Dio Onnipotente davanti a loro?
A chi va riferito quell' IO: 1) A Dio; 2) all'Angelo che rappresentava Dio davanti a Mosè; 3) oppure a Mosè davanti al popolo?
-> ISAIA 48,12-13: 12 Ascoltami, Giacobbe,
e tu, Israele, che IO ho chiamato.
IO sono; IO sono il primo
e sono pure l'ultimo.
13 La MIA mano ha fondato la terra,
la mia destra ha spiegato i cieli;
quando io li chiamo, si presentano assieme.
Isaia, visto che parlava per conto di Dio, era Dio Onnipotente davanti a coloro che lo ascoltavano?
Visto che Isaia parlava in funzione rappresentativa di Dio a chi deve essere riferito quell' IO e quel MIA: 1) A Dio; 2) oppure ad Isaia visto che parlava in funzione rappresentativa? |
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